Malattie Infettive Prof. Federico 30\10\2006 h.8:00-10:00 Encefaliti: Sono malattie che interessano l’encefalo e il midollo spinale e possono essere distinte in disseminate (che interessano in toto) localizzate (ex. Ascesso epidurale, a. cerebrale, a. sottodurale) Ci sono poi malattie a carattere più cronico come l’encefalite spongiforme trasmissibile (malattia da prioni), disordini virali neurotrofici vari e infezioni SNC in corso di HIV. Può essere definita come infiammazione del tessuto cerebrale. La cause più abituali sono infezioni virali, ma anche da protozoi o funghi. Spesso sono malattie all’apparenza gravi ma che si autolimitano, a volte la loro prognosi è piuttosto severa (come l’encefalite erpetica) e possono lasciare severi esiti neurologici. L’encefalite virale è per lo più dovuta a localizzazione del virus stesso nell’encefalo con effetto destruente e citopatico sui neuroni, sulla mielina o sul tessuto gliale; altre volte (specialmente nelle encefaliti che si osservano dopo malattie esantematiche e dette postinfettive) il danno non è prettamente legato alla localizzazione del virus nell’encefalo ma piuttosto a meccanismi di tipo immunologico: questo è importante perché in questo tipo di encefaliti è indicato il trattamento con terapia steroidea (immunodepressione) mentre nelle encefaliti a diretta localizzazione del virus non lo è. Le encefaliti post-infettive si localizzano inoltre prevalentemente a livello della mielina, con demielinizzazione perivenosa per reazioni immuni ad antigeni virali o a antigeni neuronali modificati. Quindi in questo caso il virus può anche non esserci a livello encefalico, ma comunque esistono esempi di presenza virale (come nell’encefalite morbillosa e post-morbillosa). Cause virali più frequenti: HSV (+++) Colorado tick fever virus (+) CMV (++) Poliovirus (++) EBV (+) Coxsachievirus (+++) VZV (++) Echovirus (+++) B Virus (+) Measles virus (++) HHV-6 (?) Mumps virus (+++) Adenovirus (+) Influenza virus (+) Vaccinia (Exinct) Lymphocytic Western equine encephalitis virus (++) choriomeningitis (+) Eastern equine encephalitis virus (+) Rabies (+++) Venezuelan equine encephalitis virus (+) HIV 1 (++) Japanese B encephalitis virus (+++) St Louis encephalitis virus (+++) West Nile fever (+) Murray Valley virus (++) Tick-borne encephalitis virus (++) La Crosse encephalitis virus(+++) Dal punto di vista epidemiologica le encefaliti possono essere distinte in: a trasmissione interumana (quella da HSV che è di norma la più grave, quella da Coxsachievirus e Echovirus che sono enterovirus di varia gravità, l’encefalite morbillosa, l’encefalite da parotite, quella rabbica ecc…) trasmesse da insetti (zanzare o zecche); questo è un capitolo vasto che comprende virus tassonomicamente diversi accomunati in base ad un criterio ecologico nel gruppo degli Arbovirus (arthropode borne virus - virus trasmessi da artropodi) dove troviamo febbre gialla, Dengue ma anche molte encefaliti (e. equina dell’est, e. equina dell’ovest, e. venezuelana, e. giapponese B, e. di St Louis, e. West Nile, e. della valle del Murray, e. di virus La Crosse, e. da zecca del colorado ecc…). Da precisare quindi che non sono solo le encefaliti ad essere trasmesse dagli artropodi ma anche altre malattie e altre famiglie di virus (togaviridae, buynaviridae) Nel nostro paese vediamo più encefaliti a trasmissione interumana, ma globalmente nel mondo le seconde sono le più frequenti. Quindi i virus causano la maggior parte delle encefaliti diffuse (ma non tutte); infatti esistono delle encefaliti non virali che sono per lo più indistinguibili clinicamente da quelle virali, inoltre in pazienti con immunodeficit si possono notare anche altri agenti eziologici poco comuni: toxoplasma, criptococco, CMV, istoplasma, papovavirus. Cause non virali di encefalite Rochy Mountain spottede fever Q Fever Legionella Trypanosomiasis Syphilis Leptospirosis Tubercolosis Toxoplasma Loa Loa Toxocariasis Thyphus Chlamydia Brucellosis Listeria Plasmodium falciparum Nocardia Cryptococcus Acanthamoeba Gnathostoma spinigerum Trichinosis Erlichia Mycoplasma Whipple’ disease Cat-scratch disease Lyme disease Actinomycosis Histoplasma Naegleria fowleri Angiostrongylus