AIOM NEWS
NEWSLETTER SETTIMANALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DI ONCOLOGIA MEDICA
Editore Intermedia - Direttore Responsabile Mauro Boldrini
Anno II – numero 36 – 28 settembre 2004
SPECIALE VI CONGRESSO AIOM – Bologna, 21-24 settembre 2004
01.
02.
03.
04.
05.
06.
07.
08.
L’ISTANTANEA DEI GENI PREDICE L’ANDAMENTO DELLE CURE
SI PREPARANO SPECIALISTI PER I TUMORI DEGLI ANZIANI
NASCE LA FONDAZIONE PER LA RICERCA INDIPENDENTE
IL COSTO DEI NUOVI FARMACI MINACCIA I BILANCI
CRINO', INDICI DI SOPRAVVIVENZA TRA I PRIMI IN ITALIA
COCKTAIL DI TERAPIE CONTRO LA FORMA PIU' AGGRESSIVA AL CERVELLO
GLI ONCOLOGI PREMIANO I GIORNALISTI
ELETTI I GIOVANI ONCOLOGI
Ricerca
01.
02.
03.
04.
POLMONE, RICERCHE IEO
POLMONE; FARMACO PIU’ EFFICACE SU NON FUMATORI
MEDICINA: NEUROBLASTOMA, SCOPERTE A GENOVA CELLULE-SCUDO
CANI SCOVANO CANCRO VESCICA ANNUSANDO URINE
Annunci e Bandi
Agenda: i prossimi appuntamenti Aiom
Speciale congresso AIOM
01. L’ISTANTANEA DEI GENI PREDICE L’ANDAMENTO DELLE CURE
Una foto istantanea di centinaia di geni contenuti delle cellule tumorali effettuata in poche ore
grazie a sofisticati test molecolari potrebbe cambiare tra pochi anni la diagnosi e la cura dei
tumori e permettendo di rendere sempre più specifiche per ogni malato le terapie con vecchi e
nuovi farmaci. I test sono ora allo studio in alcuni centri italiani solo a scopo di ricerca, anche
se applicati ad alcuni casi clinici, ma una volta validati e diffusi cambieranno il modo di
diagnosticare e curare le neoplasie. Basterà che il chirurgo prelevi una piccola porzione di
tessuto malato, i biologi isolino le cellule tumorali, estraggano il DNA per poi “scattare la foto”
genetica. Si otterrà un profilo unico, una impronta personale da collegare all'andamento della
malattia, all'efficacia delle cure, al rischio di ricadute. “Fino a ora l'attenzione degli scienziati si
è concentrata allo studio di singoli geni in grado di accendere o spegnere l'avvio di tumori spiega Pierfranco Conte, direttore del dipartimento di oncologia di Modena e Reggio Emilia al
congresso dell'AIOM di Bologna - e l'esempio tipico che ha segnato un grande cambiamento
nella cura di un tipo di tumore al seno e' il gene Herb2”. Se questo gene lavora troppo produce
molti recettori sulla cellula tumorale, segnali di una neoplasia molto aggressiva che oggi si può
controllare grazie ad un anticorpo che lo spegne: l'herceptin. Da pochi anni, grazie alla
decifrazione del DNA l'interesse si è concentrato nel conoscere l'attività contemporanea di
centinaia, anzi di migliaia di geni che sono caratteristici di ogni tumore e di ogni persona.
“Questa impronta genetica del tumore - aggiunge Conte - permette di suddividere per gruppi
tumori apparentemente simili, così come si fa ora secondo altri criteri (dimensione, forma,
istologia). Ricerche che utilizzano questi test sono in corso a Milano, Modena e Roma ma la
decifrazione del profilo genetico ottenuto ha bisogno di bioinformatici e di supercomputer oggi
patrimonio di pochi centri al mondo, in Olanda e Stati Uniti. “I tumori che noi fino ad oggi
abbiamo etichettato come tumore della mammella, tumore del colon, tumore del polmone -
spiega Conte - sono in realtà decine di malattie diverse, con comportamenti biologici differenti
e che necessitano di interventi terapeutici differenti. Per questo - prosegue Conte - la
possibilità di conoscere il profilo genetico e molecolare di ogni tumore provocherà una
rivoluzione nel nostro modo di affrontare le varie neoplasie. Per i principali tumori si potrebbe
arrivare alla definizione certa del rischio individuale e all'indicazione di una terapia
individualizzata. E il tumore sul quale si sono avviati studi molecolari avanzati è quello alla
mammella che colpisce in Italia 30.000 donne. Nonostante il miglioramento delle cure ancora
oggi una donna su tre non ce la fa superare la malattia. “La possibilità di guarigione di una
donna che sviluppa tumore del seno - afferma Roberto Labianca, Responsabile dell'Oncologia
Medica degli Ospedali Riuniti di Bergamo e presidente nazionale dell'AIOM - si potrebbe
avvicinare al 90%. Sono poche le malattie importanti non oncologiche che abbiano una
curabilità così elevata. E l'Italia è all'avanguardia: secondo lo studio Eurocare, infatti, nel
nostro paese si contano maggiori probabilità di successo rispetto a Francia, Germania, Gran
Bretagna e Spagna. Certo per arrivare a questo risultato è necessario che la donna sia
consapevole della sua salute, si sottoponga a controlli periodici. L'obiettivo è la diagnosi il più
precoce possibile; purtroppo in Italia solo 2-3 donne su 10 effettuano la mammografia”.
