TRAD INDIA INK

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TRAD INDIA INK
From: Emmalanna
Date: 8 Nov 1998 06:54:39 GMT
Subject: NEW: India Ink (1/1) **NC-17**
I'm posting this for a friend. I'm not saying I wrote it with a group of three
people staying at my house for the weekend. Make your own assumptions.
Send feedback to [email protected] -- though if you *really* wanna send it
here, I won't complain too much.
DISCLAIMER:
and happy.
We do not own these characters.
We just like to make them jaunty
CATEGORY: VR
RATINGS: NC-17
KEYWORDS: MSR
ARCHIVAL: Gossamer, please. Anyone else, just let us know.
SPOILERS: None. But you might not feel so fresh afterwards.
SUMMARY: The body is a canvas, meant to be painted.
We would like to thank our wonderful, dare we say, goddess-betas, Dasha,
Kirsten, Gwen, and Alanna, who are currently covered in green goo, smoking far
too many Marlboro Lights, and waiting for the Chinese delivery person. Shame
on them.
Multiple-personality disorder is a nasty, nasty thing.
Tsk, tsk.
Feedback is better than margaritas -- [email protected]
INDIA INK
XXXXXX
TRAD&ADATT:Anasilv marzo 03
XXXXXXXXX
Passi nel corridoio ,echeggiano una cadenza misurata.
Fioche lampadine appoggiano un calda luce sulle pareti.
Il battito aumenta come in un infarto,mentre lei si avvicina alla porta di lui.
2 settimane perdute,2 settimane con il fantasma delle mani di lui, sulla sua
pelle, sotto le lenzuola troppo ruvide dell’hotel,i ricordi dei gemiti di lui le
ronzano nelle orecchie ,prova a coniugare l’odore delle mani di lui quando la
sfiora.
L’odore di lui in quei momenti,e mentre i ricordi diventano + potenti ,la
carne,le ossa e l’anima non possono distinguersi.
Appartamento 42.Le chiavi battono tra loro, tra dita nervose,lei si
ferna,respirando x l’anticipazione.
I ricordi saranno presto rinverditi.Ancora,prima che lei possa mettere la chiave
nella serratura,la porta si spalanca,e egli le sta dinanzi.
I ricordi si fondono con la realtà della figura di Mulder.
-Ciao,-le dice lui,le parole, + che un saluto, sembrano un singhiozzo.
La mano destra gli passa tra i capelli,la sinistra la accoglie con il tocco
delle dita sulla spalla.
Abbassando la testa in un poco caratteristico gesto timido,lei sorride alle
proprie scarpe.
Egli la fa entrare con una presa sicura,e sbatte la porta dietro di lei .
Il rumore di legno su legno riempie l’appartamento all’oscuro.
-Hai ricevuto la mia e-mail da Huston,-gli chiede lei,ma egli le blocca le
labbra con un dito.
-Non ora,+ tardi le notizie.Mani stringono spalle,Mulder la volta cosi che lei fronteggi la porta d’ingresso
.
In un unico,veloce,istante ,seta scivola sulla fronte di lei e poi tutto è nero.
Persi i segni ,iniziano le carezze.
-Cosa?La voce le esce ,quando sente un soffice respiro all’orecchio.
-Ti sono mancato?Senza attendere una risposta,egli continua,
-Tu mi sei mancata.La sua voce è cioccolato caldo mescolato con whiskey.
-Io…-Ho detto : non parlare,-il tono di lui l’avverte.
Lei accetta,l’esitazione lotta con l’eccitazione.
Con una presa ferma,egli la guida altrove.
Dopo pochi passi ,lei percepisce un tappeto sotto le scarpe e capisce che si
trova nella sua camera da letto.
L’odore di sandalo sopraffà il familiare odore di libri polverosi e passate
trasgressioni.
-I tuoi vestiti,Scully.Le mani di lei rimangono lungo i fianchi,le dita si stringono in pugni,provando
a capire.
-Che cosa hanno i miei vestiti?La voce di lui è burbera,le parole dispongono.
-Hai un bel completo,ma non starebbe bene, buttato sul pavimento.E poi le comanda.
-Togliteli x me.Con dita tremanti ,lei toglie i bottoni dalle asole e lascia cadere la
giacca,poi la camicia, veloce.
Lei ascolta il peso di lui sedersi sul letto, con uno scricchiolio familiare.
Abbandonata ma non sola,lei rabbrividisce nella calda stanza,la pelle d’oca le
gonfia la pelle.
-La gonna.-le ricorda lui.
