Regione Abruzzo – Direzione Opere Pubbliche e Protezione Civile Servizio Previsione e Prevenzione dei Rischi EDILIZIA SCOLASTICA E RISCHI TERRITORIALI OGGETTO: U.A.S. Indirizzo: Comune: Distretto: Provincia: Squadra: Data: Relazione Scuola Sma_Statale_Guardiagrele_CHAA03600B DD_Sel_Statale_Guardiagrele_ CHEE03600L Via Cavalieri Guardiagrele 09 Chieti TL057--10/04/2003 e 04/07/2003 PREMESSA Nell'ambito del progetto pilota denominato "Edilizia scolastica e rischi territoriali" il team TL057 ha effettuato n° 2 sopralluogo presso il complesso scolastico sito nel Comune di Guardiagrele (Ch), in via Cavalieri in data 10/04/2003 e 04/07/2003. La scuola in oggetto condivide il sopracitato complesso scolastico con la scuola elementare statale. IL COMPLESSO SCOLASTICO descrizione: La scuola oggetto di rilievo, di proprietà comunale, è composta da n° 1 unità edilizia denominata per convenzione con le lettere maiuscole dell’ alfabeto. L' edificio posizionato nel centro storico del capoluogo, sul lato orientale, è costituito da un corpo unico a corte aperta, rivolta verso la strada principale. Lo stabile costituito complessivamente da n°40 vani, ad esclusione del locale caldaia ,è inscrivibile globalmente in un rettangolo (quasi quadrato) di lati 33.60 X 37.86. La superficie coperta è di mq. 955 lordi, la superficie calpestabile del piano terra risulta essere di mq. 698.27 e quella del piano primo di mq. 701.10 ad esclusione del piano interrato un pò più piccolo di superficie calpestabile di mq. 462.74. L'edificio costruito tra il 1923 e il 1928 ha subito diverse ristrutturazioni la prima delle quali nel 1980 con la sostituzione del tetto e della sua struttura portante; poi successivamente nel 2000 si è realizzata una revisione complessiva di tutti i solai interpiano ed altri interventi migliorativi. Il fabbricato a causa delle diverse quote del terreno si eleva sul lato est per tre piani mentre per gli altri tre di soli due piani. Gli ingressi principali sono posizionati lungo i lati accessibili dalle piccole strade laterali di via Cavalieri. La corte con una superficie di circa mq. 313 è delimitata dalla strada da un muro alto mediamente 2.42 m nel punto più alto il muro è alto 2.85 m in quello più basso di m 2.00, ed è messo in comunicazione con questa da un cancello di larghezza ai pilastri di sostegno dello stesso di 2.15 m All'interno della corte è presente una modesta gradinata per l'accesso all'edificio (attualmente non utilizzata a tale uso), che mette in comunicazione la corte dell'edificio con il piano terra dello stesso, con una differenza di quota di m 1.41. All'interno della corte è anche presente un corridoiotrincea (tipo bocca di lupo) di larghezza di m 1.19 a ridosso della parete nord, di profondità massima dal livello del terreno della corte di -0,93 m e minima di -0,85 m (si rileva che le due piccole scalette di accesso a tale corridoio presentano una larghezza minore pari a m 1.01), realizzato per consentire l'illuminazione delle stanze della scuola materna sulla destra della corte. Il dislivello su fronte principale registrato a piano terra lungo Via Cavalieri in direzione N-S é pari a mt. 1.40, mentre la differenza di quota tra la parte anteriore e l'area di pertinenza posteriore in direzione E-O è pari a mt. 6.2. Il corpo di fabbrica presenta muri portanti in mattoni pieni, legati con malta di sabbia e inerti di piccolo diametro, di tipo non cementizio (o con una percentuale molto bassa di cemento), ad esclusione del muro nel piano seminterrato verso la corte e del muro del piano terra lato nord, che è stato realizzato con pietrame ben organizzato, in alcuni casi con ricorsi di mattoni legati con malta di sabbia; la differenza costruttiva è sopperita nella muratura al piano seminterrato da una maggiore sezione del muro. La muratura perimetrale esterna diminuisce di una testa per ogni piano di elevazione. Il legante risulta all'ispezione a campione e dalle informazioni fornite dai tecnici locali, nel complesso uniformemente ben distribuito, senza vuoti interstiziali rilevabili tra i mattoni o le pietre, così da garantire una maggiore coesione e omogeneità strutturale alle pareti portanti. I solai interpiano realizzati originariamente in putrelle e laterizi con camera d'aria intermedia, sono stati oggetto di una ristrutturazione complessiva, con inserimento di microperniature di collegamento ai