Corriere della Sera, Sabato 24 Settembre 2011 QUALE CORSO DOPOSCUOLA FAR SEGUIRE AL MIO BIMBO di FEDERICA MORMANDO È tempo di scuola e dì corsi. Lasciando ai bambini del tempo da occupare a piacimento, scegliamo due corsi: uno per l'istruzione, uno per lo sport. Non è facile capirne la qualità: bisogna valutare serietà e competenza, che non sempre coincidono con affabilità e simpatia di chi li propone. Quanto allo sport, per í piccoli meglio corsi che favoriscano libertà e completezza dei movimenti, privilegiando il divertimento. Più tardi, consideriamo riuscita e interessi, ricordando che spesso ì bambini esprimono preferenze fondate su criteri anche estranei ai contenuti, che non conoscono. Spesso si pone la possibilità dell'agonismo. I suoi pregi sono molti: insegna la disciplina, la fatica, la gioia e caducità del successo, il superamento della sconfitta. Quanto all'istruzione, è bene privilegiare momenti formativi paralleli ai programmi scolastici. La musica è un mondo meraviglioso dove trovare conforto, espressione, consenso. Ci sono corsi, dai 3 anni e mezzo, di alto valore, che non fanno giocherellare vanamente per mesi né angosciano con solfeggi prematuri, e presto avviano alla composizione e alla musica di insieme. Anche per le dimensioni figurative (disegno, pittura, scultura) esistono ottimi incontri, e così per il teatro. I corsi non devono essere un incubo, ma neppure un usa e getta. Se il bimbo non vuole continuare, comprendiamone bene il motivo: spesso è una difficoltà momentanea, che è più educativo superare. A mio avviso è bene tener duro soprattutto nella musica, mentre per gli sport si possono esplorare d'anno in anno nuove possibilità. Esistono poi iniziative che insegnano che in qualunque momento e luogo sì possono scovare attimi di gioia e di sapere. Eventi per bambini nei Musei, gite improvvisate, rappresentazioni... Curiosiamo fra eventi diversi, per formare persone che abbiano lungo tutta la vita la speranza del bello.