Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per l’ Emilia Romagna SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ALESSANDRO VOLTA Via Verdi, 10 - 41030 Bomporto (MO) - Tel. 059.909233 - Fax 059.818198 Sito web: www.scuolamediabomporto.it - e-mail: [email protected] __________________________________________________________ 1 Piano dell’Offerta Formativa Anno scolastico 2014/15 Indice - Introduzione 3 - Piano dell’Offerta Formativa d’Istituto 5 - Staff organizzativo e di progettazione 6 - Carta d’identità della scuola 8 - Modello orario 10 - Collaborazione con le famiglie 11 - Patto di corresponsabilità educativa 11 - Progetti ed attività programmate 2014/2015 13 - Rapporti scuola-territorio 17 - Protocollo di accoglienza genitori e alunni stranieri 18 - Integrazione degli alunni certificati ai sensi della legge 104/92 19 - Accoglienza degli alunni portatori di disturbi specifici di 20 apprendimento - Gruppo Operativo Sicurezza 23 - Criteri per la formazione classi prime 25 - Regolamenti 26 2 INTRODUZIONE Il Piano dell’Offerta Formativa è uno dei principali elementi di innovazione introdotti dal Regolamento dell’Autonomia Scolastica, Decreto del Presidente della Repubblica n. 275 dell8 marzo 1999(emanato in attuazione dell’art. 21 della Legge Delega n. 59 del 1997, nota anche come Legge Bassanini). Il D.P.R. n. 275 attribuisce a tutte le scuole l’autonomia amministrativa e la personalità giuridica: muta lo stato giuridico della scuola, che, da struttura periferica totalmente dipendente dal centro,diventa un ente dotato di prerogative e competenze proprie. Come prevede il Regolamento, l’autonomia scolastica è finalizzata “alla realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell’efficienza e dell’efficacia del servizio scolastico, all’integrazione ed al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all’introduzione di tecnologie innovative ed al coordinamento con il contesto territoriale”. Le parole chiave del testo possono essere così interpretate: - Flessibilità: capacità di adattarsi e di farsi carico di situazioni diverse - Diversificazione: saper offrire risposte adeguate ai differenti bisogni degli alunni - Efficacia: ottenere le migliori prestazioni scolastiche elevando la qualità del servizio - Efficienza: perseguire il miglior rendimento con piena rispondenza ai fini ed alle funzioni di ogni componente l’istituzione scolastica - Integrazione: garantire a tutti gli alunni pari opportunità e considerazione - Utilizzo risorse e strutture: programmare la migliore gestione per il processo educativo evitando sprechi e dispersione di competenze - Tecnologie innovative: utilizzare tutte le nuove metodologie didattiche e le strumentazioni innovative - Coordinamento con il contesto territoriale: la scuola deve essere attivamente collegata con il territorio Il Regolamento dell’Autonomia all’art. 3 così definisce il P.O.F.: “il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche”. Il P.O.F. prevede procedure definite per la sua predisposizione: Elaborazione ed approvazione da parte del Collegio dei Docenti Adozione da parte del Consiglio di Istituto Pubblicizzazione alle diverse componenti scolastiche Il P.O.F. è un atto di indirizzo che diviene vincolante per la scuola e impegna tutti gli operatori scolastici alla sua realizzazione. Queste le principali caratteristiche che il Regolamento dell’Autonomia all’art 3 individua nel P.O.F.: - Il P.O.F. ha il compito di rappresentare l’identità culturale della scuola attraverso la progettazione e la programmazione di diversificate attività formative e didattiche - Il P.O.F. deve trovare corrispondenza negli obiettivi didattici ed educativi generali definiti a livello nazionale dal Ministero della Pubblica Istruzione 3 - Il P.O.F. è un documento di garanzia perché prevede la partecipazione delle varie componenti scolastiche ed è portato a conoscenza dell’utenza - Il P.O.F. è uno strumento di integrazione con il territorio, in quanto tiene conto della realtà socio-economica e culturale della realtà locale ed è ad essa collegato Il P.O.F. è corredato da una serie di documenti più articolati e specifici che la scuola elabora ed aggiorna e che sono disponibili presso le sedi: Regolamento interno di Istituto Programmazione educativa e didattica Strumenti per il monitoraggio e la valutazione del servizio e dell’attività formativa Contrattazione d’Istituto Piano di valutazione del rischio Legge 626 / 94 Regolamento programmatico della sicurezza (privacy) Legge 196/03 4 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA D’ISTITUTO EGUAGLIANZA ED EQUITÀ nell’erogazione del servizio scolastico a tutti gli alunni, senza alcuna discriminazione per motivi riguardanti sesso, etnia, lingua, religione, condizioni psicofisiche e socio ambientali La scuola, nell’articolare questo piano, intende garantire in modo particolare: EFFICIENZA/EFFICACIA attenzione prioritaria ai risultati ottenuti dagli alunni come criterio base per fissare interventi o modificarli. INTEGRAZIONE COL TERRITORIO con le cui agenzie organizzare percorsi funzionali alla formazione dei ragazzi. SCUOLA FORMATIVA Che offre occasioni di sviluppo della personalità in tutte le direzioni, che potenzia le capacità individuali, che educa alla responsabilità, alla partecipa-zione, ad una crescente autonomia. SCUOLA ORIENTATIVA Che favorisca ed incoraggi l’alunno ad essere soggetto attivo della propria crescita e lo metta in condizione di operare scelte realistiche per sé in relazione al contesto sociale in cui vive. OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI Abitudine ad un corretto comportamento nei rapporti interpersonali. Capacità di ascolto e comprensione di un messaggio, capacità di lettura corretta, scorrevole ed espressiva, sviluppo graduale della capacità di osservare, descrivere e analizzare fatti e fenomeni anche nei loro singoli aspetti. Capacità di individuare e di applicare relazioni, proprietà e procedimenti logici, capacità di esprimersi oralmente e per iscritto in modo chiaro, corretto, secondo sequenze logiche, usando linguaggi specifici. Capacità di rielaborare personalmente i contenuti proposti. Acquisizione di un corretto ed efficace metodo di lavoro e studio. Partecipazione attiva e collaborativa alle attività di classe. 5 STAFF ORGANIZZATIVO E DI PROGETTAZIONE RUOLO FUNZIONI Dirigente Scolastico Prof. Vaccari Luigi Organizzazione e coordinamento di tutte le attività, gestione strategica delle risorse umane e finanziarie, promozione della qualità del servizio, gestione del rapporto con enti esterni. Collaboratore Vicario Prof.ssa Ivana Traversi Sostituzione del Dirigente, svolgimento di attività in supporto ai docenti in merito all’organizzazione didattica. Collaboratore Prof.re Dario Cafiero Collaboratore del Dirigente che svolge, in stretta collaborazione con lo stesso, le funzioni di coordinamento e gestione suddette. Funzione Strumentale “Handicap e Disagio” Prof.ssa Rosa Iapicco Prof.re Massimiliano Zanoli Coordinamento dei servizi per il sostegno, partecipazione ai GLH d’istituto e al GLHO, rapporti con le ASL, individuazione delle situazioni di disagio scolastico, stesura dell’orario degli educatori e dei docenti di sostegno. Funzione Strumentale “Coordinamento didattico – POF” Prof.ssa Iara Muzzioli Coordinamento e revisione del P.o.f., rapporti scuolafamiglia, monitoraggio delle attività progettuali, formazione docenti (informazioni e proposte), accoglienza degli alunni. Funzione Strumentale “Comunicazioni informatiche” Prof.re Nicola Manuel Cavazza Aggiornamento sito della scuola; aggiornamento postazioni informatiche della scuola; comunicazioni informatizzate ai docenti; collaborazione in ambito gestione classe 2.0; sperimentazione utilizzo registro elettronico “Spaggiari”. Funzione Strumentale “BES” Prof.re Ruggiero Sozio Prof.ssa Fiorentina Pastore Rapporti con Enti Locali (Comune, ASL, Ass.Domus, CSH), rapporti con enti e associazioni, pubblici e privati collegati con la scuola, coordinamento servizi per gli alunni con DSA, programmazione degli interventi di recupero, presa visione e diffusione dei comunicati e utilizzo degli strumenti di supporto, stesura dell’orario degli interventi di recupero; coordinamento alunni BES e rapporti con i Servizi Sociali del territorio. 