muri e reti elettrosaldate, ammorsature ai nuovi massetti con profilati di ancoraggio tipo UPN, ad esclusione del solaio/soffitto, dell'ultimo piano che è rimasto come da costruzione originaria. Inoltre sono state rinforzate le rampe della scala principale con putrelle in acciaio e sistemati alcuni solai al piano terra con la realizzazione di micropali di fondazione. Il tetto a falde coperto con tegole (originariamente con capriate strutturali lignee) è stato completamente sostituito con copertura con struttura portante, costituita da travi principali reticolari, e travi secondarie/arcarecci in acciaio e lamiera grecata, con soletta collaborante, il tutto poggiato sulla muratura portante mediante un cordolo in c.a. di dimensioni 50x30 cm. L'edificio presenta tre piani fuori terra sul lato posteriore, e due sugli altri tre; la pianta del piano seminterrato ha una forma a L (elle) determinata dalla differenza di quota tra le parti dell'edificio. Il piano seminterrato è costituito di n° 12 vani; è caratterizzato da un lungo e largo corridoio su cui si distribuiscono le 4 stanze principali. Sono presenti nello stesso piano altre stanze, tra cui il locale per la centrale delle tecnologie antincendio. L'altezza media del piano è di m 5.87, ma in alcune stanze è presente un leggero controsoffitto che riduce l'altezza dei locali a m 3.93. Il piano terra rispetto a Via Cavalieri ha una forma a U (corte aperta); su tale livello sono presenti n°13 vani, accessibili lateralmente sul lato Sud da un ampio portone, che relaziona il vano scale con l'esterno; da questo si accede al corridoio del piano, che percorrendo l'edificio in tutta la sua estensione, assolve alla funzione di collegamento tra tutti i locali del livello considerato; l'altezza media del piano risulta essere di mt. 5.20. Sullo stesso piano nel lato Nord é presente la scuola materna; i locali di questa ala hanno un altezza interna di mt. 2.80, l'accesso è consentito tramite una porta di accesso di dimensioni 1.30 x 2.10, fornita di ante in legno e vetro; la scuola è provvista di n° 5 vani per una superficie calpestabile di mq. 293.71. Il piano primo, di stessa superficie coperta di quello sottostante, presenta all'interno solo qualche differenza distributiva o delle stanze adibite ad uso diverso rispetto a quelle del piano di sotto. L'altezza media del piano risulta essere di 4.87 m la superficie calpestabile del piano primo risulta essere di mq 698.27. L'edificio presenta un unico vano scale principale di dimensioni nette di 5.64 x 5.39 dotato di tre rampe di scale con pianerottoli intermedi. Inoltre sono presenti due rampe di scale e un pianerottolo, realizzati successivamente, che mettono in comunicazione il piano seminterrato con i locali della scuola materna posizionata a piano terra nel lato Nord, quasi mai utilizzate. L'edificio è fornito di centrale termica con ingresso indipendente con porta di ingresso posizionata posteriormente all'edificio. All'alzato l'edificio risulta essere uniforme e simmetrico; è presente un basamento in pietra, fasce marcapiano interpiano e cornicione sporgente per circa m 0.50 in prossimità della linea di gronda. Oltre la presenza del cornicione non sono presenti elementi di particolare rilievo per questa analisi. Le finestre sono riconducibili a due tipologie dimensionali (1.30x2.70) per le aule e i bagni e (2.55x4.08) per le ampie vetrate degli atrii , la cui distribuzione è simmetrica e ben proporzionata. L'altezza esterna dell'edificio varia da un minimo di m 12 ad un massimo di m 18, a causa dalla morfologia del terreno di costruzione. L’edificio presenta una sufficiente uniformità in riferimento alla unità geometrica primitiva che la compone in planimetria ma presenta una differente distribuzione delle masse rispetto agli assi generali principali a causa della differenza di quota tra le due porzioni laterali. Detto complesso scolastico si configura come singolo edificio isolato. L’unità edilizia A edificata nel 1958, presenta n° 3 piani abitabili, si sviluppa per un’altezza media interpiano di 5.00 m, ed una superficie coperta di 955 mq; è munita di sottotetto, accessibile mediante botola, è priva di piano seminterrato(piano seminterrato con solo due lati controterra); il vecchio tetto in legno è stato sostituito con uno in struttura portante in acciaio. La struttura verticale di questa unità edilizia risulta essere