CONVEGNO: SPORT: Cultura, Salute, Società Firenze, 14 Novembre 2015 Abstract Intervento di Prof. Monica Acconcia – Insegnante - Responsabile Sport AICS Firenze SPORT E SALUTE L'organismo umano non è nato per l'inattività: il movimento gli è connaturato e una regolare attività fisica, anche di intensità moderata, contribuisce a migliorare tutti gli aspetti della qualità della vita. Al contrario, la scarsa attività fisica è implicata nell'insorgenza di alcuni tra i disturbi e le malattie oggi più frequenti. I benefici dell'attività fisica Muoversi quotidianamente produce effetti positivi sulla salute fisica e psichica della persona. Gli studi scientifici che ne confermano gli effetti benefici sono ormai innumerevoli e mettono in luce che l'attività fisica: migliora la tolleranza al glucosio e riduce il rischio di ammalarsi di diabete di tipo 2 previene l'ipercolesterolemia e l'ipertensione e riduce i livelli della pressione arteriosa e del colesterolo diminuisce il rischio di sviluppo di malattie cardiache e di diversi tumori, come quelli del colon e del seno riduce il rischio di morte prematura, in particolare quella causata da infarto e altre malattie cardiache previene e riduce l'osteoporosi e il rischio di fratture, ma anche i disturbi muscoloscheletrici (per esempio il mal di schiena) riduce i sintomi di ansia, stress e depressione previene, specialmente tra i bambini e i giovani, i comportamenti a rischio come l'uso di tabacco, alcol, diete non sane e atteggiamenti violenti e favorisce il benessere psicologico attraverso lo sviluppo dell'autostima, dell'autonomia e facilità la gestione dell'ansia e delle situazioni stressanti produce dispendio energetico e la diminuzione del rischio di obesità Le cifre In Italia il 30% degli adulti tra 18 e 69 anni svolge, nella vita quotidiana, meno attività fisica di quanto è raccomandato e può essere definito sedentario. In particolare, il rischio di sedentarietà aumenta con il progredire dell'età, ed è maggiore tra le persone con basso livello d'istruzione e difficoltà economiche. La situazione è migliore nelle regioni del nord Italia, ma peggiora nelle regioni meridionali (Rapporto PASSI 2011). Secondo i dati ISTAT, nel 2010 in Italia il 38% delle persone da 3 anni in su ha dichiarato di non praticare, nella vita quotidiana, né sport né altre forme di attività fisica. SETTORE GINNASTICA ARTISTICA - SALUTE Il settore ginnastica promuove su tutta la provincia di Firenze un programma di attività e tecnico teso ad essere inclusivo al massimo, senza sfiorare una selezione a volte troppo presente in questa disciplina. Forma i suoi istruttori tramite corsi in cui la parte tecnica non risulta unica, ma viene inclusa anche la parte formativa ed educativa. La ginnastica artistica è una disciplina in cui viene è tenuta in massima considerazione la preparazione fisica che prende in considerazione il benessere delle principali articolazioni e sviluppa gli schemi motori di base arricchendoli e colmando anche carenze presenti. Le esercitazioni che sono spesso proposte nei corsi base per lo più sono eseguiti in forma quadrupedica ovvero permettono lo sviluppo delle coordinazioni arti superiori e inferiori, la stessa disciplina sviluppa il senso di lateralizzazione completo del bambino/a completando lo schema motorio ed eventualmente colmando le carenze presenti in bambini dislessici o disgrafici. La ginnastica artistica inoltre mantiene il perfetto equilibrio bacino - colonna vertebrale dovuto ad un equilibrata presenza di esercitazioni tese al miglioramento dell’allungamento e tonicità muscolare delle strutture muscolari antagoniste in linea con la prevenzione di posture errate e deviazioni del rachide . SPORT E SOCIETA’ Uno sguardo sullo sport di oggi “Lo sport, come la musica, è qualcosa di universale, qualcosa che è compreso in tutto il mondo, indipendentemente dalle differenze sociali,etniche o religiose. Non solo lo sport è universale, ma anche i suoi valori.” (Jacques Rogge – presidente del Comitato Olimpico Internazionale dal 2001 al 2013); “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di suscitare emozioni. Ha il potere di ricongiungere le persone come poche altre cose. Ha il potere di risvegliare la speranza dove prima c’era solo disperazione.” (Nelson Mandela). Quali segnali e stimoli positivi dal mondo dello sport per la società di oggi? Lo sport, evoluzione del gioco, fa parte della natura stessa dell’uomo. Il termine “gioco motorio”, che usano gli addetti ai lavori comprende oltre che il gioco, anche l’attività motoria generica e lo sport. Esso è una delle migliori invenzioni dell’uomo, quella che gli permette di esplorare le situazioni, di adattarsi ad esse, di superare le difficoltà. Platone affermava: “Si può scoprire di più una persona in un’ora di gioco che in un anno di conversazione”. Lo sport fa parte della biologia della specie: consente all’uomo di sviluppare il proprio cervello, selezionando le connessioni nervose e gli schemi sensoriale e motori ottimali, visto che l’uomo possiede, fra gli esseri viventi, il cervello meno preformato alla nascita (neotenia). Gioco e sport per sperimentare un senso di efficacia Il gioco motorio consente all’uomo di sperimentare un senso di efficacia e di controllo personale su di sé, sul proprio corpo, sui propri stati emotivi e sull’ambiente e di sviluppare capacità ed autonomia per tutta la vita, calciando palloni, scalando