Mentre si abbassa la gonna,lei ode il suono di una zip non sua e singhiozza
leggermente.
Egli è pronto x lei .
L’aspettativa è una presenza tangibile nella stanza.
-Nuda,Scully,non hai finito.Mentre le dita
uncinano le calze ,lei può percepire calore e umidità.
Lei prova dolore nel desiderio del tocco di lui,ma egli rimane distante.
Sorpesa nell’obbedienza ,lei attende il suo prossimo comando.
-Vuoi che ti tocchi ,vero,Scully?Lei trattiene il respiro.
-Toccati prima da sola.Preparati x me.Dita gelate passano lungo la magnificenza del suo seno,tracciando lenti circoli.
Mentre lei si lascia andare alla sensazione,la voce di lui segue le dita sul suo
corpo.
-Ti toccavi così ,quando eri a Huston?-Si..-sussurra lei.
-Pensavi a me?Lei fa di sì con la testa e geme.
-Oddio,si..Una mano arriva allo stomaco,verso un luogo desideroso di carezze.
Mentre le dita di lei passano attraverso l’umidità,lei ascolta il singulto del
respiro di lui.
-Carino,-mormora lui, -Scully,sai cosa stò facendo adesso?Lei immagina le mani di lui compiere il loro viaggio,parallelo al proprio.
-Mi stò toccando,come ho fatto ogni notte che sei stata via.Sai quanto sono
duro,adesso?Le ginocchia di lei si piegano lente,e lei compie un passo in avanti, x
mantenersi in piedi.
Le dita insistenti circondano il suo clitoride.
Lei vuole vedere l’immagine di sé stessa,e di lui che la fissa,,ma la benda
glielo impedisce.
-Mulder,io…Egli interrompe.
-Fai un passo avanti.Lei lo fa e sente il materasso contro il ginocchio.
-Stenditi sullo stomaco,-la guida lui.
Fredde lenzuola contro pelle bollente,lei obbedisce.
-Adesso,sei dove dove volevi.Il letto si sposta sotto di lei ,e il suo battito accelera all’avvicinarsi di
lui.
E poi,finalmente,lui la tocca.
Il corpo di lui la ricopre,fino a che lei può sentire null’altro, se non
materasso e Mulder.
Mani insistenti spingono contro i polsi di lei,tenendoli contro il materasso.
Il caldo respiro di lui le batte sul collo,la durezza del suo cazzo le carezza
una coscia.
Lei si arcua ,aspettandosi che lui la penetri,x riempirla.
Le dita di lui formano lenti circoli sulla sua pelle della schiena, in basso.
-Questo,-egli le ansima nell’orecchio,-questo commemora una notte di tanti anni
fa.Il mio tatuaggio,pensa lei,ricordando dolore misto a eccitazione.
Ancora,lui le parla.
-Voglio fare il mio marchio su di te,stanotte.Bruscamente,egli si toglie da lei,e lei ode che si alza in piedi.
Improvvisamente,la schiena nuda di lei percepisce freddo, senza il tocco della
pelle di lui.
Lei può udire il rumore del cassetto dell’armadio aprirsi.
Lei si volta e si siede.
-Scully,-la avverte lui,-ho un mucchio di cravatte in questo armadio.Ho bisogno
di usarne qualcuna su di te?Scully scuote la testa.
-No?-dice lui fermamente.
-Ne avrai bisogno stanotte,posso dirtelo.Bendata,lei rabbrividisce all’immagine e di nuovo, riassume la sua posizione
sottomessa,la volontà e il corpo di lei iniziano a esser creta che lui può
modellare a piacimento.
Con dita veloci,egli scivola seta attorno ai suoi polsi e li lega alla testiera
del letto.
-Xkè mi fai questo?-gli chiede lei ,con una voce che mischia paura e desiderio.
-Hai bisogno di star ferma ,x me,Scully.-lui è irritato.
Con familiare facilità,egli prende i suoi fianchi tra le mani e lei percepisce 2
cuscini scivolarle sotto.
Il suo respiro si mozza e, istintivamente, allarga le gambe x lui.
Egli passa le dita lungo la sua nuova pelle esposta,aprendola con la punta delle
stesse.
2 dita entrano in lei,e il respiro di lui scivola sul suo tatuaggio.
-Sei una brava ragazza,Sei pronta x me ,ora..La risposta di lei è battere i fianchi contro le mani di lui.
-Posso assaggiarti sulla punta delle mie dita.Mi stuzzica,accetta lei .
