Estratto da “La Storia scomoda di Narramondo” - Narramondo

COMUNICATO STAMPA
A Genova dal 12 al 16 marzo 2008 presso il Teatro Duse, presentato nella stagione
2007/2008 del Teatro Stabile di Genova, andrà in scena il riallestimento dell’ultima
produzione Narramondo Teatro:
ANTIGONE DI SOFOCLE per la regia di Carlo Orlando e Nicola Pannelli.
Lo spettacolo, prodotto con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra
(PI) in collaborazione con Armunia Festival Costa degli Etruschi e Rassegna Teatro Epico
II edizione Comune di Rocca Grimalda (AL), vedrà impegnati in scena: Elena Dragonetti,
Biagio Forestieri, Emanuela Guaiana, Carlo Orlando, Nicola Pannelli, Andrea Pierdicca,
Franco Ravera, Marco Taddei, Raffaella Tagliabue.
La compagnia, che dal 2001 dopo i giorni del g8 di Genova ha come obbiettivo quello di portare in
scena le ferite del tempo presente, dopo anni di lavoro sulla tragedia contemporanea si cimenta
con quella che è stata definita "l' opera d'arte più perfetta mai concepita dallo spirito umano"
attraverso la forma della tragedia antica, l'imitazione di azioni, come la definiva Aristotele, che
attraverso la pietà e la paura produce la purificazione di questi sentimenti.
Confrontarsi con il mito e la tragedia classica significa per Narramondo parlare del tempo presente
attraverso la poesia antica di duemila anni; con uno spettacolo semplice, diretto e scarno, evitando
banali attualizzazioni o fredde imitazioni di un "modello" classico. Significa uno spettacolo non di
regia, ma di attori, che continuamente interrogano il testo e la propria necessità di testimoniare la
tragedia oggi; una grande occasione per chi è in scena di confrontarsi con quello che, con timore,
chiamiamo Teatro Sacro, e per gli spettatori di assistere ad un classico del teatro di tutti i tempi
riproposto senza grandi nomi e senza le traveggole di certa avanguardia.
Laura Benzi firma la scenografia e Giacosimo Di Vittorio il disegno luci, l’organizzazione è affidata
a Lisa Raffaghello mentre la grafica è di Gaea Riondino: l’alto muro che appare nella locandina è
quello che divide i Palestinesi a Qalqilia (foto di viaggio di Eva Cambiale).
Foto ad alta risoluzione scaricabili da:
http://www.narramondo.it/materiali/antigone/foto_spettacolo2008/
locandina http://www.narramondo.it/materiali/antigone/locandina/
altre informazioni sulla compagnia al sito www.narramondo.it
Organizzazione e Promozione:
Lisa Raffaghello e Gaea Riondino
Tel e fax 0143 468014 Cell 333 6132594
[email protected]
[email protected]
Indirizzo internet: www.narramondo.it
NARRAMONDO TEATRO
In collaborazione con Armunia Festival Costa degli Etruschi
Con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra
Comune di Rocca Grimalda - Rassegna di Teatro Epico II edizione
presenta:
traduzione e adattamento a cura di Carlo Orlando
Interpreti principali Elena Dragonetti,
Biagio Forestieri, Emanuela Guaiana, Carlo Orlando, Nicola Pannelli,
Andrea Pierdicca, Franco Ravera, Marco Taddei, Raffaella Tagliabue,
regia Carlo Orlando e Nicola Pannelli
scene e costumi Laura Benzi
luci Giovancosimo Di Vittorio
grafica Gaea Riondino
organizzazione Lisa Raffaghello
“Antigone Ritorna. Ritorna Sempre, anche oggi, ai nostri giorni. Ritorna nelle nostre città ancora
sconvolte dall’odio. Ritorna quando, in nome delle leggi non scritte, ci si ribella a un potere sordo e
feroce che calpesta la nostra pietà, il nostro senso di umanità e giustizia. Antigone o “della
disobbedienza”. Così, la sventurata figlia di Edipo è arrivata a noi. Quel conflitto non negoziabile e
irrisolvibile tra l’io e lo Stato, tra l’individuo e la società, raccontato da Sofocle, ci parla fin troppo
chiaramente del nostro presente e di quei luoghi, lontani solo geograficamente, dove il potere si
manifesta nelle sue forme più oppressive”. Carlo Orlando
"Tutte le città sono sconvolte dall'odio perchè i resti umani sono sepolti da cani e fiere e uccelli che
ne trasportano il fetore fino nel cuore delle città"
Tiresia, 1080-1082
"La visione di Tiresia ( di Sofocle) dell'inversione del mondo dei vivi e del mondo dei morti, ha
acquisito per noi, oggi, una straordinaria attualità
E' la lucida descrizione di un pianeta dove massacri e guerre nucleari hanno lasciato un numero
infinito di morti insepolti, dove i vivi attendono la fine nel buio di rifugi sotterranei..."