cant. Cistycercosis Vediamo quindi che varietà di batteri e miceti possono dare encefalite, come: la febbre Q causata da una rickettsia, la Legionella (quando vediamo un paziente con polmonite e ottundimento del sensorio è questo il batterio a cui subito dobbiamo pensare), Tripanosoma che è un protozoo e causa una malattia (prevalentemente in Africa) con caratteristiche particolari detta malattia del sonno (c’è dapprima inversione ritmo nictemerale(???) e poi uno stato di sonnolenza prevalente), la sifilide, la leptospirosi, la tubercolosi,la toxoplasmosi, anche la filariasi Loa Loa che è cutanea può dare manifestazioni encefalitiche, il tifo, le clamidie, la brucellosi (circa il 5% delle brucellosi si accompagnano a forme di encefalite), la listeriosi (anche causa di meningite), la malaria da Plasmodium falciparum, alcuni miceti come nocardia e criptococco, alcune amebe a vita libera ( o free-living) chiamate così perché possono sopravvivere nel fango o nelle acque al di fuori di un serbatoio umano o animale (al contrario di quanto deve fare ad ex. Enthamoeba Hystolitica che ha come ospite l’uomo) e queste sono Negleria o Acanthamoeba che possono portare encefalite insieme ad altre malattie come la corio-retinite da Acanthamoeba, la trichinella spiralis, i micoplasmi, la malattia di Wipple, la malattia da graffio di gatto, la malattia di Lyme, l’actinomicosi, istoplasma, la cisticercosi soprattutto in pazienti immunodepressi. Nelle aree tropicali morbillo, orecchioni e varicella sono ancora dei killer molto importanti, specialmente nel bambino e ove si associ una condizione di malnutrizione. Il morbillo è la più importante causa di morte per complicanze respiratorie e interessamento del SNC tra 1 e 5 anni; non solo, il morbillo può causare una situazione detta panencefalite sclerosante subacuta (ancora frequente e fatale in aree come India, Africa e Sud America). Il morbillo può portare gravi complicanze neurologiche e si può distinguere una a) encefalite morbillosa acuta che si verifica verso la fine della malattia o quando avviene lo sfebbramento e questo lascia pensare a una patogenesi di tipo immunitario ed è già grave b) la panencefalite sclerosante subacuta dovuta alla persistenza, generalmente in condizioni di immunodeficit, del virus nel SN documentata dal rilievo di elevati anticorpi anche IgM sia liquorali che ematici, e dalla presenza del virus in preparati bioptici o autoptici del SNC. Poiché si è visto che il virus della panencefalite subacuta sclerosante spesso ha delle caratteristiche biochimiche lievemente differenti da quelle del morbillo, secondo alcuni potrebbe essere un virus modificato dalla coinfezione con un altro virus comunque sconosciuto. La panencefalite subacuta sclerosante è una malattia con andamento subacuto cronico ma invariabilmente mortale. Tra gli altri virus la poliomielite oggi si vede raramente, prima dell’introduzione del vaccino era però una delle cause principali di meningo-nevrassiti. Gli Arbovirus ripetiamo provocano forme epidemiche in varie parti del mondo, e per molte il nome stesso del virus dice il luogo di provenienza. Una malattia riemergente che può essere causa di encefaliti è la Dengue dovuta ad un Arbovirus trasmesso da una zanzara (Aedes Aegypti) che abitualmente provoca malattia benigna simile ad una grave influenza, però a volte da origine ad un quadro clinico severo, la Dengue emorragica, o manifestazioni encefalitiche. L’herpes simplex causa un’encefalite ubiquitaria in individui di tutte le età, dovuta a diretta presenza del virus nel SNC ed è considerata la più grave tra le encefaliti; la localizzazione è preferenziale ai lobi temporali, con aspetti radiologici tipici di necrosi nella zona temporo-parietale alle immagini di TC e RMN. Questa forma di encefalite si avvale del trattamento con aciclovir che dà buoni risultati se attuato precocemente (per questo al momento del riscontro di un’encefalite a probabile eziologia virale si imposta sempre una terapia con aciclovir, anche senza sapere con esattezza l’agente infettivo, dato anche che HSV sostiene numerosi casi di malattia). La filaria loa loa può dare encefaliti in Africa, Naegleria fowlery causa una