Inno sulla Natività

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Inno sulla Natività
Tratto e adattato da: Efrem il Siro, Inni sulla natività e sull'Epifania, traduzione e note a cura di Ignazio De Francesco, Ed.
Paoline, 2003.
Responsorio:
Gloria a te, figlio del nostro Creatore.
Si è levata la Luce del Regno
in Efrata, città dei re.
Della benedizione pronunciata da
Giacobbe6
c’è oggi il compimento.
Questo giorno ha fatto gioire, Signore,
i re, i sacerdoti e i profeti,
poiché in esso si compirono le loro parole,
proprio tutte avvennero.
La vergine infatti oggi ha partorito
l’Emmanuele1 a Betlemme.
La parola proferita da Isaia
oggi è divenuta realtà.
L’albero della vita7
dona speranza ai mortali.
Della celata parabola di Salomone
c’è oggi l’interpretazione.
Là è nato colui
che nel Libro enumera i popoli2.
Del salmo cantato da Davide
c’è oggi il compimento.
Oggi è nato un bimbo,
il suo nome è Meraviglia8.
E proprio è una meraviglia di Dio
che si manifesti come un bimbo.
La parola pronunciata da Michea
oggi avviene davvero,
poiché il Pastore è uscito da Efrata3
e il suo scettro pasce le anime.
Benedetto il Vero venuto
dal Padre di Verità.
Ha compiuto le parole dei profeti
che si adempiono nella loro verità.
Ecco, una stella da Giacobbe,
è sorto un capo da Israele4.
Della profezia proferita da Balaam
c’è oggi spiegazione.
I vigilanti sono nella gioia,
poiché è venuto a svegliarci il Vigilante.
Chi dormirà in questa notte
in cui l’intera creazione veglia?
È scesa la Luce celata,
si è levata la sua bellezza da un corpo.
Il Levante di cui dice Zaccaria5
brilla oggi a Betlemme.
State svegli voi, come luci,
in questa notte di luce,
perché anche se nero è il suo colore
esteriore,
essa risplende per la sua forza interiore.
1
Cfr. Is7,14; Mt,122-23.
Cfr. Sal 87,5-6.
3
Cfr. Mi 5,1; Mt 2,6; Gv 7,42.
4
Cfr. Nm 24,17; Mt 2,2.
5
Cfr. Zc 3,8; 6,12 (Peš); Lc 1,78.
2
6
Cfr. Gen 49,8-12.
Cfr. Pr 13,12 (Peš).
8
Cfr. Is 9,5.
7
1
Colui che, come se risplendesse,
vigila e prega nella tenebra,
in quella tenebra visibile
è avvolto da una luce invisibile.
In questo giorno mite,
non siamo violenti.
In questo giorno quieto,
non siamo irritabili.
Limpida fu la notte nella quale si levò
il limpido venuto a renderci limpidi.
Non introduciamo nella nostra veglia
nulla che possa intorbidarla.
In questo giorno della venuta di Dio
presso i peccatori,
non si esalti nella propria mente
il giusto sul peccatore.
Oggi Maria ha nascosto in noi
il lievito9 della casa di Abramo.
Amiamo dunque i poveri,
come Abramo amò i bisognosi.
In questo giorno della venuta
del Signore dell'Universo presso i servi,
anche i signori si chinino
amorevolmente verso i propri servi.
Oggi ha fatto cadere in noi il fermento
della casa di Davide, il clemente.
Ciascuno sia misericordioso con il
prossimo,
come lo fu il figlio di Iesse con Saul10.
In questo giorno, nel quale si è fatto Povero
per noi il Ricco12,
anche il ricco renda partecipe
il povero della sua tavola.
Oggi si è impressa
la divinità nell'umanità,
affinché anche l'umanità
fosse intagliata nel sigillo della divinità.
Il dolce sale dei profeti
oggi è stato diffuso tra i popoli.
Acquistiamo con esso il sapore nuovo,
mediante il quale il popolo antico divenne
insipido11.
Questa è notte di riconciliazione,
non vi sia chi è adirato o rabbuiato.
In questa notte, che tutto acquieta,
non vi sia chi minaccia o strepita.
Questa è la notte del Mite,
nessuno sia amaro o duro.
In questa notte dell'Umile
non vi sia altezzoso o borioso.
In questo giorno di perdono,
non vendichiamo le offese.
In questo giorno di gioie,
non distribuiamo dolori.
9
Cfr. Mt 13,33.
Cfr. 1Sam 24,11; 26,9.11.
11
Cfr. Mt 5,13.
10
12
2
Cfr. 2Cor 8,9.
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