Vanessa Michielon Politecnico di Torino Elisabetta Ranieri Il

Vanessa Michielon
Politecnico di Torino
Elisabetta Ranieri
Il progetto PROSPETTIVE
Un prototipo di archivio multimediale in Rete per lo spettacolo dal vivo
L’industria della comunicazione rappresenta un interessante territorio di ricerca per quanto riguarda il discorso
sull’archiviazione e la fruizione dei materiali, in quanto, inserendosi nell’ambito dei servizi, presenta modelli più complessi
rispetto a quelli dell’industria manifatturiera.
Ci si trova all’incrocio tra archivi industriali e istituzioni culturali gestite come imprese e inserite in una logica di marketing,
con professionalità specifiche che tramandano saperi e conoscenze su una grande varietà di supporti, spesso per vie non
istituzionali.
Tra le imprese della creatività si situano sia istituzioni tradizionali, quali i Teatri, che vantano un patrimonio archivistico
esteso, una memoria storica e culturale consolidata, sia enti organizzatori di eventi live itineranti (festival, rassegne) di più
recente fondazione: entrambi si trovano ad affrontare il difficile compito di archiviare e poi rendere fruibile la
documentazione relativa allo spettacolo dal vivo, per sua natura caratterizzato dall’eventualità, dall’accadimento, dall’idea
dell’hic et nunc. Il materiale archiviato non ha solo funzione storica e simbolica, ma anche di rappresentazione, promozione
e preparazione alla fruizione dell’evento, prolungando l’esperienza dello spettatore stesso. In particolare, la ripresa video, si
è rivelata particolarmente fertile per la memoria delle performing arts: la multimedialità ha reso possibile restituire la
multicodicità del teatro, in quanto fenomeno in sé multimediale. Il processo di ripresa e digitalizzazione del materiale
archivistico rende oggi possibile superare alcune criticità, migliorando sia la qualità stessa del materiale sia le modalità di
accesso ai documenti, ponendoli in relazione tra di loro indipendentemente dai supporti originari, e contemporaneamente,
consentendo la conservazione dei reperti originali.
La reticolarità e l’ipertestualità dei nuovi media aprono nuove prospettive per un utilizzo integrato e interattivo della
documentazione, in grado di sottolineare la natura processuale propria degli eventi culturali. Il problema è come ricreare
concretamente l'evento, permettendo all'utente di un archivio di confrontare tra loro i singoli elementi (item-level) in modo
da ricostruire il contesto in modo più intuitivo.
Il progetto di ricerca in questione tenta di offrire una possibile soluzione a questo problema in quanto prevede la
realizzazione di un prototipo che fornisce una serie di strumenti per intervenire sul materiale d’archivio, ricreando
l’esperienza teatrale a partire da frammenti di informazione, e per integrarlo con contributi personali.
Parallelamente sono analizzate le dinamiche prevalenti nell’ambito della comunicazione in Rete del patrimonio
documentale degli Enti teatrali italiani, con riferimento privilegiato ai Social Media e alle pratiche partecipative proprie del
Web 2.0.
Il percorso della ricerca
L’attività di ricerca sugli archivi multimediali dello spettacolo dal vivo è stata sviluppata secondo due filoni:
- l’attività di studio teorico: analisi dello stato dell’arte nell’ambito della comunicazione degli archivi teatrali in Rete;
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- l’attività pratica: documentazione del Festival Prospettiva 09 (Settembre- Dicembre 2009) del Teatro Stabile di
Torino, progettazione e realizzazione del prototipo PROSPETTIVE.
In particolare, per lo studio teorico, sono stati adottati una serie di strumenti:
-
analisi desk degli archivi online di istituzioni teatrali operanti a livello nazionale;
-
analisi approfondita di una selezione di archivi online di Istituzioni Teatrali (Teatro Stabile di Torino ed enti di
analoga dimensione e attività);
-
interviste semi-strutturate ai responsabili del Centro Studi del Teatro Stabile di Torino e all'addetto dell’Ufficio
Editoriale responsabile del coordinamento sito Web.