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02. SI PREPARANO SPECIALISTI PER I TUMORI DEGLI ANZIANI
Specialisti per la cura dei tumori degli anziani cosi' come ci sono per i bambini e gli adulti. E'
quanto avverrà tra breve, secondo l'oncologo dell'universita' di Padova Silvio Monfardini, anche
in Italia. ''Delle 270.000 persone che ogni anno in Italia si trovano a fare i conti con il cancro ha spiegato l'oncologo al congresso dell'AIOM di Bologna - il 60% ha almeno 65 anni e il 40%
hanno superato i 70 anni. E visto l'allungamento della sopravvivenza della popolazione
nessuno si stupirà se nelle corsie italiane nasceranno esperti per la cura dei tumori degli
anziani, così come ci sono specialisti dei tumori dei bambini''. Dal convegno e' emerso che gli
anziani malati di tumore hanno le stesse possibilità di rispondere alle terapie dei giovani e degli
adulti ma rischiano di essere trascurati e discriminati nelle terapie: non entrano negli studi
clinici e a volte non gli vengono offerte le armi terapeutiche più innovative. Nei paesi
industrializzati la fascia di popolazione di età superiore a 65 anni e' in crescita esponenziale,
cosi' come la durata della vita media: in Italia l'aspettativa di vita per un uomo di 70 anni e' di
altri 15 anni, 18 per le donne; gli uomini e le donne con età superiore ai 65 anni hanno un
rischio di sviluppare un tumore 11 volte più elevato rispetto alla popolazione al di sotto di tale
età. In particolare, affermano gli oncologi, negli anziani sono in aumento i tumori polmonari,
del capo e del collo, del pancreas, delle leucemie e dei linfomi non Hodgkin. Secondo gli
oncologi occorre sfatare una credenza che e' molto diffusa secondo la quale i tumori negli
anziani progrediscono più lentamente che nei giovani. Si tratta di un pregiudizio da
combattere. Anche negli anziani i tumori vanno curati con la stessa attenzione con cui si
trattano le persone più giovani, perchè i vantaggi delle cure sono uguali a quelle che si hanno
nei giovani.
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03. NASCE LA FONDAZIONE PER LA RICERCA INDIPENDENTE
Una fondazione degli oncologi per la ricerca clinica indipendente. E' questa una delle iniziative
lanciate oggi a Bologna dall'associazione dei medici italiani specilisti nella cura dei tumori. '' La
ricerca non e' un lusso ma una necessita' - dice Roberto Labianca, presidente dell'AIOM - per
questo vanno potenziati gli studi indipendenti anche per coprire quei settori in cui le aziende
farmaceutiche sono meno interessate come la durata dei trattamenti o le dosi ottimali dei
medicinali. Oggi gran parte degli studi clinici vengono finanziati e promossi dalle industrie del
farmaco mentre sarebbe necessario condurre ricerche di base e cliniche promosse e condotte
da centri oncologici''. Negli Stati Uniti, ha detto il presidente degli oncologi americani David
Johnson, il governo stanzia 4 miliardi di dollari l anno per sostenere gli studi clinici, mentre l
industria farmaceutica contribuisce con 7 miliardi di dollari. ''Il rapporto - ha detto - e' quindi
sbilanciato verso quest’ultima, che potrebbe influenzare le ricerche. Naturalmente esistono
presupposti etici e disposizioni di legge a cui attenersi. Alcune decisioni - spiega l'oncologo
americano - si prendono perchè effettivamente quel percorso sembra il migliore per
permettere di arrivare a buoni risultati. Ma disporre di linee di comportamento univoche e' un
ottimo presupposto. Ad esempio, negli USA esiste un registro pubblico in cui le aziende
rendono note le loro procedure, anche se si tratta di un passaggio non obbligatorio. Ecco, se
questa pratica diventasse un requisito fondamentale, anziché un opzione lasciata alla libera
iniziativa delle singole aziende, potrebbe risolvere molte questioni. Su questo punto - ha
concluso - credo che gli oncologi debbano lavorare molto''.
