Il grillo di Strasburgo notturno col suo trapano in una crepa della cattedrale; la Maison Rouge e il barman tuo instillatore di basco, Ruggero zoppicante e un poco alticcio; Striggio d’incerta patria, beccatore di notizie e antipasti, tradito da una turca (arrubinato il naso di pudore ove ne fosse cenno, occhio distorto da non più differibile addition) ti riapparvero allora? Forse nugae anche minori. Ma tu dicesti solo “prendi il sonnifero”, l’ultima tua parola – e per me. da Satura II