meningo-encefalite amebica e anche Acanthamoeba (le cosiddette amebe free living), la brucellosi ha un interessamento del SNC fino al 5% dei pazienti. Clinicamente l’encefalite può essere: Acuta Subacuta Cronica La maggior parte dei virus e in particolare Adenovirus ed Enterovirus hanno un andamento acuto in individui immunocompetenti, mentre nell’ospite compromesso hanno un andamento subacuto. Poi ci sono malattie che hanno un andamento piuttosto cronico, progressione lenta, esordio insidioso e quasi sempre l’assenza di febbre come l’encefalite spongiforme (malattia di CreutzfeldJacob), la panencefalite subacuta sclerosante del morbillo, e anche la rosolia provoca una sindrome analoga (panencefalite da rosolia). Poi c’è l’encefalopatia prodotta direttamente dal virus HIV (detta anche AIDS dementia complex). La leucoencefalite multifocale progressiva (PML) è dovuta ad un Papova virus, il virus JC, e si verifica in soggetti immunodepressi soprattutto pazienti con AIDS. I sintomi non permettono quasi mai la distinzione eziologica. La diagnosi si può accompagnare oppure no a sintomi di irritazione meningea, quindi ci può essere rigor nucalis, cefalea, vomito; si accompagna quasi sempre ad alterazioni di vario grado della coscienza, dalla lieve letargia dove il paziente sembra solo un po’ “rimbambito” ma risponde a tono alle domande; alla confusione dove il paziente non risponde a tono, confonde le cose e non dice esattamente dove sta, come si chiama, cioè non è ben orientato nello spazio e nel tempo; fino al coma, con ovviamente prognosi più severa. Possono essere saltuariamente presenti segni neurologici focali, e quando presenti possono essere indicativi ad ex. di localizzazione motoneuronica o alla corteccia cerebrale, così una debolezza motoria, movimenti anomali, tremore Pakinsoniano (il Parkinsonismo encefalitico dovuto all’interessamento dei nuclei della base); o interessamento del midollo spinale con paralisi flaccida, paralisi intestinale, paralisi della vescica, depressione dei riflessi; un’aumentata pressione endocranica con papilledema, paralisi dei nervi cranici come degli oculomotori, III e VI, con strabismo convergente o divergente. Questi segni ci permettono di fare supposizioni sulla localizzazione e ci permettono anche di farci un’idea della gravità del quadro. Fra le encefaliti alcune sono particolari, come la Neurocisticercosi, che è un’encefalite dovuta dall’infestazione da Tenia solium, caratterizzata da molte localizzazioni del cisticerco (forma tissutale), e provoca malattia progressiva con convulsioni, anomalie neurologiche focali, nel bambino specialmente deterioramento mentale e aumento di pressione endocranica, e spesso viene confusa con un tumore cerebrale. Altra forma particolare è l’encefalite da Trichinella spiralis, nematode che viene ingerito mangiando carne di maiale non ben cotta ed infestata (ci sono le cisti nel muscolo striato), penetra nell’intestino come forma larvale e poi si diffonde ai muscoli striati (cuore compreso) ma può pure arrivare all’encefalo con lesioni cerebrali focali, disturbi oculari, sordità, epilessia, coma. Altra encefalite caratteristica è la Tripanosmiasi africana (malattia del sonno), dovuta a Tripanosoma brucei gambiense o rhodesiense, che si instaura piuttosto tardivamente nel corso dell’infezione ed è caratterizzata da una serie di disturbi alcuni dei quali caratteristici, come la sonnolenza, stanchezza, difficoltà nel camminare, atassia, disartria, rigidità della nuca e del dorso, cefalea e papilledema; il LCR è a bassa pressione e possiede alti livelli di proteine e pleiocitosi, nel plasma ci sono grosse cellule eosinofile e plasmacellule dette cellule di Mott, con ampie inclusioni eosinofile di IgG. Diagnosi: Anche di fronte ad una encefalite dobbiamo fare una puntura lombare, che ci mostrerà aumento di cell. mononucleate (linfociti), un normale livello di glucosio nelle forme virali, un aumentato livello delle proteine. Altre indagini sono radiologiche, con TC e RMN (questa è l’indagine di scelta e ci definisce l’estensione della lesione). L’EEG ci potrà mostrare alcuni aspetti caratteristici, si possono cercare gli anticorpi nel siero, ma il gold standard