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04. IL COSTO DEI NUOVI FARMACI MINACCIA I BILANCI
I costi proibitivi dei nuovi farmaci biologici antitumorali che sono apparsi da poco sul mercato,
mettono a dura prova i bilanci dei centri oncologici della penisola e potrebbero mettere in
pericolo le nuove opportunità di cura per i pazienti. La forte preoccupazione e venuta oggi
dall’associazione nazionale degli oncologi (AIOM) che sta celebrando con 2500 partecipanti il
suo sesto congresso nazionale a Bologna. Se va avanti di questo passo e non si troveranno
soluzioni, dicono gli specialisti, i budget previsti arriveranno al lumicino prima della fine
dell’anno e c’è il timore dei medici di non poter usare il medicinale migliore per i singoli
pazienti. “Certo - avverte Roberto Labianca, presidente degli oncologi - nessuno, soprattutto
nei centri di cura pubblici ci ha detto di limitare l’accesso alle cure dei malati, ma temiamo che
andando di questo passo, se non si risolve il problema, qualcuno ad un certo punto ci dica
basta, penalizzando il medico che sfora il tetto di spesa previsto e contrattato ad inizio
dell’anno.” “ In Lombardia - aggiunge Labianca - abbiamo chiesto di rivedere e adeguare il
sistema di rimborso delle prestazioni, ma non e l unica strada percorribile.” A mettere paura ai
medici sono i risultati del primo sondaggio condotto in Italia dall’AIOM sul grado di
soddisfazione della categoria: un medico su due dice di essere condizionato dal bilancio della
propria azienda sanitaria nella scelta dei farmaci più innovativi. Per 95 oncologi su 100 i DRG
sono da cambiare perché inadeguati alle nuove esigenze della terapia oncologica. I medici
intervistati (500 oncologi ) affermano che i nuovi farmaci devono essere visti come una risorsa
e un opportunità in più per i pazienti; ma il 50% avverte che ci sono restrizioni economiche, i
vincoli di bilancio possono condizionare le scelte terapeutiche; e solo il 12% ritiene di avere le
mani libere. “Nel nostro centro clinico - spiega Lucio Crinò oncologo al Bellaria di Bologna - da
7 anni cresce la spesa e l’azienda sanitaria continua ad aumentare il budget ma nello stesso
tempo ci chiedono di diminuire i costi.” Ma il ministro della salute da Roma tiene a precisare
che non risulta che alcuna Regione abbia negato farmaci essenziali ai malati e che al contrario
sono tutti ricompresi nel prontuario. Anzi, il Servizio Sanitario Nazionale ha garantito nel 2003
una maggior spesa per i farmaci antitumorali pari a 61 milioni di euro con un incremento del
13,6% rispetto al 2002 e nel primo trimestre di quest’anno si è registrata una maggiore
disponibilità del 6% pari a 30 milioni di euro in più rispetto al primo trimestre del 2003. Ma il
problema, sostengono gli oncologi, esiste e va risolto: l’esempio più lampante arriva da
Carmelo Iacono, segretario nazionale dell’AIOM che ricorda come pochi anni fa il costo unitario
per la terapia ad un malato di tumore al colon era di 45 centesimi, ora per lo stesso malato allo
stesso stadio di malattia il costo della cura supera i 400 euro; ovviamente con la combinazione
di farmaci più moderni e con risultati migliori. “Il sondaggio - dice Carmelo Iacono - non vuole
lanciare un allarme fine a se stesso: l’AIOM intende aprire un dibattito con tutte le istituzioni
dalle autorità alle aziende con l’obiettivo della ricerca di soluzioni comuni per soddisfare le
esigenze dei malati pur nella necessita di razionalizzare la spesa sanitaria. I suggerimenti
lanciati dagli oncologi per superare gli ostacoli sono numerosi: rivedere e adeguare i DRG cioè i
sistemi di rimborso delle prestazioni. ''Oggi - spiega Roberto Labianca - c’è un solo DRG
oncologico di day hospital che è uguale per qualsiasi tipo di terapia e qualsiasi tumore. E per
giunta la determinazione del costo, circa 390 euro, è bloccata da anni, quando non c‘erano
ancora le moderne molecole che stanno cambiando la sopravvivenza dei malati''. Altra
proposta è quella di garantire con le linee guida l’appropriatezza delle cure per evitare terapie
inutili; inoltre va promosso un tavolo di lavoro tra specialisti e tecnici del ministero della salute
e della neonata Agenzia del farmaco per comprendere l’andamento della spesa. “Ma le
industrie - conclude Labianca - devono fare la loro parte permettendo sconti che permettano
l’utilizzo delle nuove molecole.”
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05. CRINO', INDICI DI SOPRAVVIVENZA TRA I PRIMI IN ITALIA
Dati di sopravvivenza tra i migliori d'Italia. Così Lucio Crinò, oncologo dell'ospedale di Bellaria
che insieme ad Andrea Maltoni è uno degli organizzatori del congresso nazionale dell'AIOM,
sintetizza i progressi delle cure oncologiche in Emilia-Romagna. ''Sebbene aumenti l'incidenza
e cioè il numero dei nuovi casi per alcuni tumori - avverte Crinò - nella Regione gli indici di
sopravvivenza migliorano e questo riflette l'avanzamento dei centri oncologici”. Sono tre i
tumori definiti dagli esperti big killer: seno, colon-retto e polmone i principali nemici. Ogni
anno in Emilia Romagna, secondo le più recenti stime, si ammalano di neoplasia circa 34.000
persone: oltre 12.500 uomini e 11.300 donne (dati registro tumore, anno 1997). Negli uomini
a presentare la maggiore incidenza sono: il tumore del polmone (19% del totale), del colon
(14,5%) e della prostata (13,4%). Nelle donne il carcinoma della mammella rappresenta il
29,3% di tutte le neoplasie, seguito dal tumore del colon (14%) e dello stomaco (7%).