Le Antigoni, George Steiner
NOTE DI REGIA
“Durante la seconda guerra mondiale, in Russia, un soldato arriva in un villaggio distrutto. Vede
una donna, inginocchiata accanto ad un cadavere, che si strappa i capelli, piange e cosparge il
corpo di polvere. Le chiede perchè lo fa. Lei risponde "E' mio fratello. Non basta?"
Ancora. Sempre durante la seconda guerra mondiale, in Grecia, il villaggio di Kalavrita, viene raso
al suolo dai nazisti e la popolazione maschile trucidata. Le donne del villaggio scappano dalla
scuola dove erano state rinchiuse e , violando le direttive del comando tedesco e rischiando di
finire impiccate, corrono in massa a piangere e a seppellire i compagni morti. Saranno ricordate
come "Le mille Antigoni". Antigone ritorna. Ritorna sempre, anche oggi, ai nostri giorni. Ritorna
nelle nostre città ancora sconvolte dall'odio.
Ritorna quando, in nome di leggi non scritte, ci si ribella ad un potere sordo e feroce che calpesta
la nostra pietà, il nostro senso di umanità e giustizia. Antigone o " della disobbedienza".
Così, la sventurata figlia di Edipo è arrivata a noi. Quel conflitto non negoziabile e irrisolvibile tra l'
IO e lo Stato, tra l'individuo e la società, raccontato da Sofocle, ci parla fin troppo chiaramente del
nostro presente e di quei luoghi, lontani solo geograficamente, dove il potere si manifesta nelle sue
forme più oppressive.
Portare in scena le ferite del tempo presente. Questo è l'obbiettivo della nostra associazione. Fino
ad oggi lo abbiamo fatto attraverso la drammaturgia contemporanea e la narrazione pura e
semplice, senza artifici. Ora abbiamo deciso di confrontarci con il mito e la tragedia classica, di
parlare dell'oggi attraverso il mito e la tragedia. Lo faremo cercando di reinventare la nostra arte,
evitando di proporre banali attualizzazioni o fredde citazioni di un modello classico. La tragedia
antica pone problemi interpretativi e di regia enormi. Chiede una ricerca continuia e instancabile.
Partiremo da questo presupposto per creare uno spettacolo semplice, diretto, scarno. Uno
spettacolo non di regia ma di attori che continuamente interrogano il testo, interrogano la propria
arte e la propria necessità di testimoniare la tragedia oggi. Una grande occasione, per noi attori di
avvicinarci, almeno un po', a quello che con tanto timore chiamiamo Teatro Sacro, e per gli
spettatori di assistere, almeno speriamo, ad una rappresentazione che, senza grandi nomi, e
senza le traveggole di certa avanguardia, sia semplicemente da filtro puro e lucido di un mito e di
un'opera che è stata definita " la più perfetta opera d'arte concepita dallo spirito umano".
Riuscissimo a fare "solo" questo, sarebbe già molto”. (Carlo Orlando)
CAST
ELENA DRAGONETTI
Nata a Minturno (It) il 16/11/1974 si è diplomata alla Scuola di Recitazione dei Teatro Stabile di Genova.
Convive e collabora per sei mesi con il Living Theatre, diretto da Judith Malina e H. Reznikov.
Lavora con diversi teatri e compagnie: Teatro Stabile di Genova, Teatro Stabile dell'Umbria, Torino
Spettacoli. Collabora con i registi: Judith Malina, Ninni Bruschetta, Isabelle Magnin, Adriana Innocenti, A. L.
Messeri, Giovanni Dagnino e G. D'Avigo, Valerio Binasco. Dal 2000 collabora con la compagnia dei Teatro
dell'Archivolto di Genova in spettacoli con la regia di G. Gallione e G. Scaramuzzino. Dal 2002 collabora con
narramondo come attrice e autrice, insieme a Raffaella Tagliabue di Appesa ad un filo, vita e morte di Ulrike
Meinhoff e Por la vida dedicato alle madri di Plaza De Mayo.
