COMMISSIONE EUROPEA COMUNICATO STAMPA Bruxelles, 5 giugno 2013 Lettonia pronta a adottare l'euro nel 2014: questa la conclusione della Commissione La Commissione europea pubblica oggi la relazione sulla convergenza 2013 relativa alla Lettonia, corredata di una sintesi per i cittadini che ne illustra brevemente il contenuto e la logica. La Commissione giunge alla conclusione che la Lettonia ha conseguito un livello elevato di convergenza economica sostenibile con la zona euro e propone al Consiglio di pronunciarsi sull'adozione dell'euro da parte della Lettonia il 1° gennaio 2014. Olli Rehn, Vicepresidente della Commissione responsabile per gli affari economici e monetari e l'euro, ha dichiarato: "L'esperienza della Lettonia insegna che un paese può superare squilibri macroeconomici, anche gravi, uscendone rafforzato. A seguito della profonda recessione del 2008-2009, la Lettonia ha avviato un'azione politica risoluta che, supportata dal programma di assistenza finanziaria dell'UE-FMI, ha migliorato la flessibilità e la capacità di aggiustamento dell'economia nel quadro generale dell'UE per una crescita sostenibile ed equilibrata. E i risultati si vedono: nelle previsioni la Lettonia sarà quest'anno l'economia dell'UE in più rapida crescita.". Il Vicepresidente ha aggiunto: "La volontà della Lettonia di adottare l'euro è indice di fiducia nella nostra moneta comune e un'ulteriore smentita concreta di coloro che prevedevano la disintegrazione della zona euro.". La relazione sulla convergenza corona una valutazione positiva dei risultati economici ottenuti dalla Lettonia riguardo ai criteri di convergenza stabiliti dal trattato UE, illustrati in maggior dettaglio qui di seguito. Inflazione Nei dodici mesi fino a aprile 2013 il tasso medio di inflazione nel paese è stato pari all'1,3%, ovvero nettamente inferiore al valore di riferimento del 2,7%, al di sotto del quale dovrebbe restare anche nel prossimo futuro. Sebbene all'inflazione particolarmente bassa di oggi abbiano contribuito fattori a breve termine (in particolare, il taglio dell'IVA nello scorso luglio), l'analisi dei fondamentali sottostanti e il fatto che il valore di riferimento sia stato rispettato con un ampio margine sono elementi a sostegno di una valutazione positiva del rispetto del criterio della stabilità dei prezzi. La Lettonia dovrà continuare a vigilare per tener bassa l'inflazione, anche perseverando in una politica di bilancio prudente e mantenendo la domanda interna su un percorso sostenibile. IP/13/500 Finanze pubbliche (disavanzo e debito) Dopo aver raggiunto l'8,1% nel 2010, nel 2012 il rapporto disavanzo pubblico/PIL è sceso all'1,2%, tasso che, stando alle ultime previsioni di primavera della Commissione, rimarrà inalterato anche nel 2013. A fine 2012 il debito pubblico era pari al 40,7% del PIL. La Commissione, ritenendo che il disavanzo eccessivo fosse stato corretto in modo credibile e duraturo, ha raccomandato al Consiglio "Economia e finanza" (ECOFIN) di chiudere la procedura per disavanzi eccessivi nei confronti della Lettonia (cfr. MEMO/13/463). Se così sarà, la Lettonia rispetterà il criterio relativo alla situazione delle finanze pubbliche. Tassi di interesse Nei dodici mesi fino a aprile 2013 il tasso di interesse medio a lungo termine in Lettonia è stato pari al 3,8%, ossia inferiore al valore di riferimento del 5,5%. I differenziali rispetto alle obbligazioni di riferimento a lungo termine della zona euro sono andati notevolmente riducendosi dal 2010, a riprova della fiducia che i mercati nutrono nella Lettonia. Tasso di cambio Il lats lettone partecipa al meccanismo di cambio (ERM 2) dal 2 maggio 2005, ossia da molto più dei due anni richiesti. Quando la Lettonia ha aderito all'ERM 2, le autorità del