L’ANALISI DELLE RETI SOCIALI (SOCIAL NETWORK ANALYSIS) Due importanti tradizioni di ricerca per due importanti scuole : SCUOLA DI MANCHESTER – ANNI 50 (GB-EU) sviluppo antropologico dell’analisi delle reti sociali Interpretazione analitica situazionale e processuale SCUOLA DI HARVARD – ANNI 70 (USA) sviluppo dell’analisi quantitativa delle relazioni tra i diversi membri del sistema sociale Interpretazione analitica strutturale IL PROBLEMA DEGLI ANTROPOLOGI DI MANCHESTER Ambito privilegiato di studio: Zambia-Malawi-Rodhesia del Nord… (Africa) Oggetto di studio : comunità Approccio di studio struttural-funzionalismo (Levi-Strauss, Radcliff-Brown…): concetto di comunità riferito a: unità territoriale (villaggi, insediamenti…) confini definiti gruppi stabili ruoli standardizzati norme prescritte Unità di analisi “gruppo corporato” = “insieme di persone reclutate in base a principi riconosciuti, con interessi comuni e norme che fissano diritti e doveri dei membri, in relazione l’uno all’altro e a tali interessi.” (Boissevain, The place of non groups in the social science, 1968) Metodologia: osservazione diretta/partecipata Il paradigma analitico: La forma della struttura sociale esiste al di là degli individui. Il cambiamento non è rilevante Chi non si adegua alle norme è deviante (controllo sociale) Le relazioni che caratterizzano le comunità sono localizzate, definite da un preciso ambito territoriale La realtà africana coloniale e post-coloniale cambia i caratteri delle società locali e impone la revisione del paradigma struttural-funzionalista: società in rapida trasformazione sistemi politici complessi destrutturazione interna penetrazione del mercato individui coinvolti in relazioni incrociate e mutevoli che attraversano i ruoli conflitti raziali/interetnici Antropologi della Scuola di Manchester: nuovi metodi e strumenti di analisi, capaci di cogliere realtà fluide e instabili. Il paradigma di Gluckman: Isolare campi o sottosistemi di relazioni che attraversano più ambiti territoriali (vari quartieri, città e villaggi) Approccio metodologico dell’analisi situazionale processuale (ricostruire l’intero tessuto delle relazioni degli individui coinvolti in una situazioneassumere una visione processuale delle relazioni sociali) Analisi centrata su conflitto e cambiamento Analisi ancorata all’individuo come centro di legami che attraversano ambiti diversi (essere sociale interagente, può manipolare ed essere manipolato, adattarsi e innovare). Metodo: osservazione diretta/partecipata L’immagine metaforica di rete sociale viene poi trasformata in un concetto analitico. BARNES, PIONIERE DEL NETWORK (1954) Studia il funzionamento del sistema di classe a BREMNES (fiordo norvegese) che vanta l’eguaglianza sociale. Procede attraverso l’analisi (classica) dei campi di interazione sociale: appartenenza territoriale –unità territoriali amministrative famiglia-borgata-rione-comune organizzate gerarchicamente in sistemi di relazioni durevoli sistema industriale imbarcazioni da pesca –cooperative di venditafabbriche organizzazione gerarchica interna con strutture stabili Ma gli abitanti di Bremnes interagiscono su un altro campo: campo di interazioni mutevoli, senza unità né confini, flessibile e discrezionale, senza organizzazione di coordinamento attraversa gli altri due campi legami di amicizia, conoscenza, parentela non tutti si conoscono residuale “ Trovo utile parlare di un campo sociale di questo tipo come di un network . L’immagine che ne ho è quella di un insieme di punti alcuni dei quali sono collegati da linee. I punti rappresentano gli individui. O talvolta i gruppi. Le linee indicano quali persone interagiscono tra loro” Egualitarismo sociale Il network verticale è un elemento di coesione Interagiscono persone dello stesso status o un po’ più elevato o un più inferiore; Si ammortizzano le differenze di classe: tutti si percepiscono come appartenenti alla classe media La rete sociale taglia trasversalmente le unità territoriali non si può definire geograficamente. Sono le reti che definiscono e ridefiniscono