Libra no Dokho - Saint Seiya Sorkino

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Libra no Dokho
Gold Saint della Bilancia
Libra no Dohko - Casa della Bilancia
Età: 261-18
Altezza: 140-170 cm
Peso: Sconosciuto
Data di nascita: 20 Ottobre
Gruppo Sanguigno: A
Luogo di nascita: Cina
Luogo di addestramento: Goro-Ho, Cina
Maestro:
Costellazione: Bilancia
“ Il leggendario Saint che siede al Goro-Ho!! “
Insieme al precedente Gran Sacerdote Sion, e' sopravvissuto alla guerra sacra di 243 anni prima e gode di
grande rispetto presso gli altri Gold Saint per il suo status di Saint leggendario. Fu il primo ad accorgersi che il
Gran sacerdote era stato sostituito con l'inganno, e non rispose alla sua convocazione. Mentre sorvegliava al
Goro-Ho le truppe di Hades sigillate, si diede all'insegnamento come maestro di Shiryu. Quanto Hades
ricomparve, tornò in prima linea, mostrandosi nuovamente nel fiore della giovinezza e della sua potenza.
Infatti possiede una forza che sorpassa quella del Rozan Shoryu Ha del suo allievo Shiryu. Andrà parecchie
volte a salvare Seiya e gli altri dalle difficoltà.
TECNICHE:
COLPO DEL DRAGO NASCENTE - ROZAN SHORYUHA
Colpo è in grado di invertire il corso di una cascata, durante l’ attacco rimane scoperto il cuore che è il punto
debole di Sirio.
COLPO SEGRETO DEL DRAGO NASCENTE - ROZAN KORYUHA
È una versione più potente del Drago nascente ed altamente distruttivo.
COLPO SEGRETO DEI CENTO DRAGONI - ROZAN HYAKURYUHA
Dohko scaglia contro l’ avversario un colpo devastante la cui forza distruttiva è alimentata dalla potenza di
100 dragoni nascenti.
ARMI DI LIBRA:
SPEAR
Proietta l'energia del cosmo direttamente sugli obiettivi prescelti, e' una lancia che provoca enormi danni
dall'interno. Nella saga di Poseidone, viene usata da Ikki.
SHIELD
Non e' adibito soltanto alla difesa, ma e' uno scudo rotondo che può essere usato anche nei lanci e addirittura
negli attacchi. Aggiungendo il suo peso a un attacco lanciato ad alta velocità, la sua forza distruttiva raddoppia.
TWIN ROD
Poiché accumulano il cosmo di chi le usa, in ciascuna apparizione le barre gemelle seminano ovunque un
brillio simile alla luce delle stelle, e le sue catene sono estensibili.
TONGFAR
Agendo in armonia al cosmo di chi lo usa, un singolo colpo del tongfar combina il cosmo e la forza distruttiva
fisica. Nella lotta corpo a corpo dimostra la sua assoluta forza distruttiva.
SWORD
La spada che possiede una straordinaria durezza. La sua affilatura, usata contro le colonne del tempio di
Poseidone, riesce ad abbattere ogni resistenza. Durante la passata guerra sacra e' stata usata anche da Sion.
TRIPLE ROD
Il bastone triplo, in grado di cambiare più volte assetto di attacco. Per maneggiarlo e' necessario possedere
un'abilita' di alto livello, ma e' un'arma ben equipaggiata per l'attacco e la difesa.
CARATTERE:
Dhoko è il più anziano tra i Gold Saint, quindi anche il più saggio e rispettato. Ha un carattere forte e deciso e
fa molto affidamento sulla sua esperienza. Cerca di aiutare sempre i Bronze Saint fornendo consigli utili ma
non può mai intervenire in prima persona in battaglia dato il delicato compito che Athena alla fine della
precedente guerra sacra gli aveva affidato. Per questo appare sino al Chapter Sanctuary solo un vecchio senza
particolari poteri, ma poi nell’ epico scontro con Shion, suo vecchio compagno di armi, dimostra tutta la sua
potenza e determinazione. Diventa una sorta di guida all’ ingresso dell’ Hade per i Bronze che da lui
acquisiscono conoscenza dell’ ottavo senso. Guerriero molto fisico dispone di tecniche devastanti come il suo
ultimo colpo segreto. Ha la personalità del leader e della guida.
IL SUO POTERE E LA SUA STORIA:
È l'unico sopravvissuto assieme a Sion di Aries all'ultima guerra sacra.
Insegna le arti del combattimento a due allievi, Sirio e Demetrios. Il suo aspetto è quello di un vecchietto
decrepito di grande potere e grande saggezza. Lo si vede per buona parte del tempo seduto su una sporgenza
rocciosa, a guardia, come si scoprirà in seguito, del sigillo di Atena che blocca il risorgere dei Cavalieri di
Hades in questo mondo. Non lo si vede quindi combattere o scendere in campo anche se il suo appoggio e i
suoi consigli inviati telepaticamente al suo allievo, Sirio, saranno di grande aiuto nelle battaglie del ragazzo.
Lo vediamo di nuovo in campo quando in occasione della nuova guerra contro Hades deve affrontare il suo
vecchio amico Sion, passato dalla parte del male; in quest'occasione ringiovanisce grazie al Misopethamenos,
tecnica che Atena gli ha concesso al fine di poter controllare la torre degli Spectre proprio in attesa della
prossima guerra sacra. Grazie al Misopethamenos il suo cuore ha battuto 100.000 volte l'anno, ritmo sostenuto
dal cuore in un solo giorno: per Doko quindi sono passati solo 243 giorni in questi 243 anni. Alla fine si
sacrifica con gli altri Cavalieri d'Oro per distruggere il Muro del Pianto.
