PARLAMENTO EUROPEO 1999 2004 Commissione per i bilanci 31 gennaio 2001 DOCUMENTO DI LAVORO N. 1 su eventuali problemi riguardo alla procedura di bilancio 2002 – "Altre sezioni" Sezione I Sezione II Sezione IV Sezione V Sezione VI Sezione VII Sezione VIII - Parlamento europeo Consiglio Corte di giustizia Corte dei conti Comitato economico e sociale Comitato delle regioni Mediatore Commissione per i bilanci Relatrice: Kathalijne Maria Buitenweg DT\425253IT.doc IT PE 294.072 IT I. INTRODUZIONE La relatrice desidera richiamare l'attenzione dei membri su alcuni degli eventuali problemi che potrebbero sorgere nel corso della procedura di bilancio per l'esercizio 2002 per quanto concerne la parte "Altre sezioni". II. SEZIONE I – PARLAMENTO EUROPEO Le stime relative all'adeguamento tecnico delle Prospettive finanziarie riportano una cifra di 5.012 € per la rubrica 5 ("Spese amministrative"). Se a ciò si aggiungono i 167 milioni di € del contributo del personale comunitario al regime pensionistico comunitario, il tetto per la rubrica 5 nel 2002 giunge a 5179 milioni di €. Se il Parlamento decide di iscrivere in bilancio una somma pari al 20% della rubrica 5, il bilancio totale ad esso relativo ammonterebbe a 1035,8 milioni di € (importo arrotondato: 1035 milioni di €). A) Bilancio per attività (ABB), riforma interna e compiti principali La relatrice è del parere che il Parlamento (e le altre istituzioni) debbano effettuare ulteriori indagini per quanto riguarda l'adozione dell'ABB al fine di accrescere la propria efficacia e migliorare la gestione. La responsabilità individuale del personale, una gestione per obiettivi e migliori modalità di valutazione dell'efficienza dell'amministrazione sono gli obiettivi da perseguire. Il Parlamento ha già avviato un processo di riforma interna che dovrebbe condurre ad una razionalizzazione dei metodi di lavoro, ad un migliore servizio ai deputati nonché ad un uso più efficiente delle risorse di bilancio. La vostra relatrice accoglie con favore il lavoro svolto dagli organi competenti a tale riguardo. In questo contesto ella è favorevole all'identificazione di compiti principali e di priorità negative che dovrebbero contribuire ad ottimizzare la ripartizione delle risorse. "Gli stanziamenti di bilancio devono essere utilizzati conformemente ai principi di una sana gestione finanziaria e, in particolare, a quelli di economia e di rispetto del rapporto costo/efficacia." (articolo 2 del regolamento finanziario). In tale contesto tutte le possibilità di un'ulteriore ridistribuzione e di misure volte a migliorare l'efficacia dovrebbero essere esaminate prima di autorizzare nuove spese nell'ambito del bilancio per l'esercizio 2002. B) Politica del personale 1) Tabella dell'organico Per quanto riguarda il personale, negli esercizi precedenti il Parlamento ha perseguito una politica di "crescita zero". Tuttavia, durante le ultime due procedure, le tabelle dell'organico hanno registrato una crescita meno restrittiva, come indicato dalla seguente tabella: 1996 4095 PE 294.072 IT 1997 4093 1998 4093 1999 4102 2/8 2000 4120 2001 4185 DT\425253IT.doc In seguito all'aumento del personale nel corso degli ultimi anni, la vostra relatrice ritiene che prima di autorizzare stanziamenti per nuovi posti dovrebbero essere esaminate tutte le possibilità di riassegnazione. A risultato dei negoziati tra il Segretario generale del Parlamento e il Governo del Lussemburgo, ulteriori 99 posti saranno trasferiti da Lussemburgo a Bruxelles, portando il numero minimo di posti a Lussemburgo a 2086 fino al 2004. La vostra relatrice accoglie con favore tale sviluppo poiché contribuirà a ridurre ulteriormente le spese di missione, aumentare l'efficacia e migliorare l'allocazione delle risorse. Lo studio esterno sui metodi