LA TEORIA DELLA RELATIVITA’ GENERALE (1916) 1. 2. 3. 4. 5. Dieci anni dopo la divulgazione della teoria della relatività ristretta, Einstein enuncia la teoria della relatività speciale ai sistemi che si muovono di moto qualunque. Che cosa è? Si tratta di una teoria sulla gravitazione introduce il concetto di “curvatura” dello spazio-tempo afferma che la “causa” del movimento e della traiettoria non è solo la forza, ma anche la massa stessa dell’oggetto infatti, la massa dell’oggetto incurva lo spazio- tempo (conseguenza dei postulati della relatività ristretta) nel quale il corpo si muove e questa curvatura determina la traiettoria dell’oggetto. tale curvatura è tanto più evidente quanto maggiore è la massa del corpo la causa del moto degli oggetti sottoposti alla forza di gravità (ad esempio il moto dei pianeti intorno al sole) non è una forza a distanza, ma una modifica delle caratteristiche geometriche dello spazio nel quale l’oggetto si muove. Un esempio pratico suggerisce di prendere un lenzuolo e tenderlo ai 4 lati. Se si fa rotolare una palla pesante su di esso, la palla tende ad incurvare il lenzuolo e a porsi nel centro. Questa curvatura fa si che ogni altro oggetto messo sul lenzuolo rotolerà verso il centro per avvicinarsi alla palla: la sua traiettoria è determinata dalla presenza della massa. Nello stesso modo, si può osservare che 1. il sole, con la sua massa, incurva lo spazio-tempo influenzando il moto dei pianeti (che a loro volta modificano lo spazio-tempo con la loro massa) 2. una pietra cade verso il basso perché c’è una curvatura nello spazio-tempo. La relatività speciale si basa sul principio di equivalenza. Questo principio stabilisce che è impossibile distinguere fenomeni osservati in un campo gravitazionale e fenomeni osservati in un sistema in moto accelerato. Esso è valido per tutte le leggi fisiche (meccanica ed elettromagnetismo). Einstein spiegò tale principio con l’esempio dell’ascensore. Una persone esperimenta gli stessi effetti sia che si trovi in un ascensore in caduta libera in un campo gravitazionale uniforme oppure in un ascensore, nel vuoto, in moto con accelerazione costante. Il principio di equivalenza spiega che la curvatura spazio-tempo coinvolge tutto: la massa e la luce, la cui traiettoria è deflessa (modificata) in vicinanza di un campo gravitazionale. La teoria della relatività speciale ha alcune prove sperimentali e naturali. 1. La deflessione subita dalla luce delle stelle quando passano vicino al Sole, fu misurata sperimentalmente nel 1919 durante un’eclisse totale di Sole; la misura era in accordo con quella calcolata teoricamente da Einstein. 2. Lo spostamento del perielio (punto dell’orbita di un pianeta più vicina al sole) di Mercurio è spiegabile grazie alla relatività generale, tenendo conto, cioè, della curvatura dello spazio dovuta alla presenza del Sole. 3. L’esistenza dei buchi neri è una conferma della relatività generale. I buchi neri sono oggetti celesti di massa e densità così grandi che nulla, nemmeno la luce, può sfuggire alla loro attrazione: la spiegazione è che la massa del buco nero è tale da deformare totalmente lo spazio da richiuderlo dietro di se.