Nel 1892 il primo motore commerciale, ora è boom Sfogliando l´enciclopedia Treccani possiamo ricostruire una breve storia del motore elettrico. Scopriamo così che l´idea di utilizzare le azioni elettrodinamiche per produrre lavoro meccanico risale alla prima metà dell´Ottocento. Per trovare il primo motore elettrico efficiente bisogna arrivare però agli anni 1860-64, durante i quali Antonio Pacinotti costruì la “macchina elettromagnetica” con indotto ad anello e commutatore che poteva funzionare anche come generatore di corrente continua. Fu il belga Zenobe Théophile Gramme (1826-1901) a sfruttare industrialmente l´idea e a costruire negli anni 1870-71 numerose dinamo di dimensioni commerciali. Le macchine costruite in questo modo erano tuttavia ancora caratterizzate da bassi rendimenti. Di importanza decisiva divenne perciò l´invenzione del motore asincrono, dovuta a Galileo Ferraris (1885), il quale non si occupò però di sfruttare né di brevettare l´invenzione. In quegli anni Nikola Tesla (1856-1943), ingegnere croato trasferitosi negli Stati Uniti, presentò alcuni brevetti, tra i quali quello relativo a un motore trifase a induzione già abbastanza perfezionato. George Westinghouse, nella cui ditta Tesla lavorava, se ne interessò e costruì il motore sfruttando industrialmente il brevetto; nel 1892 fu realizzato il primo motore Westinghouse su scala commerciale. Il motore elettrico è costituito da un circuito posizionato su un´armatura metallica, che può ruotare (rotore) all´interno di un campo magnetico prodotto da magneti (statore). Quando il circuito si chiude, si genera un campo magnetico che, interagendo con quello proprio dei magneti, fa ruotare l´armatura. Il 70% dei motori elettrici attualmente in esercizio è del tipo asincrono trifase o a induzione. L´avvolgimento sullo statore è alimentato direttamente dalla linea a corrente alternata, con tensione che può arrivare fino a 10.000 V; il rotore è sede di correnti indotte nel campo magnetico rotante dello statore. La coppia dovuta alle azioni tra campo dello statore e correnti del rotore determina l´avviamento del rotore. Il motore elettrico può essere utilizzato per molte applicazioni nell´industria, nei trasporti, nelle apparecchiature domestiche. E da qualche anno, anche grazie alle simpati “verdi” generate, il business sta crescendo enormemente. Maurizio Scuccato