INTEGRALI DEFINITI D DE EF FIIN NIIZ ZIIO ON NE E:: Data una funzione y f x continua e derivabile in un intervallo a, b si dice INTEGRALE DEFINITO della funzione f x l’AREA DEL TRAPEZOIDE che approssima tale funzione nell’intervallo dato ( fig.1) F E D C A Fig. 1 B Fig. 2 Per calcolare l’area della parte di piano compresa tra la funzione e l’asse delle ascisse approssimo tale figura attraverso due rettangoli (fig.2). In tal modo l’area del trapezoide risulta compresa tra l’area del rettangolo ABCD (che la approssima per difetto) e l’area del rettangolo ABEF (che la approssima per eccesso), cioè AABCD Atrapezoide AABEF Poiché l’approssimazione è troppo imprecisa, occorre procedere suddividendo l’intervallo a, b in intervalli più piccoli ( Fig.3) in modo tale da avere più rettangoli per difetto di area rettangoli per eccesso di area AR Ar e più Dividendo l’intervallo a, b in quando n intervalli, n la somma delle aree degli n rettangoli rn che approssimano la funzione per difetto diventa sempre più corrispondente alla somma delle aree degli n rettangoli Rn che la approssimano per eccesso, e quasi uguale all’area del trapezoide, cioè A n 1 se lim n A rn lim n A Rn l dove con l rn Atrapezoide ARn n 1 si indica il valore di tale limite allora si dice che l è il valore dell’ INTEGRALE DEFINITO della funzione f x nell’intervallo a, b ed esso corrisponde proprio all’ AREA DELLA PARTE DI PIANO COMPRESA TRA LA FUNZIONE E L’ASSE DELLE ASCISSE PER CAPIRE MEGLIO consulta il sito http://fds.mate.polimi.it/file/4/File/freesoftware/integrale3.html aprendolo con CTRL + CLIC sul link C CA AL LC CO OL LO OD DE EL LL L’’IIN NT TE EG GR RA AL LE ED DE EF FIIN NIIT TO O T TE EO OR RE EM MA AD DII T TO OR RR RIIC CE EL LL LII –– B BA AR RR RO OW W Data una funzione y f x continua e derivabile in un intervallo a, b per calcolare l’integrale definito si usa la formula seguente b f ( x)dx F (b) F (a) a dove con F x si indica la generica funzione primitiva di f x Quindi per calcolare l’integrale definito in un intervallo a, b dato, si deve seguire il seguente procedimento: 1. calcolo l’insieme delle generiche funz. primitive F x 2. calcolo il valore che tale funz. primitiva assume in b , cioè F b 3. calcolo il valore che tale funz. primitiva assume in a , cioè F a 4. calcolo la differenza N N..B B.. F b F (a) OTTENGO COME RISULTATO non più una funzione ma UN NUMERO ESEMPIO: 3 x2 9 5 x 3 dx 3 x 2 2 1 2 2 1 3 F (b) F (3) 32 33 9 2 2 1 5 F (a ) F (1) 3 2 2 9 9 2 P PR RO OP PR RIIE ET TA A’’ D DE EG GL LII IIN NT TE EG GR RA AL LII D DE EF FIIN NIIT TII DIMOSTRAZIONE a a f ( x)dx 0 1. f ( x)dx F (a) F (a) 0 a a b a a b f ( x)dx f ( x)dx 2. DIMOSTRAZIONE b Sapendo che a f ( x)dx F (b) F (a) e a f ( x)dx F (a) F (b) b Si può calcolare a b b a f ( x)dx [ F (a) F (b)] F (a) F (b) F (b) F (a) f ( x)dx 3. c b b a c a f ( x)dx f ( x)dx f ( x)dx DIMOSTRAZIONE c f ( x)dx F (c) F (a) a b e f ( x)dx F (b) F (c) c quindi c b b a c a f ( x)dx f ( x)dx [ F (c) F (a)] [ F (b) F (c)] F (b) F (a) f ( x)dx