6 RAPPRESENTANZA SINDACALE UNITARIA Sig.ra Paola Zaminga, Calzolari Maria Grazia: RSU Sig.ra Scavone Caterina: RSU Sig.re Franchino Concetta e Giuseppe Marchì (delegati dai sindacati) Franchina Concetta: Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Benuzzi Maria Cristina: Addetta per la prevenzione e la sicurezza LA SEGRETERIA “A.Volta”: Contatti: Personale Telefono 059/909233 Fax 059/818198 e-mail [email protected] Nome Funzioni Responsabile dei serviziAmministrativi e del personale A.T.A Gestione Servizi Contabili Setti Stefania Direttore Amministrativo Definizione di regole condivise che il Dirigente è tenuto ad applicare nella gestione delle risorse del personale. Scavone Caterina Assistenti Amministrativi Gestione Area Personale Fabrizia Fava Cei Ilaria Gestione Area alunni Fabrizia Fava – Cei Ilaria Gestione Area Protocollo Orario di funzionamento UFFICIO DI SEGRETERIA Lunedì: Martedì: ORARIO APERTURA AL PUBBLICO dalle ore 7,30 alle ore 14,00 dal Lunedì al Venerdi: 11,00 – 13,00 ----------------------------------Sabato dalle ore 8:00 alle ore 13,00 dalle ore 7,30 alle ore 14,00 Mercoledì: dalle ore 7,30 alle ore 14,00 Giovedì: dalle ore 7,30 alle ore 14,00 Venerdì dalle ore 7,30 alle ore 14,00 Sabato: dalle ore 7,30 alle ore 14,00 7 CARTA D’IDENTITA’ DELLA SCUOLA Indirizzo: Telefono: Fax: E-mail Sito internet Via A.Volta, 10 059-909233 059-818198 [email protected] Numero totale alunni: 549 Numero totale docenti: 51 Personale ATA: 10 Bomporto 549 8 7 8 Numero alunni Classi prime Classi seconde Classi terze Totale classi 23 Laboratori e Aule speciali Informatica Musicale Scienze Artistica Ed. Tecnica Biblioteca Audiovisivi Sostegno Alfabetizzazione Palestra Audit./ Aula Magna 1 2 1 2 1 1 1 2 1 1 1 8 Attrezzature informatiche Nelle aule dell’istituto, sono presenti circa 23 postazioni con computer, di cui n°15 con L.I.M. (Lavagna Interattiva Multimediale) e 8 di sole postazioni informatiche. Ogni corso della scuola è munito di almeno una postazione dotata di L.I.M. . La nostra scuola dispone, inoltre, di diverse postazioni a computer fisse così dislocate: - AULA INFORMATICA INSEGNANTI N°2 PRESIDENZA N°1 LABORATORIO INFORMATICA N°15 AULA ALFABETIZZAZIONE N°1 Classe 2.0 Nell’ambito del progetto “Informatizzazione per le scuole colpite dal sisma”, Coop Estense – di concerto con l’Assessorato Regionale e l’Ufficio Scolastico Regionale – ha destinato dei fondi a supporto dell’innovazione didattica e tecnologica delle scuole danneggiate dal sisma del 2012 in Emilia, destinando a 58 scuole terremotate altrettante “classi 2.0” complete di lavagne interattive, computer ed un tablet per ciascun studente, nonché percorsi formativi e qualificanti per gli insegnanti. La nostra scuola ha quindi ricevuto un kit tecnologico di tipo “mixed mobile” per una “classe 2.0”, composto da: -una LIM (Lavagna Interattiva Multimediale); -un notebook d’aula; -un tablet d’aula (per il docente) -un tablet Nexus 7’’ per ciascun alunno. Durante questo anno scolastico alcuni docenti della classe 2.0 stanno frequentando dei corsi di formazione sia di tipo metodologico-didattico che tecnologico (su: LIM e setting d’aula; utilizzo dei tablet Nexus; utilizzo delle “Google Apps for Edu”). Il progetto si pone l’obiettivo di favorire l’adozione di un nuovo modello d’uso della tecnologia a scuola, che favorisca l’utilizzo dei supporti multimediali nello svolgimento quotidiano del lavoro in classe, al fine di garantire il massimo coinvolgimento personale degli alunni ed una maggiore autonomia di lavoro nella costruzione della conoscenza e nell’apprendimento. 9 MODELLO ORARIO Piano orario settimanale L’Istituto è organizzato con un’unica struttura oraria a tempo nomale a 30 ore settimanali distribuite su sei mattine come da schema: Mattina 1 2 3 4 5 Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Quadro delle discipline Il quadro delle discipline e il loro numero di ore durante la settimana nei tre anni della Scuola Media è rappresentato nella seguente tabella. Classe prima Classe seconda Classe terza Italiano Storia Geografia* 10 10 10 Scienze matematiche 6 6 6 Prima Lingua straniera: Inglese 3 3 3 Seconda lingua straniera: Francese 2 2 2 Tecnologia/Informatica 2 2 2 Arte e Immagine 2 2 2 Musica 2 2 2 Scienze motorie 2 2 2 Religione /Studio Guidato 1 1 1 30 30 30 Disciplina \ Ore Totale (*) Per tutte le classi è stato ampliato il Piano dell'offerta formativa offrendo la seconda lingua straniera (francese). 10 COLLABORAZIONE CON LE FAMIGLIE L'azione educativa passa attraverso una stretta collaborazione fra scuola e famiglia, realizzata attraverso: Gli organi Collegiali: Consiglio d’Istituto, Consigli di Classe aperti a tutti i genitori, Rappresentanti di classe; Ricevimenti generali pomeridiani secondo il calendario distribuito; Ricevimenti settimanali individuali secondo il calendario distribuito; Contatti epistolari o telefonici in caso di necessità; Iniziative di studio e dibattito sulle problematiche della formazione, in collaborazione con le organizzazioni pubbliche e le Istituzioni Locali; Comitato Giocasport. e non solo Comitato genitori Il comitato genitori è stato istituito nell’anno scolastico 2013/2015. Lo scorso anno scolastico il comitato in collaborazione con alcuni docenti e il CEIS ha realizzato la tinteggiatura di 3 aule scolastiche con merenda finale e ha rappresentato un significativo esempio di cooperazione scuola – famiglia. Durante la festa finale dell’istituto i genitori hanno inoltre svolto una vendita di torte e gnocco per raccogliere fondi per la scuola. PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA Il presente patto di corresponsabilità stabilito tra la scuola, la famiglia e lo studente, si propone di favorire e sviluppare un clima positivo e costruttivo, nell'interesse primario dell'alunno e del suo percorso didatticoeducativo. Relazioni Partecipazione Interventi educativi LA SCUOLA SI IMPEGNA A….. Favorire un ambiente sereno e adeguato al massimo sviluppo delle capacità dell’alunno. Promuovere rapporti interpersonali positivi fra alunni ed insegnanti, stabilendo regole certe e condivise. LA FAMIGLIA SI INPEGNA A….. Considerare la funzione formativa ed educativa della scuola e a dare ad essa la giusta importanza. Educare i figli alle regole del vivere civile, dando importanza alla buona educazione, al rispetto degli altri e delle cose di tutti. Tenere in considerazione le proposte formative e organizzative di alunni e genitori. Prendere in considerazione le eventuali proposte avanzate dai genitori. Mandare avvisi, comunicazioni e annotazioni per tenere sempre informate le famiglie. Partecipare attivamente alle riunioni previste. Firmare sempre tutte le comunicazioni per presa visione facendo riflettere il figlio, ove 11 L’ALUNNO SI IMPEGNA A…. Comportarsi correttamente con compagni ed adulti, nel pieno rispetto degli altri. Utilizzare correttamente gli spazi disponibili e il materiale della scuola. Accettare il punto di vista degli altri e sostenere con correttezza la propria opinione. Esprimere il proprio pensiero. Collaborare alla soluzione dei problemi. Riflettere con adulti e compagni sul comportamento da evitare. Riflettere su eventuali Favorire negli alunni l'acquisizione di competenze sociali e comportamentali. opportuno, sulla finalità educativa delle comunicazioni. Interventi didattici Migliorare l’apprendimento degli alunni, effettuando interventi mirati alla risoluzione dei problemi. Prendere periodico contatto con gli insegnanti. Cooperare con loro per la risoluzione di problemi. Vigilanza Garantire all’interno dell’edificio scolastico la vigilanza da parte di tutto il personale della scuola. Puntualità Garantire la puntualità, la regolarità e l’efficienza del servizio scolastico. Compiti Fare in modo che ogni lavoro intrapreso venga portato a termine e verificare con regolarità lo svolgimento dei compiti. Ripartire il carico di lavoro in base all'orario della scuola. Valutazione Controllare con regolarità i compiti e correggere le verifiche in tempi ragionevolmente brevi. Garantire la trasparenza delle valutazioni. Comunicare obiettivi e contenuti della verifica. In caso di ritardo, la famiglia si impegna ad accompagnare il minore; in caso di uscita anticipata il genitore si presenta con documento, se persona diversa con delega e documento. Garantire la regolarità della frequenza scolastica. del figlio. Giustificare puntualmente le eventuali assenze e ritardi. Garantire la puntualità Aiutare i figli a pianificare il lavoro e ad organizzarsi (orario, angolo tranquillo, controllo diario, preparazione della cartella, ecc…) Richiedere ai figli di portare a termine ogni lavoro intrapreso. Collaborare per potenziare nel figlio una coscienza delle proprie risorse e dei propri limiti. 