BIAGIO FORESTIERI
Nato nel 1978 è diplomato presso la Scuola di Recitazione del Teatro di Genova dove ha lavorato con
Messiri, Mesciulam e Sciaccaluga. Entra a far parte della Compagnia Giovani Teatro Eliseo nel 2000
completando la sua formazione frequentando diversi laboratori (tenuti, tra gli altri da Latella, E. Dante D.
Enìa, P. P. Sepe,), nel 2001 è Finalista con menzione speciale al Premio Hystrio 2001. In teatro ha lavorato
con Giorgio Barberio Corsetti, M. Scaparro, M. Tarasco. Tonino Conte, Carmelo Rifici, Pietro Babina, Franco
Però, L. Scaramella, Ha lavorato al cinema (con Lucio Pellegrini, F.M. Lozzi, A.Bezziccheri ), per la
pubblicita e la tv e oltre a numerose partecipazioni a cortometraggi,
EMANUELA GUAIANA
Nata a Roma nel 1976 ha frequentato il corso di Recitazione presso il Centro Studi Enrico Maria Salerno e si
è successivamente diploma presso la Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova, continuando la
sua formazione con diversi laboraratori (tra gli altri con Peter Glough e Alfonso Santagata). Con Il teatro
Stabile di Genova è diretta da Massimo Mesciulam, Marco Sciaccaluga, Andrea Battistini. In teatro ha
lavorato con Giorgio Barberio Corsetti, Gabriele Lavia, Laura Nardi, Patroni Griffi, Fortunato Cerlino, Guy
Allocherie, Patrick Rossi Gastaldi, Roberto Cenci. Collabora a più riprese con la Compagnia Gloriababbi
Teatro (per la regia di Filippo Dini e Giampiero Rappa), fa esperienza come assistente alla regia per Marco
Mattolini nell’ambito del Festival Di Todi. Partecipa al film “ Agata e la tempesta ” di Silvio Soldini, a diversi
cortometraggi, lavora per la tv (Rai e Rai Sat) e la pubblicità (con regia di Gabriele Muccino e Paolo Virzì).
CARLO ORLANDO
Nato a Novi Ligure (AL) nel 1978, è tra i soci fondatori narramondo. Frequenta la scuola di recitazione dello
Stabile di Genova e completa la sua formazione partecipando a diversi laboratori tra cui un seminario tenuto
da Geraldine Baron. Lavora con diversi teatri: Teatro Stabile di Genova, Teatro Stabile di Bolzano, e con
diversi registi tra cui Valerio Binasco (Il Gabbiano, 2002), Fausto Paravidino (Natura morta in un fosso,
2003), Giampiero Rappa (Gabriele, dal 2002). Per La radio (il terzo orecchio i teatri alla radio di Mario
Martone, rai radio3) Messaggi di Fausto Paravidino. Per il cinema con Cristina Comencini in Carlo Giuliani
Ragazzo, con G. Chiesa Sono stati loro, 48 ore a Novi Ligure, ha scritto e interpretato, insieme a Fausto
Paravidino e Iris Fusetti Texas, regia di F. Paravidino Fandango 2005, presentato nella sezione Orizzonti
alla 62° edizione della mostra del cinema di Venezia. Nel 2006 è attore e aiuto Regia nel Riccardo III di
Filippo Dini. Come autore debutta allo stabile di Genova con Di eroi, di spie e altri fantasmi (stagione 05/06).
Con Narramondo è La tana della Iena (al sesto anno di tournèe) Quattro ore a Chatila di J. Genet e debutta
alla regia in Cry baby di Giulio Salierno con Eva Cambiale segnalato al premio tuttoteatro.com Dante
Cappelletti 05.
ANDREA PIERDICCA
Diplomato alla Scuola di recitazione del Teatro Stabile Di Genova nel 2003,segnalato al Premio Histryo alla
vocazione nello stesso anno,oltre ad aver lavorato con Annalaura Messeri,Massimo Mesciulam e Marco
Sciaccaluga per il Teatro Stabile di Genova,lavora con Jurij Ferrini per la compagnia U.R.T.,con Gabriele
Vacis per il Teatro Stabile di Torino,con Marinella Manicardi per il Teatro Stabile di Bologna-Teatro delle
Moline.Membro dell’Ass. C. di Teatro cvile di narrazione”Narramondo”,partecipa inoltre alla rassegna di
teatro epico con la direzione artistica di Fausto Paravidino.Come voce recitante collabora con l’orchestra di
Kiev diretta dal maestro Stefano Trasimeni,e a diverse edizioni per premi letterari della canzone italiana. Dal
2004 collabora con narramondo con il monologo Il fiume rubato tratto da Cent’anni di Veleno di A. Hellmann.