di lavoro e sull'organigramma del Parlamento, che dovrà essere presentato entro il 31 maggio 2001, costituirà uno strumento utile per esaminare ulteriori possibilità di riassegnazione. Una gestione più mirata, la descrizione delle risorse umane esistenti e di quelle necessarie e una politica di formazione adeguata dovrebbero contribuire ad un ulteriore ammodernamento dell'amministrazione del Parlamento. Il numero dei posti vacanti rimane estremamente elevato nel Parlamento (7%) e sarebbe opportuno ridurlo ad un livello più normale (4%). Ciò ha indotto la COBU ad approvare in seconda lettura un paragrafo della risoluzione sul bilancio per l'esercizio 2001 che invita il Segretario generale a presentare entro il 28 febbraio 2001 una relazione relativa al numero dei posti vacanti nel corso del periodo 1995-2000 . Detto ciò, i membri ricorderanno che nel corso dell'esercizio 2001 sono stati iscritti in riserva stanziamenti per un numero limitato di posti in due settori principali: la prevenzione dei rischi sul posto di lavoro e il servizio di sicurezza. È molto probabile che venga richiesto lo sblocco di tali stanziamenti a condizione che l'organo competente abbia adottato una descrizione dettagliata del posto per quanto riguarda il primo settore e un relativo piano di sicurezza del Parlamento per il secondo. Un'altra questione irrisolta relativa alla procedura dello scorso esercizio riguarda l'audit interno per il quale potrebbe essere necessario prevedere stanziamenti nel bilancio 2002 in seguito alle decisioni politiche in merito. 2) Regime di prepensionamento Il Parlamento ritiene che, qualora venga approvato un regime di prepensionamento, tutte le istituzioni dovrebbero avere la possibilità di adottarlo preferibilmente in via permanente. La vostra relatrice intende sostenere ulteriormente il regime di prepensionamento per il Parlamento. Il Parlamento ha già introdotto una nuova linea nel suo bilancio per l'esercizio 2001, ovvero la voce 1218 ("Regime pensionistico speciale per il personale permanente e temporaneo del Parlamento europeo") con una indicazione p.m. 3) Conseguenze della politica delle promozioni del Parlamento e della sua riforma La politica del Parlamento in materia di promozioni è stata esaminata nel documento di lavoro presentato dai relatori Virrankoski e Ferber e sono state formulate alcune raccomandazioni. Il sistema sarà rivisto all'inizio del 2001 dopo i primi due anni di attuazione. Nella sua risoluzione in seconda lettura sul bilancio per l'esercizio 2001 il Parlamento ha invitato l'Ufficio di presidenza a vagliare modifiche adeguate al fine di migliorare ulteriormente il concetto del merito (paragrafo 20 della risoluzione in seconda lettura sul bilancio 2001). Si richiama l'attenzione dei membri anche sul fatto che attualmente la Corte di giustizia, la Corte dei conti, il Comitato delle regioni e il Comitato economico e sociale hanno adottato (o DT\425253IT.doc 3/8 PE 294.072 IT sono in procinto di adottare) la politica delle promozioni del Parlamento, che richiederà rivalutazioni per il periodo di transizione dalla vecchia alla nuova politica, oltre alla normale attuazione del sistema. 4) Revisione dello Statuto ed eventuali implicazioni di bilancio In seguito al Libro bianco sulla riforma della Commissione entro la fine del 2001 sarà presentata una proposta ufficiale di revisione dello Statuto che riguarderà il personale di tutte le istituzioni e le rispettive sezioni. Alcune delle riforme relative alla gestione delle risorse umane possono essere decise all'interno delle istituzioni e non richiedono una revisione dello Statuto. Sebbene occorrerà del tempo prima dell'entrata in vigore dello Statuto rivisto, è chiaro che in questa fase la commissione per i bilanci deve seguire tale processo