-Dammele,-geme lei contro il cuscino ,le gambe ancora + aperte.
Le parole di lui sono proiettili sulla pelle di lei.
-Non ancora..-Ti prego,-sussurra lei,quasi ,ma non del tutto, vergognandosi di esser ridotta
a pregarlo.
Lei percepisce i polpastrelli di lui bollenti e bagnati, dolcemente tracciare
intricate linee sulla schiena,circondando il suo tatuaggio, lungo le sue
vertebre.
Poi le sensazioni si interrompono.
Lei ascolta un leggero movimento , quando il materasso scivola sotto le mosse di
lui.
Improvvisamente,linee sono tracciate sulla sua schiena,ma adesso il calore è
rimpiazzato da una sensazione fredda e solleticante.
-Che stai facendo?-
La voce di lui è quasi un pensiero ad alta voce.
-Stò lasciando il mio marchio.La carezza arriva ai suoi fianchi,dove la rotondità delle sue natiche incontra
la snellezza della sua schiena.
Tracce bagnate salgono sulle sue vertebre.
Lei si morde il labbro,e apre gli occhi con sospresa contro la benda,che è
scivolata in basso ,e le mani di lui la risistemano.
-Mi stai dipingendo,Mulder?-gli chiede.
Egli non dice nulla,continuando a viaggiarle sulla schiena.
Ogni sbuffo di respiro raffredda l’umidità della pelle di lei .Lei sposta i
fianchi,desiderandolo in sé.
E poi egli scivola in lei ,muovendosi avanti ad ogni colpo di pennello.
Colpo dopo colpo,egli la dipinge dentro e fuori.
-Sei la mia tela,stanotte,-sussurra lui al suo orecchio, in un elaborato
brontolio.
Lei vuole spostarsi,x voltarsi e fronteggiarlo.
Ma il mistero ha potere eccitante ,così potente come l’incontro dei loro corpi.
Lei non si sarebbe mai aspettata che gli piacesse qesto ,e adesso lo fa.
Scully può percepire l’assenza del pennello,rimpiazzato dai pettorali di lui
,pressati sulla propria schiena.
-Il mio lavoro è finito.E ora egli si stà marcando con me,lei immagina.
Egli è ancora in lei,il suo corpo legato a quello di lei.
Il tempo si addensa in un istante,mentre essi respirano all’unisono.
Lei lo tiene in sé,fino a che il desiderio di scopare lo sopraffà.
-Forte,-mormora lei tra le lenzuola.
Una sola parola basta.
La mancanza si dissolve in frenesia, quando egli si guida in lei ,con fiero
desiderio.
Lei urla in toni avidi a lui,x farlo colpire + forte,x condurli alla
conclusione.
-E’ ora.E lo è .
Mani rudi spostano capelli dalla nuca di lei ,e lei percepisce i denti di lui,
morderle lungo il collo.
Le mani di lui si spostano lungo le braccia di lei,trovando le sue mani e
stringendole con le proprie.
Il piacere inizia a debordare attraverso di lei.
Nonorestirononresistononpossoresistere.
Ohdio
Mentre lei è spinta all’apice,i denti di lui si chiudono sulla sua pelle
,marchiando il momento in cui lei viene.
In quel momento, lei è venuta x lui.
I lamenti nella gola di lei sono contrapposti dai brontolii di lui, lei apre la
bocca x lui ,lasciando uscire i suoni,spingendolo a raggiungerla.
I colpi aumentano il
ritmo ,una cacofonia di suoni e movimenti.
Due amanti vengono insieme.
Poi,lentamente,ritornano in sé stessi.
Egli ,lentamente, rotola via da lei e lei protesta x la perdita di
sensazioni,poi capisce che lui la libera dalla benda.
Mulder gentilmente la solleva,poi toglie le cravatte che erano servite da corde.
I colori riempiono la visione di lei.
La luce di dozzine di candele lì sistemate, ballano con
stanza.
ombre, attorno la
-Andiamo allo specchio,-sussurra lui,esausto.
Si alzano,ma le loro gambe li tradiscono,e si reggono l’una all’altro, nel corto
viaggio lungo la stanza,fino allo specchio sul retro dell’anta dell’armadio.
E poi,guardandosi riflessa,lei ferma il respiro.
Linee nere di inchiostro indiano ,intricate linee sul piccolo spazio della sua
schiena bianca.
Il contrasto di bianco e nero è affascinante,quasi bello come lui.
La voce di lui è debole.
-Fare l’amore può essere arte,Scully.FINE
The writers are a bit punchy at this point.
Good night.
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