Prova in corto su M.A.T. Schema di principio della misura: Legenda A V W Vr M amperometro voltmetro wattmetri in Aron motore asincrono 3F usato come trasformatore a rapporto variabile motore asincrono in prova Schema adottato: Legenda Vr M motore asincrono 3F usato come trasformatore a rapporto variabile motore asincrono in prova Scopo: Esecuzione della prova in corto su un m.a.t. e determinazione della corrente di cortocircuito Icc, della potenza in corto Pcc e del cosφcc Cenni teorici: La prova in corto circuito su un motore asincrono trifase si effettua bloccando meccanicamente il rotore e alimentando il motore con una tensione ridotta Ucc tale da far scorrere negli avvolgimenti statorici la corrente nominale In. Tale prova può essere eseguita a corrente variabile o effettuando la misura alla sola corrente nominale. In condizione di cortocircuito sono nulle le perdite meccaniche mentre si possono trascurare le perdite a vuoto nella macchina (in virtù della bassa tensione di alimentazione della stessa). Risulta quindi possibile determinare la Pcc, la Icc e il cosφcc. Da questi è ovviamente possibile ricavare i parametri interni della macchina riportati allo statore (Re’, Xe’, Ze’). In un’ultima analisi risulta quindi possibile tracciare il diagramma circolare della macchina. Scelta delle apparecchiature: MatSiemens Mod: 171160 N° 59630617116 UY/UD: 380/660V Pn: 8KW Cosφ: 0.85 Analizzatore di rete trifase EL Control Energy NET s.p.a. Mod: Vip system 3 N° 15329 Esecuzione della prova: La prova viene eseguita bloccando meccanicamente il rotore. Con alimentazione inserita si noterà che spostando angolarmente il rotore varierà la corrente assorbita. Tale fenomeno è una conseguenza della variazione della riluttanza nell’intraferro della macchina dovuta alla reciproca posizione dei denti nel ferro di statore e in quello di rotore. Ai fini della prova si posizionerà il rotore in modo tale da avere una corrente media fra il valore minimo e quello massimo. Posizionato l’albero si potrà quindi passare a rilevare mediante l’analizzatore di rete la tensione di alimentazione, la potenza assorbita e il fattore di potenza in funzione della corrente. Ai fini del tracciamento del diagramma circolare è sufficiente eseguire un’unica misura, in presenza della corrente nominale. N 1 2 3 4 5 6 7 U V 129.3 117.5 105.9 90.43 69.87 52.12 36.62 I A 6.818 6.019 5.256 4.28 3.034 2.036 1.176 P W 722 568 438.1 294 152.6 70.2 25.53 cosφ 0.473 0.464 0.454 0.439 0.414 0.382 0.342 dove: U = tensione di alimentazione I = corrente assorbita Cosφ = f.d.p. del motore P = potenza attiva totale assorbita In giallo sono evidenziati i valori rilevati alla corrente nominale La corrente di cortocircuito e la potenza all’avviamento si calcoleranno come: Icc = (Un/Ucc)*In = = (660/129.3)*6.818 = 34.8A ; Un è la tensione nominale corrispondente a 660V Pccn = (Icc/In)²*Pcc = = (34.8/6.818)²*722 = 18.81kW Cosφcc = 0.473 ; direttamente ricavato dalla misura Si calcola quindi: Re’ = Pcc/(3*In²) = = 722/(3*6.818²) = 5.17Ω Xe’ = Re’*tanφcc = = 5.17*1.86 = 9.61Ω Ze’ = √(Re’²+Xe’²) = = √(5.17²+9.61²) = 10.91Ω La corrente di linea di cortocircuito assume il valore: Iccl = Icc*√3 = = 34.8*√3 = 60.27A Quindi le perdite di statore per effetto Joule conseguenti alla corrente di spunto valgono: Pjcc = 3*(Re’/√3)*(Icc1/√3)² = = 3*(5.17’/√3)*(60.27/√3)² = 10.84kW Conclusioni ed osservazioni: dai calcoli effettuati si sono ottenuti i seguenti valori: Iccl = 60.27A Pjcc = 10.84kW Cosφcc = 0.473 La tracciatura del diagramma circolare della macchina non risulta possibile in questo caso in quanto non si dispone di tutti i dati necessari.