MORTALITA' IN CALO: Per alcune delle principali neoplasie, confrontando i dati del 1992 con
quelli del 1997, si è registrato un sensibile aumento dell'incidenza. Di contro è calata la
mortalità. Le uniche eccezioni sono rappresentate dal carcinoma prostatico: +34.9 di incidenza
e +6,5% di decessi; dal tumore del colon retto negli uomini (+14,7 di incidenza e +2,6 di
mortalità) e dal linfoma non Hodgkin, sempre nei maschi: +50,2% di incidenza e +12,5% di
mortalità. Positivo invece il dato, perlomeno nei maschi, di uno dei maggiori big killer, il
carcinoma del polmone: -10.3 di incidenza e 10.9 di mortalità. Trend in discesa anche per il
tumore dello stomaco: nelle donne, -16,4% di incidenza e 21.2% di mortalità; negli uomini
10% di incidenza e 25,6% di mortalità negli anni presi in considerazione. In assoluto si e'
avuto un +10,8% di tutte le neoplasie nelle donne e un +5,3% negli uomini. In entrambi i
sessi, come detto, sono pero' diminuiti i decessi: -7,4% delle donne, -8% negli uomini. Nel
dettaglio, un altro tumore che ha mostrato un picco d'incidenza e' il linfoma non Hodgkin nelle
donne (+41.9%, ma 7,6% di mortalità). Tra gli altri big killer il tumore della mammella è
cresciuto del 14,9%, mentre la mortalità è calata dell'1,5%. 20% in più anche per il tumore del
polmone nelle donne: la mortalità è però scesa del 7,6%. STIME DI PREVALENZA: Nell'anno
2000 si stima che, complessivamente, in tutta la Regione si siano ammalate di un tumore
118.000 persone, poco meno di 50.000 maschi e 68.500 femmine, tra nuovi e vecchi casi.
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06. COCKTAIL DI TERAPIE CONTRO LA FORMA PIU' AGGRESSIVA AL CERVELLO
Passi avanti contro una forma di tumore del cervello particolarmente 'aggressivo'. Un cocktail
terapeutico, a base di un chemioterapico in pillole e radioterapia, si è dimostrato in grado di
aumentare la sopravvivenza dei pazienti con glioblastoma multiforme, raddoppiandola. La
notizia arriva dal Congresso dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica, che riunisce a
Bologna circa 2.500 specialisti. I risultati positivi erano già stati messi in evidenza al Congresso
dell'Associazione degli oncologi americani (ASCO). In Europa si registrano cinque casi di questa
patologia ogni 100.000 abitanti, il 2% di tutti i tumori. Fra i vantaggi della temozolomide,
disponibile in Italia dal '99 ma usata solo in caso di recidive, c'è la possibilità per i pazienti di
proseguire il trattamento a casa propria. Si tratta, infatti, di un chemioterapico in pillole.
''Prima era disponibile solo un farmaco - spiega Alba Brandes, responsabile dell'Unità di
neurooncologia dell'Azienda ospedale di Padova-Istituto oncologico del Veneto - somministrato
per via endovenosa, con pesanti effetti collaterali come nausea, vomito, alopecia e
complicanze respiratorie. La temozolomide consente ai pazienti di mantenere un livello
normale di attività lavorativa e sociale, superando cosi' il rischio dell'emarginazione e della
perdita di autostima”. I tumori cerebrali, soprattutto quelli più invasivi, possono causare
complicanze che 'avanzano' rapidamente, come deficit neurologici sensitivi e motori, parestesie
e disfunzioni cognitive. Per gli specialisti, i risultati positivi ottenuti con l'impiego di
temozolomide aprono nuove prospettive di ricerca nel trattamento anche delle altre neoplasie
del sistema nervoso centrale.
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07. GLI ONCOLOGI PREMIANO I GIORNALISTI
Luciano Onder e Adriana Bazzi, rispettivamente vicedirettore del TG2 e inviato del quotidiano
“Il Corriere della Sera”, sono i vincitori del premio giornalistico “Giovanni Maria Pace” per la
divulgazione scientifica, indetto dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica, insieme a Bristol
Myers Squibb, per ricordare il collega di Repubblica scomparso nel luglio di due anni fa. Onder
e Bazzi hanno ricevuto il premio ieri sera durante la cerimonia di apertura del VI congresso
nazionale dell’AIOM. Alla consegna della targa era presente anche la signora Rosemarie Pace.
Luciano Onder, considerato uno dei maestri della comunicazione medico scientifica in Rai, è
stato insignito del premio per le sue capacità divulgative, che rendono anche gli argomenti
medici più ostici alla portata di tutti. “Onder – si legge inoltre nella motivazione - offre un
servizio di qualità e costituisce un esempio illuminante per i giovani colleghi che aspirano alla
professione di comunicatore e per tutti coloro che nei mass media si occupano di medicina,
salute e scienza”.
Adriana Bazzi ha visto invece premiata la sua capacità di “semplificare le notizie più complesse
svelando le difficili trame della ricerca internazionale, riconoscendo le insidie e i rischi di facili
quanto effimeri scoop. Una ricerca della notizia e della fonte certa che molti colleghi tendono
ad abbandonare, limitandosi alla cronaca superficiale e piatta degli avvenimenti. Un’etica e un
mestiere che ne fanno un esempio di come va interpretata la figura del giornalista medico
scientifico oggi”.