da vicino poiché il margine della rubrica 5 sarà oggetto di pressioni. Il 30 novembre 2000 il Parlamento ha approvato quattro relazioni sulla riforma. La relazione della commissione giuridica (relatore Malcolm Harbour) sostiene la carriera lineare proposta dal Commissario Kinnock, la mobilità interistituzionale, una maggiore flessibilità per quanto riguarda l'assunzione dall'esterno, un maggior numero di scambi con le pubbliche amministrazioni degli Stati membri, aumenti basati sul rendimento, misure efficaci per quanto concerne il rendimento insoddisfacente, regime di prepensionamento, ecc. La relatrice ritiene che vada elaborata una relazione interistituzionale al fine di stabilire le misure non discriminatorie e paritarie da adottare nelle istituzioni per conformarsi alle migliori pratiche europee applicate negli Stati membri nonché per identificare le relative implicazioni di bilancio. C) PREPARATIVI PER L'ALLARGAMENTO L'allargamento pone una sfida a tutte le istituzioni. In tale contesto la relatrice accoglie con favore l'istituzione di una Task Force Allargamento e il lavoro svolto fino ad ora per analizzare i possibili requisiti e l'impatto sulle "Altre sezioni". La cooperazione interistituzionale è di grandissima rilevanza, pertanto la vostra relatrice sostiene un approccio coordinato in merito alla politica del personale (vedasi il punto VIII relativo all'Ufficio assunzioni interistituzionale) e agli edifici. Per quanto riguarda il Parlamento, ella condivide l'opinione secondo cui la spesa relativa all'allargamento resta al di fuori del tetto autoimposto del 20% della rubrica 5 delle attuali Prospettive finanziarie. Il massimale del 20% è stato stabilito dal Parlamento nel corso di una riunione dei Presidenti dei gruppi politici tenutasi il 14 dicembre 1988. Il testo del processo verbale di tale riunione recita: "il Parlamento europeo deve continuare a beneficiare del 20% del totale delle spese amministrative delle istituzioni comunitarie. Eventi straordinari possono andare oltre l'ambito di bilancio (Statuto dei deputati, allargamento, politica immobiliare)". Il bilancio 2002 dovrebbe consentire al Parlamento e alle altre sezioni di avviare i preparativi per l'allargamento, inclusi quelli nel settore linguistico. Il Parlamento dovrebbe intensificare i contatti con i rappresentanti eletti dei paesi candidati e garantire una supervisione democratica dell'allargamento. I deputati dei paesi candidati dovrebbero avere la possibilità di seguire da vicino le attività delle istituzioni europee, in particolare quelle del Parlamento. È inoltre importante che ai deputati vengano forniti i mezzi necessari per esaminare tali processi in loco. Il trattato di Nizza ha fissato un tetto di 732 deputati che potrebbe tuttavia essere oltrepassato (eventualmente fino a 800 deputati!) qualora il numero delle adesioni fosse molto ridotto PE 294.072 IT 4/8 DT\425253IT.doc prima del 2004 e molto elevato tra il 2004 e il 2009. È opportuno avviare i preparativi in due settori principali: la politica del personale e gli edifici. Prima di Nizza, sulla base del tetto di 700 deputati e della adesione di sei nuovi paesi con cinque nuove lingue, era stato stimato che il Parlamento avrebbe necessitato di circa 903 posti e 955 uffici aggiuntivi nelle tre sedi di lavoro. È difficile in questa fase formulare una stima precisa dell'impatto di bilancio data la moltitudine di elementi variabili e i risultati di Nizza. Tale questione sarà comunque esaminata in un documento di lavoro che verrà presentato alla COBU. D) MENSE Nel corso della procedura di bilancio 1997 il Parlamento ha deciso di ridurre a zero i sussidi entro il 2001, fatta eccezione per una compensazione di 450.000 € dovuta alla dispersione sulle tre sedi di lavoro. Non è tuttavia