La Stagione teatrale nel dettaglio
Il sipario del Teatro La Fenice di Senigallia si apre il 29 ottobre 2009 sulla Stagione Unica di Teatro, Danza e
Musica 2009-2010. Sul palco per inaugurare il cartellone c’è Maurizio Crozza in “Fenomeni”, ovvero
monologhi, musiche, personaggi celebri e non, in un affollarsi di storie che raccontano un’Italia che non
vedremo mai in televisione. Presentato da Itc 2000, il ritorno in teatro di Crozza dopo i successi in Crozza Italia
su La7 e in Ballarò (Rai), è segnato da questo spettacolo che non si discosta dalla sottile analitica ironia con lui
l’attore ritrae da anni l’Italia, i suoi protagonisti e le sue vittime, le storie, gli atteggiamenti. “Fenomeni”
propone una fenomenologia contemporanea graffiante e mutevole che segue, giorno per giorno, l’evolversi
malinconico delle notizie, con i testi dello stesso Crozza, affiancato da Vittorio Grattarola, Alessandro Robecchi,
Andrea Zalone e la collaborazione di Federico Taddia. “Siamo un paese di ''fenomeni''. Riusciamo a fare solo le
cose difficili… le cose facili ci annoiano…”. In scena anche il musicista Silvano Belfiore.
Il secondo titolo in cartellone è un classico del teatro internazionale rivisto con un occhio esperto e intelligente.
Il 17 novembre in scena c’è infatti uno dei maggiori attori e registi italiani, Carlo Cecchi con “Tartufo” di
Molière, nella apprezzata produzione che vede insieme il Teatro Stabile delle Marche e lo Stabile di Napoli.
Scritta nel 1664, questa commedia è oggi tra le più rappresentate del drammaturgo francese. Vi si narrano le
vicende di Orgone, il patriarca, irretito dai modi garbati che abilmente celano la profonda ipocrisia del giovane
Tartufo, un arrampicatore sociale ante litteram che fingendo abilmente sentimenti profondi lo convince ad
offrirgli tutto il suo patrimonio e in più la mano della figlia Marianna. Solo l'intervento della moglie Elvira
smaschera le vere intenzioni di Tartufo. Ma “chi è Tartufo lo decidano gli spettatori – spiega Cecchi nelle note
di regia - Noi, così com’è implicito nella traduzione di Garboli, oltre che nei suoi numerosissimi scritti su Tartufo,
abbiamo cercato di mantenere, alla commedia e al personaggio, la loro sostanziale ambiguità; superando il
cliché dell’ipocrisia e vedendo il personaggio di Tartufo anche “in positivo”: un servo che usa l’intelligenza e gli
strumenti della politica per fare carriera e diventare, da servo, padrone. Ma tutto questo, e le risonanze
contemporanee che la commedia e il personaggio possono produrre, è solo attraverso il teatro che lo si può
cogliere”. In scena con Carlo Cecchi ci sono i bravissimi Licia Maglietta, Elia Schilton, Angelica Ippolito, Antonia
Truppo, per la regia dello stesso Cecchi, con le scene di Francesco Calcagnini, i costumi di Sandra Cardini e le
musiche di Michele dall’Ongaro. Immancabile tra le proposte della Stagione di Senigallia l’appuntamento con il
cosiddetto circo contemporaneo, un territorio denso di poesia e stupori che arriva alla enice rappresentato da
una compagnia tra le migliori a livello internazionale.
Il 5 e 6 dicembre in doppia data in prima nazionale e esclusiva per l’Italia, il Teatro La Fenice di Senigallia
ospita “Inside Out”, nuova produzione del Cirkus Cirkör, gruppo svedese attivo dal 1995 e conosciuto in tutto
il mondo con oltre 30 produzioni. In questo lavoro, otto interpreti esplorano le possibilità e le meraviglie del
corpo umano inteso come tale, con i suoi organi, le reti neuronali, cellule e catene di dna attraverso danza, arte
circense tradizionale, immagini, mimo, linguaggio dell’opera e del musical, divertenti gag e emozionanti
racconti, il tutto sorretto da una colonna sonora dal vivo affidata alla rock band Irya's Playground. Acrobazie
mozzafiato, ipnotici racconti, immagini e musica da non perdere in esclusiva italiana. La compagnia sta infatti
girando il mondo e ha entusiasmato il pubblico di Finlandia, Gran Bretagna, Stati Uniti tra gli altri.