12 annotazioni ricevute. Tenere un comportamento adeguato e corretto per ogni situazione. Partecipare con impegno a tutte le attività didattiche proposte. Chiedere sempre chiarimenti per risolvere dei dubbi. Tenere un comportamento corretto e a mantenere l’ordine per favorire la vigilanza. Rispettare l’ora di inizio delle lezioni. Fare firmare gli avvisi scritti. Prendere regolarmente nota dei compiti assegnati Svolgere i compiti con ordine e regolarità. Riflettere sugli errori delle verifiche come occasione di miglioramento. Riconoscere le proprie capacità, le proprie conquiste ed i propri limiti come occasione di crescita. PROGETTI ED ATTIVITÀ PROGRAMMATE 2014/15 Vengono di brevemente illustrati i progetti didattici e l’ampliamento dell’offerta formativa i quali sono stati suddivisi nelle seguenti 5 aree tematiche: 1. Educazione alla salute, educazione ambientale 2. Sostegno alunni 3. Accoglienza, continuità, educazione alla cittadinanza 4. Attività di recupero, potenziamento, arricchimento 5. Attività espressive, laboratoriali, motorie FINALITA’ Classi prime “Rischi e risorse della rete”: aumentare la consapevolezza delle risorse e dei rischi nell’utilizzo della rete e all’affettività dei social-netwoork come strumento di relazione. Classi terze “Educazione all’affettività e alla sessualità”: fornire un supporto formativo ed informativo all’identità sessuata dei ragazzi, aiutarli: nella promozione dell’accettazione di sé, nella capacità di guardare alla sessualità come mezzo di crescita e di sviluppo della persona in relazioni significative, nel riconoscimento della differenza dell’altro. Nelle classi terze: attività di laboratorio per approfondire di alcune Corsi CEAS tematiche scientifiche – tecnologiche relative all’energia. Sostegno alunni DSA Prevenire il disagio e offrire opportunità di successo negli apprendimenti scolastici agli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (Dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia,…); recupero di abilità di base, acquisizione di nuove strategie di apprendimento, che consentano l’utilizzo autonomo di strumenti in grado di migliorare il rendimento scolastico e di accrescere l’autostima e la motivazione. Favorire l’integrazione degli alunni non italofoni attraverso un Corso italiano L2 miglioramento delle competenze linguistiche in italiano L2. Confrontare le proprie problematiche adolescenziali con adulti Spazio Ascolto (psicologo) diversi dai propri insegnanti. Laboratorio teatrale Favorire il benessere fisico e psichico attraverso forme di espressività / comunicazione nel piccolo gruppo con alunni disabili. Presentare la scuola, la sua organizzazione, la sua offerta formativa Accoglienza ed i suoi laboratori a genitori ed alunni delle classi quinte delle continuità scuole primarie. Favorire la riflessione su se stessi, migliorare la capacità di Accoglienza classi comunicazione, promuovere situazioni di benessere personale e prime relazionale. Riconoscere i paesi ricchi e quelli poveri, le cause che portano a Globalizzazione questi squilibri e le possibili soluzioni concrete e personali. Educare al rispetto delle regole, educare ad una vita sociale attiva, CRU educare al rispetto dell’ambiente, favorire un senso di appartenenza alla scuola ed al territorio. Compresenza italiano Recuperare o potenziare le proprie conoscenze e competenze in italiano e matematica con la suddivisione della classe in due gruppi / matematica (potenziamento e recupero). Potenziamento lingua Migliorare, attraverso il lavoro nel piccolo gruppo, le competenze nella lingua inglese. inglese AREA PROGETTO 1 Educazione 1 2 2 2 2 3 3 3 3 4 4 13 4 Recupero italiano/matematica/ Migliorare le proprie conoscenze e competenze in italiano, matematica e inglese attraverso attività a classi aperte nel piccolo gruppo. inglese 4 Laboratorio Scienze 4 Giochi matematici 4 Corso latino 4 Inglese scientifico 4 Logica matematica 5 Il nostro diario 5 Laboratorio creativo 5 Mercatini 5 Alunni in difficoltà 5 Giornalino 5 Band in rock 5 GOS 5 Festa Giocasport 5 Attività sportive Migliorare le capacità pratiche e le conoscenze scientifiche grazie ed attività a gruppi nel laboratorio di scienze. Promuovere l’interesse nei confronti della matematica vista anche come “gioco” e momento di competizione tra pari. Potenziare la lingua italiana, arricchire il proprio lessico ed acquisire i primi rudimenti morfologici della lingua latina. Affrontare ed approfondire contenuti scientifici utilizzando la lingua inglese. Ampliare le proprie conoscenze in matematica relativamente a contenuti e giochi di logica. Progettare la copertina del prossimo diario scolastico della scuola; utilizzare le principali tecniche espressive; sviluppare la propria manualità e creatività. Sviluppare la manualità e la creatività degli alunni utilizzando diversi tipi di materiali. Realizzare tre mercatini (Natale, Primavera, festa di fine anno) relativamente a manufatti prodotti dai ragazzi stessi con diverse tecniche e materiali. Creare un percorso individuale contro l’insuccesso scolastico attraverso attività laboratoriali. Realizzare, grazie al contributo di ciascuna classe, il giornalino della scuola in formato digitale. Acquisire e consolidare le pratiche e le competenze musicali vocali e strumentali. Allestimento di un musical. Attività di preparazione per la manifestazione musicale della festa di fine anno Realizzare una festa con tutti gli alunni della scuola insieme all’associazione “Giocasport e non solo”. Migliorare le capacità motorie attraverso attività sportive individuali e a squadre, incontri con esperti, partecipazioni a iniziative sportive locali (corsa campestre, gare di atletica leggera, camminata del Lambrusco si San Martino, progetto Liujo, progetto nuoto, tornei di pallamano, pallavolo, madball, calcetto, palla tra due fuochi). 14 Vengono ora descritti in modo più approfondito alcuni dei progetti sopra citati. ACCOGLIENZA – CONTINUITA’ Motivazioni-finalità Consapevoli che la continuità formativa è indispensabile favorire la socializzazione e la motivazione alla studio, la nostra scuola promuove un progetto di accoglienza che inizia dalle classi quinte della scuola primaria. Le finalità principali sono quelle di presentare la scuola, la sua organizzazione, la sua offerta formativa ed i suoi laboratori sia agli alunni sia ai genitori. Risorse umane Il progetto prevede l’intervento del Dirigente Scolastico, di alcuni docenti della scuola e di alcuni alunni delle classi terze coordinati dai loro docenti. Obiettivi - Far conoscere ai genitori e agli alunni la realtà della nostra scuola, la sua organizzazione e la sua offerta formativa; Facilitare il passaggio tra i due ordini di scuola (primaria e secondaria); Presentare alcuni dei lavori più rappresentativi realizzati dagli alunni della scuola. Fasi che compongono il progetto Il progetto consiste in due aperture straordinarie della scuola durante il quale il Dirigente Scolastico e alcuni docenti presenteranno, ai genitori e agli alunni, la scuola ed i suoi laboratori, il piano dell’offerta formativa, la formazione delle classi prime e le modalità di iscrizione. In particolare sono previste attività in cui alcuni alunni di terza media mostreranno i lavori svolti all’interno dei laboratori attraverso brevi esibizioni pratiche (musica) o illustrazione dei lavori più rappresentativi (arte). ACCOGLIENZA CLASSI PRIME Motivazioni-finalità Nella nostra scuola l’accoglienza dei nuovi alunni rappresenta un tassello fondamentale per questo ogni anno viene attivato questo progetto rivolto a tutti gli alunni delle classi prime. Le finalità sono principalmente quelle di favorire la riflessione su sé stessi, di migliorare le capacità di comunicazione e di promuovere situazioni di benessere personale e relazionale. Risorse umane Il progetto prevede un intervento di un’ora alla settimana per un totale complessivo di 6 ore per ciascuna classe prima affidato ad un’un operatore esterno, affiancato da un docente della classe. Obiettivi - Incentivare la socializzazione; Favorire il rispetto delle personalità dei compagni; Sviluppare la fiducia in sé stessi e l’autostima. Fasi che compongono il progetto Nel prime settimane di scuola verranno svolte delle lezioni articolate su diversi piani di intervento: fisico, emotivo, cognitivo. Verranno utilizzati giochi teatrali o para-teatrali che riguardano l’introspezione, la relazione, il confronto e la comunicazione. Le attività verranno svolte con l’intera classe nell’aula magna o nella classe e saranno coordinate da una professionista esperta in progetti di accoglienza alunni. Al termine del progetto le insegnanti che hanno affiancato le classi relazionano sull’andamento dell’attività e sui risultati. 