L’analisi desk
L'analisi desk, condotta esclusivamente online, ha consentito di identificare le pratiche più diffuse riguardanti da un lato le
soluzioni per la pubblicazione del materiale documentale e per l'organizzazione dei percorsi di fruizione, dall'altro le
strategie per il coinvolgimento degli utenti e per la promozione degli archivi in Rete. I siti sono stati analizzati sulla base di
una griglia che ha permesso di rilevare le caratteristiche più comuni degli archivi teatrali in Rete, dal punto di vista dei
contenuti e delle modalità di fruizione (dalla consultazione al riutilizzo), e gli strumenti maggiormente impiegati per la
fidelizzazione dei visitatori, in particolare servizi interattivi, personalizzazione degli ambienti online e dell’informazione,
pratiche partecipative.
Uno degli obiettivi è stato quello di osservare il modo in cui i teatri comunicano i propri archivi online e di verificare il
livello di utilizzo degli strumenti del Web 2.0 da parte delle organizzazioni di spettacolo. In questo modo è stato possibile
rilevare indirettamente il grado di consapevolezza di questi enti rispetto alle potenzialità della Rete, in quanto strumento di
promozione del patrimonio documentale, di dialogo, di rafforzamento del senso di appartenenza a una comunità di
appassionati.
In particolare, sono stati esaminati i siti di 70 enti operanti nell’ambito dello spettacolo dal vivo sul territorio nazionale,
nello specifico teatri stabili e fondazioni liriche, per comprendere il modo in cui essi organizzano e presentano il proprio
materiale d’archivio all’utenza online, secondo diversi livelli di interazione (comunicazione unidirezionale, bidirezionale o
partecipata).
L’analisi ha rivelato che la maggior parte dei siti presenta un archivio, organizzato come semplice galleria di materiali o con
una struttura più complessa; in particolare, i contenuti maggiormente pubblicati online sono quelli di tipo testuale (67 teatri
su 70), seguiti dalle fotografie (62). Per quanto riguarda i contributi audiovisivi, presenti in 30 casi su 70, gli strumenti più
utilizzati sono le Videogallery incorporate nel sito dell’ente, che mostrano in forma sequenziale i filmati disponibili; molto
diffuso è l’utilizzo della piattaforma YouTube.
A partire dai materiali consultabili sono state indagate le possibili operazioni effettuabili da parte dell’utente. Gli archivi che
offrono effettivamente un motore di ricerca semplice o complessa, dunque una consultazione mirata, sono risultati poco più
della metà (37 casi su 70), negli altri casi la navigazione tra i documenti appare meno agevole e richiede passaggi meno
intuitivi. Le possibilità di intervento sui materiali sono pressoché inesistenti (3 casi su 70) e si riducono alla creazione di ecards ottenute con l’elaborazione di fotografie o immagini e l’inserimento di un messaggio di testo da inviare agli indirizzi
email desiderati. Come confermato dall'indagine qualitativa, in generale le grandi organizzazioni tendono a esprimere un
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community building "istituzionale"; le realtà più piccole o dinamiche mirano a rendere i membri della community
protagonisti, ossia offrono possibilità di esprimersi creativamente, e mostrano legami più forti con il mondo della Rete
privilegiando una comunicazione più informale.
In seguito all’attività di sitewatching, i casi ritenuti più interessanti per le soluzioni innovative adottate e per la rilevanza
all’interno del contesto piemontese (Teatro Stabile di Torino, Prospettiva 09 - TST, Teatro Regio di Torino, Piccolo Teatro
Milano, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro alla Scala di Milano) sono stati oggetto di un’ulteriore fase di analisi con una
scheda di rilevazione organizzata in diverse sezioni.
L’indagine qualitativa
Per comprendere al meglio le esigenze alla base del progetto di valorizzazione, sono state effettuate alcune interviste
all’interno del Teatro Stabile di Torino volte ad approfondire aspetti relativi alle seguenti aree tematiche:
-
la tipologia di utenti che si rivolge all’archivio, anche per avere un'idea dell'esistenza di eventuali utenti potenziali al
momento esclusi dalla consultazione del materiale;
-
le modalità di consultazione dei materiali e le eventuali criticità legate ad esse;
-
l’attuale rapporto dell’archivio con il Web, considerata la nostra intenzione di calare il progetto di valorizzazione in
un contesto che sfrutti le caratteristiche e i meccanismi delle nuove tecnologie offerte dalla rete;
-
l’approccio nei confronti della rielaborazione del materiale, per comprendere la disposizione dei rappresentanti
dell’Archivio a riguardo;
-
la risposta degli utenti online ai servizi offerti dal sito Prospettiva 09.