Musica e tante emozioni da cantare e applaudire anche il 19 dicembre, quando sul palco sale la storica PFM
con “La Buona Novella di F. De Andrè / Stati di Immaginazione", omaggio a Faber e a una avventura
rivoluzionaria, a 25 anni di distanza dal disco-capolavoro che li vide protagonisti assieme. Un disco che
“cambiò lo scenario della musica italiana – ha raccontato Franz Di Cioccio della PFM insieme con Mussida e
Patrick Dijvas, già nella band nel ’79 - perché mise un ponte tra la cultura dei gruppi, della musica rock, e la
cultura dei cantautori, della parola”. Era il dicembre del 1970 quando il concept album “La Buona Novella”, che
raccontava l’amore cristiano e la sua rivoluzionaria portata attraverso le pagine dei Vangeli Apocrifi, entrò nelle
classifiche. Tra i musicisti che affiancarono De Andrè in questo quarto album c’erano proprio Franco Mussida
alla chitarra e Franz Di Cioccio alla batteria, allora sotto il nome de I Quelli. Nell’album figurano anche Mauro
Pagani al flauto in “Maria nella bottega di un falegname” e Angelo Branduardi come turnista.
Il 27 dicembre prenderà forma sul palco la foresta incantata di Sherwood e a Senigallia arriverà “Robin
Hood”, il musical sull’impavido eroe che rubava ai ricchi per dare ai poveri. A vestire i panni dell’irrefrenabile,
divertente, sbruffone e coraggioso personaggio le cui avventure si tramandano da 800 anni, c’è l’idolo del
pubblico del musical italiano, Manuel Frattini (ultimo tra i suoi personaggi è il grandioso Peter Pan),
affiancato dalla giovane Valeria Monetti nelle vesti della bella Marianna (già Milly in Sette spose per sette
fratelli). Questo spettacolo prodotto da Nausica srl, è la nuova celebrazione di una antica vicenda e racconta il
viaggio di un uomo alla ricerca di se stesso che si riconosce nei più deboli e nell’amore per Marianna. Una
leggenda eterna di eroi e malvagi, tra banditi e belle dame, uomini di corte e vagabondi. Ambizione, coraggio,
amore e avventura: tutto in un grande musical originale di Beppe Dati, 10 dischi di platino, 20 anni di presenza
al festival di Sanremo come autore di canzoni per Guccini, Pausini, Raf, Masini, Vallesi, Canino. La direzione
musicale è di Giovanni Maria Lori, le coreografie dell’esperto Fabrizio Angelini che collabora anche alla regia di
Christian Ginepro. Scene di Aldo De Lorenzo e costumi di Sabrina Chiocchio.
Il sipario del Teatro La Fenice si riapre il 15 gennaio 2010 con i Kataklò, compagnia di danzatori in equilibrio tra
danza, sport e poesia nata da una intuizione di una campionessa come Giulia Staccioli, che negli ultimi 10 anni
ha reinventato l’immaginario dell’atletica e del teatro combinandone i linguaggi. A Senigallia lasceranno il
pubblico a bocca aperta con "Play", lavoro prodotto da Ka srl, ispirato allo sport e appositamente ideato per
rappresentare l’Italia alle Olimpiadi della Cultura di Pechino 2008, su invito del Ministero della Cultura cinese
e con l’alto patrocinio del Ministero per gli Affari esteri, dell’Istituto Italiano di cultura e dell’Ambasciata
italiana. Con Play, dichiaratamente e senza perdere di vista il passato, si insinua una vena artistica che apre a
una stagione inedita per i Kataklò, maggiormente volta alla ricerca teatrale. Le coreografie di “Play”
orchestrano scenari inaspettatamente comici ma anche poeticamente evocativi. Gli artisti in scena giocano a
costruire storie. Azioni e ambientazioni sono istantanee sotto l’effetto di ripresa e montaggio. Affascina la
rilettura arguta di oggetti d uso comune: bastoni, palloni, biciclette, occhiali e scarponi da sci. L’ordine delle
cose si perde e si ricrea. Una corsa che diviene puro ritmo, un fioretto pronto a scoccare, una bicicletta che
evoca altri tempi, gambe che cantano in sincronia. Affermati a livello internazionale, Kataklò Athletic Dance
Theatre è una équipe tutta italiana e ha all’attivo quattro produzioni originali rappresentate in tutto il mondo,
oltre a una consolidata esperienza nella creazione di eventi esclusivi, dalle Olimpiadi di Torino 2006 al
capodanno di Hong Kong.