stato possibile raggiungere l'obiettivo fissato dall'Autorità di bilancio e non sembra che la situazione nel 2001 sia conclusiva in questo senso. È vero che questo settore è stato sottoposto ad una serie di misure di razionalizzazione al fine di ridurre i costi. Gli stanziamenti per i sussidi al settore nel 2000 ammontavano a 500.000 €, ma la gestione dello stesso porterà ad un deficit più elevato del previsto e pertanto si è reso necessario uno storno aggiuntivo di 300.000 € all'interno del capitolo (storno P 2000/61). La situazione nel 2001 è simile. Gli stanziamenti per il 2001 ammontano a 450.000 €. L'amministrazione avvisa fin d'ora l'Autorità di bilancio che ciò non sarà sufficiente per coprire il fabbisogno e che sarà pertanto necessario un altro storno. Questo settore si trova di fronte ad un dilemma, da un lato la necessità di offrire all'istituzione un servizio adeguato e, dall'altro, di raggiungere un deficit pari allo zero in situazioni operative particolari. Tale dilemma non è di facile soluzione e la Commissione potrebbe voler esaminare le modalità con cui venire incontro alle decisioni dell'Autorità di bilancio nel corso della procedura di bilancio per l'esercizio 2002. Il 21 dicembre 2000 il Direttore generale della DG VI ("Amministrazione generale") ha inviato una nota relativa ai servizi di ristorazione in cui ha annunciato che, al fine di migliorare la gestione delle risorse finanziarie disponibili, gli orari di apertura di taluni ristoranti e bar sarebbero stati ridotti a partire dal 1° gennaio 2001.2 E) AMMINISTRAZIONE SOSTENIBILE In seguito a precedenti risoluzioni del Parlamento, la Commissione ha elaborato orientamenti relativi al "Green Housekeeping" (Amministrazione sostenibile). Nella sua risoluzione sulla seconda lettura del progetto di bilancio per l'esercizio 1999 il Parlamento ha inoltre chiesto che le istituzioni "effettuino uno studio, nell'ambito della cooperazione interistituzionale, sugli aspetti ambientali della propria amministrazione....". In effetti è stato istituito un gruppo di lavoro a livello interistituzionale e le varie istituzioni hanno informato la commissione per i 1 2 Gli storni "P" avvengono tra linee di bilancio all'interno di un medesimo capitolo di bilancio. Essi rientrano nella sfera di competenza della Presidente del Parlamento e non necessitano di approvazione da parte della commissione per i bilanci. Le misure sono le seguenti: 1) chiusura del bar al primo piano dell'edificio Schuman a Lussemburgo; 2) la caffetteria self service al 12° piano dell'edificio Spaak resterà chiusa il venerdì (eccetto i venerdì di pretornata); 3) il bar Forum al piano terra dell'edificio Spinelli resterà chiuso il venerdì; 4) chiusura del ristorante dei visitatori alle ore 15.00; 5) chiusura serale del ristorante dei deputati nell'edificio Louise Weiss. DT\425253IT.doc 5/8 PE 294.072 IT bilanci delle misure da essi adottate. Non sono tuttavia disponibili informazioni sufficienti per determinare se le varie istituzioni abbiano attuato gli orientamenti della Commissione relativi ad un'amministrazione sostenibile e non è mai stato presentato uno studio coordinato e approfondito sulle pratiche amministrative sostenibili e sulla gestione sostenibile delle risorse a disposizione delle istituzioni. Il quinto programma di azione in materia di ambiente si riferisce al ruolo esemplare che possono ricoprire le istituzioni pubbliche. Inoltre, in vista della revisione del regolamento che consente la partecipazione volontaria da parte di organizzazioni ad un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS), è fondamentale che il Parlamento assuma un ruolo più attivo ed esemplare. La vostra relatrice intende sostenere le misure volte al raggiungimento di tale obiettivo. III. SEZIONE II – CONSIGLIO Gli sviluppi relativi al bilancio del Consiglio nel corso dell'ultima procedura sono stati motivo di preoccupazione per il Parlamento. L'iscrizione della spesa per gli inviati speciali nel bilancio del Consiglio costituisce un precedente istituzionale pericoloso. La vostra relatrice è del parere che ulteriori sviluppi vadano seguiti molto da vicino al fine di garantire che non venga incluso alcuno stanziamento operativo in un bilancio amministrativo. Dovranno inoltre essere esaminate attentamente le conseguenze di tali sviluppi sulla rubrica 5 delle Prospettive finanziarie. IV. SEZIONE IV – CORTE DI GIUSTIZIA Nel corso della procedura di bilancio per l'esercizio 2001, l'Autorità di bilancio ha riconosciuto la necessità di mettere a disposizione stanziamenti al fine di ridurre l'arretrato di testi da tradurre presso la Corte. Pertanto sono stati creati 51 posti nel settore linguistico e sono stati messi a disposizione stanziamenti destinati alle traduzioni free-lance. La vostra relatrice si aspetta di vedere una riduzione dell'arretrato e intende seguire da vicino gli sviluppi. Nella sua risoluzione in prima lettura sul bilancio 2001 il Parlamento ha tuttavia invitato la Corte a "razionalizzare i propri metodi di lavoro e limitare il volume dei testi che ritiene necessario tradurre" e a cercare una maggiore flessibilità nella scelta della lingua di lavoro, specialmente presso il tribunale di Primo grado, e ridurre la lunghezza di alcuni documenti preparatori al fine di alleggerire ulteriormente il carico di lavoro dei servizi di traduzione.1 La vostra relatrice auspica ora un contributo della Corte in questo senso. Non si attende che il settore linguistico chieda ulteriori risorse di personale per lo smaltimento dell'arretrato. L'organigramma della Corte in generale ha subìto un notevole incremento nel corso dell'esercizio di bilancio 2001 (da 1010 a 1075 posti) e pertanto la relatrice non prevede alcun incremento nel corso dell'esercizio di bilancio 2002. La Corte ha adottato una nuova politica delle promozioni simile al sistema del Parlamento e ha chiesto 120 rivalutazioni da iscrivere al bilancio 2001 per il "peso del passato". Nel bilancio 2001 l'Autorità di bilancio ha messo a disposizione stanziamenti per 40 rivalutazioni, fermo restando che le altre rivalutazioni per il periodo transitorio sarebbero state autorizzate 1 Paragrafo 33, risoluzione del Parlamento europeo sul progetto generale di bilancio dell'Unione europea per l'esercizio 2001 (C5-0300/2000-1999/2191(BUD)). PE 294.072 IT 6/8 DT\425253IT.doc nell'ambito dei bilanci 2002 e 2003. Di conseguenza si prevede che la Corte chiederà 40 rivalutazioni nel 2002 oltre alla normale attuazione della nuova politica delle promozioni. Il trattato di Nizza introduce alcuni cambiamenti, quale l'istituzione di Camere giurisdizionali specializzate affiancate al tribunale di Primo grado e di una Grande Sezione in aggiunta alla Seduta Plenaria e alle sezioni esistenti e reca alcune modifiche riguardo alle giurisdizioni sia della Corte di giustizia che del tribunale di Primo grado. Ciò non avrà tuttavia implicazioni per il bilancio 2002. Per quanto riguarda la spesa relativa agli edifici, i lavori di risanamento del Palais (amianto) non sono ancora stati avviati. Se ne prevede l'inizio nella seconda metà del 2001. I lavori di ristrutturazione e ampliamento del Palais in vista dell'allargamento dell'UE inizieranno una volta terminati i lavori di risanamento, tra circa due anni. Non vi saranno pertanto conseguenze per il bilancio 2002. È probabile che tali lavori di costruzione non saranno ultimati in tempo per l'eventuale allargamento nel 2004. V. SEZIONE V – CORTE DEI CONTI Organigramma: nel 1997 l'Autorità di bilancio ha reso disponibili mediante un BRS stanziamenti