del tipo in muratura portante con mattoni pieni. Gli orizzontamenti sono con struttura portante in putrelle di acciaio e laterizio con interventi di rinforzo con microperniature, profilati di ancoraggio UPN e reti elettrosaldate, con cordoli in c.a. a tutti i livelli. La copertura è dal punto di vista tipologico a falde con struttura portante in acciaio, munita di cordoli in c.a. e catene in acciaio. All’interno del complesso scolastico si svolgono esclusivamente funzioni attinenti alle attività didattiche della scuola in oggetto e della scuola materna. Il numero di utenti contenuti nell’arco della giornata tipo all’interno del complesso stesso è di n° 203 tra studenti personale docente personale non docente, più eventuali altri non quantizzabili, di cui n° 172 riferibili alla scuola elementare e n° 31 riferibili alla scuola materna. CRITICITA’ Al momento del sopralluogo sulla struttura portante visibile e sulle componenti non si è rilevato nessun quadro fessurativo , e un livello massimo del danno valutato di nessuna entità per quanto riguarda le componenti e la struttura. Si consiglia pertanto di tenere sotto attento controllo il quadro fessurativo riportato negli appositi allegati (modello scheda lesione) per evidenziare eventuali evoluzioni del quadro stesso. Sulla base della documentazione fornita dall’ufficio tecnico comunale e dalle indagini svolte non si evidenziano criticità riguardanti la unità edilizia afferente il complesso scolastico, per quanto riguarda gli indicatori diretti dei rischi e, nel particolare il fabbricato non ha subito interventi di emergenza, non sono intervenute trasformazioni che hanno dato luogo a importanti incrementi di carico e riduzioni di resistenza sulle strutture, non sono intervenuti incrementi significativi dei sovraccarichi di esercizio o variazioni di destinazione d’uso, non sono stati realizzati, ristrutturati locali in sotterraneo né sono state eseguite opere di scavo. Gli arredi posti all’interno dei locali e nei percorsi interni (scaffalature, librerie, archivi, pareti attrezzate, ecc,) non sono stabilmente ancorati alle pareti, ma sono generalmente di altezza minore a m 1.50 salvo qualche eccezione. Si rileva, però, la presenza di elementi architettonici non strutturali incombenti e male ammorsati, in particolare l’intonaco di rivestimento esterno. Gli unici interventi effettuati hanno incrementato di poco i carichi di esercizio, e sicuramente migliorato il comportamento scatolare e la connessione tra le parti dell’edifico. Non si evidenziano, invece, criticità per quello che riguarda gli altri indicatori diretti dei rischi così come individuate nel dettaglio nelle schede di rilievo. Quadro fessurativo Il quadro fessurativo complessivo è buono tranne qualche macchia per infiltrazione di acqua e le consuete lesioni capillari per ritiro dell’intonaco e per differente coefficiente di dilatazione termica dei materiali sottostanti,o qualche distacco di intonaco esterno non sono presenti lesioni di interesse tecnico. Considerazioni: Alla sola ispezione visiva senza controlli strumentali o di disegni di dettaglio tecnico risulta assai difficile esprimere valutazioni di assoluta certezza sullo stato di fatto della costruzione. Considerando l’età del complesso, le tecniche utilizzate nella realizzazione delle sue parti costitutive, si ritiene che esso possa svolgere egregiamente alla sua funzione strutturale in condizione statica. Complessivamente non si sono riscontrate, all’ispezione criticità evidenti gravi o lievi, legate al sistema strutturale o alle componenti in condizione statica. Si relazionano comunque alcune considerazioni di interesse tecnico e si elencano alcune criticità minori. - Nel locale della scuola materna a piano terra sono presenti due aperture ad arco sulle murature portanti tali da consentire l'utilizzo funzionale unico delle due stanze esistenti, già prima delle due ristrutturazioni precedentemente citate, ma di cui si ignora l’età di realizzazione. La loro larghezza è pari a m 4.98 e il loro raggio all'intradosso dal pavimento è di mt 2.49. Non è nota alcuna informazione relativa all’esecuzione tecnica di tale intervento ma si presume che siano semplici aperture nella struttura portante. Sicuramente uno di questi è stato chiuso dopo la realizzazione con tamponatura leggera con forati da 8 cm. Tali aperture ad arco, se pur eventualmente