Sabato 23 gennaio il Teatro La Fenice accoglie un’altra compagnia di riferimento internazionale per la danza
e l’arte contemporanea, i Motus. Che lo si voglia far rientrare nella danza o nell’arte contemporanea infatti, il
lavoro dei Motus ha un forte impatto emozionale e teatrale, oltre che uno spirito "engagé", nel senso di un
impegno etico e sociale, che attinge a tutte le espressioni artistiche senza preclusioni. Il pubblico di Senigallia
potrà apprezzare “X.(ics) racconti crudeli della giovinezza” - X.04 Napoli. “Si tratta di un progetto che si è
sviluppato, videocamere in spalla, tra spazi e costruzioni urbane ai margini di diverse città. Nel tentativo di
realizzare un racconto sulla giovinezza si entra inevitabilmente in corto con il proprio vissuto, con ricordi e
tumulti di un tempo ormai passato”, si legge nelle note di accompagnamento dello spettacolo. La X (ics) “è
posta come incognita, come lettera negata o ultima lettera dell’alfabeto latino, ma è anche equiparabile al
simbolo della morte”, quello che decora tanti gadget oggi o abbigliamento. In ogni città che ha ospitato la
ricerca dei Motus in residenza, sono stati coinvolti giovani artisti incontrati nei vari Junkspace urbani. A Napoli,
son arrivati “Monica Riccio, i Roca Luce… e un flusso interminabile di voci, volti, dichiarazioni, invettive, canzoni
e vorticosità della lingua, secondo una vocalità ostinata e debordante che ha spostato radicalmente il tessuto
sonoro dello spettacolo-esperimento, stratificandolo di parole quasi del tutto assenti nei movimenti precedenti
la residenza napoletana”. Ideazione e regia sono di Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. La compagnia senese
è impegnata nella ricerca di nuovi vocabolari in cui il linguaggio gestuale è rivolto alla trattazione di argomenti
di impatto sociale.
Sabato 6 febbraio il pubblico marchigiano si prepari a 90 minuti di spettacolo elettrizzante, coinvolgente,
vivace e imprevedibile con “Il Flauto Magico” secondo l'Orchestra di Piazza Vittorio, ensemble multietnico
nato a Roma nel 2002 (i componenti vengono da Italia, Ecuador, Tunisia, Brasile, Senegal, India, Cuba,
Ungheria) che da diversi anni riceve consensi di critica e pubblico a livello internazionale. Il progetto
presentato a Romaeuropa Festival 2009 a fine settembre e prodotto con Les Nuits de Fourvière / Dèpartement
du Rhône, ha già entusiasmato il pubblico della Capitale, di Napoli e ora è pronto a partire in tournée per
l’Europa. L’allestimento, che vede tra gli altri musicisti impegnati anche la strabiliante Petra Magoni, è
ispirato a “Il Flauto Magico” di Mozart e il brioso straordinario melange musicale che ne risulta è destinato a
far ballare e discutere. Secondo Gino Castaldo in questa versione l’opera di Mozart “rinasce” e secondo Pier
Francesco Borgia senza dubbio “quello che lo spettatore ottiene è un'esperienza unica dove il colore dominante
è quello della felicità e della vivacità creativa”. “All’inizio ci sembrava folle - ha dichiarato Mario Tronco
fondatore e direttore musicale dell’orchestra che si è occupato della elaborazione musicale con Leandro
Piccioni - Poi abbiamo deciso di svilupparlo come se l'opera di Mozart facesse parte di tutte le culture musicali
di Piazza Vittorio, come se fosse una favola tramandata in forma orale e giunta in modi diversi a ciascuno dei
nostri musicisti. Come accade ogni volta che una storia viene trasmessa di bocca in bocca, le vicende e i
personaggi si sono trasformati, e anche la musica si è allontanata dall'originale, diventando Il Flauto Magico
secondo l'Orchestra di Piazza Vittorio".
