Regione Abruzzo – Direzione Opere Pubbliche e Protezione Civile

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Regione Abruzzo – Direzione Opere Pubbliche e Protezione Civile
Servizio Previsione e Prevenzione dei Rischi
EDILIZIA SCOLASTICA E RISCHI TERRITORIALI
OGGETTO:
U.A.S.
Indirizzo:
Comune:
Distretto:
Provincia:
Squadra:
Data:
Relazione Scuola SMA Tommaso Campanella AQAA00305X
DD “G. Marconi” AQEE00300X
Via F. Cappa
L’Aquila
1
L’Aquila
T90118
11-02-2003
PREMESSA
Nell'ambito del progetto pilota denominato "Edilizia scolastica e rischi territoriali" il team T90118 ha effettuato un
sopralluogo presso il complesso scolastico sito nel Comune di L’Aquila, Via Cappa n° 4 in data 11 / 02/ 2003.
IL COMPLESSO SCOLASTICO
descrizione:
La scuola oggetto di rilievo, di proprietà dell’ATER è composta da una unità edilizia denominata per convenzione
con la lettera A.
Detta unità si configura, all’interno del complesso scolastico, come singolo edificio isolato.
La scuola materna in oggetto, seppur gestita dal Comune dell’Aquila, è patrimonio dell’ATER, che in zona è
proprietaria di altri stabili. Questa situazione ha generato nel corso degli anni ambiguità riguardo alle competenze
sui lavori di manutenzione.
L’unità edilizia edificata intorno agli anni ‘60 presenta due piani abitabili con altezza media interpiano di 4,05 m
ed una superficie coperta di 330 mq. La struttura verticale è del tipo con telai di c. a. e tamponature consistenti
realizzate con mattoncini a faccia vista.
Gli orizzontamenti sono con struttura portante in laterocemento gettato in opera, con cordoli in c. a. a tutti i
livelli.
Dal punto di vista tipologico, la copertura è a due falde con struttura portante in laterocemento con cordoli in c.
a.. Tuttavia, dalle informazioni ricevute dal tecnico comunale e sulla base del sopralluogo effettuato, non è stato
possibile accertare la qualità dei cordoli.
L’immobile ha forma triangolare ad angoli smussati. Il primo livello è posto parzialmente al di sotto del profilo
stradale, risultando pertanto interrato solo in parte; il secondo livello ha il solaio di calpestio posto ad una quota
di circa 50 cm al di sopra del livello stradale, lasciandolo quindi completamente fuori terra.
All’interno del complesso scolastico si svolgono esclusivamente funzioni attinenti alle attività didattiche della
scuola in oggetto.
Il numero di utenti mediamente presenti nell’arco della giornata tipo all’interno del complesso stesso è di 57 tra
studenti, personale docente e personale non docente. Tra di essi vi è un solo portatore di handicap
criticità:
Al momento del sopralluogo sulla struttura portante si è rilevato un quadro fessurativo esteso per il 10% del
complesso scolastico e un livello massimo del danno valutato di media entità. Si consiglia comunque di tenere
sotto controllo il quadro fessurativo riportato negli appositi allegati (modello scheda lesione) per evidenziare
eventuali evoluzioni del quadro stesso.
In diversi punti gli elementi in cemento armato si sono disgregati, lasciando i ferri lisci dell’armatura scoperti.
Questo è particolarmente visibile sui due pilastri a sezione circolare, posti esternamente nel portico di ingresso a
nord.
Il piano seminterrato è stato abbandonato dagli utenti a seguito della comparsa sui muri perimetrali di vistose
macchie di umidità procurate dal contatto del terreno con la parete
esterna. Tale situazione è aggravata
dall’infiltrazione delle acque meteoriche, tra il muro perimetrale e il marciapiede, sprovvisto di ancoraggio alla
struttura muraria. Il marciapiede, poggiato direttamente sul suolo, si è abbassato a seguito dell’assestamento del
terreno di riporto.