continuamente la dimensione territoriale (le identità collettive, i circuiti della fiducia e della solidarietà)… Funzionamento dell’azione collettiva Governo per comitatidecisioni all’unanimità x interesse comune nel mantenere relazioni sociali. N.B. Bremnes è una comunità piccola, senza grosse differenze di condizione economica e sociale… IL CONTRIBUTO DI E. BOTT (1957) Ricorre al network per spiegare le differenze nel grado di segregazione dei ruoli coniugali: ruoli segregati …………………………… ruoli congiunti organizzazione complementare/indipendente………………. organizzazione congiunta Studia 20 famiglie “ordinarie”operaie londinesi, attraverso osservazione diretta e partecipata e raccogliendo biografie di coppia e ricostruendo genealogie familiari. Analisi sulla base della classe sociale – status occupazionale – area residenziale : necessarie ma non sufficienti a spiegare le differenze. Ricostruisce le reti di relazioni esterne delle coppie: amici, vicini, parenti, colleghi di lavoro, clubs, negozi…… Approccio processuale : segue comportamenti nello spazio e nel tempo NETWORK configurazione sociale mutevole con diversi gradi di compattezza relativadensità DENSITA’ DEL NETWORK Misura in cui tutte le persone che fanno parte di un network sono in relazione tra loro Intervallo densità = 0-1 Reti a maglia stretta (close knit) = alta densità Densità = 39% Reti a maglia larga (loose knit)= bassa densità Densità = 25% Densità alta - Maglia stretta ruoli segregati Densità bassa- Maglia larga ruoli congiunti Il tipo di network orienta i processi di socializzazione e le dinamiche di controllo normativo. ha a che fare con la biografia della coppia, con la mobilità occupazionale e con quella residenziale. è il risultato anche di condizionamenti esterni e delle scelte dell’attore. Implicazioni macroanalitiche: superamento della teoria di Parsons (perdita di funzioni della famiglia con la modernizzazione). GLI SVILUPPI SUCCESSIVI Due principali filoni di studio: flussi di comunicazione attraverso il network (reti di comunicazione) flussi di scambi attraverso il network (reti di scambio) STUDI SU RETI DI COMUNICAZIONE Enfatizzano l’influenza della struttura del network sull’azione individuale (network “costrittivi”). Come le caratteristiche morfologiche (la forma) del network influenzano il comportamento dell’individuo (EGO) che ne è al centro. Prevalentemente studi sulla famiglia e le sue reti di relazione: 1. per comprendere la sua organizzazione interna (filone Bott): Tessa Cubbit : integrazione di 35 coppie nell’area urbana di Edimburgo Bruce Kapferer: famiglie africane in area urbana 2.per capire il comportamento degli individui fuori dalla famiglia Philip Mayer : immigrati ad East London (Sud Africa)- Gli Xhosa e gli Scholari 3.per cogliere le dinamiche di manipolazione della comunicazione : rete come strumento di controllo sociale Epstein: il pettegolezzo – Charles , Monica (Ndola) e Kaswende “Network di classe”: Il pettegolezzo definisce una cerchia sociale e ne esprime le norme specifiche di comportamento. Dalla rete effettiva, tali norme si estendono alla “rete allargata” e arrivano a permeare l’intera società . STUDI SU RETI DI SCAMBIO Enfatizzano i contenuti di scambio dei legami. Esaltano gli aspetti della scelta e dell’uso strumentale delle reti personali da parte di EGO (manipolazione del network). 1.studi su politica Adrian Mayer: catena dei contatti attraverso cui un candidato mobilita il sostegno elettorale in suo favore, in un quartiere della città indiana di Dewas, durante le elezioni amministrative del 1961 ( Action set e dinamiche di scambio) 2.studi sulla mediazione J. Boissevain: sposta l’attenzione dai gruppi agli individui e studia i “quasi gruppi”= network costruiti dall’individuo a proprio sostegno x scopi definiti (gangs, action set, fazioni..). Il BROKER: professionista delle relazioni di rete, manipola e controlla risorse di II ordine 3.studi sul conflitto B. Kapferer: applicazione magistrale dell’approccio situazionale in dimensione diacronica (v. figg.) Studia una situazione di