Il cartellone della Fenice di Senigallia prosegue il 28 febbraio con un altro grande personaggio del nostro
tempo, un autore italiano tra i più amati e letti dal pubblico, Stefano Benni. Con lui, il pubblico intraprenderà
un viaggio su “L’ultima Astronave”. Spedizione esplorativa ironica e a tratti crudele in ciò che di meglio e
peggio l’essere umano ha da mostrare all’universo, prima della sua estinzione. Dai graffiti paleolitici a
Leonardo, dai mostri di Bosch a Velasquez, dalla sfida di Van Gogh a Twombly attraversando Walt Disney, le
ninfee, la restauration art, Klee e Bacon. La voce di Stefano Benni e la musica di Umberto Petrin, l’invenzione
scenica di Fabio Vignaroli, ma anche elefanti rosa, girasoli in fiamme e un mammuth parlante animano uno
spettacolo prodotto da Marangoni Spettacolo, che segue il successo del precedente Misterioso (dedicato a
Monk).
L’ultimo spettacolo in cartellone il 17 marzo è “Verso Mistero Buffo” nella versione definita “infedele” del
giullare Paolo Rossi, ma con l’imprimatur di Dario Fo che ha riconosciuto in Rossi “l’unico interprete in Italia
in grado di ricevere questa eredità e di proporre al pubblico un nuovo Mistero buffo, nel rispetto della
tradizione, con la stessa carica dissacrante e irriverente, ma nello stesso tempo attualizzato nei contenuti”.
Prodotto da La Corte Ospitale di Rubiera e Compagnia del Teatro Popolare fondata da Paolo Rossi, “Verso
Mistero Buffo” ha la consulenza artistica e la supervisione di Dario Fo, che grazie a questo lavoro
rappresentato per la prima volta nel 1969, con più di cinquemila allestimenti in tutto il mondo, ha ricevuto il
Premio Nobel per la Letteratura. È un testo mai datato, capace ancora oggi di testimoniare quella sotterranea
coscienza civile che si rigenera nel riso liberatorio e nell’irriverenza del comico. Questa è la cifra stilistica di
Paolo Rossi.
Stagione Unica di Teatro, Danza e Musica 2009/2010 di Senigallia (Marche – AN)
Teatro La Fenice | La Rotonda a Mare
Ufficio Stampa
Alessandro Piccinini Comunicazione
[email protected] – 339.6829791 – 338.4169263 – 071.7922244
Stagione Unica di Teatro, Danza e Musica 2009/2010
TEATRO LA FENICE | Senigallia (Marche – AN)
Comune di Senigallia | Assessorato alla Cultura
Amat | Ente Concerti Pesaro
CALENDARIO DELLA STAGIONE DI TEATRO
A queste date si aggiungeranno quelle della Stagione concertistica a cura dell’Ente Concerti di Pesaro, in via di
definizione. La Stagione Unica di Teatro, Danza e Musica 2009-2010 di Senigallia è realizzata dal Comune di
Senigallia (Assessorato alla Cultura), in collaborazione con Amat e Ente Concerti di Pesaro (cartellone musicale
a cura del Maestro Federico Mondelci). Tutti gli spettacoli di questo cartellone si intendono al Teatro La
Fenice di Senigallia, con inizio alle 21, mentre per gli spettacoli domenicali alle 17. Info 071.7930842
29 ottobre 2009
Maurizio Crozza in “Fenomeni”
17 novembre 2009
Carlo Cecchi in “Tartufo”
5 e 6 dicembre 2009
Cirkus Cirkör in “Inside Out”
Prima nazionale in esclusiva per l’Italia
19 dicembre 2009
PFM in “La Buona Novella di F. De Andrè / Stati di Immaginazione"
27 dicembre 2009
“Robin Hood”, il musical
15 gennaio 2010
Kataklò in "Play"
23 gennaio 2010
Motus in “X(ics). Racconti crudeli della giovinezza - X04 Napoli”
Unica data nelle Marche
6 febbraio 2010
“Il flauto magico” di Mozart secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio
Unica data nelle Marche
28 febbraio 2010
Stefano Benni in “L’ultima astronave”
Unica data nelle Marche
17 marzo 2010
Paolo Rossi in “Verso Mistero Buffo”
Stagione Unica di Teatro, Danza e Musica 2009/2010 di Senigallia (Marche – AN) | Teatro La Fenice - La Rotonda a Mare
Ufficio Stampa: Alessandro Piccinini Comunicazione
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COMUNICATO STAMPA
Spettacolari acrobazie tra reti neuronali e catene di Dna, musica dal vivo e storytelling tra poesia,
anarchia e umorismo. Il 5 e 6 dicembre 2009, in prima e esclusiva per l’Italia,
il Teatro La Fenice di Senigallia (Marche – AN) presenta:
“Inside out” nuovo lavoro dei Cirkus Cirkör
Compagnia svedese di circo contemporaneo ospitata e applaudita in tutto il mondo, la cui scuola è
tra le tre migliori a livello internazionale insieme a quelle canadese e francese.