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08. ELETTI I GIOVANI ONCOLOGI
Alain Gelibter, Olga Martelli, Paola Poletti, Claudia Bighin, Rossana Berardi, Maurizio Di
Bisceglie, Rosalba Rossello, Elena Collovà, Marina Vaglica sono i nove giovani oncologi che
faranno parte del Working Group AIOM Giovani per il prossimo anno. L’elezione del nuovo
gruppo dirigente, coordinato da Marina Garassino, si è tenuta nel corso della prima assemblea
nazionale della categoria
Il Working Group AIOM Giovani si è costituito 3 anni fa su iniziativa del direttivo nazionale per
rispondere alle esigenze e alle problematiche di chi si affaccia ora alla professione e ridurre il
divario sempre più marcato con l’Associazione. In questi anni sono state molte le iniziative
promosse dal gruppo: dal censimento della categoria alla creazione di una mailing list,
attraverso la quale vengono inviati aggiornamenti periodici su opportunità lavorative e
congressi.
Durante l’assemblea, che ha visto la partecipazione dell’intero direttivo nazionale
dell’Associazione, si è ampiamente discusso delle problematiche legate alla formazione
universitaria, alle precarie condizioni lavorative e del futuro dei giovani all’interno
dell’Associazione.
Alain Gelibter 26
Olga Martelli 19
Paola Poletti 18
Claudia Bighin 8
Rossana Berardi 8
Maurizio Di Bisceglie 8
Rosalba Rossello 7
Elena Collovà 6
Marina Vaglica 5
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01. POLMONE, RICERCHE IEO
“E' altissimo il tasso di insuccesso della chemioterapia che, richiesta nell'80% dei malati di
tumore polmonare, funziona solo nel 50-70% dei casi se la malattia è localizzata e nel 30% dei
casi se è metastatica, cioè diffusa”. Lo ha riferito Giulia Veronesi, vicedirettore della Chirurgia
toracica dell'Istituto Europeo di Oncologia, nell'illustrare una fra le tre più promettenti linee di
ricerca contro il cancro del polmone intraprese all'IEO. Proprio dalla constatazione dei
frequentissimi insuccessi della chemioterapia e dalla necessità di scoprirne il motivo, è nata
l'idea di andare a identificare quali sono i pazienti che hanno un tumore polmonare sensibile ad
essa e solo a loro, dunque, somministrarla. “Finora - ha spiegato Giulia Veronesi - il
trattamento chemioterapico è stato scelto in modo empirico. Con questa ricerca diventerà un
trattamento mirato solo a un particolare gruppo di pazienti, poiché è importante ridurre o
evitare cure che, oltre a essere inefficaci, comportano potenzialmente effetti collaterali molto
pesanti”. Per questo i ricercatori dello IEO avvieranno uno studio di farmacogenomica che ha
l'obiettivo di identificare quei geni che possono predire la risposta dell'organismo ai farmaci
(fattori predittivi). “In pratica - ha spiegato - preleveremo pezzetti di tumore, ne analizzeremo
gli enzimi e i geni e andremo a confrontarli con i risultati del trattamento chemioterapici”. Una
volta saputo quali sono i fattori sensibili ai chemioterapici o quelli che sviluppano resistenza a
questi farmaci, basterà andare ad analizzare il profilo genico di ogni malato per scoprire se li
contiene o meno, se cioè è sensibile alla chemioterapia oppure no. “E in questo modo - ha
concluso la ricercatrice - contiamo di poterci avvicinare alla personalizzazione della cura, che
significa più efficacia e meno tossicità”. La seconda linea di ricerca, illustrata dal professor
Umberto Veronesi, prende in considerazione la “radioterapia metabolica”, che sfrutta l'affinità
tra due molecole per portare le radiazioni sul luogo dove servono a distruggere le cellule
tumorali e solo su quello, risparmiando il tessuto circostante. Questo sistema, utilizzato finora
solo sui tumori cerebrali, “sfrutta l'attrazione fatale - ha spiegato il professore - tra due
sostanze, la avidina e la biotina. Subito dopo l'atto chirurgico, con la prima sostanza in forma
di talco vengono 'verniciate' le parti che erano a contatto diretto col tumore asportato. Il
giorno dopo si inietta in vena la seconda sostanza 'caricata' con una 'bomba' radioattiva (in
genere si usa Ittrio 90). La biotina è attratta solo dalla avidina e viaggiando in tutto
l'organismo andrà a localizzarsi solo su di essa, dove farà esplodere la sua carica radioattiva”.
Veronesi ha spiegato che i tumori cerebrali sono fra quelli più difficili da curare, tanto che il
90% dei pazienti affetti muore entro l'anno. Ma questo sistema, adottato contestualmente ad
un intervento chirurgico dopo recidiva, ha permesso un recupero nel 30% dei pazienti.
L'intendimento è ora quello di sperimentare il metodo nel tumore del polmone. Una terza
ricerca ha come obiettivo la riduzione della tossicità della radioterapia, applicando al tumore
polmonare la IORT (radioterapia intraoperatoria) già usata con successo nel tumore della
mammella. “Il polmone - ha detto Giulia Veronesi - è un'area difficile da irradiare. Per questo
abbiamo esplorato nuove strategie. In particolare, con la IORT, resa possibile da uno
strumento portatile da posizionare accanto al letto operatorio, è possibile somministrare la
radioterapia subito dopo la chirurgia, convogliando una singola dose molto elevata
(equivalente a 2-3 volte la stessa dose somministrata con radioterapia esterna convenzionale)
direttamente sulla parte da trattare.