per la diagnosi è l’uso della PCR che ci permette di individuare nel liquor il virus. Terapia: Dipende dall’agente eziologico, quella specifica si può fare in pochi casi: tra quelle virali si può fare nelle encefaliti erpetiche (da HSV,VZV,virus herpes B) con aciclovir; in quelle da CMV si usa il ganciclovir o il foscarnet; per quelle da Tenia solium si usa il praziquantel; il mebendazolo o l’albendazolo attualmente (attivo sia contro le forme larvali che contro quelle cistiche) sono usate contro Trichinella spiralis; l’eflornitina contro i Tripanosomi; per le malattie del SN associate ad HIV si fa la terapia antiretrovirale. Malattie da prioni I prioni sono delle strutture proteiche di 33-35 KDa, senza acido nucleico, trasmissibili sia da soggetto a soggetto, animale a uomo, che per via ereditaria. Non rispondono ai comuni mezzi di inattivazione fisici e chimici usati contro batteri e virus. Fra queste malattie da prioni ve ne sono alcune neurologiche, ad esempio la scrapie che interessa gli ovini in Gran Bretagna, o l’encefalite spongiforme bovina (BSE) abbastanza ubiquitaria; nell’uomo la più nota è la malattia di CJ ( ma ce ne sono altre come il Kuru diffusosi in Nuova Guinea a causa di pratiche di cannibalismo); sono malattie ad andamento cronico ed evoluzione infausta, per le quali è ammessa la trasmissione da soggetto a soggetto ma fino a poco tempo fa non era ammesso il salto di specie. In Inghilterra negli anni ‘80-‘90 ci fu una vasta diffusione dell’encefalite spongiforme bovina, che si pensa dovuta all’alimentazione a base di farine animali,farine di pesce, scarti di macelleria, anche di altre specie; questo ha portato ad un allarme perché era avvenuto il salto di specie, e il prossimo sarebbe stato nell’uomo che si nutre di carne bovina come puntualmente è stato, e questo ha portato ad alcuni casi umani di encefalite con caratteristiche anatomopatologiche e cliniche analoghe alla CJD, ma a trasmissione dagli animali, chiamata nuova variante della malattia di Creutzfeld-Jacob (nvCJD). Questo ha implicato un grosso rafforzamento dei controlli sulle carni e sugli allevamenti. Quindi esiste questo gruppo di encefalopatie spongiformi trasmissibili, condizioni neurologiche correlate che interessano uomini e animali, hanno la proprietà di essere sia ereditarie che infettive, la maggior parte dei casi si verifica come CJD, ma dagli anni ’90 ha fatto capolino questa nuova variante. L’eziologia è sconosciuta, nel 10-20% dei casi di questa malattia da prioni si tratta di casi ereditari con modalità autosomica dominante, ed è stata dimostrata una trasmissione per pratiche di cannibalismo, o iatrogena per trapianto di cornea o altri interventi. Caratteristiche delle encefaliti spongiformi sono l’incubazione da mesi a decadi, con poi rapidissima progressione verso la morte. La CJD presenta demenza progressiva, clonie muscolari, atassia cerebellare, alterazioni piramidali ed extrapiramidali, cecità corticale; la nvCJD ha come preminenti disturbi comportamentali e psichiatrici, disturbi periferici del sensorio e atassia cerebrale (anche se la diapositiva dice cerebellare). La diagnosi si fa tramite biopsia cerebrale. Polmoniti: Le polmoniti sono frequentissime nella pratica clinica, e tra le più frequenti causa di morte, malattia, assenza dal lavoro, ricovero ospedaliero; in epoca pre-antibiotica erano causa di morte in tutte le età (ex. anche i giovani), adesso possono portare al decesso soggetti immunodepressi, che fanno chemioterapia, neurtopenici, intubati e sottoposti a ventilazione meccanica (anche se si discute se il paziente prende la polmonite perché sta morendo o muore perché prende la polmonite). Comunque resta una malattia di grandissima importanza. La polmonite è un processo infiammatorio interessante la parte più distale dell’albero respiratorio ossia il parenchima polmonare (alveoli e gli spazi interstiziali tra gli alveoli). Possono essere distinte in base a criteri anatomo-palogici, eziologici o epidemiologici. Classificazione anatomo-patologica: P. alveolari = interessano gli alveoli, si forma un essudato che riempie gli alveoli e non funzionano più; quelle classiche sono batteriche (la pneumococcica è la più