Dal confronto con i responsabili del Centro Studi è emerso un problema di fondo, ossia la parzialità della documentazione:
una vera e propria documentazione dovrebbe includere diari, agende, materiali attraverso i quali poter ripercorrere le diverse
tappe della realizzazione dello spettacolo e non semplicemente la ripresa centrale di ciò che è andato in scena. Risulta anche
necessario trovare un modo per rendere agevole il confronto tra i diversi allestimenti di ogni singolo spettacolo, che
evidenzi le relative modifiche effettuate nel corso delle diverse rappresentazioni. Solo considerando le diverse versioni dello
spettacolo è possibile ricostruirne la storia e comprendere il processo della messa in scena, superando la cristallizzazione
della rappresentazione.
L'utenza in sede, benché eterogenea, è per lo più specialistica: uno degli obiettivi che ci si è posti nel progetto
PROSPETTIVE è stato dunque quello di raggiungere un pubblico più generalista, che normalmente non consulterebbe un
archivio teatrale.
Come confermato dalle interviste, dare traccia delle risorse online può essere uno strumento efficace anche per promuovere
la consultazione dei materiali dell'archivio tradizionale offline: grazie ai video in Rete gli utenti possono visionare preview,
estratti di materiali conservati dal teatro e in caso di interesse procedere a contattare l'ente per una consultazione più
approfondita.
E’ inoltre emerso che spesso il confronto in Rete tra enti teatrali e pubblico è vissuto con diffidenza da entrambe le parti, in
quanto i primi temono possibili commenti negativi, mentre il secondo considera l’importanza dell’istituzione un freno
all’espressione delle proprie opinioni. Con la realizzazione del prototipo PROSPETTIVE si intende dunque esplorare una
nuova forma di coinvolgimento degli utenti, perchè non ci si avvale del commento scritto, bensì della rielaborazione dei
contenuti multimediali degli archivi teatrali in Rete.
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Il prototipo Prospettive
Scegliendo il Festival Prospettiva ’09 come occasione per sperimentare nuove modalità di valorizzazione del patrimonio
documentale teatrale è stato possibile curare personalmente il processo di documentazione e intervenire su materiali
principalmente digital native. Inoltre, gestire un archivio di piccole dimensioni e in fieri, al di fuori del sistema archivistico
tradizionale, ha consentito maggiore libertà per la sperimentazione.
La creazione del prototipo PROSPETTIVE, oltre a fornire nuovi strumenti per valorizzare i patrimoni documentali digitali
dei teatri aumentando la visibilità dei materiali, risponde a diverse esigenze:
-
restituire la molteplicità di prospettive da cui osservare gli spettacoli;
-
favorire il confronto tra più versioni di una stessa rappresentazione;
-
permettere un utilizzo integrato e interattivo delle diverse tipologie di documentazione;
-
incentivare la partecipazione degli utenti attraverso la rielaborazione del materiale istituzionale.
Il sistema PROSPETTIVE presenta dunque un’interfaccia per la fruizione dell’evento basata sulla molteplicità dei punti di
vista e di ascolto e sull’interazione multimodale; inoltre consente pratiche di riuso del materiale documentario attraverso gli
strumenti del Web 2.0, in modo da favorire l’incontro tra la memoria istituzionale e la creatività del pubblico.
Nello specifico l’applicazione Web è composta da tre macro-aree:
- Enjoy (fruizione tradizionale), che prevede una modalità di consultazione lineare dei materiali a partire gallerie
multimediali.
- Interact (fruizione con interazione multimodale), che permette di consultare i documenti d’archivio in modo incrociato,
sfruttando le relazioni tra partiture, copioni, video dello spettacolo da diverse angolazioni, audio…
- Create (riuso), che consente di effettuare il montaggio online di rielaborazioni di uno spettacolo a scelta, utilizzando i
contributi audio, video, grafici e testuali disponibili in archivio e pubblicandoli dopo averli rielaborati. Il risultato è una
rassegna di “prospettive” differenti sugli eventi, ottenute favorendo la partecipazione da parte degli utenti alla creazione
dell’archivio, accresciuto dai prodotti audiovisivi generati e condivisi con la community.
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