Lo spettacolo avrà inizio sabato 5 dicembre alle 21 e domenica 6 dicembre alle 17.
Info 071.7930842 | www.fenicesenigallia.it
Spettacolari acrobazie tra reti neuronali e catene di Dna, musica dal vivo e storytelling tra poesia e umorismo.
Sabato 5 e domenica 6 dicembre 2009, in prima e esclusiva italiana, il Teatro La Fenice di Senigallia (Marche –
AN) presenta “Inside out”, nuovo lavoro dei Cirkus Cirkör. Lo spettacolo avrà inizio sabato 5 dicembre alle 21
e domenica 6 dicembre alle 17. Info 071.7930842. La compagnia svedese, nata come gruppo di circo
contemporaneo indipendente nel 1995, è attualmente impegnata in una tournée internazionale con quasi 60
date già in calendario, tra Mosca, Londra, New York e diversi altri centri europei (Finlandia e Francia per
primi, poi ancora Germania, Norvegia, Italia) per tutto il 2010. Per la preparazione di ogni lavoro, i Circus
Cirkör si affidano alle competenze e all’esperienza di innovatori in diverse discipline, dal teatro all’opera, al
musical, dalla danza al mimo, dalla musica al circo più tradizionale, fino alle scienze, come dimostra lo
spettacolo che sarà in scena a Senigallia. Da questo mix di espressioni e dal loro incontro nel caos creativo,
nascono gli spettacoli dei Cirkus Cirkör. La cifra stilistica di ogni produzione è composta di schiettezza,
umorismo, anarchia e emozioni. La priorità è il contatto intimo con il pubblico che la compagnia svedese sa
stimolare con colpi di scena fisici, delicati racconti emotivi, divertenti gag drammaturgiche. Questo nuovo
lavoro, “Inside out”, segue la vita di tre persone, ognuna intrappolata nella propria definizione di sicurezza e
successo. Una terrorizzata dall’idea del fallimento, un’altra incastrata nel pensiero logico e nel raziocinio, la
terza impegnata a essere dura più dura di una roccia. I loro mondi vengono stravolti dall’incontro guarda caso
con una compagnia di circensi mostruosi e strampalati, ma anche magici, divertenti, affettuosi e persino
eleganti. Per i tre inizia un nuovo viaggio alla scoperta di se stessi e della vita. Un viaggio intimo e interiore al
punto che in scena si materializzano organi del corpo, catene di Dna e reti neuronali. Per questo lavoro non a
caso, Cirkus Cirkör ha collaborato con il Karolinska Institutet di Stoccolma, una delle più grandi università di
medicina europee. Ispirato dai misteri del corpo umano e soprattutto del cuore, in “Inside out” un cast di 8
versatili performer si esibisce in acrobazie e salti che sfidano la gravità, camminate in bilico e tutte le
spettacolari azioni del circo tradizionale, rinnovate e arricchite dal racconto. Il racconto della storia di
personaggi le cui vite vengono dunque improvvisamente stravolte, “inside out”. Le prestazioni fisiche
fenomenali dei Cirkus Cirkör vengono poi sottolineate dalla musica rock dal vivo degli Irya's Playground (Irya
Gmeyner già nella band Urga che ha affiancato Cirkus Cirkör in altri spettacoli tra cui “Trix”) e da proiezioni.