effettuate con tecniche specifiche e a regola d'arte, conformemente all'analisi statica, potrebbero rappresentare un elemento di criticità e di maggiore vulnerabilità della struttura a particolari azioni esterne di tipo dinamico. Anche in relazione ad eventuali momenti torsionali globali, determinati dalle diverse masse costituenti le parti simmetriche dell’edificio rispetto ai propri assi centrali di inerzia. Tale condizione potrebbe essere ulteriormente aggravata anche dalla considerevole massa portata dagli archi in muratura. L’analisi statica FEM su questi archi individua nell’intradosso una tensione massima di esercizio di circa 5 Kg a cmq. Si ritiene a tale proposito utile un’ analisi dinamica dell’edificio nel suo complesso per la valutazione delle tensioni sull’intradosso degli archi, in particolar modo ad eventuali azioni di taglio supplementari agenti nella zona prossima al concio in chiave ideale, in riferimento ai margini di resistenza caratteristica del materiale a tale sollecitazione, che in circostanze particolari in campo dinamico potrebbero essere facilmente superati. -Inoltre pur non rappresentando una effettiva criticità, si documenta la presenza di un muro costruito con tecnica differente rispetto alla prevalenza dell’edificio, localizzato nel piano seminterrato a ridosso della corte interna della corte per una lunghezza di m 16.75, realizzato in pietra grossolanamente sbozzata legata con malta di sabbia non cementizia. Si segnala la presenza di tale differenza costruttiva, che potrebbe rappresentare elemento di disomogeneità strutturale con diverso comportamento meccanico sotto azioni dinamiche; anche se, la realizzazione di tale muro a ridosso del terreno, la maggiore sezione del muro stesso, e la sua posizione al di sotto del piano considerato di verifica all'analisi di vulnerabilità sismica, riducono in gran parte tale considerazione. Si evidenziano a seguito alcune criticità minori: - La scuola materna presenta un ingresso senza porta antipanico, di dimensioni considerevoli rispetto ai piccoli utenti della scuola, tale ingresso è spesso ostacolato da automobili parcheggiate lì davanti . -Nella scuola materna non è presente una uscita di sicurezza, ad esclusione della rampa di scale che mette in comunicazione la suddetta scuola con i locali al piano seminterrato, non dotata di porta di emergenza; tale percorso non risulta essere di rapido utilizzo per i piccoli utenti. -Nella scuola elementare a piano terra è presente in prossimità della gradinata sulla corte interna una sola porta di emergenza, che risulta essere non funzionante (non si apre). - Sia nella scuola materna che in quella elementare non sono presenti scale di emergenza nè porte antipanico. - Il solaio/pavimento del piano sottotetto pur non presentando frecce di inflessione, ha un’ anzianità di servizio considerevole rispetto alle tecniche costruttive originarie. L'edificio nella condizione di massimo affollamento, comprensiva della scuola elementare e della scuola materna, risulta essere occupato complessivamente da 203 unita, più altre eventuali non quantizzabili. IL SITO descrizione: L’ area su cui sorge il complesso scolastico situato sulla cima di una collina, con estensione di circa 278 mq, si trova sul lato di Via Cavalieri nel pieno centro storico di Guardiagrele; Via Cavalieri presenta uno slargo di fronte alla corte aperta della scuola; tale spazio di dimensioni di circa mq. 170 risulta grossolanamente approssimabile ad una forma ad L (elle) e il suo perimetro risulta essere non regolare, in quanto vuoto per parziale demolizione di aggregato urbano. Le caratteristiche morfologiche del sito sono del tipo in cresta pur essendo l’area di pertinenza in una zona di falsopiano La sua profondità massima rispetto alla recinzione della corte della scuola è di 19.05 m la minima di 8.06 m, la larghezza massima di m 26.40. In genere tale area è utilizzata come parcheggio automobilistico. La maggior parte delle costruzioni più vecchie a ridosso della scuola sono tutte di dimensioni comprese tra 6 e 9 m circa, ed alcune di queste risultano essere in precarie condizioni, tali da rappresentare, in caso di sisma e di parziale crollo, potenziali elementi di limitazione alla già carente viabilità dello slargo e delle vie intorno alla scuola.