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Scala di misurazione analitica prova D
VARIABILE
PARAMETRI
Elevato grado di padronanza per il
CONOSCENZA
madrelingua italiano
DELL’ITALIANO  Competenza pari al livello C2 del
Framework per lo straniero
 Pianificazione, articolazione, mezzi
IDEAZIONE
impiegati per realizzare la lezione
 Qualità e quantità dell’input fornito.
L’input fornito agli studenti è
comprensibile sia in termini di
strutturazione linguistica che di
conoscenza del mondo evocata? La
quantità di input è conforme agli
obiettivi didattici posti dal quesito?
 Selezione delle attività.
Le attività proposte e le loro
CAPACITA’
modalità di svolgimento
COMUNICATIVA
consentono di conseguire gli
obiettivi posti dal quesito?
 Tipo di comunicazione adottata, se
monodirezionale, bidirezionale, ad
isolotti, ecc.
 Densità comunicativa derivata dalla
configurazione di comunicazione
didattica a cui il candidato si
riferisce
Le attività, i materiali e i contenuti
selezionati devono essere adeguati al
ADEGUATEZZA livello di conoscenza dell’italiano da
parte degli studenti e alle condizioni di
insegnamento previste dal quesito
Conoscenza esplicita del sistema
CONTENUTI
linguistico italiano
PUNTI

0-2
0-2
0-2
0-2
0-2
La prova D dell'esame DITALS mira a verificare le competenze glottodidattiche orali dell’insegnante di
italiano L2 o LS, intese sia come la capacità di saper comunicare correttamente e fluentemente in italiano,
sia di saper essere un efficiente regista della situazione didattica.
Il certificato DITALS richiede quindi al docente di italiano non solo di:

conoscere i presupposti teorici che orientano le scelte didattiche e che sono alla base delle scelte
operative compiute nella pratica quotidiana – oggetto di verifica della Prova C;

saper selezionare materiali, testi e sussidi adeguati al profilo dei destinatari e alle condizioni in cui si
verifica l’apprendimento - oggetto di verifica della Prova A;

saper elaborare unità didattiche, attività e prove di verifica in relazione agli obiettivi di
apprendimento prefissati; oggetto di verifica della Prova B;
ma anche di saper :

dare spiegazioni

dare consegne,

correggere errori

attivare la negoziazione dei significati

sollecitare i flussi di comunicazione all’interno della classe;

dirigere la comunicazione didattica in modo proficuo per l’apprendimento.
Al fine di ridurre la soggettività del valutatore e di uniformare le metodologie di correzione, il risultato della
prova viene preso in esame facendo riferimento a una scala di misurazione analitica basata sull'isolamento
di 5 variabili della prestazione didattica:

conoscenza dell’italiano, che deve corrispondere ad un elevato grado di padronanza per il candidato
di madrelingua italiana e ad una competenza pari a quella descritta per il livello C2 del Framework
per il candidato straniero1. In questo caso si prende in considerazione la competenza d’uso
dell’italiano;

ideazione, cioè la pianificazione, l’articolazione data alla lezione e i mezzi impiegati per realizzarla:

capacità comunicativa intesa come capacità di gestire la comunicazione didattica. Questa variabile
si basa sull’osservazione di una serie di parametri:
 Qualità e quantità dell’input fornito. L’input fornito agli studenti è
comprensibile sia in termini di strutturazione linguistica che di conoscenza
del mondo evocata? La quantità di input è conforme agli obiettivi didattici
posti dal quesito?
 Selezione delle attività. Le attività proposte e le loro modalità di svolgimento
consentono di conseguire gli obiettivi posti dal quesito?
 Tipo di comunicazione adottata, se monodirezionale, bidirezionale, ad
isolotti, ecc.;
 Densità comunicativa derivata dalla configurazione di comunicazione
didattica a cui il candidato si riferisce. Non viene ovviamente misurata la
reale densità di comunicazione in quanto questa dipende dal numero degli
studenti che compongono la classe, dalla partecipazione individuale e dalle
modalità di interazione, ma presa in considerazione la possibilità offerta, dal
tipo di comunicazione didattica implicitamente o esplicitamente adottata, di
far fluire la comunicazione fra gli studenti (ad esempio attività di gruppo
metto in atto più flussi comunicativi contemporaneamente);

adeguatezza, delle attività, dei materiali e dei contenuti selezionati al livello di conoscenza
dell’italiano da parte degli studenti e alle condizioni di insegnamento previste dal quesito;

contenuti. Questa variabile prende in considerazione la conoscenza esplicita, non la capacità d’uso,
del sistema linguistico italiano. In altri termini si mira a verificare la capacità di esplicitare regole, fare
esempi, dare descrizioni di un fatto linguistico.
La scala è applicata sia al quesito D1 che D2 e a ciascun parametro è assegnato un valore che va da 0 a 2
punti. Il punteggio minimo conseguibile per il superamento della prova è 12 mentre il punteggio massimo è
20.
1
L’apprendente di livello C2 deve saper capire tutto ciò che ascolta e legge. Sa riassume informazioni di diverse fonti e sa esprimersi in
modo spontaneo, fluente e preciso, gestendo delle sfumature complesse di significato.
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