L’umidità al piano seminterrato, otre a causare il disgregamento dell’intonaco, procura un caratteristico e
sgradevole odore. Per risolvere il problema sui muri interni della stanza adibita a salone, vennero realizzati tempo
fa dei rivestimenti con fasce di legno (perlinato) e con pannelli di polistirolo, causando l’innalzamento del livello di
umidità nel muro.
Su un tratto di parete, parallela alla stradina interna all’area di pertinenza, dove l’umidità appare più vistosa, si
trovano delle lesioni pressoché verticali, dovute, secondo il parere del responsabile del servizio della gestione
scuole del Comune, alla pressione esercitata dalle radici degli alberi situati lungo il vialetto.
Sempre al piano seminterrato una parte del pavimento risulta avallato, presumibilmente a causa del cedimento
del massetto di calpestio.
Salendo le scale in per arrivare al primo piano, si incontra sul ballatoio una stretta porta sprovvista di maniglione
antipanico.
Sulla ringhiera della scala è stato avvitato un cavetto per la messa a terra.
La scala conduce all’atrio della scuola che risulta illuminato da una sovrastante piramide in vetro, con le lastre
vistosamente lesionate.
Vanno ancora segnalate: la canna fumaria in eternit; le lesioni sul rivestimento in mattoni della canna fumaria che
a partire dall’atrio, terminano sul tetto con lesioni ancora più appariscenti; le basse ringhiere di protezione
posizionate sul portico che oltre ad essere divelte, presentano dei ferri piegati verso l’interno; l’accumulo di
materiale di risulta nel piccolo cortile al piano seminterrato, e la mancanza di malta nei muri ivi esistenti, alti circa
due metri, a sostegno della sovrastante strada; la mancanza di maniglioni antipanico, sull’unica via di fuga;
L’infiltrazione di acqua piovana attraverso alcune lesioni sul cornicione, indicano una spaccatura completa del
cornicione ed una precarietà del manto di copertura e dell’impermeabilizzazione.
Nel corso del sopralluogo si è ravvisata inoltre l’inesattezza delle planimetrie utilizzate per il piano di emergenza.
Sulla base della documentazione fornita dall’ufficio tecnico comunale e delle indagini svolte si evidenziano criticità
per quello che riguarda gli indicatori diretti dei rischi e, nel particolare: gli arredi posti all’interno dei locali e nei
percorsi interni (scaffalature, librerie, archivi, pareti attrezzate, ecc; di altezza superiore a mt 1,50) non sono
stabilmente ancorati alle pareti e non esiste uno spazio adeguato tra le vetrate ed i banchi (almeno ½ dell’altezza
della vetrata). I percorsi interni (scale e corridoi) presentano vetrate molto ampie senza vetri di sicurezza. Si
rileva inoltre la presenza di elementi architettonici non strutturali incombenti e male ammorsati.
Non si evidenziano, invece, criticità per quello che riguarda gli altri indicatori diretti dei rischi così come
individuate nel dettaglio delle schede di rilievo.
IL SITO
descrizione:
L’Area su cui sorge il complesso scolastico, con estensione di circa 600 mq, si trova in una zona posta al centro
della città. Dal punto di vista morfologico, ha una configurazione di tipo falsopiano, con terreno in leggera
pendenza, che ha richiesto lo scavo di sbancamento, per la realizzazione di parte dell’area di pertinenza su cui
posizionare l’edificio.
Presenta uno stretto accesso carrabile che non permette un agevole ingresso alla scuola ad eventuali mezzi di
soccorso.
criticità:
Sulla base della documentazione fornita dall’ufficio tecnico comunale e delle indagini svolte, si rilevano criticità
per quello che riguarda gli indicatori indiretti dei rischi dell’area ove sorge il complesso scolastico e, nel
particolare, nei muri di contenimento si verificano cadute di blocchi di pietra.
Non si evidenziano, invece, criticità per quello che riguarda gli altri indicatori indiretti dei rischi così come
individuate nel dettaglio nelle schede di rilievo.
Sul lato a nord – ovest, a ridosso del confine e dello stesso edificio scolastico, incombe un fabbricato alto circa
nove metri, che in caso di crollo coinvolgerebbe la scuola.