15 PROGETTO ALFABETIZZAZIONE Motivazioni-finalità Nella Scuola ”A.Volta” il “progetto alfabetizzazione”, con l’attivazione di laboratori di Italiano L2, è ampiamente consolidato da esperienze condotte sin dall’inizio degli anni ’90. Esso è motivato dalla presenza sempre crescente di alunni non italofoni e dalla necessità di favorire un reale processo di integrazione all’interno dei gruppi classe, tenendo conto che la scuola opera in una comunità multilingue e multietnica. Risorse umane Il progetto prevede un intervento di 10 ore settimanali di insegnamento di Italiano L2 per tutto l'anno scolastico svolte da un esperto esterno che da anni opera nella nostra scuola. Obiettivi - Promuovere e potenziare l'integrazione linguistica degli studenti - Applicare il Protocollo di accoglienza incluso nel POF, favorendo la comunicazione fra scuola e famiglie. - Attivare laboratori di Italiano L2: corsi di primo livello per gruppetti di alunni neo arrivati non italofoni che pervengono anche in corso d’anno per facilitare e accelerare il possesso di una lingua comunicativa; corsi di secondo livello per il consolidamento della comprensione, della produzione linguistica e della riflessione grammaticale; corso di graduale acquisizione di una “lingua per lo studio” per gruppetti di alunni già in possesso di una lingua comunicativa; corso di preparazione per il colloquio d'esame. Fasi che compongono il progetto Nel periodo iniziale di frequenza agli alunni stranieri delle classi prime e ai neo arrivati vengono somministrate le prove d’ingresso per individuare chi necessita di un intervento di alfabetizzazione. Tenendo conto dei gruppi già esistenti l’anno scolastico precedente e dei nuovi inserimenti, vengono quindi costituiti gruppi di livello il più possibile omogenei, in relazione alla conoscenza della nostra lingua e al tempo trascorso dal primo inserimento nella scuola italiana. In base alle diverse situazioni di partenza, vengono quindi predisposti i relativi piani di lavoro e trasmessi ai docenti coordinatori delle classi di appartenenza degli alunni. Prima degli scrutini dei due quadrimestri si consegnano ai coordinatori le valutazioni analitiche dell’attività di alfabetizzazione. A fine anno scolastico le insegnanti relazionano sull’andamento dell’attività e sui risultati. CONSIGLIO DEI RAGAZZI DEI COMUNI DELL'UNIONE DEL SORBARA (CRU) II CRU è espressione significativa della collettività dei ragazzi dei Comuni dell'Unione del Sorbara. Suo compito è quello di esprimere le opinioni e il punto di vista dei ragazzi del territorio, di contribuire alla gestione dello stesso, prendendo decisioni, promuovendo iniziative, verificandone l'efficacia. Le finalità a cui si ispira il CRU sono in sintonia con quelle espresse nello statuto dei Comuni dell'Unione. In particolare il CRU fonda la propria azione sui principi di libertà, di uguaglianza e di solidarietà. Cosa fa il Consiglio dei Ragazzi dell'Unione? Il Consiglio dei ragazzi deve attivarsi in piena autonomia, avendo con l'Amministrazione dell'Unione un rapporto molto stretto. Può operare su tre livelli: 1. suggerire i settori in cui spendere la piccola (ma non tanto) somma di denaro a disposizione; 2. far sentire la propria voce, avanzare le proprie proposte su progetti che l'Unione si accinge a realizzare; 3. proporre idee e progetti per la scuola e la città del futuro. Rientra nelle competenze del Consiglio Dell'Unione dei Ragazzi sensibilizzare i giovani, 16 promuovere iniziative, nonché aderire a proposte di altri Enti, analizzare problemi e trovare soluzioni nei seguenti ambiti : * politica ambientale e territorio * sport * tempo libero * regolamento disciplinare della scuola media * cultura e spettacolo * pubblica istruzione * solidarietà e pace nel mondo II CRU terrà rapporti oltre che con il Consiglio dell'Unione, con il Consiglio d'istituto e Collegio Docenti della S.M., il Comitato genitori, ed altri Enti presenti sul territorio le cui competenze abbiano relazioni con quelle del CRU (associazioni culturali e del volontariato Parrocchie, associazioni sportive, , ecc.) Come si "costruisce" un Consiglio Comunale dei Ragazzi Occorrono assemblee preparatorie e un preciso momento elettorale nel quale m tutte le classi contemporaneamente si svolgono le elezioni. I ragazzi che intendono candidarsi si iscriveranno alla lista dei candidati costituita ogni classe e presenteranno la propria proposta scritta alla classe. Si costituirà un seggio con l'aiuto dell'insegnante in servizio, con il compito di organizzare tutte le operazioni di voto e scrutinio e redigere l'apposito verbale. Ogni elettore potrà esprimere una preferenza scegliendo tra i candidati. Sulla base dei risultati ottenuti si eleggerà il rappresentante di classe (Consigliere) e il consigliere supplente, in caso di impedimento del primo; in caso di parità si procederà al ballottaggio. Si sarà così ottenuto il gruppo dei consiglieri che opererà durante l'anno scolastico, cosi si potrà procedere all'insediamento del CRU e si dovranno svolgere gli incontri tra gli eletti finalizzati alla preparazione programmi e alle candidature a Presidente. Potranno candidarsi a Presidente ciascuno dei consiglieri eletti iscrivendosi alla lista dei candidati, che sarà esposta in ogni classe. In seguito si terrà la seconda seduta elettorale per eleggere il Presidente CRU. In caso di parità si effettuerà il ballottaggio tra i candidati più votati. Sarà nominato Presidente il candidato che avrà avuto il maggio numero di voti, al secondo classificato sarà affidato l’incarico di Vice-Presidente. RAPPORTI SCUOLA-TERRITORIO Il Piano dell’Offerta Formativa si realizza anche grazie all’importante collaborazione con enti del territorio: COMUNE DI BOMPORTO: Biblioteca (attività di animazione, musica, teatro), Piscina; UNIONE DEL SORBARA; COMUNE DI RAVARINO: Caritas Parrocchiale; COMUNE DI NONANTOLA: Archivio Storico e Museo, Biblioteca, Centro di Educazione Ambientale, Fondazione Villa Emma, Fonoteca Officine Musicali; ASL; Associazione Domus; Centro Servizi sostegno alla Persona (CSSP) di Castelfranco Emilia; CEAS. 17 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA GENITORI E ALUNNI STRANIERI Cosa Domanda di iscrizione: Dare informazione sulla scuola Richiedere la documentazione Fissare un appuntamento con l’insegnante facilitatore Colloquio con i genitori e l’alunno: Compilazione della domanda di iscrizione Raccolta di informazioni sul ragazzo, la famiglia, il progetto migratorio Presentazione alla famiglia delle modalità di inserimento e del regolamento della scuola Approfondimento conoscenza dell’alunno Ricognizione situazione di partenza tramite test di ingresso Prima conoscenza dell’ambiente scolastico Prima presentazione dell’organizzazione:orari,attività Determinazione della classe Tenendo conto di: età scolarità pregressa test di livello e informazioni raccolte ipotesi di percorso scolastico Scelta della sezione Tenendo conto di: numero di alunni situazione socio-culturale delle classi altri inserimenti Accoglienza nella classe avviso ai docenti presentazione