LETTONIA Dopo la crescita iniziata timidamente al termine del 2010, anche il primo semestre del 2011 conferma l'andamento positivo dell'economia lettone, che ormai sembra aver definitivamente invertito la tendenza negativa registrata a partire dalla seconda metà del 2008. L'andamento dell'economia lettone rispetto allo stesso periodo del 2011 continua infatti a mostrare segnali di crescita che inducono a pensare che la fase di recessione, giunta sulla scia della crisi che ha colpito l'economia globale, sia stata definitivamente superata (almeno nella sua fase più acuta). ll PIL a prezzi costanti, nel primo semestre del 2011, segna una crescita che si attesta attorno al 4,6% rispetto allo stesso periodo del 2010, anche a seguito della ripresa della produzione industriale e delle esportazioni. La ripresa economica ha avuto risvolti positivi anche sull'occupazione che continua il trend originatosi nel quarto trimestre del 2010, la percentuale di disoccupazione infatti ha raggiunto nel primo semestre del 2011 il 16,6%, in diminuzione di quasi 3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Nonostante questi incrementi positivi il livello di disoccupazione in Lettonia rimane ancora tra i più alti in Europa. Il turismo organizzato ed individuale verso l’Italia avrebbe possibilità di espansione, anche in relazione allo sviluppo delle rotte servite dalla compagnia AIR BALTIC (Riga – Venezia stagionale). Ad oggi si annoverano oltre 40 operatori turistici lettoni che vendono l’Italia quale destinazione di viaggio; l’attuale trend privilegia soprattutto il prodotto balneare ed il charter organizzato ed è immaginabile che le mosse dei principali operatori turistici si orienteranno esclusivamente sul prodotto “easy”, garantito da una consolidata fama internazionale o in grado di soddisfare, a prezzi accessibili, la richiesta di sole e di mare. Si ritiene che aumenterà ulteriormente la popolarità dei viaggi in pullman, soprattutto nella linea di prodotto “Italia Classica”. Cresce l’interesse anche per la vacanza sulla neve, con forte aumento delle vendite dei “pacchetti-sci” che è fruita dalle fasce reddituali più elevate. Profilo del turista lettone: il segmento socio-economico che opta più frequentemente per una vacanza all’estero appartiene alla classe medio-alta, di cui fanno parte imprenditori, professionisti e commercianti. Il reddito individuale, presenta differenze molto marcate tra le varie fasce della popolazione. Ciò sta portando alla crescita di un mercato a due velocità: un primo segmento interessato a destinazioni turistiche di pregio, in rapida evoluzione; un altro segmento che per effetto della pressione salariale coinvolge progressivamente nei consumi anche le fasce reddituali medie o medio-basse, orientate tuttavia verso prodotti di facile accessibilità economica. La maggioranza dei viaggiatori lettoni che si orienta per un viaggio outgoing appartiene alla fascia di età compresa tra i 25 ed i 44 anni, che costituisce ben il 56% del totale. Si nota inoltre una crescita progressiva del turismo giovanile, interessato ad effettuare “viaggi di scoperta”. Tipo di alloggio preferiti: hotel 3 stelle e soluzioni alberghiere di livello alto (hotel 4 e 5 stelle). Tra la ricettività complementare la vacanza in agriturismo è ancora caratterizzata da un’attenzione scarsa, mentre tra gli esercizi ricettivi extra-alberghieri il maggior numero di arrivi e presenze è quello generato da alloggi in affitto. La concentrazione più alta di viaggi dalla Lettonia verso l’Italia è nella fascia estiva. Le fonti di informazione preferite sono quelle tradizionali; in primo luogo i cataloghi pubblicati dagli operatori turistici e le informazioni fornite direttamente presso le agenzie di viaggio, quindi la stampa quotidiana o specializzata. I canali d’acquisto utilizzati sono prevalentemente le agenzie di viaggi e i tour operator, anche se la sempre maggiore integrazione tra il web ed il mondo dei viaggi confermerà la tendenza degli utenti lettoni ad auto organizzarsi. I canali online sono soprattutto frequentati da clientela giovane con età inferiore ai 30 anni.