Nell’ambito della Nefrologia piemontese si sono costituiti vari gruppi di lavoro, con l’intento di uniformare le conoscenze, programmare “Audit” e, se possibile, iniziare una collaborazione di studio fra i vari centri. Abbiamo quindi sentito l’esigenza di costituire un gruppo che affronti le problematiche riguardanti la Nefrologia Clinica. Il gruppo è costituito dai seguenti nefrologi: Dott.ssa Rosanna Coppo Prof. Giuseppe Segoloni Prof. Piero Stratta Dott.ssa Silvana Savoldi Dott.ssa Cristiana Rollino Dott.ssa Loredana Colla Dr. Alessandro Amore Dr. Federico Marazzi Dr. Marco Manganaro I coordinatori saranno la Dott.ssa S. Savoldi e la Dott.ssa C. Rollino Le ipotesi proposte fino ad ora sono state: 1) Utilizzo del Rituximab nelle vasculiti e nel LES. Tale farmaco è difficilmente prescrivibile perché ad oggi considerato off-label in tali patologie. Si vorrebbe che il gruppo piemontese elaborasse un documento corredato di dati clinici da presentare alla SIN e all’AIFA in modo che tale farmaco diventi più facilmente prescrivibile in tali condizioni patologiche. Si potrebbe poi ipotizzare uno studio multicentrico. 2) Audit sul trattamento di alcune glomerulonefriti con l’obiettivo di uniformare le conoscenze, rimanendo l’approccio terapeutico una libera scelta del medico come definito nel giuramento di Ippocrate. L’indagine sul trattamento delle glomerulonefriti adottato nei vari centri potrebbe essere avviata considerando la glomerulonefrite membranosa. 3) Indagine retrospettiva sull’andamento della glomerulonefrite a depositi mesangiali di IgA, focalizzando l’attenzione sulle forme che hanno raggiunto l’inattività clinico-urinaria e mantenuto una funzionalità renale normale. La letteratura è infatti povera di dati per quanto concerne queste forme. Sarebbe quindi interessante capire quali caratteristiche di esordio e di andamento avessero i pazienti che hanno raggiunto l’inattività della malattia. 4) Confronto dei protocolli di ogni centro nefrologico per la gestione dei pazienti con insufficienza renale cronica che debbano essere sottoposti ad esami con infusione di mezzo di contrasto per proporre ai Radiologi piemontesi criteri uniformi di gestione applicabili anche a pazienti con emergenze cliniche. 5) Confronto sulla gestione, il trattamento, i criteri di ricovero, la durata di ricovero relativa a pazienti affetti da pielonefriti acute. Tra breve organizzeremo un incontro in cui altri Nefrologi piemontesi possano aggregarsi per partecipare a questi progetti o proporne di nuovi. Della prima riunione che convocheremo verrà data informazione tramite Nefropiemonte e per telefono alla maggior parte dei centri. Se è possibile individuare all'interno del centro un referente ci sarebbe facilitato questo compito. Molti saluti Silvana Savoldi e Cristiana Rollino