ai compagni eventuali attività specifiche di accoglienza Chi Quando Persona designata dalla segreteria, anche con uso di materiali bilingui Primo contatto della famiglia con la scuola Insegnante referente del Su appuntamento, progetto entro tre giorni del primo contatto della famiglia con la scuola Insegnante referente altri docenti (lettere, matematica e lingua straniera) Dirigente Scol.co Commissione intercultura Dirigente Scol.co Commissione intercultura Definizione del percorso scolastico e interventi di facilitazione raccolta delle programmazioni didattiche per materia definizione del percorso scolastico e dell’intervento di facilitazione sulla base dei dati raccolti 18 Primo giorno di frequenza Prima settimana di frequenza ad orario ridotto (se possibile). A conclusione di: -prima giorno di frequenza -prima settimana di frequenza A conclusione di: -prima giorno di frequenza -prima settimana di frequenza Docenti della classe (mediatore, ove possibile) Al momento di inserimento in classe Coordinatore di classe Coordinatore di classe, insegnante referente progetto Primo consiglio Dopo il primo consiglio, comunque entro un mese INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CERTIFICATI AI SENSI DELLA LEGGE 104/92 Partendo dal presupposto che ogni persona debba essere valorizzata nella propria unicità per i molteplici aspetti che la compongono, la nostra scuola si impegna verso la ricerca della piena attuazione dell’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili attraverso la pianificazione di interventi metodologici e didattici specifici. Alla scuola sono assegnati un organico statale di personale docente di sostegno e una dotazione di personale educativo assistenziale della cooperativa Domus in convenzione con le Amministrazioni Comunali. Le programmazioni educative e didattiche tendono il più possibile ad adeguarsi alle esigenze e alle potenzialità ( evidenziate nel Profilo Dinamico Funzionale) dei singoli allievi; le programmazioni fanno parte del Piano Educativo Individualizzato inserito nella programmazione di classe. Il Collegio dei docenti ha stabilito alcuni principi fondamentali di intervento: Finalità generali : 1) acquisizione di competenze e abilità ( motorie, percettive, cognitive, comunicative, espressive); 2) conquista degli obiettivi basilari; 3) orientamento, inteso come partecipazione dell’alunno, secondo le sue possibilità, alla costruzione del proprio “progetto di vita”. Obiettivi educativo/comportamentali : saper sviluppare e assumere atteggiamenti di rispetto verso differenti modi di essere, di pensare, di agire; scoprire e attuare, all’interno di un gruppo, modalità di aiuto, forme di collaborazione, di responsabilità e di impegno verso la diversità; acquisire la capacità di autogestirsi nel mondo scolastico ed extrascolastico. Obiettivi cognitivi : valorizzando le potenzialità dell’alunno, costruire un processo di apprendimento integrato; sviluppare la capacità di esprimersi con tutti i tipi di linguaggi ( verbali e non verbali ); sviluppare processi logici partendo dal concreto per un apprendimento più idoneo ai vari tipi di disabilità. Inoltre va ricordato che l’organizzazione attuale dell’istituto favorisce il percorso di integrazione in quanto offre : frequente utilizzo di laboratori ( per es. informatico, scientifico, linguistico); possibilità di lavoro individualizzato all’interno di piccoli gruppi; attività integrative a carattere pluridisciplinare. La programmazione è elaborata dal Consiglio di classe in collaborazione con la famiglia ed il servizio di neuropsichiatria, nel corso di incontri periodici finalizzati anche alla verifica dell’efficacia degli interventi attivati. Tutta la documentazione relativa ai percorsi di integrazione viene aggiornata periodicamente dall’insegnante di sostegno in collaborazione con i docenti della classe. METODOLOGIE PER L’HANDICAP 1) adeguarsi ai ritmi e alle potenzialità dell’alunno; 2) coinvolgere tutto il Consiglio di classe nel progetto d’integrazione; 3) creare un clima di aspettative e attese nei suoi confronti valorizzando le potenzialità; 19 4) trasmettere conferme e sicurezze; 5) porre l’alunno in situazioni pratiche e concrete; 6) favorire il dialogo, la verbalizzazione di esperienze personali sollecitandolo a seguire un ordine temporale e logico con precise richieste; VALUTAZIONE Si valuterà in base ai criteri seguiti per la classe tenendo conto : delle competenze; delle conoscenze; della capacità nell’uso di strumenti e di linguaggi specifici; dell’impegno; dell’autonomia raggiunta. La scuola ha aderito al progetto “Accordo di rete” del Distretto di Castelfranco Emilia (scuola capofila I.C. “Pacinotti” di San Cesario) finalizzato all’acquisto di sussidi ed attrezzature, alla documentazione, formazione e ricerca sulle tematiche dell’integrazione. ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI PORTATORI DI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO E’ stata da poco pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n° 244 del 18/10/2010 la legge 170, “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”. La norma, fortemente appoggiata da associazioni, AID in testa, e familiari degli studenti con DSA, è stata approvata all’unanimità lo scorso 29 Settembre, dopo un lungo e tormentato iter legislativo, ed è entrata in vigore il 2 novembre 2010. Nel luglio 2011 è stato emanato il D.M. n. 5669 attuativo della legge 170/2010. Tale decreto esplicita le indicazioni contenute nella Legge riguardo alle modalità di formazione dei docenti e dei dirigenti scolastici, alle misure educative e didattiche di supporto, nonché alle forme di verifica e di valutazione, per garantire il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con diagnosi di DSA, delle scuole di ogni ordine e grado del sistema nazionale di istruzione, a partire dalla Scuola dell’Infanzia sino alle università. Il decreto attuativo e le linee guida, sono il punto di riferimento normativo utile per i docenti e per le famiglie al fine di assicurare a tutti gli studenti interessati, un percorso scolastico più sereno e di successo. I Disturbi evolutivi Specifici di Apprendimento (DSA) sono disturbi delle abilità scolastiche, di tipo settoriale, che riguardano difficoltà specifiche della lettura, della scrittura e del calcolo in presenza di una intelligenza nella norma. L’espressività del disturbo si modifica nel tempo e può presentare comorbidità. Secondo la classificazione internazionale dell’OMS ICD-10, i DSA sono classificati nella categoria F81 e comprendono: - dislessia: è uno specifico disturbo nella velocità e nella correttezza di lettura. - disortografia: è uno specifico disturbo nella correttezza della scrittura (processo di trascrizione tra fonologia e rappresentazione grafemica della parola). - disgrafia: è una specifica difficoltà nella realizzazione dei grafemi. - discalculia: è una debolezza nella strutturazione delle componenti di cognizione numerica (intelligenza numerica basale, meccanismi di quantificazione, etc.) e/o difficoltà nelle procedure esecutive (lettura, scrittura, messa in colonna dei numeri) e/o difficoltà nel calcolo. Nonostante il quoziente di intelligenza nella norma, la capacità di questi bambini di apprendere codici alfabetici e numerici resta limitata. Ciò significa che quasi tutti i bambini con DSA riescono 20 ad apprendere lettura, scrittura e calcolo, ma in modo non altrettanto automatizzato rispetto ai loro compagni. Gli studi scientifici sull’argomento hanno evidenziato che queste difficoltà nascono da particolarità di funzionamento delle aree cerebrali deputate al processo di riconoscimento dei fonemi, ed alla traduzione di questi in grafemi nella forma scritta e, infine, alla lettura della parola scritta. L’espressività di questi disturbi procede verso un graduale miglioramento del quadro funzionale, che può essere accelerato da interventi abilitativi tempestivi e mirati. Esistono strumenti compensativi e dispensativi che si ritiene opportuno utilizzare in ambito scolastico. Tra gli strumenti compensativi essenziali vengono indicati: - tabella dei mesi, tabella dell’alfabeto, e dei vari caratteri; - tavola pitagorica; - tabella delle misure, tabella