paese si sono impegnate a mantenere il lats entro un margine di fluttuazione di ±1% attorno alla parità centrale. Nei due anni precedenti la valutazione effettuata, il tasso di cambio del lats non si è discostato dalla parità centrale di oltre ±1% né è stato sottoposto a tensioni. Si sono altresì esaminati altri fattori, quali l'andamento della bilancia dei pagamenti e l'integrazione dei mercati finanziari, del lavoro e dei prodotti. Nel corso della crisi la bilancia commerciale lettone ha registrato un notevole aggiustamento, sostenuto anche da miglioramenti nella competitività esterna. L'economia del paese è ben integrata in quella dell'UE grazie alle interrelazioni tra i mercati commerciali e del lavoro, e attira investimenti esteri diretti di entità considerevole. Notevole è l'integrazione del settore finanziario nazionale nel sistema finanziario dell'UE, grazie soprattutto alla forte presenza estera negli assetti proprietari all'interno del comparto bancario. Infine, la legislazione monetaria lettone è compatibile con la normativa dell'UE. La valutazione è completata dalla relazione sulla convergenza elaborata dalla Banca centrale europea (BCE), pubblicata anch'essa in data odierna. Contesto Durante tutta la crisi la Lettonia è riuscita a gestire un difficile processo di aggiustamento macroeconomico. L'attuazione risoluta del programma di assistenza finanziaria dell'UE-FMI ha aiutato il paese a uscire da una recessione profonda e a tornare alla crescita economica. A norma del trattato UE, la Commissione e la BCE presentano una relazione in materia ogni due anni ovvero a richiesta di uno Stato membro con deroga. Il 5 marzo scorso la Lettonia ha chiesto ufficialmente alla Commissione di elaborare una relazione straordinaria sulla convergenza ai fini dell'adesione del paese all'euro a partire dal 1° gennaio 2014. 2 Le condizioni per l'adozione dell'euro consistono nel soddisfacimento su base duratura di quattro criteri economici orientati alla stabilità, riguardanti la situazione delle finanze pubbliche, la stabilità dei prezzi, la stabilità del tasso di cambio e la convergenza dei tassi d'interesse a lungo termine. Anche la legislazione monetaria nazionale dev'essere in linea con il trattato UE. Nella valutazione sono stati inoltre presi in considerazione, a norma del trattato, altri fattori (bilancia dei pagamenti, integrazione dei mercati) che fungono da indicatori della fluidità dell'integrazione dello Stato membro nella zona euro e che permettono una visione più ampia riguardo alla sostenibilità della convergenza. La decisione definitiva sull'adozione dell'euro in Lettonia sarà adottata a luglio dal Consiglio ECOFIN, una volta che il Parlamento europeo avrà espresso un parere, i ministri delle finanze della zona euro avranno formulato una raccomandazione e i leader dell'UE avranno discusso la questione nella riunione del Consiglio europeo del 27 e 28 giugno. La procedura sarà definitivamente completata quando il Consiglio dei ministri, deliberando all'unanimità degli Stati membri appartenenti alla zona euro e della Lettonia, avrà fissato irrevocabilmente il tasso di cambio tra lats e euro. Per ulteriori informazioni La valutazione è consultabile nel documento "Relazione sulla convergenza 2013 relativa alla Lettonia", disponibile in linea all'indirizzo: http://ec.europa.eu/economy_finance/publications/european_economy/convergence_reports/index_en.htm Per la sintesi per i cittadini: http://ec.europa.eu/economy_finance/publications/european_economy/convergence_reports/index_en.htm MEMO 13/495 Relazione della BCE sulla convergenza: www.ecb.europa.eu/press/pr/date/2013/html/pr130605.en.html Contatti: Simon O'Connor (+32.229-67359) Audrey Augier (+32.229-71607) Vandna Kalia (+32.229-95824) 3