Partecipare alla Via Crucis di solidarieta` per le donne crocifisse

Partecipare alla Via Crucis di solidarieta' per le donne crocifisse ,promossa dalla
Comunità Giovanni XXIII di Don Benzi ,contro la tratta di esseri umani è stato un
obbligo naturale per chi come me si è Trovato ,recentemente ,dopo il convegno.
CIsLlMedici di Torino ,dedicato ai flussi migratori ,a confrontarsi con cifre e dati
riguardanti il fenomeno ,secondo una prospettiva di genere ..
Convegno da cui era emersa l'inderogabile urgenza di misure diverse di governance
dell'accoglienza
Se il genere fa la differenza anche in questa epocale criticità della migrazione era il
tema della mia relazione.."Donne migranti e violenza di genere : quando il genere
diventa discriminante "
I numeri parlano chiaro :l'80% delle donne nigeriane ,arrivate in Europa sono
vittime della tratta ,che in Europa sono 23.632 .Di esse 6426 sono in Italia.Non solo
ma fra i 20.000 minori arrivati in Italia nel 2016,non accompagnati ,contro i 3.500 del
2015,il genere femminile prevale e gran parte di essi sparisce nel nulla ,dopo un
lungo viaggio all'insegna di ricatti,minacce ,torture e violenze sessuali in stato di
detenzione,lungo la rotta della tratta di esseri umani da Benin city,Agadez,deserto
libico e Mediterraneo
"I centri di accoglienza non sono per nulla posti sicuri per donne e minori non
accompagnati . I Centri di accoglienza sono dei punti di Pik-up da parte di
trafficanti e mafiosi che scelgono le ragazze come se fossero in magazzino di
stoccaggio"(dr S. Vella P.M di Agrigento -agosto 2016).
Di fronte a una schiavitù usa e getta ,in cui perfino lo stato di gravidanza viene usato
dai trafficanti di esseri umani come escamotage per millantare riunificazioni di falsi
nuclei familiari,la mia presenza in rappresentanza della cisl medici,a questa via
crucis partecipata e commossa ,snodatasi per le vie della Garbatella,per dare voce
alle donne schiave e prigioniere e crocifisse ,"per lanciare un grido per chi non ha
diritto neanche al grido di dolore ,testimonia ,in questa civiltà dello scarto la
attenzione della Cisl Medici ,anche per la cura degli "scarti ",.e l'impegno per
sollecitare le istituzioni ad affrontare la violenza e la doppia discriminazione di
genere connessa al fenomeno migratorio.
Perché dopo la quaresima ci sia una Resurrezione!
Antonia Carlino