delle formule geometriche; - calcolatrice; - registratore; - computer con programmi di video-scrittura con correttore ortografico e sintesi vocale. Per gli strumenti dispensativi, valutando l’entità e il profilo della difficoltà, in ogni singolo caso, si ritiene essenziale tener conto dei singoli punti: - dispensa dalla lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, uso del vocabolario; - studio mnemonico delle tabelline; - dispensa, ove necessario, dallo studio della lingua straniera in forma scritta; - programmazione di tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio a casa; - organizzazione di interrogazioni programmate; - valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengono conto del contenuto e non della forma. Da qui la necessità di creare un percorso di segnalazione ad hoc (quando non ricorrano le condizioni previste per la certificazione ex L. 104/92) che permetta a questi soggetti di poter accedere a ciò di cui hanno bisogno sia in termini di intervento abilitativo che di possibilità di utilizzare strumenti compensativi e dispensativi. Ulteriori strumenti possono essere utilizzati durante il percorso scolastico, in base alle fasi di sviluppo dello studente ed ai risultati acquisiti. L’Ufficio Scolastico Regionale e la Regione hanno distribuito in tutta la regione la chiavetta con le applicazioni utili per gli studenti che hanno disturbi specifici di apprendimento. Le chiavette USB che raccolgono software free utile insieme a sintesi vocali di qualità (italiano e inglese) servono ad accompagnare nello studio i ragazzi con Disturbi Specifici di Apprendimento, come la dislessia o la disgrafia. L’azione fa parte del “Programma regionale operativo per disturbi specifici di apprendimento (PRO-DSA) in Emilia-Romagna” sottoscritto dall’Ufficio Scolastico Regionale e dalla Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia-Romagna. I consigli di classe interessati predisporranno tutti gli interventi, per favorire l’integrazione nel gruppo classe e le attività di studio degli alunni, ad es. l’acquisto e l’utilizzo di idonei strumenti compensativi e/o informatici e la programmazione di attività di recupero e/o per piccoli gruppi. Si porrà inoltre attenzione anche alle loro eventuali difficoltà relazionali ed al contesto di vita e studio post-scuola ( cercando la massima collaborazione possibile con le famiglie ) anche per prevenire l’insorgere di situazioni di disagio. Il progetto è sostenuto da un percorso di formazione rivolto sia agli insegnanti che agli studenti; per essere davvero efficace è opportuno che il kit venga utilizzato a casa e a scuola. 21 La formazione degli insegnanti e dei dirigenti scolastici è un elemento fondamentale per la corretta applicazione della Legge 170/2010 e per il raggiungimento delle sue finalità. Al riguardo, si pone in primo piano il tema della formazione in servizio. Un principio generale è che la competenza sui DSA dovrà permeare il corpo docente di ogni classe, in modo che la gestione e la programmazione di passi significativi (per es. il PDP) non sia delegata a qualcuno dei docenti, ma scaturisca da una partecipazione integrale del consiglio di classe. La Scuola Media di Bomporto ha attuato nel mese di Ottobre 2011 un corso di formazione per gli insegnanti che ha avuto come obiettivo principale l’acquisizione di conoscenze utili circa l’uso di strumenti compensativi con bambini e ragazzi con diagnosi di DSA. Sono stati a questo scopo esaminati i principali ausili e sussidi per affrontare le difficoltà legate ai disturbi specifici dell’apprendimento, con particolare riferimento all’apporto offerto dalle nuove tecnologie. PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ B.E.S. L’espressione “Bisogni Educativi Speciali” (BES) è entrata nel vasto uso in Italia dopo l’emanazione della Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. La Direttiva stessa ne precisa succintamente il significato: “L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”. L’utilizzo dell’acronimo BES sta quindi ad indicare una vasta area di alunni per i quali il principio della personalizzazione dell’insegnamento, sancito dalla Legge 53/2003, va applicato con particolari accentuazioni in quanto a peculiarità, intensività e durata delle modificazioni. In questi casi i normali bisogni educativi che tutti gli alunni hanno (bisogno di sviluppare competenze, bisogno di appartenenza, di identità, di valorizzazione, di accettazione …) si “arricchiscono” di qualcosa di particolare, di “speciale”. (Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna) A seguire la Circolare Ministeriale n.8 del 6/03/13 invita la scuola ad elaborare il piano per l’Inclusività come strumento di progettazione dell’offerta formativa in senso inclusivo per sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni; la scuola diventa inclusiva quando accoglie tutte le diversità e riformula a tal fine le proprie scelte organizzative, progettuali, metodologiche, didattiche e logistiche. Tutto ciò richiede collaborazioni e alleanze tra scuola, famiglia, servizi, istituzioni di vario tipo. In questo modo l’inclusione riconosce il diritto alla diversità che non si identifica solamente come disabilità, ma comprende le molteplici situazioni personali anche problematiche; cosi un’analisi dei Bisogni Educativi Speciali pone in primo piano l’individuazione dei problemi e l’elaborazione di strategie di soluzioni. 22 La C.M. del 22/11/13 precisa che i singoli Consigli di classe compilano un apposito PDP per gli alunni BES solo in presenza di una relazione clinica in cui risulti chiara l’area del bisogno speciale; i docenti assicurano comunque a tutti i ragazzi in difficoltà interventi individuali finalizzati al recupero delle competenze. La formazione degli insegnanti e dei dirigenti scolastici è un elemento fondamentale per la corretta applicazione della Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 e per il raggiungimento delle sue finalità. Un principio generale è che la competenza sui BES dovrà permeare il corpo docente di ogni classe, in modo che la gestione e la programmazione di passi significativi, come ad esempio la stesura del PAI (Piano Annuale per l’Inclusività), non sia delegata a qualcuno dei docenti, ma scaturisca da una partecipazione integrale del consiglio di classe. La Scuola Media di Bomporto ha attuato nell’anno scolastico 2014/15 un corso di formazione per alcuni insegnanti che ha come obiettivo principale l’acquisizione di conoscenze utili sulla stesura del PAI. Questo non va inteso come un ulteriore adempimento burocratico, bensì come uno strumento che possa contribuire ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi, per creare un contesto educante dove realizzare concretamente la scuola “per tutti e per ciascuno”. Tutti i progetti affiancano e supportano le azioni messe in atto dalla scuola come piano di inclusione. GRUPPO OPERATIVO SICUREZZA La sicurezza si è inserita a pieno titolo nel sistema educativo della nostra scuola creando nuovi percorsi didattici e soprattutto quegli atteggiamenti mentali negli utenti e negli operatori volti a creare un equilibrato approccio a gestire emergenze e rischi. In questi anni gli operatori scolastici hanno maturato un atteggiamento più consapevole e un’interazione più dinamica del concetto di sicurezza. Essa è specificità della scuola in cui si opera, è la dimensione quotidiana in cui apprendimento, socializzazione ed interazione sono le componenti di professionalità, quindi di qualità. Alla luce del Decreto Legislativo 81/’08 all’interno dei plessi scolastici è costituita una squadra antincendio, composta da personale docente ed Ata che ha frequentato appositi corsi di formazione. Il personale suddetto ha acquisito maggior conoscenza e consapevolezza di: provvedimenti per la salvaguardia delle persone ( uscite d’emergenza, segnaletiche, porte REI, piano d’esodo ed esercitazioni di sfollamento, compartimentazione dei locali ….); provvedimenti per ridurre la probabilità dell’insorgere di incendi ( divieto di fumo, impianti elettrici a norma, impiego di materiali difficilmente infiammabili … ); installazione di attrezzature per lo spegnimento di incendi ( estintori, rete idrica antincendio, impianti automatici di spegnimento a pioggia … ). Il personale referente alla sicurezza ha operato per predisporre un piano di emergenza, completo di planimetria ( piano d’esodo ) nel quale sono riportate la distribuzione e la destinazione dei vari ambienti scolastici, le vie di esodo, le attrezzature e gli impianti di spegnimento – incendi. 