montagne, nuotando, combattendo, saltando da una parallela all’altra. Questa sensazione è fonte innata di piacere, un piacere che ha un valore biologico, perché stimola ad impegnarsi nel gioco, con la conseguenza di divenire più abile ad affrontare le situazioni. Lo sport è una manifestazione modificata del gioco, sostenuto non tanto da motivazioni estrinseche (il denaro ed il successo), ma prima di tutto dall’innata motivazione intrinseca, dimensione fondamentale per la personalità, a sentirsi capaci, competenti, in grado di controllare la realtà, auto-efficaci. Questo senso di autoefficacia, innato ed inconscio nell’uomo, è essenziale per la sua salute fisica e psicologica. Se priviamo l’essere umano del gioco motorio lo condanniamo al deperimento fisico e mentale. Nel gioco locomotorio la spinta agonistica è positiva e sostanziale per vincere se stessi e superare i propri limiti. La valenza educativa dello sport: un sogno? Lo sport è ritenuto un percorso educativo, ma spesso lo sport è spesso proposto in forma selettiva, non inclusiva, discriminante, finalizzata solo all’agonismo. L’abbandono precoce dello sport, durante l’adolescenza, è considerato giustamente un fenomeno preoccupante: i ragazzi dichiarano di smettere perché non si divertono più, per il prevalere della dimensione competitiva su quella ludica e per il crescere di altri interessi o impegni come quello scolastico. L’interruzione precoce dell’attività sportiva ha effetti negativi nel tempo, sul piano della salute e della solidità del tessuto sociale. Lo sport ha capacità di promuovere uno straordinario potenziale di relazione Gioco, attività motoria e sportiva sono ambiti in cui la persona “interpreta” un ruolo, si pone in un presente (la partita, la corsa, la sfida con se stesso, con il cronometro o con gli altri) in cui mette in gioco se stesso, in cui pone in discussione, in uno spazio ed in un tempo definiti, la propria identità. Lo sport è un tramite per il corpo, di incontro con se stessi e con gli altri. Lo sport mi pone sulla soglia, apre una finestra alla relazione. Sta ai protagonisti dell’esperienza motoria o sportiva decidere o meno di mettersi in gioco, accettare di aprire la finestra, grazie allo sport, della propria vita all’altro, far incontrare la propria umanità con quella dell’altro, correre il rischio di vedere la propria identità stravolta, ma indubbiamente arricchita, dalla presenza dell’altro. SETTORE GINNASTICA ARTISTICA - SOCIETA’: Il settore della ginnastica artistica promuove un programma caratterizzato dall’inclusione, in cui la bambina/o possa partecipare con i mezzi raggiunti e possa sentirsi adeguata/o. Solo con queste caratteristiche lo sport può avere una parte formativa importante. I numeri di adesioni sempre più crescenti alle attività proposte sia sotto forma di gara che di manifestazione non agonistica ci hanno fatto capire quanto la direzione possa essere giusta. Per arginare l’abbandono dello sport in età precoce ( nella ginnastica artistica intorno ai 15-16 anni) sono stati creati anche corsi di formazione di co-istruttori e arbitri.Il ruolo, che gli adolescenti cercano all’interno di un gruppo senza ritrovarsi in quello di atleta sul campo, viene sostituito e il giovane viene responsabilizzato e seguito dal proprio istruttore e formato tramite un corso e da ore di tirocinio praticate presso la sua stessa associazione. Senza interrompere la sua preparazione tecnica che deve continuare perché motivata da una preparazione tecnica adeguata per affrontare il nuovo ruolo. Tutto questo permette il proseguo della pratica sportiva. La collaborazione e il confronto continuo con gli istruttori permettono un controllo e un’applicazione delle regole in linea col fairplay e del confronto con l’altro nella massima lealtà sportiva. L’aggregazione e la possibilità di relazionare con ginnaste/i di altre società in modo amichevole e di scambio sereno è permesso dall’organizzazione di meeting ( in cui vengono costruite coreografie collettive in occasione dell’evento di maggio che conclude i programmi gaf aics) e stage residenziali in cui il momento tecnico vissuto insieme sulla materassina è alternato a momenti di vita e attività in comune . Ciò che è l’uomo e ciò che può diventare Tenendo conto di questa affermazione SPORT E CULTURA SETTORE GINNASTICA ARTISTICA - CULTURA: La cultura è un ponte fra il settore ginnastica artistica promuove fortemente un altro valore formativo dello sport producendo all’interno del corso formazione istruttori un fondamentale educativo ovvero la capacità di realizzare la motivazione da parte dell’allievo/a uno sforzo che produca una progressione dal punto 0 al punto 10. Considerando il 10 come punto di arrivo diversificato a seconda delle possibilità dell’allievo/a. E tramite la determinazione e la capacità di conoscere i propri limiti e insieme al proprio istruttore trovare le strategie per superarli, ottenere autostima e forza nell’azione che li accompagnerà nella formazione della propria personalità, ma soprattutto nelle esperienze in altri settori (scuola, amicizie etc). Il settore ginnastica artistica organizza tutti gli anni un evento intitolato “ giravoltando in amicizia” spesso legato ad un tema culturale oppure ispirato all’opera di associazioni di volontariato sul territorio che viene approfondito e rappresentato da coreografie, scenografie tridimensionali o pitture create dal gruppo giovani del settore.