DELUCIDAZIONI DA TAIZEN:
Con il Misopethamenos ha ottenuto una miracolosa longevità.
Prima della sua battaglia con il redivivo Sion, ritorna al suo aspetto e alla sua forza originaria. Quando il suo
cosmo raggiunge il culmine, sulla sua schiena compare l'immagine di una tigre.
Le armi della Bilancia che distruggono anche le stelle. Il Cloth della Bilancia e' diverso dai comuni Cloth,
essendo equipaggiato con 6 tipi differenti di armi. Con il permesso della Dea, e solo nel momento concesso dal
Saint della Bilancia, queste armi possono venir utilizzate.
Il Cloth della Bilancia che possiede armi che non possono venir utilizzate dai Saint, e' la prova evidente che il
Saint della Bilancia ha il dovere fondamentale di accertare il bene e il male.
LA GOLD CLOTH DELLA BILANCIA:
PUGNO: 5
CALCIO: 5
ARMI SPECIALI: 5
SPIRITO: 5
GITTATA: 4
Dopo essere sopravvissuto alla precedente Guerra Sacra, ha ottenuto dall' Atena dell'era passata il
Misopethamenos, una facoltà divenuta poi leggenda. Ma durante la guerra contro Hades completa la sua
rinascita e questa facoltà svanisce.
Misopethamenos: "legge che regola il metodo della morte apparente", capacità concessa da Athena a Dohko di
invecchiare di un solo giorno ogni anno.
LA COSTELLAZIONE DELLA BILANCIA:
La Bilancia (in latino Libra) è una costellazione dello zodiaco. È una costellazione piuttosto piccola, e non
contiene stelle di prima magnitudine. Si trova tra la Vergine ad ovest e lo Scorpione ad est. Come testimoniano
i nomi delle sue stelle più brillanti, faceva una volta parte delle chele dello Scorpione.
Le stelle più brillanti della Bilancia formano un rettangolo:
• α Librae, Zubenelgenubi ("chela del sud"), una binaria visuale;
• β Librae, Zubeneschamali ("chela del nord");
• γ Librae, Zubenelakrab ("chela dello scorpione");
• δ Librae, una variabile a eclisse.
α e β Librae sono l'asta della Bilancia, e γ e δ i due piatti.
σ Librae in passato era nota anche con la sigla γ Scorpii, in quanto faceva parte della costellazione dello
Scorpione.
La Bilancia si trova lontano dalla Via Lattea, ma parte delle sue polveri raggiungono le parti orientali della
costellazione; gli oggetti non stellari notevoli sono davvero pochi, ma tra questi c'è il bell'ammasso globulare
NGC 5897.
A causa del fenomeno della precessione degli equinozi, non esiste più alcuna corrispondenza sulla volta celeste
fra la costellazione astronomica della Bilancia ed il relativo segno zodiacale.
MITOLOGIA:
Originariamente, la parte di cielo che ci è nota come Bilancia era occupata dalle chele dello Scorpione. I Greci
chiamavano questa zona Chelae, che significa appunto «chele», una identificazione che perdura nei nomi delle
singole stelle della Bilancia. Oggi, a separazione avvenuta, la Bilancia è una costellazione appena più grande
dello Scorpione, ma molto meno visibile.
L'identificazione di una bilancia in questa posizione si consolidò fra i Romani durante il I secolo a.C., sebbene
il momento esatto e l'autore della sua introduzione si siano persi nelle nebbie della storia. La Bilancia era una
delle costellazioni preferite dai Romani. Si diceva che la Luna fosse stata in Bilancia all'epoca della fondazione
di Roma. «L'Italia appartiene alla Bilancia, il segno che più le si addice. Sotto di lei sia Roma che la sua
sovranità sul mondo furono fondate», disse lo scrittore latino Manilio. Egli descrisse la Bilancia come «il
segno nel quale le stagioni sono in equilibrio, e le ore del giorno e della notte combaciano». È questo un
indizio del fatto che i Romani raffiguravano la costellazione come una bilancia perché il Sole si trovava in
quella posizione all'equinozio d'autunno, quando il giorno e la notte hanno la stessa durata. Ma l'idea di una
bilancia in questa zona non nacque con i Romani, poiché secondo lo storico Gwyneth Heuter i Sumeri
conoscevano questa parte di cielo come ZIB-BA AN-NA, la bilancia del cielo, 2000 anni a.C. Da qui
l'opinione che i Romani abbiano rispolverato una costellazione che esisteva già in epoca anteriore a quella
greca.
La Bilancia è l'unica costellazione dello zodiaco che rappresenti un oggetto inanimato; le altre undici
corrispondono ad animali o persone. Una volta stabilito che si trattava di una bilancia fu naturale separarla
completamente dallo Scorpione e associarla invece con l'altra figura confinante, la Vergine, che s'identificava
con Diche o Astrea, la dea della giustizia. Così i piatti che formano la Bilancia divennero quelli che la dea
tiene sollevati verso l'alto.
La stella più brillante della Bilancia, Alfa della Bilancia di II grandezza, si chiama Zubenelgenubi, che in arabo
significa «la chela a sud», e ricorda l'identificazione di questa costellazione con le chele dello scorpione dei
tempi dei Greci. Beta della Bilancia è Zubeneschamali, «la chela a nord».
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