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02. POLMONE; FARMACO PIU’ EFFICACE SU NON FUMATORI
Nuova tappa nella ricerca sul tumore al polmone non a piccole cellule condotta dall'Ospedale
Bellaria di Bologna insieme al Colorado Cancer Center di Denver, che riguarda l'efficacia mirata
di un nuovo farmaco sperimentale. Nella fase precedente dello studio, l'equipe coordinata da
Federico Cappuzzo, medico dell'Unità Operativa di Oncologia Medica, ha identificato fattori
biologici correlati alla sensibilità ad un nuovo farmaco (a base di gefitinib), oggi ancora
sperimentale, che si è dimostrato particolarmente efficace su alcune persone affette da tumore
al polmone non a piccole cellule già trattato con la chemioterapia. Nel corso della precedente
esperienza era emerso che il farmaco è più efficace nei non fumatori, che rappresentano circa
il 10% del totale dei nuovi casi di tumore al polmone (40.000 all'anno in Italia, 140.000
all'anno negli USA). I nuovi dati - presentati al convegno dell'Associazione Italiana di Oncologia
Medica (AIOM) tenutosi a Bologna dal 21 al 24 settembre - consentono di valutare in maniera
più ampia e completa gli effetti del farmaco, e in particolare di identificare con maggiore
precisione i pazienti che ne beneficiano e di comprendere perché i non fumatori mostrino un
vantaggio decisamente maggiore, con allungamento della speranza di vita, che può arrivare
anche oltre i due anni nei casi rispondenti. “L'impressione è che i casi di tumore al polmone nei
non fumatori siano in aumento, pur in assenza di dati consolidati - dice Lucio Crinò, direttore
dell'Unità Operativa di Oncologia Medica dell'Ospedale Bellaria. “E’ quindi con grande interesse
che si guarda ai risultati di una ricerca che permetterà di somministrare un farmaco a pazienti
che ne traggono effettivo beneficio, e non 'a pioggia'”. I prossimi passi della ricerca continuano
infatti a battere questa strada: ampliando la collaborazione ai laboratori di Harvard e Boston,
verranno studiati i meccanismi di azione e resistenza del farmaco. In altre parole, si tenterà di
analizzare l'azione del farmaco nelle diverse fasi della malattia, per identificare ancora più
precisamente i casi in cui porta beneficio e per capire perché il beneficio ad un tratto si
interrompe.
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03. MEDICINA: NEUROBLASTOMA, SCOPERTE A GENOVA CELLULE-SCUDO
Nuova scoperta per quanto riguarda il neuroblastoma: trovate cellule-scudo da ricercatori
dell'Istituto Gaslini e dell'IST di Genova. La scoperta di questa nuova molecola, denominata
B7-H3, presente sulle cellule di neuroblastoma, permetterà il rapido riconoscimento del tumore
consentendo un inizio precoce della chemioterapia. Il neuroblastoma, il tumore solido più
frequente nel bambino, è particolarmente aggressivo ed è mortale in un'alta percentuale di
casi.
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04. CANI SCOVANO CANCRO VESCICA ANNUSANDO URINE
Addestrare i cani a scoprire il cancro alla vescica dei propri padroni sfruttando il loro fiuto.
Questa la possibilita' suggerita dai risultati di uno studio britannico pubblicato sul British
Medical Journal. I tumori, spiegano i ricercatori dell'Amersham Hospital nel Buckinghamshire,
rilasciano composti organici volatili che hanno un preciso odore, anche se in esigue quantità.
Insegnando dunque ai cani a fiutare le urine, aggiungono, si potrebbe sfruttare il 'naso
sopraffino' degli animali per le diagnosi. Gli scienziati britannici hanno addestrato sei cani di
differenti razze ed età per sette mesi a scovare tracce di cancro alla vescica dalle urine. Agli
animali sono stati sottoposti per nove volte sette campioni prelevati da 36 pazienti e 108
persone 'di controllo' con forme non cancerose alla vescica o del tutto sane. E le percentuali di
successo sono state del 41%, rispetto al 14% attribuibile al solo caso. ''E la capacita' di
rilevare le tracce del cancro - aggiungono - sono indipendenti dagli altri parametri chimici delle
urine''.