NICOLA PANNELLI
Nato a Como il 26 maggio 1966. Diplomato alla scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova nel 1991.
Tre anni di canto lirico presso il conservatorio di musica "Niccolò Paganini" di Genova. In teatro ha lavorato
principalmente con Cristina Pezzoli e Valerio Binasco; ha collaborato, tra gli altri per il Teatro Stabile di
Genova con Benno Besson, Massimo Mesciulam, Marco Sciaccaluga, Guido De Ponticelli, Vittorio
Gassman, per il Centro teatrale bresciano con Massimo Castri, per il Teatro Stabile del Veneto con
J.Lassalle e Giuseppe Emiliani. Ha lavorato anche per il cinema ( tra gli altri 1999 Fandango Il partigiano
Jonnhy regia Guido Chiesa) e la televisione (tra gli altri 2000 Love and War in the apennines- J.K Harrison).
E’ socio fondare e Direttore artistico di narramondo, ha lavorato in quasi tutte le produzioni come autore
attore o regista.
FRANCO RAVERA
Nato nel 1960, in teatro ha lavorato con Valerio Binasco (Compagnia Durandarte Re Cervo C. Gozzi 1995,
Teatro Stabile di Genova Natalia, D.Macrì 1999, Teatro Stabile di Firenze Il gabbiano A.Cechov 2001),
Cristina Pezzoli (La Contemporanea '83 L'annaspo R.Orlando 1999; Da lontano vi uccidono con l´onda
G.Spinato 2001), Marco Sciaccaluga (Teatro Stabile di Genova in Ivanov A. Cechov 1995, Un mese in
Campagna 1997, Le False convidenze Marivaux 1998, Lo storpio di Inshmann 1999), Tonino Conte (Teatro
della Tosse Inferno Inferni 1996, Sogno di una notte di mezza estate 1997, Cuore di E.Deamicis 2004, Naso
Gogol 2005). Collabora ai teatri alla radio di M. Martone RAI-RADIO3; partecipa a numerose fiction
nazionali e internazionali. Per il Cinema le sue ultime collaborazioni sono con Wilma Labbate (Signorina
Effe) e Andrea Mollaioli (La ragazza del Lago) oltre a Guido Chiesa, Fausto Paravidino Spiro SciamoneFrancesco Frameli, Luca Ventruscolo (premio solinas 01),Valerio Binasco (protagonista in Keawe 2004 Fox
and Gould ).
RAFFAELLA TAGLIABUE
Nata a Busto Arsizio (Va) il 28/09/1973 Diplomata alla Scuola di Recitazione dei Teatro Stabile di Genova.
Co-fondatrice e attrice de “La Compagnia delle Formiche" nata sotto la direzione artistica di Jurji Alschitz,
Gianpiero Borgia e Christian Di Domenico. Lavora con diversi teatri e compagnie:Teatro Stabile di Genova,
Nutrimenti Terrestri, Teatro Stabile di Torino, Teatro della Contraddizione di Milano, Teatro Sempre,
Compagnia delle Formiche, Compagnia Italiana di Prosa. Collabora con i registi: Ninni Bruschetta, Jurji
Alschitz, Gianpiero Borgia, Jurji Ferrini, Carmelo Rifici, Corrado D'Elia, Marco Maria Linzi, Saverio Soldani.
Attrice e assistente alla regia per A. L. Messeri. Dal 2002 collabora con narramondo come attrice e autrice,
insieme a Elena Dragonetti di Appesa ad un filo, vita e morte di Ulrike Meinhoff e Por la vida dedicato alle
madri di Plaza De Mayo.
MARCO TADDEI
Diplomato alla scuola del Teatro Stabile di Genova nel 2005 completa la sua formazione frequentando
seminari tenuti da Andrea Battistini, Riccardo Bellandi, Alberto Giusta, Fabrizio Contri. E’ tra i fondatori
dell’Associazione Culturale “NIM neuroni in movimento” e con essa prende parte agli spettacoli “Amore
…che fatica!” (2004) e “Il pergolato di tigli” di Conor McPherson (2005). Lavora con il Teatro Stabile di
Genova in “Enrico V” di Shakespeare regia di M. Mesciulam (2005) e con la compagnia Gank in “Glan Garry
Glan Ross”. E' diretto da C. Autelli per il teatro Libero di Milano in “Il sentiero dei passi pericolosi" di Michael
Boucard e da C. E. Lerici in "Mercury Fur" di Philip Ridley nella rassegna TREND del Teatro Belli di Roma.