23 Il piano d’esodo e le esercitazioni di sfollamento sono programmate periodicamente nel corso dell’anno scolastico. Esso è noto a tutto il personale tra il quale sono stati individuati responsabili che dirigono le operazioni di evacuazione in modo che esse si svolgano in modo ordinato. Infine vi è all’interno di ogni plesso scolastico personale formato per prestare il primo soccorso a persone infortunate. Il personale docente e' stato formato con diversi corsi di aggiornamento, organizzati dall' AUSL. In ogni plesso è predisposta una cassetta di pronto soccorso con relativo materiale di medicazione come riportato dal Decreto del Presidente della Repubblica 19 marzo 1956 n 303. Partendo dalle regole della convivenza civile, ogni insegnante opera per fare comprendere ai ragazzi che ogni società è organizzata da leggi scritte, che tutti devono rispettare, in tal senso va inteso il Decreto Legislativo 81/'08: norma che stabilisce le principali regole di sicurezza nei luoghi pubblici e di lavoro, compresa la scuola. Le esercitazioni periodiche, volte ad interiorizzare come evacuare in modo ordinato, incolonnandosi dietro ai compagni, seguendo le vie di fuga indicate e raggiungendo il punto di raccolta assegnato e precedentemente individuato sono l'obiettivo finale e il livello comportamentale al quale ogni membro della comunità educante deve tendere. Per ultimo, l'obiettivo emotivo - comportamentale è quello di mantenere la calma necessaria per eseguire le istruzioni suggerite dalla Protezione Civile: giungere alla consapevolezza del concetto dinamico di sicurezza. Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione: Prof.ssa Benuzzi Cristina Rappresentante di Lavoratori per la Sicurezza: Sig.ra Concetta Franchina Organigramma della sicurezza: ASSEGNAZIONE INCARICHI PIANO DI EVACUAZIONE EMERGENZA INCENDIO - ANNO SCOLASTICO 2009/10 INCARICO 1 Emanazione ordine evacuazione NOMINATIVI(*) SOSTITUTO di 2 Diffusione ordine di evacuazione 3 Controllo operazioni di: evacuazione: - piano terra - primo piano - secondo piano 4 Chiamate di soccorso Dir. Scol. Vaccari Luigi Prof. Benuzzi M. Cristina Coll. Curcio Isabella Coll. Franchina Concetta Coll. Lucadamo Pasqualina Coll. Curcio Isabella Coll. Marchì Giuseppe Coll. Botti Tiziana Coll. Franchina Concetta D.S.G.A. Setti Stefania Ass. amm.vo Caterina Scavone Ass. amm.vo Fava Fabrizia 5 Interruzione erogazione: - gas/gasolio - energia elettrica - acqua Coll. Curcio Isabella Ass.amm.vo Scavone Caterina 6 Attivazione e controllo Coll. Curcio Isabella period. Estintori/idran Coll. Franchina Concetta 24 Ass. amm.vo Fava Fabrizia Coll. Franchina Concetta Ass. amm.vo Scavone Caterina Coll. Lucadamo Pasqualina - piano terra - primo piano - secondo piano 7 Controllo quotidiano della Coll. Scolastico del piano praticabilità delle vie d’uscita 8 Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica via ed Coll. Lucadamo Pasqualina interruzione del traffico. Coll. Scolastico del piano Coll. Capistrano Mariano Elenco personale formato per prestare il primo soccorso a persone infortunate: Benuzzi (docente) Botti (collaboratore scolastico) Capistrano (collaboratore scolastico) Dallari (docente) Franchina (collaboratore scolastico) Marchi (collaboratore scolastico) Scavone (assistente amministrativo) Traversi (docente) Setti (DSGA) CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI 1^ Viene istituita una commissione che acquisisce prima di tutto le informazioni dalla scuola primaria, collaborando con i maestri. Per la formazione delle classi prime, il Collegio dei docenti ha stabilito i seguenti criteri: 1. Colloqui con le maestre e loro suggerimenti 2. Mantenimento piccoli gruppi provenienti dallo stesso plesso 3. Fasce di livello 4. Rapporto n° maschi/ n° femmine 5. Eterogeneità territoriale 6. Possibilità di richiesta della stessa sezione per il fratello (solo se ancora frequentante) L’ integrazione degli alunni con handicap viene valutata attentamente da parte della commissione, avvalendosi eventualmente delle competenze del G . L . H . Gli elenchi delle classi prime anno scolastico 2015-2016 saranno pubblicati entro il 30 giugno 2015. 25 REGOLAMENTI 1. Regolamento d’Istituto PREMESSA L'ambiente scolastico come luogo di educazione e di formazione per gli alunni deve essere connotato da un insieme di comportamenti tesi al rispetto di tutte le persone, nella reciproca assunzione di responsabilità e nell'obiettivo di costituire una comunità caratterizzata da un'identità forte, riconoscibile e percepita secondo i valori della partecipazione e della condivisione. E' educativo fare capire ai ragazzi che gli obiettivi si raggiungono osservando delle regole, ma essi devono avvertire che le regole sono razionali e giuste, coerenti con gli obiettivi, e che anche gli adulti educatori le osservano. Si fornisce ai genitori un elenco di alcune norme che regolamentano le attività scolastiche, al fine di agevolarne la comprensione, di chiarirne i contenuti e di favorire la collaborazione tra scuola e famiglia. Si fa riferimento alle regole rivolte alle componenti alunni e genitori. Dette regole sono riportate nel Patto di Corresponsabilità, firmato dall’alunno, dal genitore e dal docente coordinatore di classe per conto dell’intero Consiglio di classe. Orario 8.00 Entrata degli alunni 8.05 Inizio delle lezioni 9.05 Inizio della IIª ora di lezione 10.05 Inizio della IIIª ora di lezione 11.05 Intervallo 11.15 Inizio della IVª ora di lezione 12.10 Inizio della Vª ora di lezione 13.05 Termine lezioni In caso di sospensione delle attività didattiche alle ore 11.05 (es: assemblee sindacali etcc...) non si svolgerà l’intervallo. Entrata Gli alunni al suono della prima campana alle 8.00 saranno accolti in classe dagli insegnanti della prima ora. Ritardi Ed anticipi I ragazzi possono entrare in ritardo od uscire anticipatamente solo se accompagnati da un genitore, che firma il permesso fornito dal personale. Uscita dalle aule Agli alunni non è consentito, di norma, uscire dall’aula durante la prima ora di lezione e quella successiva all’intervallo. Cambio dell’ora I ragazzi devono attendere in classe il cambio degli insegnanti. Spostamenti Gli spostamenti delle classi, sia all’interno dell’edificio scolastico, sia verso l’esterno, avvengono solo sotto la guida dell’insegnante, in ordine e in silenzio. Gli spostamenti dalle aule alla palestra e viceversa devono avvenire esclusivamente per gruppi o classi sotto la guida dell’insegnante di educazione fisica. Intervallo Durante l’intervallo gli alunni dovranno uscire dall’aula e non è loro consentito di spostarsi da un piano all’altro. Al suono della campana che segna la fine dell’intervallo, gli alunni tornano velocemente ai loro posti; non sono ammessi ritardi e ingiustificati accessi ai servizi. 26 Utilizzo spogliatoi palestra L'uso degli spogliatoi deve essere sufficientemente rapido. Gli insegnanti di educazione fisica esercitano opportuni controlli sui rispettivi gruppi con l'aiuto dell'ausiliario. Uscita Prima che termini l’ultima ora, gli alunni provvedono al riassetto dell’aula e al riordino del proprio materiale. Si ricorda che le aule devono rimanere pulite e ordinate e non devono esserci cartacce o altro sparsi sul pavimento. Nessuno può uscire dall’aula prima del suono della campana. Tutte le classi, al completo, vanno accompagnate fino all’uscita dal docente in servizio all’ultima ora, in ordine e in modo civile. Uso telefono Gli alunni possono usare il telefono della scuola solo per motivi di salute. (Non per dimenticanze di materiale). 