conflitto in fabbrica tra Abrahm e Donald, che attivano legami per mobilitare sostegno a loro favore. Il sostegno che una persona ottiene in una situazione dipende dalla struttura e dalla natura delle sue relazioni interpersonali, sia dirette che indirette. Natura dinamica del modello relazionale. Peso delle relazioni MULTIPLESSE. C. Mitchell formalizza il paradigma analitico della Social Network Analysis: approccio metodologico che prende in considerazione le relazioni personali legami forti (familiari, parentali, amicali) legami deboli (conoscenza, professionali, di affari..) aggiungendo potenziale analitico agli approcci “canonici” che prendono in considerazione: relazioni di ordine strutturale (basate sull’appartenenza strutturale = ruoli, posizioni..) relazione di ordine categoriale (basate sugli attributi = genere, età, reddito…) LA SCUOLA DI HARVARD Anni 70 Il network nell’analisi strutturale americana Sociologi americani che si riuniscono intorno ad Harrison White nella scuola di Harvard. Ricorrono al Network sociale come strumento di studio della STRUTTURA SOCIALE, per affermare – su basi nuove e con ricorso a strumenti di rappresentazione matematica- i principi analitici dello STRUTTURALISMO. Il paradigma analitico dell’approccio quantitativo: concetto centrale: Struttura sociale = modello persistente di relazioni sociali tra posizioni sociali unità di base dell’analisi : la relazione network = insieme di nodi (attori individuali o collettivi) e di legami (flussi di risorse e trasferimento di beni). Comportamenti e azioni sono spiegati solo in relazione alla posizione degli attori nella struttura sociale ( che esiste a prescindere dall’attore)costrizioni strutturali. John SCOTT: il dato relazionale è il principale dato sociologico dell’analisi di Network: contatti, vincoli, collegamenti, appartenenze… mettono in contatto tra loro gli attori. Le relazioni non sono proprietà degli attori, ma dei sistemi di attori Le relazioni collegano coppie di attori con più ampi sistemi relazionali La Network Analysis è il metodo per analizzare i sistemi di relazioni, anche con l’applicazione di conteggi matematici e statistici. Le matrici teoriche Sociologia tedesca di SIMMEL: sociologia formale: Geografia sociale= analisi delle forme che assume la vita sociale, in termini di associazione, con attenzione anche ai contenuti Tema centrale di studio = analisi delle conseguenze sociali dell’ampiezza dei gruppi ( studi sulle sette segrete e sulle cerchie sociali) Microsociologia =passaggio continuo dall’analisi di situazioni determinate nello spazio e nel tempo, a formalizzazioni di vasta scala (macro). Teoria della Gestalt- Diagrammi di MORENO: influenza delle relazioni di gruppo sugli individui, a vari livelli formalizzazione grafica delle relazioni (sociogrammi) configurazioni sociali descrivono interdipendenza tra gruppo e ambiente attraverso modelli matematici (LEWIN) sviluppano l’applicazione della teoria matematica dei grafi all’analisi delle relazioni sociali ( Cartwright e Harary) GRAFO = Insieme di linee che collegano punti TEORIA DEI GRAFI = Corpo di assiomi e formule matematiche che descrivono le proprietà dei modelli formati dalle linee (equilibrio della rete) I PRECEDENTI DI RICERCA La scuola di Chicago – Warner e Mayo Due lavori cruciali iniziati insieme ad Harvard negli anni 30: a. sulla centrale elettrica di Hawthorne (Chicago) b. sulla comunità di Yankee City (New England) Investigando sulle relazioni informali e raccogliendo dati relazionali, dimostrano empiricamente la presenza di sottogruppi coesi nei sistemi di larga scala e li descrivono attraverso rappresentazioni grafiche. WARNER: CLIQUES = associazioni informali di individui+sentimento di gruppo e intimità+norme di comportamento di gruppo. Cliques sono presenti all’interno di gruppi di lavoro ad Hawthorne, dove la produttività aumenta in seguito alla consapevolezza degli attori di partecipare al progetto di ricerca Cliques sono presenti ad Yankee City, dove rappresentano il principale elemento di integrazione sociale e coesione. Cliques