Ambiente, le imprese italiane diminuiscono l`investimento nel verde

Ambiente, le imprese italiane diminuiscono l’investimento nel
verde
Il sondaggio “Gli investimenti delle imprese industriali per l’ambiente”, pubblicato dall’Istat,
con riferimento al 2007, ha rilevato un calo dell’interesse mostrato dalle grandi aziende e
dalle molte piccole imprese italiane nei confronti dei finanziamenti verdi, specie quelli
indirizzati alle tecnologie integrate.
I dati evidenziano, come prima cosa, che il totale degli investimenti verdi registrati nel
2006, pari a 1.986 milioni di euro, non hanno replicato lo stesso ambizioso risultato nel
2007, dove un’effettiva discesa del 7,4% ha congelato la spesa lorda a 1.838 milioni di
euro.
L’approccio alla lotta contro l’inquinamento riscontrato nell’atteggiamento delle imprese è,
con tutta probabilità, la causa che ha portato al calo degli stanziamenti ambientali, che
sono passati dal 4,9% del 2006 al 4% dell’anno successivo.
Le Pmi, come anche le aziende maggiori, hanno mostrato una preferenza proponendo
investimenti in tecnologie “end-of-pipe” (+6,4%), cioè le forme di trattamento
dell’inquinamento a valle dei processi produttivi, piuttosto che destinati all’acquisizione di
impianti ed attrezzature a tecnologica integrata (-31,3% rispetto al 2006).
Risulta, quindi, che le aziende si sono concentrate maggiormente in spese economiche
volte alla risoluzione dei danni causati dalle strutture utilizzate, ma non alla correzione
delle problematiche.
Non hanno quindi convertito le tecnologie obsolete, né le hanno sostituite con tecnologie
alternative, pulite e all’avanguardia che potrebbero contribuire all’abbattimento della
contaminazione ambientale.
Probabilmente gli eventi del 2007 legati ai disagi provocati dall’invasione dei rifiuti nel
nostro Paese hanno scatenato una maggiore sensibilità verso una più corretta gestione
della spazzatura, come comprovato dalla statistica, a discapito però degli stanziamenti di
fondi destinati alle attività di tutela dell’aria e del clima che dal 32,5% del 2006 sono
passati al 27,5%.
Si è registrato, infatti, un crescente interesse per la diffusione e l’adeguamento di
attrezzature per la gestione dei rifiuti, che sono aumentate dal 9,1% sul totale calcolato per
il 2006 al 15,3% del 2007.
Gli investimenti volti alla protezione ambientale e in generale all’intero settore (suolo, falde
acquifere, rumore, paesaggio, trattamento residui radioattivi) sono stati, rispetto al 2006,
equivalenti al 41,5% del totale, dato che comprende anche la serie di attività di ricerca e di
sviluppo mirate alla salvaguardia ambientale.
Alessandro Boso