INDICE
Annunci e bandi
ASSEGNO DI STUDIO
L’Associazione Italiana di Oncologia Medica (A.I.O.M.), in collaborazione con l’Azienda
Farmaceutica LILLY, mette a disposizione due Assegni per l’estero, della durata di sei mesi e
dell’importo di EURO 15.000,00* ciascuno, per un medico specialista in Oncologia o in
formazione, iscritto all’AIOM, o che abbia presentato domanda di iscrizione, che non abbia
superato i 35 anni di età alla scadenza del bando, sui seguenti argomenti:
1) 1) “Ricerca traslazionale nelle neoplasie cerebrali”
2) 2) “Farmacogenomica nel tumore polmonare”
Le Istituzioni ove si svolgeranno i periodi di studio sono rispettivamente:
  Memorial Sloan-Kettering Cancer Center, Neuro-Oncologia – New York (Tutor dr.ssa
Lisa DeAngelis)
  Libera Università, Oncologia Medica – Amsterdam (Tutor prof. Giuseppe Giaccone)
Scadenza 10 ottobre 2004
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INDICE
ASSEGNO DI STUDIO
L’Associazione Italiana di Oncologia Medica (A.I.O.M.), in collaborazione con l’Azienda
Farmaceutica AMGEN, mette a disposizione un Assegno per l’estero, della durata di sei mesi e
dell’importo di EURO 15.000,00*, per un medico specialista in Oncologia o in formazione,
iscritto all’AIOM, o che abbia presentato domanda di iscrizione, che non abbia superato i 35
anni di età alla scadenza del bando, sul seguente argomento:
 “Anemia e fatigue nei pazienti sottoposti a trattamento antiblastico”
L’Istituzione ove svolgerà il periodo di studio sarà:
Moffitt Cancer Center di Tampa (USA) – tutor dr. Lodovico Balducci,
Scadenza 10 ottobre 2004
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INDICE
MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO PER DATA MANAGER – COORDINATORI DI
SPERIMENTAZIONI CLINICHE
Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogardo” – Cattedra di Oncologia Medica
Direttore: prof. Oscar Alabiso
Rete Oncologica Piemontese e della Val d’Aosta
Presidente: dr. Giovanni Monchiero
Corrdinatore: dr. Oscar Bertetto
Gruppo Oncologico Nord-Ovest
Presidente: dr. Marco Merlano
Scadenza 30 novembre 2004
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INDICE
PREMIO DI RICERCA: IL RUOLO DEGLI ANALOGHI DELLA SOMATOSTATINA NELLA
GESTIONE DELLE MALATTIE NEUROENDOCRINE
Italfarmaco bandisce 2 premi di ricerca clinica da assegnare a Laureati in Medicina e Chirurgia
di età non superiore a 40 anni, operanti presso Strutture Sanitarie del nostro Paese.
I premi saranno dell'importo di 5.000 € cadauno.
Verranno premiati i due lavori originali che avranno prodotto i risultati più interessanti in tema
di miglioramento della prognosi e della terapia del paziente affetto da patologia
neuroendocrina.
I lavori saranno valutati da una apposita commissione costituita da sei membri specialisti in
Endocrinologia ed in Oncologia (Prof. A.Angeli, Prof. E.Ghigo, Prof. A.Giustina, Dr. R.Labianca,
Prof. G.Lombardi, Prof. E.Martino) e da un Rappresentante dell’Azienda.
Scadenza 30 giugno 2005
Scarica il Bando
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MANAGEMENT IN ONCOLOGIA
Nuovo insegnamento nella formazione universitaria dei medici. La Scuola di Specializzazione in
Oncologia dell'Università di Padova, diretta dal Prof. Alberto Amadori, ha inserito come
insegnamento "Il Management in Oncologia". Scopo della nuova introduzione - la prima in
Italia - è rendere più completa la formazione degli specializzandi integrandola con
elementi manageriali, soprattutto alla luce delle nuove terapie biologiche fortemente
impegnative anche sul versante economico.
Per informazioni, contattare la Segreteria al tel 049.8215804. E-mail:[email protected]
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AGENDA: I PROSSIMI APPUNTAMENTI AIOM
Le segnalazioni che ci perverranno delle iniziative locali Aiom verranno pubblicate in questo
spazio
PROGRESSI E INNOVAZIONI NEL TRATTAMENTO MEDICO E NEOPLASIE
50° Anniversario della Fondazione della Scuola di Specializzazione in Oncologia
dell’Università di Pavia
Pavia, 5 ottobre 2004 – Aula Foscolo Università Centrale
Segreteria Scientifica – Prof. Alberto Riccardi
Segreteria Operativa:
Silvia Ferrari [email protected]
Rosa Perotti [email protected]
Segretaria organizzativa: Nadirex – Tel. 0382.525735 – [email protected] - www.nadirex.com
LA GESTIONE DELL’INFORMAZIONE IN ONCOLOGIA
Modena, 14-15 ottobre – Policlinico di Modena e Hotel Real Fini
Direttori: Pierfranco Conte; Alessandrino Liberati, Giuseppe Torelli
Segreteria organizzativa: Accademia Nazionale di Medicina – Laura Manganelli Tel.
051.6360080; [email protected]
CORSI DI PSICONCOLOGIA PER ONCOLOGI MEDICI
Stresa (Verbania), 15-16 Ottobre: Grand Hotel Bristol
Baveno (Verbania), 12-13 Novembre: Grand Hotel Dino
Direttore del corso: Riccardo Torta, Professore di Psicosomatica alla Facoltà di Medicina e
Chirurgia dell’Università di Torino, ricercatore al dipartimento di Neuroscienze di Torino,
responsabile del Servizio di Psiconcologia dell’ASO S.Giovanni Battista di Torino.
Inoltrata la richiesta di accreditamento al Ministero della Salute.