frequente). A loro volta possono essere distinte in: a) a focolaio b) lobare quando interessano un intero lobo con limite netto alla scissura interlobare c) segmentale quando interessano il segmento di un lobo. Molto spesso c’è un contemporaneo interessamento del parenchima polmonare e dell’albero bronchiale, allora si parla di Broncopolmonite. P. interstiziali = costituite da infiltrato infiammatorio nei setti interalveolari, essudato nell’interstizio tra alveolo e alveolo che porta ad alterazione degli scambi gassosi; sono per lo più virali. P. necrotizzanti = praticamente ascessi polmonari, spasso esito di polmoniti alveolari non curate o curate tardivamente nelle quali vi è la colliquazione e la formazione di un ascesso, situazione di maggior gravità e durata. Classificazione epidemiologica: (è importante per le ricadute terapeutiche) P. comunitarie = contratte al di fuori dell’ ambiente ospedaliero, di solito sostenute da batteri gram + e da virus. P. nosocomiali = il soggetto le contrae dopo il ricovero in ospedale e per definizione si manifestano dopo 48h il ricovero ed interessano pazienti immunocompromessi, intubati e sono causate per lo più da bacilli gram – anaerobi (ma anche da staffilococco), virus, miceti, protozoi; essendo dovute a germi nosocomiali, questi sono selezionate da un ambiente ad alto uso di antibiotici, e quindi sono poli-antibiotico resistenti (necessitano quindi terapia differente da quella delle p. comunitarie e sono più difficili da trattare e a prognosi peggiore). In questa categoria vanno considerate quelle contratte da soggetti anziani in casa di riposo. La differenziazione tra le due categorie è importante perché al momento della diagnosi non sappiamo l’agente eziologico, e dobbiamo impostare una terapia immediata empirica sulla base degli agenti eziologici più probabilmente causa della polmonite in quelle condizioni. Ad esempio in quelle comunitarie pensiamo allo pneumococco, mentre in quelle nosocomiali dobbiamo utilizzare una terapia con più antibiotici e a più largo spettro, ad ex. possono essere polmoniti da Pseudomonas aeruginosa, Proteus, Cinetobacter. Classificazione eziologica: P. da batteri P. da virus P. da miceti Vi è una correlazione tra la classificazione anatomo-patologica e questa eziologia: sappiamo che la p. da batteri e quasi sempre alveolare, mantre quella da virus è interstiziale. La maggior parte sono batteriche, esistono forme atipiche non virali (da Micoplasma, Clamydia, Psittacosi). Tra le polmoniti batteriche il 70-90% è da Streptococcus pnaeumoniae, Stafilococco aureo 1-5%, Haemophylus influenzae 1-3%, Kleibsiella Pneumoniae 1%. In epoca preantibiotica tutti i casi o quasi erano da S. pneumoniae. Polmoniti interstiziali possono essere dovute ad alcuni virus (virus respiratorio sinciziale, virus parainfluenzali soprattutto nei bambini, Adenovirus, virus dell’influenza che può provocare polmonite interstiziale per la propria attività o polmonite alveolare per sovrainfezioni batteriche, Coxsakie virus, CMV che provoca polmonite in immunodepressi, virus del morbillo, VZV). Negli anni ’60 sono state messe in evidenza polmoniti interstiziali che però rispondevano agli antibiotici (macrolidi, tetracicline ma non penicilline), allora si coniò il termine di polmonite atipica primaria; successivamente si capì che queste sono dovute a veri e propri batteri (anche se all’inizio, non sviluppandosi in terreni di coltura acellulari, qusti microrganismi erano stati classificati a cavallo con i miceti): Mycoplasma pneumoniae (frequente causa di polmoniti nei giovani), Coxiella burnerii (polmonite da febbre Q), Clamidia psittaci (agente della polmonite che acquisiamo dagli uccelli, psittacosi e ornitosi), Clamidia pneumoniae. Negli USA ci sono 4mln di casi di polmonite all’anno, con 1mln di ospedalizzazioni; più colpiti sono gli anziani, e nelle unità di terapia intensiva sono spesso causa di grosse complicanze perché si presentano con focolai multipli e sono causate da batteri poli-antibiotico resistenti aventi alta mortalità. Anche la stagionalità dà indicazione sull’eziologia: quelle a trasmissione aerea (Pneumococco, Haemophylus, Stafilococco, Virus respiratorio sinciziale, Influenza) si