Iniezione elettronica

annuncio pubblicitario
Solci Riccardo
“L’iniezione elettronica nei motori a scoppio”
L’iniezione elettronica è un sistema di
alimentazione dei motori a scoppio a 4
tempi, che sta ormai sostituendo il vecchio
metodo di alimentazione a carburatore.
Esso offre notevoli vantaggi, come maggiore
precisione del dosaggio di carburante e di
conseguenza ottimizzazione delle prestazioni
del motore.
Il sistema è composto da diversi sensori:
 il sensore di giri, che rileva il numero
di giri del motore sfruttando la sua
caratteristica induttiva, ovvero
sfruttando la variazione del campo
magnetico causato dal volano, questa genera una tensione ai capi del sensore la cui
frequenza indica il numero di giri del motore;
 il sensore per rilevare il carico a cui è sottoposto il motore, che rileva la pressione all’interno
del collettore di aspirazione, con cui viene calcolata la massa d’aria aspirata dal motore;
 il sensore per rilevare la quantità di ossigeno immessa nel carburante;
 la sonda lambda, utilizzata per monitorare i gas di scarico, svolge un ruolo fondamentale per
ridurre l’inquinamento;
 i sensori NTC, utili a rilevare la temperatura del motore, sono composti da una resistenza
elettrica che diminuisce il suo valore all’aumentare della temperatura.
Oltre a questi ci sono anche altri sensori che però svolgono funzioni secondarie.
L’unità centrale del sistema di iniezione è un microprocessore chiamato ECU (Engine Control
Unit), il quale governa e regola l’intera struttura dell’iniezione elettronica.
Fornendosi dei vari componenti del sistema e in base ai diversi parametri forniti da essi, il compito
del microprocessore è quello di regolare la quantità ottimale di carburante da iniettare e la quantità
di aria da miscelare ad esso. Per fare ciò sono presenti degli attuatori, ovvero gli iniettori elettronici,
che normalmente sono chiusi, ma vengono aperti, applicando una corrente ai loro solenoidi, per
iniettare carburante, che, grazie ad una pompa elettrica, raggiunge la pressione di circa 3 Bar.
Il tempo in cui gli iniettori vengono tenuti aperti si chiama “Larghezza d’impulso”, la quale è
direttamente proporzionale alla quantità di carburante richiesta. Essa viene calcolata dalla ECU
controllando valori come la posizione dell’acceleratore, il numero di giri del motore e la
temperatura dei gas di scarico.
Per far si che avvenga una perfetta combustione, l’aria e il combustibile devono essere miscelati
nelle giuste misure, cioè il carbonio e l’idrogeno presenti nel comburente e l’ossigeno presente
nell’aria devono essere combinati in modo adeguato.
Il calcolo di tutti questi parametri è impossibile da effettuare con un mezzo meccanico come il
carburatore, di conseguenza l’immissione del carburante diventa meno preciso, non viene sfruttata
la potenzialità del motore e vengono aumentati gli sprechi e, in relazione, si ha un aumento dei gas
di scarico inquinanti.
Fonti: Wikipedia, rivistamotor, forums
Scarica