FOTO AD ALTA RISOLUZIONE:
http://www.narramondo.it/materiali/antigone/foto_spettacolo2008/
Organizzazione e Promozione:
Lisa Raffaghello e Gaea Riondino
Tel e fax 0143 468014 Cell 333 6132594 e-mail: [email protected]
Indirizzo internet: www.narramondo.it; [email protected]
ASSOCIAZIONE CULTURALE NARRAMONDO
SEDE LEGALE: Via delle Comunanze 1847 - 50030 Vaglia (FI)
SEDE OPERATIVA: Viale dei mille, 127 – 50131 Firenze
P.I. 05364460484 - Codice Fiscale: 90019890483
RASSEGNA STAMPA
Lo spettacolo:
Masolino D’Amico, LA STAMPA, mercoledì 16 luglio 2007
Estratto da Tra Lady D e il salutista un’ Antigone ci sta bene. Chiuso a Castiglioncello il festival Armunia
quaranta spettacoli in dieci giorni.
……discretamente ambiziosi entrambi, questi intrattenimenti sono purtroppo per loro capitati dopo dopo
un’eccellente Antigone dell’associazione culturale narramondo. E grazie mille, direte voi, dopo Sofocle! Si
ma Sofocle non è questa garanzia: proprio quando il testo è sublime, c’è il rischio sia dell’usura, sia delle
prevedibili audacie o irriverenze da parte dei rivisitatori. La regia di due interpreti, Carlo Orlando e Nicola
Pannelli, consegna invece il dettato con intensa efficacia. La traduzione, non viene detto di chi, comunque
priva di compromessi coi gerghetti correnti, è asciugata collocata in una scenografia semplice ma di buon
effetto firmata da Laura Benzi, una facciata di palazzo senza finestre ottenuta con reticolato appoggiato sulla
calce, davanti a uno spiazzo scuro per guardare il quale si è passati tra relitti bellici; gli interpreti indossano
tenute moderne grungy come ormai è prassi, ma senza ostentazioni; il coro è un barbone che emerge da
una cuccia di cartone, Tiresia, un mendicante stracciato. Di Creonte il coregista Nicola Pannelli fa un
despota assai energico, collerico e pericoloso se contraddetto, prima convinto della propria infallibilità ma poi
progressivamente roso dal dubbio: data una certa debolezza della pur non spiacevole Eva Cambiale, il vero
protagonista e la vera vittima della tragedia è lui. Notevoli le prestazioni di tutti gli uomini – gli altri sono
Maurizio Lastrico, Paolo Li Volsi, Andrea Pierdicca, Matteo Cremon – in un cast che non lascia cadere nel
vuoto nemmeno una sillaba; e convinta adesione del pubblico, fitto come sempre.
La Compagnia:
HYSTRIO n. 4.2006Trimestrale di teatro e spettacolo di Mariateresa Surianello
Estratto da “La Storia scomoda di Narramondo”
Luglio 2001, Genova. I fatti di quei giorni hanno sconvolto le coscienze di una moltitudine di persone (….)
Come reazione a quanto stava accadendo, alcuni giovani attori sentono la necessità di unirsi in gruppo per
lavorare sulla memoria di un passato ancora troppo recente per essere scritto sui libri di storia o
semplicemente troppo scomodo per trovarvi posto. Dal sangue che scorre a Genova nasce Narramondo
Teatro, una risposta pacifica e durissima alle incursioni alla scuola Diaz e agli illeciti commessi nella
caserma di Bolzaneto, abusi che hanno gettato ombre inquietanti su una categoria di lavoratori al servizio
dello Stato. Seppure non tutti genovesi di nascita, gli artisti, che danno vita a Narramondo, a Genova hanno
legato le proprie esistenze (alcuni di loro sono appena usciti dalla scuola di recitazione dello Stabile, mentre
altri si diplomeranno negli anni a venire) (…..) Un avvio quello di Narramondo, che delinea un piano di lavoro
preciso, coerente e originale, tanto da farsi nucleo di aggregazione dalla cangiante morfologia. In cinque
anni la compagnia prende la forma di un organismo complesso, capace di generare al suo interno compagini
attoriali che operano autonomamente mantenendo sempre alte – e rinnovandole – le istanze originarie. Un
teatro di grosso impegno civile e politico, che scava con i suoi attuali quindici componenti all’interno di
tematiche sociali scomode, spesso oggetto di rimozioni collettive o presenti nel nostro quotidiano in maniera
invasiva perché ancora irrisolte. (….)