verificano in inverno poiché si vive in ambienti chiusi; in estate si verificano di più le legionellosi (per l’aria condizionata), come anche le malattie da enterovirus (penetrano per via intestinale), e quelle da virus parainfluenzali; in autunno la polmonite da micoplasma; la febbre Q è primaverile. La polmonite è dovuta al fatto che il microrganismo raggiunge per via aerea gli alveoli, e pensate all’intubazione come una vera e propria autostrada per i microbi, violentando i normali meccanismi di difesa; come sappiamo normalmente esistono meccanismi di difesa, soprattutto quello legato al flusso muco-ciliare (film di liquido che ricopre vie respiratorie e tende a portare all’esterno le sostanze che cercano di penetrare, e in più i riflessi come lo starnuto o la tosse) e quello legato ai macrofagi alveolari; i germi possono però arrivare al polmone anche per via ematogena ( il polmone è il primo filtro che il sangue venoso incontra, e germi possono venire da flebiti, o da endocardite destra): di solito questa via dà origine a focolai multipli. Ringraziamenti e saluti: Alla mia Ale perché continua a farmi scoprire che salendo un po’ più in alto l’orizzonte si allarga e si gode di una vista splendida Alla Dr.ssa Valeria, psicologa ormai titolata e mia gemellina (che c’avremo di uguale poi???) Al Dr. Prof. Illustr. Onor. Sua Emin. Eccell. e chi più ne ha più ne metta L. Paraggio….no per la privacy forse è meglio Lazzaro P. (un po’ come Melissa P…) per l’iter che tutti fanno quando lo conoscono: sembra uno spaccone guarda è simpatico anche se parla troppo è proprio un caro ragazzo non lo sopporto più ho raggiunto un equilibrio è un vero amico. Al sempre più gettonato Buon Caro Vecchio Mazzitelli (so che hai un nome, ma ormai per me il tuo cognome è diventato quasi un soprannome, un aggettivo, un avverbio, una perifrasi e perché no anche un’ imprecazione), con quella faccia un po’ così, con quei capelli un po’ così, con quelle mani un po’ così…che mi sembra l’America…ma soprattutto perché ci capiamo su tante cose e mi infonde gioia e tranquillità (modificato da “Tu Scendi Dalle Stelle” 1974) All’uomo dal maglioncino d’oro, dalla collanina d’argento, e dalla faccia di bronzo…Igor che però riesce sempre a farti vivere delle avventure stravaganti che farebbero invidia agli autori dei Griffin Ad Annalisa e Federica novelle coinquiline che rappresentano l’80% del motivo per cui ogni tanto (troppo spesso) mi presento a lezione A Giuliano, Marco, Antonio per aver saputo armonizzare in un unico luogo: casa, bar, internet point, sala giochi, bisca, ristorante-pizzeria, cinema, piazza dove festeggiare la vittoria di un mondiale!!! A Mac, Daniele, Lollo per i commenti sul mio accento ormai prettamente romano (bah), per le mangiate, le scampagnate, le corse con i sacchi, i sacchi pieni di borse, le partite giocate e quelle da giocare, il tifo, le esultanze e le espressioni varie (…eh so contento…) A colui che mira ad averlo più piccolo di tutti…il computer…Luca sei troppo forte! Agli ormai lontani (per motivi di canali…maledetta Rai e Mediaset…ma pure La7, Sky, MTV, Disney Channel e GXT) Paolo, Simona, Irma, Flora, Roberto, Cerchiara, Angelo, Annarosa, Vincenzo, Bruno, Margherita, Luigi, Ale P.…sperando di non dimenticare nessuno. Ai vicini (sempre per i motivi detti sopra) Alessandro, Davide, Ida, Rosario detto o’ camorrista, Stefano Stefanucci, Ale P. e sicuramente qualche altro/a… Ai miei ormai amici di casa Francesca e Dario…per il supporto tecnico, materiale e un po’ meno morale (non ci stanno mai) nella vita domestica e non All’isola di Stromboli e al suo rispettabilissimo vulcano…perché di posti magici come lei ce ne sono davvero pochi A tutti i miei amici di giù…che dovrei ringraziare con pergamena e inchiostri rari invece che con tastiera e bit Alle odontoiatre e agli infermieri A tutti quelli che sanno ma non parlano, parlano senza sapere, sanno di non sapere, parlano stando zitti… E infine al centro…perchè per segnare lì è il portiere che si deve spostare…e si gode di più “A me bedda Sicilia terra di pupi e di pupari, vasata du suli, vagnata du mari e u ventu l’accarizza e unni trovu a cchiù rrandi cuntintizza” Mauro