27 2. Regolamento di Disciplina È indispensabile che tutti gli adulti facciano capire ai ragazzi che comportamenti offensivi , anche solo sul piano verbale, “scherzi” che umiliano o mettono in pericolo chi li subisce, NON SONO ACCETTABILI Il mancato svolgimento dei compiti o mancanze lievi saranno comunicate nella sezione comunicazioni scuola-famiglia con richiesta di firma. Compiti Se il comportamento precedente si dovesse ripetere verranno convocati i genitori da parte del coordinatore o di un insegnante delegato. Assenze La mancata giustificazione delle assenze (anche del pomeriggio) verrà comunicata con richiesta di provvedere la mattina successiva. Un’ assenza non giustificata per tre giorni consecutivi porterà alla convocazione dei genitori. Comportamento scorretto nei confronti dei compagni Nota sul registro di classe, eventuale convocazione dei genitori Comportamento violento nei confronti dei compagni Comportamento scorretto nei confronti degli insegnanti e del personale Si precisa che il comportamento, fermo restando che dovrebbe sempre mantenersi all’interno delle regole civili di convivenza, deve essere corretto anche durante il trasporto scolastico, fuori della scuola, prima e dopo le lezioni. Immediata comunicazione ai genitori, eventuale sospensione dalle lezioni decisa dal Dirigente Scolastico, con o senza consultazione del Consiglio di Classe. Immediata comunicazione ai genitori, eventuale sospensione dalle lezioni decisa dal Dirigente Scolastico, con o senza consultazione del Consiglio di Classe. Danno all’edificio e/o agli arredi In caso di danneggiamento involontario: comunicazione ai genitori e della scuola e/o al materiale dei risarcimento del danno, sia dal punto di vista economico, che con forme di “restituzione”. compagni Per un comportamento ripetuto o intenzionale oltre a quanto scritto sopra, il Dirigente Scolastico e/o il Consiglio di Classe valuteranno l’eventuale sospensione Utilizzo dei telefoni cellulari e di E’ fatto divieto agli alunni di utilizzare a scuola i telefoni cellulari e altre apparecchiature elettroniche senza l’autorizzazione dei docenti. I apparecchiature elettroniche telefoni cellulari visti o sentiti dai docenti e/o dal personale della scuola verranno requisiti e consegnati al Dirigente Scolastico o ai collaboratori e potranno poi essere ritirati direttamente da un genitore. E’ fatto divieto di riprendere compagni, docenti , personale scolastico e attività della scuola senza il permesso dei docenti e l’assenso delle persone interessate. (Ricordiamo che i contatti E’ fatto divieto di pubblicazione di foto, filmati e qualsiasi altro indispensabili tra alunni e materiale riguardante la vita scolastica sui siti internet. famiglia avvengono attraverso il Le trasgressioni verranno punite, in relazione alla gravità del fatto, telefono della scuola) dall’ammonizione alla sospensione, comminate dal Dirigente Scolastico 28 e/o dal consiglio di classe. Regole per un abbigliamento decoroso Gli alunni sono invitati a venire a scuola con un abbigliamento adatto ad un ambiente educativo, rispettoso dei principi igienici, adeguato alle variazioni climatiche ed alla convivenza in classe. Organo di garanzia E’ stato istituito l’organo di garanzia che decide, su richiesta da parte di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento. 29 3. Regolamento Viaggi e Visite di Istruzione PREMESSA Le visite guidate e i viaggi di istruzione sono parte integrante della programmazione educativa e didattica del Consiglio di classe e costituiscono momenti di integrazione e di crescita culturale e umana oltre che fattore di conoscenza e approfondimento disciplinare. La loro gestione rientra nell’autonomia decisionale e nella diretta responsabilità delle istituzione scolastica. TIPOLOGIE a) USCITE SUL TERRITORIO: si intendono quelle comprese nelle ore di lezione ed effettuate all’interno dei confini del comune. b) VISITE GUIDATE: attività che si svolgono in una sola giornata, in orario scolastico, presso località di interesse storico-artistico, mostre, monumenti, musei, gallerie, parchi naturali ecc. c) VIAGGI DI ISTRUZIONE: attività che si svolgono in più giornate, comunque oltre l’orario scolastico. DESTINATARI Gli alunni regolarmente iscritti e frequentanti. Alle visite guidate e ai viaggi di istruzione partecipano tutti gli alunni delle classi interessate e gli eventuali assenti hanno l’obbligo di giustificazione. Ogni visita e viaggio di istruzione può essere realizzato solo se i partecipanti costituiscono, di norma, almeno il 75% di ogni classe coinvolta. METE Le Visite guidate e i Viaggi d’istruzione rientrano nella programmazione educativo - didattica in quanto vere e proprie esperienze di apprendimento. Le mete delle Visite guidate e dei Viaggi d’istruzione saranno quindi scelte ed inserite nel piano annuale, dal Consiglio di Classe. DURATA E PERIODO DI EFFETTUAZIONE I viaggi di istruzione di più giorni sono previsti per la classe terza media: il viaggio dev’essere finalizzato alla visita di luoghi particolarmente rappresentativi e/o significativi in relazione al percorso didattico programmato. E’ previsto un solo viaggio di istruzione in un anno. Per tutte le altre classi dell’istituto è prevista la visita di un giorno. Le visite guidate possono essere effettuate durante tutto l’anno scolastico, ma si consiglia di ridurre le uscite nell’ultimo mese di lezione dando spazio alla partecipazione ad eventuali gare sportive o a progetti mirati che comportino l’uscita/e della/e classe/i solo in quel particolare periodo dell’anno. COSTI Alle famiglie non possono essere richieste quote di partecipazione di rilevante entità o, comunque, di entità tale da determinare discriminazioni. RIMBORSI Nessun rimborso di spese collettive previste può essere concesso. Qualora l’agenzia lo preveda può eventualmente essere rimborsato il pagamento di un servizio singolo 30 PROPOSTA/E USCITA di La proposta viene avanzata dal docente promotore nel consiglio di classe e inserita nel piano annuale della classe. Il coordinatore consegnerà in segreteria il piano delle uscite in modello predisposto, entro il 30 novembre 2009. L’effettuazione sarà comunque subordinata all’acquisizione del consenso delle famiglie ed alla partecipazione del 75% degli alunni. 31 4. Regolamento Attività Motoria Gli alunni raggiungeranno la palestra e ritorneranno in classe accompagnati dall’insegnante o, in casi eccezionali, da altro personale. Il trasferimento da e per la palestra dovrà avvenire nel massimo ordine, camminando sul marciapiede, come pure il raggiungimento degli spazi alternativi: piscina, campo sportivo, Parco delle Aquile e campo polivalente adiacente alla palestra. Gli oggetti preziosi potranno essere depositati sulla cattedra del docente in un apposito contenitore e ripresi al termine della lezione. Si consiglia comunque ai ragazzi di non avere con sé oggetti preziosi durante la lezione di Scienze Motorie. Negli spogliatoi è vietato fare scherzi con l’acqua o di altro genere. La fase di preparazione dovrà avvenire con la massima sollecitudine, con il massimo rispetto per l’abbigliamento e i materiali altrui. E’ fatto divieto di riprendere compagni, personale e ambienti con strumenti elettronici (telefoni cellulari, videocamere, fotocamere etc.) Le richieste di esonero temporaneo (cioè dalla singola ora di lezione) dall’attività fisica per ragioni di salute dovranno essere redatte sul diario dei ragazzi e firmate da un genitore e presentate all’insegnante prima dell’inizio della lezione. In ogni caso l’alunno esonerato dovrà assistere con attenzione all’attività che viene svolta dalla classe. Le richieste di esonero parziale o totale dall’attività fisica per ragioni di salute dovranno essere presentate al Dirigente Scolastico e documentate con certificazione medica. Anche in questo caso l’esonero riguarderà la sola attività fisica e non la lezione, cui dovrà comunque assistere secondo le modalità specifiche suggerite dall’insegnante. In caso di malessere o infortunio, anche lieve, è necessario avvisare immediatamente l’insegnante, che valuterà la situazione prenderà le decisioni opportune. Gli alunni potranno svolgere attività fisica solo se avranno scarpette da ginnastica, maglietta di ricambio, asciugamano e sapone. La mancanza di tale materiale sarà tenuta nella dovuta considerazione. Durante l’attività fisica non sono consentite iniziative spontanee, ma qualsiasi proposta dovrà essere sottoposta all’insegnante e potrà essere soddisfatta solo con il suo consenso. 32