(Si evidenziano in planimetria gli edifici più pericolosi). La strada più grande passante di fronte la scuola sul lato Ovest, Via Cavalieri, presenta una larghezza media di m 5.00 che nel punto più stretto, in prossimità della stessa presenta una larghezza minima di m 3.29. Via Cavalieri collega Piazza Garibaldi con la Piazza del Duomo. Le strade laterali alla scuola accessibili da via Cavalieri risultano molto strette, quella a Sud (strada chiusa) ha una larghezza minima di m 2.18 e una lunghezza di m 33.60; quella a Nord ha una larghezza minima in prossimità della scuola di m. 3.00 (misura rilevata tra gli angoli degli edifici nel punto di intersezione tra la strada principale e la laterale alla scuola), presenta inoltre una difficoltosa accessibilità veicolare, in quanto intersezione ad angolo retto tra vie molto strette, anche per un mezzo meccanico ordinario. Inoltre la stessa strada laterale, subito dopo lo stabile analizzato, presenta un ulteriore restringimento con una larghezza di mt 2.6, ulteriore elemento critico per l'accessibilità di mezzi di trasporto. Nella parte posteriore è presente un’ area di pertinenza all'edificio di circa mq. 278; tale pertinenza é delimitata da un muretto di cm. 50 su cui è posizionata una recinzione con rete metallica alta 180 cm. A tale area di pertinenza si accede mediante una piccola strada, in leggera discesa, che nel punto più stretto presenta una larghezza di m 2.20. Subito dopo tale area, al di là della recinzione della pertinenza è presente una rupe con terreno in discreta pendenza che rappresenta il limite fisico della zona urbanizzata della scuola e dello stesso crinale, su cui si sviluppa la porzione orientale del centro storico. Tale rupe presenta problematiche di tipo idrogeologico per una lunghezza di 150-200 m, e subito prima verso Sud e subito dopo verso Nord dell'edificio scolastico si sono verificate alcune frane; nell’area a ridosso della porzione posteriore della scuola è stato riscontrato in un recente studio geologico un rischio di frana potenziale. A una distanza di m 34 circa in proiezione aerea da questo scoscendimento e presente la strada sottostante Via Orientale a una quota rispetto al piano seminterrato della scuola di circa 12 m. Pur essendo l’ accesso alla scuola aperto da ogni lato, sia a mezzi meccanici che a pedoni si deve rilevare una difficoltosa accessibilità alla scuola ad eventuali mezzi meccanici di soccorso di dimensioni ordinarie e in particolar modo a mezzi di dimensione particolarmente grande. criticità: Sulla base della documentazione fornita dall’ ufficio tecnico comunale e dalle indagini svolte non si evidenziano criticità immediate per quanto concerne la maggior parte degli indicatori indiretti e diretti dei rischi dell’area ove sorge il complesso scolastico, nelle vicinanze del complesso scolastico non si sono verificate modificazioni del fondo stradale, non sono stati effettuati scavi, né demoliti fabbricati o ultimate nuove costruzioni negli ultimi cinque anni; non esistono infine sorgenti di potenziali inquinanti di origine chimica o biologica. Si rileva la positività del rischio potenziale di frana sulla rupe della collina su cui è stata edificata la scuola localizzata nella parte posteriore. In generale le maggiori criticità del sito sono legate agli aspetti morfo-planimetrici ed urbanistici dell’area su cui e stata costruita la scuola, e alle ridotte dimensioni delle strade locali del tessuto urbano del centro storico. L'analisi complessiva del tessuto urbano e delle strade circostanti la scuola, evidenziano un elevato grado di criticità legato alla ridottissima viabilità locale e vicinale che in qualche modo compromettono anche l'utilizzo dei modesti, slarghi prossimi alla scuola,(di non immediata usufruibilità) in particolar modo a mezzi di dimensione particolare o eccezionale. Lo slargo su Via Cavalieri rappresenta l'unico luogo di rilievo per la gestione di mezzi di emergenza, anche se l'uso di questo a parcheggio ne riduce l'utilità immediata per tale finalità. L'utilizzo a mezzi meccanici della pertinenza posteriore di mq. 278 risulta parzialmente compromesso a causa della modesta larghezza della strada di accesso all'area e dalla difficoltosa accessibilità alla strada stessa a mezzi di trasporto particolare, determinata dalle ridotte dimensioni delle strade urbane intorno alla scuola, nonché dal rischio di frana potenziale presente a ridosso di tale spazio. Si rileva inoltre che la distanza