“Inside Out” è di fatto una eccentrica colorata spettacolare celebrazione del circo e della vita stessa, delle
abilità tecniche necessarie, insieme a quelle espressive che rendano la sua magia e mantengano lo sguardo
aperto sulle cose e sugli eventi. “Puoi essere bravo a saltare da incredibili altezze e a esporre te stesso a rischi
fisici estremi, pure restare spaventato all’idea di dire un semplice “Ti amo”. Per gli artisti del circo correre rischi
è una faccenda quotidiana. Fisicamente si lanciano nel vuoto, restano appesi a dieci metri da terra con il solo
appiglio di una mano che tiene un’altra mano. Guardando qualcuno che fa cose simili e che presuppongono
assoluta presenza di spirito, penso di essere di fronte a qualcuno che è anche assolutamente se stesso”, scrive
Tilde Björfors, direttrice e fondatrice del Cirkus Cirkör, una circus manager dall’età di 24 anni. Oggi trentenne,
Tilde Björfors ha iniziato sognando di fare la trapezista, un sogno per cui lasciò giovanissima la Svezia per
trasferirsi a Parigi. Fu lì nella capitale francese che scoprì il circo contemporaneo, quello che riusciva a
combinare insieme le tecniche tradizionali e la cultura moderna con nuove idee. Presa coscienza del fatto che
non sarebbe mai stata una grande performer circense, scoprì però di essere una grande manager e di avere
doti organizzative. Tanto che dal 1995 a oggi, ha fondato la compagnia senza un soldo e fatto fruttare le
risorse illimitate della compagnia Cirkör in termini di voglia di fare, amore per il circo contemporaneo e
entusiasmo. Il loro primo lavoro si intitolava “Skapelsen” (La creazione), seguito da “Ur kaos föds allting” (Tutto
nasce dal caos), spettacolo che la dice lunga sull’atteggiamento costruttivo e battagliero della compagnia. Nel
2002, ai Cirkus Cirkör è stato affidato lo spettacolo durante il banchetto per il Nobel nella City Hall di
Stoccolma, un riconoscimento prestigioso e ufficiale per la compagnia. La sede operativa dei Cirkus Cirkör oggi
è nella città di Botkyrka. Nel 2000, i Cirkus Cirkör hanno inoltre fondato una vera e propria scuola di circo
contemporaneo che ha attratto più di 30 mila giovani. La Cirkuspiloterna è oggi considerata tra le migliori tre
scuole del genere al mondo, accanto a quelle famose di Montreal (Canada) e di Châlons (France). La
Biglietteria del Teatro La Fenice sarà aperta nei giorni giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 16,30 alle
20,30. Stesso orario sarà osservato il giorno prima e il giorno stesso dello spettacolo nel caso dei serali. Nel
caso delle pomeridiane domenicali, la Biglietteria sarà aperta dalle 14. Info 071.7930842
Inside out
In scena: Fredrik Deijfen, André Farstad, Jay Gilligan, Angela Wand, Mirja Jauhiainen, Sanna Kopra, Jens
Engman e Anna Lagerkvist
Irya’s Playground: Irya Gmeyner, Pange Öberg, Erik Nilsson, Ludvig Rylander e Jon Bergström.
Cirkus Cirkör
Direzione artistica: Tilde Björfors
Musica: Irya Gmeyner e Pange Öberg
Scene e costumi: Sigyn Stenqvist
Installazioni e sculture: Lina B. Frank
Drammaturgia e sceneggiatura circense: Mia Winge
Coreografie: Dag Andersson
Costruzione circense: Ulf Poly Nylin
Disegno luci: Jenny Larsson
Coreografia circense: Vippen
Trucco: Helena Andersson
Stagione Unica di Teatro, Danza e Musica 2009/2010 di Senigallia (Marche – AN)
Teatro La Fenice | La Rotonda a Mare
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