come elemento di integrazione e coesione nella società complessa. LA SVOLTA DI HARVARD La tradizione quantitativa: interpretazioni algebriche dei network per concettualizzare la nozione di ruolo nella struttura sociale Concetto di equivalenza strutturale (stesso modello di legami): attori strutturalmente equivalenti svolgono la stessa parte nel network o hanno legami simili a quelli di coloro che occupano altre posizioni; perciò sono scambiabili tra loro (Lorrain e White) tecniche di multidimensional scaling per rappresentare relazioni come “distanze sociali”rappresentabili in uno “spazio sociale”, attraverso il comportamento realmente osservato. I PRINCIPALI CAMPI DI INDAGINE A. Indagini su parentela, amicizia e comunità per delineare la struttura della comunicazione interpersonale Studio di piccoli networks egocentrati o personali Lee: la ricerca di un medico abortista in un gruppo di donne nere in realtà urbana USA Wellmann e Fisher: studi sul support system in contesto urbano (immigrati in un quartiere di Toronto e nella California settentrionale). In città lo stile di vita può cambiare, ma non la qualità della vita, che dipende dal network sociale dell’individuo più che dal luogo in cui vive. Sia nelle grandi aree ubane che nei villaggi gli individui sono inseriti in reti sociali che offrono supporto, socialità, aiuto reciproco. I legami sociali attraversano gli ambiti locali ( linea morbida ) Fattori strutturali (anche di rete) + elementi personali + opzioni soggettive B. Indagini sul mercato, sugli affari, sul potere per delineare processi di larga scala. Indagini su Network personali Mercato del lavoro: M. Granovetter “Getting a Job”: Studiare sistematicamente il modo in cui gli individui diventano consapevoli delle opportunità che colgono. Come è ottenuta e trasmessa l’informazione che facilita la mobilità La forza dei legami deboli e la lunghezza dei percorsi (path) (v. figg.) M. Grieco “Keeping in the FamilY”: Catene migratorie e catene occupazionali nelle acciaierie di Corby. La forza dei legami forti ( parentali) … .una divergenza solo apparente ….. Indagini su Intero Network : mappa delle relazioni che legano i membri di un sistema sociale e descrizione dei modelli con metodi matematici. Diversi modelli di legami nei sistemi politici ed economici allocano risorse in modo diverso. Affari : Carrington: studia le grandi società canadesi che stringono legami attraverso appartenenze incrociate dei membri dei consigli di amministrazione. Le appartenenze incrociate hanno lo scopo di tenere sotto controllo i “vincoli” del mercato presenti nelle transazioni. Relazioni strette producono elevati livelli di profitto. Burt: studia la struttura di rete delle 10 più potenti industrie manifatturiere americane, ricostruendo legami di proprietà, di appartenenza incrociate, flussi finanziari (v. fig.) con altre aziende che operano in settori diversi dell’economia americana. Rete=insieme totale delle aziende rappresentate nei c.d.a. Capire il comportamento relazionale per spiegare il successo finanziario “Società più attive nella creazione di legami di cooptazione eran,con molta probabilità, quelle che ne traevano i maggiori benefici: cioè le grandi società controllateda gruppi di interesse diffusi e quindi svincolate dal controllo del management interno o da quello di un singolo gruppo familiare” Potere e processi politici: studi sulla struttura delle relazioni di potere: clientela, padronaggio e intermediazione politica legami di scambio e dipendenza tra gruppi di interesse e tra statinazione strutture relazionali che sottendono l’esercizio del potere (coercizione, democrazia, dittatura..) Lo studio pilota di Laumann e Pappi sulla struttura di influenza nella cittadina tedesca di Altnestaudt: combinazione di metodi (reputazionale, posizionale, decisionale, osservazione diretta) applicazione del MDS per configurare le strutture di influenza la centralità del signor K. (v. figg.) Conclusioni: I vantaggi delle due scuole: si possono sommare? Un approccio produttivo se usato con rigore e con prudenza!!