della scuola dalla Piazza del Duomo, risulta essere considerevole e che quindi l'unico spazio utilizzabile come area di raccolta di un evacuazione possa considerarsi solo Piazza Garibaldi. Si segnalano inoltre su Via Cavalieri in prossimità della scuola, un elevato numero di cavi elettrici aerei. Sono state fornite dal municipio documentazioni relative alla situazione geomorfologia e geologica dell’ area in cui sorge la scuola . Arch. Giancamillo Laureti Dati di Vulnerabilità Unità Edilizia A Indice di Vulnerabilità Strutturale (VS) 41 Classe di danno (Da) A9 Indice di Vulnerabilità di Area (VA) 18 Indice di Rischio Sismico (IRS) .35E-01 Probabilità di collasso annuo (Pca) .24E-03 Frazione di utenti esposti (Ue) 0.76 Danno presunto (D95) 0.18 Note esplicative L’indice di vulnerabilità strutturale (Vs) descrive la propensione dell’edificio a subire danni in occasione di un terremoto. Negli edifici con struttura portante in muratura varia da 0 a 100. Se è minore di 20 la vulnerabilità è bassa (B); se è maggiore di 80 la vulnerabilità è alta (A); tra 40 e 60 è media (M). Per gli edifici con struttura portante in c.a la vulnerabilità strutturale è indicata direttamente con una lettera corrispondente al livello: alto (A), medio-alto (MA), medio (M), medio-basso (MB), basso (B).. Essendo valutato solo sulla base di caratteristiche intrinseche della struttura, è necessario correlarlo all’intensità del terremoto atteso nel sito per avere informazioni sulla reale possibilità che i danni avvengano: a vulnerabilità alta, per esempio, può corrispondere un rischio basso se l’edificio sorge in un sito con terremoti attesi di bassa intensità. Il parametro D95 quantifica il danno presunto per effetto di un terremoto atteso nel sito con periodo di ritorno di 95 anni. Valore nullo di D95 significa assenza di danno; valore pari a 1 significa crollo completo. Il periodo di ritorno considerato qui è quello utilizzato per le verifiche allo stato limite di danno nella normativa vigente. Il parametro Classe di Danno (Da) è una sintetica descrizione dell’attuale consistenza e diffusione del danneggiamento nell’edificio. La lettera A indica nessun danno. Le lettere B, C, D ed E corrispondono rispettivamente a danno lieve, medio, grave e gravissimo. La lettera F indica danno totale. Il numero che segue la lettera indica l’estensione in termini percentuali: 0 indica estensione massima del 10%, 1 estensione massima del 20% e così via fino a 8 che indica estensione massima del 90%. Il numero 9 indica estensione superiore al 90%. Per esempio, la sigla C2 indica un danno medio per una estensione massima del 30%. L’indice di vulnerabilità di area (Va) tiene conto delle condizioni ambientali del sito dove sorge la scuola. Varia da 0 a 100. Se è minore di 10 la vulnerabilità è bassa; se è compreso tra 10 e 19 la vulnerabilità è media; se maggior o uguale a 20 sono richiesti accertamenti più approfonditi. Questo indice attualmente non è correlabile all’intensità del terremoto atteso nel sito. L’indice di rischio sismico (Irs) è il prodotto della probabilità di collasso annuo e del numero di vittime attese. La probabilità di collasso annuo (Pca) può essere vista come frazione di una famiglia di edifici tutti identici che crolla ogni anno per effetto del terremoto atteso nel sito. Oppure, l’inverso della probabilità rappresenta il numero di anni durante i quali l’edificio riesce a sopravvivere senza crolli provocati dai terremoti attesi. Il numero di vittime attese è un parametro che dipende dal tipo di utenti che occupano l’edificio e dal percorsi che questi devono fare per salvarsi da un crollo. Si tratta quindi di un parametro indipendente dalle prestazioni sismiche dell’edificio che evidenzia il numero di utenti oggettivamente deboli (bambini e disabili); il percorso è qui semplicemente descritto dal numero di piani dell’edificio e dalla larghezza della strada prospiciente. In tabella è riportato il numero di utenti totale (Nut), la frazione di utenti esposti (Ue)(rapporto tra numero di vittime attese e Nut) ed il rischio sismico complessivo. L’indice di rischio definito in questo modo ha un valore convenzionale; malgrado ciò, può essere considerato un utile strumento per definire graduatorie, la cui validità è certificata dalla considerazione esplicita dei principali fattori di rischio sismico e dall’omogeneità di valutazione degli stessi.