Segreteria Organizzativa al seguente: [email protected]
Per scaricare la locandina clicca qui
9TH INTERNATIONAL CONFERENCE ON GERIATRIC ONCOLOGY: CANCER IN THE
ELDERLY
San Francisco, 15 - 16 Ottobre - The Stanford Court Hotel
Informazioni: www.siog.org
Registrazione: www.imedex.com
II GIORNATA ONCOLOGICA LOMBARDA AIOM - “LA PREVENZIONE IN ONCOLOGIA”
Sabato 16 ottobre 2004 – ore 18,30
Milano
Teatrino di Villa Reale - Monza
Bergamo
Centro Congressi Papa Giovanni XXIII – Via Giovanni XXIII, 106
Brescia
Sala Conferenze Banca Lombarda - Via Cefalonia, 62
Como
Biblioteca Comunale - Via Indipendenza, 87
Cremona
Sala Palazzo Cittanova - Corso Garibaldi
Lecco
Ospedale Manzoni - Via dell’Eremo, 7
Lodi
Teatro Municipale - Casalpusterlengo
Mantova
Sala Polivalente di Palazzo Te
Pavia
Convento dei Cruciferi - Via Cardano
Sondrio
Sala Credito Valtellinese - Via Pergole, 10
Varese
Villa Recalcati - Sede Provincia - Piazza Libertà
Coordinatore: prof. Alberto Scanni.
Informazioni Aiom Lombardia – 02.70630279 – [email protected]
ANNUAL MEETING IMI 2004 – ISTUTUTO NAZIONALE DEI TUMORI FONDAZIONE
G.PASCALE
MELANOMA FROM RESEARCH TO TREATMENT
Napoli, 21-23 ottobre 2004 – Hotel Royal Continental
Segreteria scientifica 081.5903841 – [email protected]
Segreteria organizzativa Fonema – 06.44252769 – [email protected]
IL CANNOCCHIALE ONCOLOGICO
TUMORI DIGESTIVI RARI DALLA DIAGNOSI ANATOMO-PATOLOGICA ALLA TERAPIA
MIRATA
Vercelli, venerdì 22 ottobre 2004 – Seminario arcivescovile (Piazza Eusebio 10 – ore 10)
Presidenza: Nicola Mozzillo, Antonio Mussa - Coordinamento: Oscar Alabiso, Giovanni Angeli
Segreteria organizzativa: MC Medical Congress Tel. 0321.331215 – email:
[email protected]
Per scaricare il programma clicca qui
DALLA DESCRIZIONE MORFOLOGICA ALLE CARATTERISTICHE MOLECOLARI NELLE
MALATTIE LINFOPROLIFERATIVE: UN ESEMPIO DELL'EVOLUZIONE DIAGNOSTICA E
TERAPEUTICA IN MEDICINA
Roma, 8-10 novembre 2004
Mediterranean School of Oncology - Cattedra di Oncologia Medica - University G. D’Annunzio
Tel. 0871.3556765 – Fax 08713556707 – Email: [email protected]
Corse Coordinator: Mrs. Valeria Cannavicci - E-mail: [email protected]
Info: www.unich.it/mso.cinbo
IL CANNOCCHIALE ONCOLOGICO
IL CARCINOMA MAMMARIO. POSSIBILITÀ DI STRATEGIE TERAPEUTICHE ALLA LUCE
DEI FATTORI PROGNOSTICI E PREDITTIVI
Novara, 12 novembre 2004 - Auditorium Banca Popolare di Novara (Via Negroni, 12 – Ore
10)
Presidenza: Luigi Dogliotti - Coordinamento: Oscar Alabiso
Segreteria organizzativa: MC Medical Congress Tel. 0321.331215 – email:
[email protected]
Per scaricare il programma clicca qui
LA SEDAZIONE NEL MALATO TERMINALE: COME, QUANDO E PERCHÉ
Milano, 13 novembre 2004 – Sala Conferenze Ospedale San Paolo (Via Di Rudinì, 8)
Segreteria Scientifica: prof. Paolo Frua; dr.ssa Laura Piva
Azienda Ospedaliera San Paolo (Milano) Tel. 02.50323085
Segreteria Organizzativa EPB – Tel. 02.4989818 – email: [email protected]
Per Scaricare il programma clicca qui
XIV CONGRESSO NAZIONALE SIURO (SOCIETA’ ITALIANA DI UROLOGIA
ONCOLOGICA)
MAIN TOPIC: LE NEOPLASIE DEL RENE E DEL SURRENE
Trieste, 9-12 dicembre 2004 – Palazzo dei Congressi (Stazione Marittima)
Segr. Scientifica: 051.6362421 – [email protected]
Segr. Organizzativa: 051.235993 – [email protected]
ALTRI APPUNTAMENTI SONO DISPONIBILI SUL SITO DELL’AIOM ALLA PAGINA
http://www.aiom.it/news/news.asp
Supplemento ad AIOM Notizie – Direttore Responsabile Mauro Boldrini - Redazione: Gino Tomasini, Carlo
Buffoli
Consulenza scientifica: Alain Gelibter (Divisione Oncologia Medica "A" Istituto Regina Elena di Roma), Laura
Milesi (U.O. Oncologia Medica, Ospedali Riuniti di Bergamo)
Editore Intermedia - Reg. Trib. di BS n. 35/2001 del 2/7/2001
Intermedia: Via Costantino Morin 44 Roma Tel. 06.3723187- Via Malta 12/b Brescia Tel. 030.226105
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Questa pubblicazione è resa possibile da un educational grant di Roche – innovazione per la salute
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