per 48 posti aggiuntivi (organigramma di 458 posti) a condizione che non venissero presentate ulteriori richieste di personale fino all'esercizio di bilancio 2002. Nella sua relazione in merito al fabbisogno di personale a medio termine, presentata alla COBU nel novembre 2000, la Corte indica che fino all'esercizio finanziario 2006 saranno necessari ulteriori 193 posti (partendo dal presupposto che sei paesi con cinque nuove lingue aderiscano all'UE). Quali saranno le richieste per il bilancio 2002? L'ampliamento dell'edificio della Corte (circa 240 uffici) per consentire a tutto il personale della Corte di essere collocato nello stesso edificio è stato autorizzato per un costo d'investimento totale pari a 25 milioni di € (ai prezzi del 1998) pagabili a rate a titolo dei bilanci dal 1999 al 2000. La rata per il 2002 ammonterà a 6 milioni di €. VI. SEZIONE VI – COMITATO ECONOMICO E SOCIALE E SEZIONE VII – COMITATO DELLE REGIONI Il trattato di Nizza conferma i rispettivi ruoli del Comitato economico e sociale e del Comitato delle regioni e stabilisce che il numero dei loro membri può essere aumentato dagli attuali 222 a 350. Ciò comporta un incremento del numero dei membri del 55%. L'allargamento implicherà pertanto ingenti sfide per questi due comitati, che, come le altre istituzioni, dovranno iniziare a pensare come prepararsi. La relatrice intende sostenere gli sforzi di entrambi i comitati per ammodernare i loro metodi di lavoro, incrementarne l'efficienza e migliorare ulteriormente il loro contributo all'integrazione europea. VII. SEZIONE VIII – MEDIATORE EUROPEO La novità più importante in tale sezione riguarda la probabile inclusione della Sezione VIII - B relativa al Garante europeo per la protezione dei dati, sostenuta dal Parlamento. La base giuridica è stata adottata nel gennaio 2001. La Sezione VIII – A resterà dedicata al Mediatore europeo. Il Parlamento è inoltre favorevole all'inclusione in tale sezione del DT\425253IT.doc 7/8 PE 294.072 IT bilancio relativo alle Autorità di controllo comuni sulla protezione dei dati, istituite dalle convenzioni Europol e Schengen. Quest'ultima potrebbe divenire la Sezione VIII – C. VIII. CREAZIONE DI UN UFFICIO ASSUNZIONI INTERISTITUZIONALE Le attuali procedure di assunzione seguite da ciascuna istituzione sono, ad eccezione di alcuni casi di cooperazione interistituzionale, farraginose e non sufficientemente efficaci per rispondere alle sfide del prossimo allargamento. È pertanto probabile l'istituzione di un organo specializzato dotato delle necessarie competenze professionali al fine di fornire una procedura di assunzione moderna, efficace, armonizzata e professionale. La vostra relatrice è favorevole a tale obiettivo. Si prevede che l'Ufficio assunzioni interistituzionale richiederà un organigramma di 130 funzionari distaccati dalle istituzioni partecipanti (nessun posto nuovo). Per quanto riguarda gli aspetti di bilancio, potrebbe essere iscritta una voce speciale nel bilancio della Commissione (parte A) corredata dei dettagli necessari in allegato. Gli stanziamenti dovrebbero coprire i costi fissi (personale, materiale, infrastrutture) e quelli variabili (pubblicazione e spese di viaggio dei candidati). I commenti dovrebbero fornire una "ripartizione" per ciascuna istituzione. Attualmente il costo complessivo delle procedure di assunzione nelle tre istituzioni ammonta a 17,3 milioni di €. Si prevede che l'impatto globale sul bilancio sarà neutro e che pertanto il margine della rubrica 5 non subirà ulteriori riduzioni. Tuttavia è opportuno rilevare che non si prevedono risparmi immediati. Il vantaggio di un Ufficio assunzioni interistituzionale è costituito da una maggiore professionalità e razionalizzazione delle procedure. PE 294.072 IT 8/8 DT\425253IT.doc