Dati di Vulnerabilità
Unità Edilizia
A
Indice di
Vulnerabilità
Strutturale
(VS)
MA
Classe di
danno
(Da)
C1
Indice di
Vulnerabilità
di Area
(VA)
10
Indice di
Rischio
Sismico
(IRS)
0.58E-01
Probabilità
di collasso
annuo (Pca)
0.15E-02
Frazione di
utenti
esposti
(Ue)
0.70
Danno
presunto
(D95)
0.33
Note esplicative
L’indice di vulnerabilità strutturale (Vs) descrive la propensione dell’edificio a subire danni in occasione di un
terremoto. Negli edifici con struttura portante in muratura varia da 0 a 100. Se è minore di 20 la vulnerabilità è
bassa (B); se è maggiore di 80 la vulnerabilità è alta (A); tra 40 e 60 è media (M). Per gli edifici con struttura
portante in c.a la vulnerabilità strutturale è indicata direttamente con una lettera corrispondente al livello: alto (A),
medio-alto (MA), medio (M), medio-basso (MB), basso (B).. Essendo valutato solo sulla base di caratteristiche
intrinseche della struttura, è necessario correlarlo all’intensità del terremoto atteso nel sito per avere informazioni
sulla reale possibilità che i danni avvengano: a vulnerabilità alta, per esempio, può corrispondere un rischio basso se
l’edificio sorge in un sito con terremoti attesi di bassa intensità. Il parametro D95 quantifica il danno presunto per
effetto di un terremoto atteso nel sito con periodo di ritorno di 95 anni. Valore nullo di D95 significa assenza di
danno; valore pari a 1 significa crollo completo. Il periodo di ritorno considerato qui è quello utilizzato per le verifiche
allo stato limite di danno nella normativa vigente.
Il parametro Classe di Danno (Da) è una sintetica descrizione dell’attuale consistenza e diffusione del
danneggiamento nell’edificio. La lettera A indica nessun danno. Le lettere B, C, D ed E corrispondono rispettivamente
a danno lieve, medio, grave e gravissimo. La lettera F indica danno totale. Il numero che segue la lettera indica
l’estensione in termini percentuali: 0 indica estensione massima del 10%, 1 estensione massima del 20% e così via
fino a 8 che indica estensione massima del 90%. Il numero 9 indica estensione superiore al 90%. Per esempio, la
sigla C2 indica un danno medio per una estensione massima del 30%.
L’indice di vulnerabilità di area (Va) tiene conto delle condizioni ambientali del sito dove sorge la scuola. Varia
da 0 a 100. Se è minore di 10 la vulnerabilità è bassa; se è compreso tra 10 e 19 la vulnerabilità è media; se
maggior o uguale a 20 sono richiesti accertamenti più approfonditi. Questo indice attualmente non è correlabile
all’intensità del terremoto atteso nel sito.
L’indice di rischio sismico (Irs) è il prodotto della probabilità di collasso annuo e del numero di vittime attese.
La probabilità di collasso annuo (Pca) può essere vista come frazione di una famiglia di edifici tutti identici che
crolla ogni anno per effetto del terremoto atteso nel sito. Oppure, l’inverso della probabilità rappresenta il numero di
anni durante i quali l’edificio riesce a sopravvivere senza crolli provocati dai terremoti attesi. Il numero di vittime
attese è un parametro che dipende dal tipo di utenti che occupano l’edificio e dal percorsi che questi devono fare per
salvarsi da un crollo. Si tratta quindi di un parametro indipendente dalle prestazioni sismiche dell’edificio che
evidenzia il numero di utenti oggettivamente deboli (bambini e disabili); il percorso è qui semplicemente descritto dal
numero di piani dell’edificio e dalla larghezza della strada prospiciente.
In tabella è riportato il numero di utenti totale (Nut), la frazione di utenti esposti (Ue)(rapporto tra numero di
vittime attese e Nut) ed il rischio sismico complessivo. L’indice di rischio definito in questo modo ha un valore
convenzionale; malgrado ciò, può essere considerato un utile strumento per definire graduatorie, la cui validità è
certificata dalla considerazione esplicita dei principali fattori di rischio sismico e dall’omogeneità di valutazione degli
stessi.
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