LO SPORT: UNO STRUMENTO DI INTEGRAZIONE…. OLTRE LA CRISI
Nelle scienze sociali, con il termine integrazione si indica l'insieme di processi sociali e culturali che rendono
l'individuo membro di una società
La definizione, «rendere un individuo membro di una società» è una definizione tanto preziosa quanto
importante che ogni persona facente parte di una società, dovrebbe sostenere.
La psicologia sociale ma in particolare, gli studi sull’osservazione dei gruppi, hanno sviluppato innumerevoli
tesi a favore dell’integrazione sociale tramite la pratica sportiva.
Lo sport e prima ancora l’attività ludica coinvolgono il gruppo in maniera naturale e senza pregiudizi,
stimolando la crescita dell’organizzazione e del singolo individuo.
Lo sport, quindi, può essere un veicolo di socializzazione e quindi di reintegrazione sociale.
Ciò si verifica, soprattutto, nello sport e comunque nelle attività fatte in gruppo: esistono
delle regole, sia quelle che riguardano il gioco stesso (calcio, pallavolo, tennis, scherma, basket etc.) che
sono preesistenti, sia quelle che riguardano la preparazione tecnica ed atletica, che ogni gruppo si dà
liberamente, tenendo conto della propria esperienza: in ambedue i casi queste regole costituiscono un
potente fattore per il ripristino ed il mantenimento dell'esame di realtà.
Tale esame di realtà si produce, fondamentalmente, attraverso il riconoscimento dell'esistenza dell'altro
(compagno, avversario, allenatore, spettatore etc..) di cui è necessario tenere conto se si vogliono ottenere
soddisfazioni, prima fra tutte il puro divertimento, fino ad arrivare alla consapevolezza di «aver giocato
bene», secondo le proprie possibilità, indipendentemente dal risultato.
E' questa un'esperienza di socializzazione che quindi non deriva solo da fattori generici (quali, ad esempio, il
fatto che lo sport, come qualsiasi altra attività, è un pretesto per frequentare altre persone, per uscire di
casa, ecc .) ma deriva da fattori più specifici quali quelli originati dalla costituzione di un vero e proprio
gruppo di lavoro che ha uno scopo da raggiungere e che utilizza metodi e strumenti prefissati.
Purtroppo questo importante strumento subisce anch’esso gli effetti della crisi economica di questi anni
e, come sempre, chi subisce le maggiori conseguenze sono sempre gli anelli “più deboli” della società.
Non riuscendo più a sostenere i costi per iscriversi ad una associazione sportiva, i ragazzi provenienti da
famiglie più povere o da famiglie che improvvisamente si trovano in difficoltà economica, si vedono
costretti a rinunciare ai propri sogni, ad abbandonare la squadra e i propri compagni.
I giovani sono il futuro del mondo, un mondo multietnico dove l’integrazione sociale e la pacifica
convivenza passa anche attraverso la pratica sportiva.
L’idea proposta al “bilancio partecipativo” proposto dal comune di Legnano va incontro a TUTTE LE
ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO dando una mano alle FAMIGLIE PIU’ BISOGNOSE, infatti l’idea del
“BUONO SPORT” è quella che il comune contribuisca economicamente, con buoni di sostegno secondo
indicatore ISEE, a pagare la quota di iscrizione alle associazioni.
Un aiuto concreto a sostegno delle famiglie più in difficoltà, incentivando e aiutando i giovani a praticare
una sana attività sportiva, scegliendola tra quelle esistenti sul territorio Legnanese.
COME VOTARE
Domenica 12 aprile 2015 dalle ore 9.00 alle ore 19.00
I residenti legnanesi che hanno compiuto 16 anni di età possono votare le idee finaliste, presentandosi con
un documento di riconoscimento, presso la sede della propria Consulta Territoriale (Oltrestazione, Centro o
Oltresempione).
Grazie
a.s.d.S.M.KOLBE
Mauro Martini