Il transito di Venere del 6 giugno 2012, un evento unico, imperdibile. E, noi, non l’abbiamo perso. Mercoledì 6 giugno 2012, sveglia anticipata per molti studenti del liceo Jacopone, per assistere ad un evento unico (almeno per quasi tutti noi) ossia il transito di Venere. Più di 50 studenti ed alcuni insegnanti, si sono trovati in piazza Garibaldi (dalla quale si domina tutto l’orizzonte est) per seguire la fase finale del transito. Alle ore 5 e mezzo, pochi minuti prima del sorgere del sole, un po’ assonnati, anche perché la sera precedente si era svolta la tradizionale rappresentazione teatrale del liceo, eravamo lì per assistere al passaggio della “bella Ciprigna”, come dice il sommo poeta. In attesa dell’alba ci ritagliamo anche un po’ di tempo per osservare, con il telescopio, la luna, che, alta verso ovest, dietro la statua dell’eroe dei due mondi stava tramontando. Ma alle 5.40, il sole fa capolino dietro i monti Martani ed allora velocemente spostiamo il telescopio, copriamo il mirino con un filtro fatto alla buona (un pezzetto tagliato da una vecchia lastra dei raggi X) e lo allineiamo con il sole, con un coperchio di una scatola di scarpe si proietta l’immagine ingrandita della nostra stella. Nel cerchio luminoso del sole si nota un piccolo disco nero è Venere che sta passando davanti al sole. Iniziamo a scattare molte foto ad intervalli, più o meno, regolari. l’alba delle scienze L’evento del Venus Transit segue di 8 anni quello, indimenticabile, dell’8 giugno 2004, quando fu possibile seguire il fenomeno durante tutta la sua evoluzione dal primo fino all’ultimo contatto. Da quando è stato inventato il telescopio, e, l’uomo ha avuto uno strumento fondamentale per osservare i fenomeni celesti, la coppia di transiti 2004-2012 è stata la terza dopo quelle del 17611769, e del 1874-1882. I transiti di Venere sono tra gli eventi astronomici prevedibili più rari e avvengono con uno schema che si ripete ogni 243 anni, con una coppia di transiti separati di un intervallo di 8 anni che si ripetono in periodi più ampi di 121,5 e 105,5 anni. Inoltre, tali passaggi sono stati fondamentali (in particolare quello del 1769) per la determinazione dell’unità astronomica, ossia la distanza media terra-sole, ora tale costante fondamentale è misurata attraverso i satelliti artificiali con tecnologia laser. Per la successiva ora, seguiamo il lento e inesorabile movimento di Venere, così come si addice ad un fenomeno astronomico che ha nella regolarità e periodicità la sua caratteristica fondamentale. Per qualche breve istante leggere nuvole passeggere rendono più emozionante l’evento. Alle ore 6.50, con una certa eccitazione, assistiamo a quello che gli astronomi chiamano il terzo contatto, ovvero il disco di Venere tocca il bordo interno del disco solare e cinque minuti più tardi alle 6.55 il quarto e ultimo contatto e l’uscita definitiva di Venere. Un applauso segna la fine di questo breve allineamento Sole-Venere-Todi. Un’ultima foto ricordo, sul piedistallo della statua di Garibaldi, e ci disperdiamo: chi va a far colazione, chi prova a dormire ancora un po’, chi rimette a posto la rudimentale attrezzatura, chi non perde tempo e posta su facebook tutte le immagini dell’evento; poi, tutti, ci ritroviamo a scuola per le consuete attività didattiche, consapevoli che un evento, per noi straordinario, non è altro che un piccolo movimento del grande meccanismo dell’universo. Comunque, mercoledì 6 giugno, è stata una esaltante lezione di scienza dal vivo. Per tutti noi che abbiamo partecipato, l’ultimo pensiero è stato per gli studenti del liceo “Jacopone da Todi” che, nella gelida mattinata dell’11 dicembre 2117, si affacceranno al parapetto di piazza Garibaldi, si metteranno seduti per assistere al loro primo transito di Venere e dopo avere acceso l’ IPAD 4528, guarderanno le nostre foto e ci ricorderanno. Buona visione, ragazzi del 2117. Foto Prof.ssa Bizzarri Foto studentessa Tordoni Claudia