REGIONE MOLISE Consiglio Nazionale delle Ricerche DIPARTIMENTO ATTIVITA’ SCIENTIFICHE E TECNOLOGICHE Unità Operativa Ingegneristico Geologica Studio per la vulnerabilità sismica degli edifici pubblici, strategici e di culto nei Comuni colpiti dal sisma del 31 ottobre 2002 Decreto del Commissario delegato n.29 del 6.8.03 EDIFICI PUBBLICI E STRATEGICI SCHEDA DI SINTESI DELLE CARATTERISTICHE TIPOLOGIOCHE E DELLE CARENZE COSTRUTTIVE (www.regione.molise.it - SIS) Coordinamento: C.N.R. D.A.S.T. U.O.I.G. Consiglio Nazionale delle Ricerche, Dipartimento Attività Scientifiche e Tecnologiche Unità Operativa Ingegneristico e Geologica - L’Aquila Documento redatto da : Ing. Antonio Martinelli1, Ing. Alberto Lemme1, Ing. Antonio Mannella3, Ing. Lucia Milano3 Supervisione Prof. Mauro Dolce2, Prof. Angelo Masi2, Ing. Claudio Moroni2 Collaborazione: Ing. Giandomenico Cifani1, Arch. Giovanni Cialone1, Ing. Carmenzo Mozzi3, Ing. Gennaro Di Iorio4 1 – C.N.R. D.A.S.T. U.O.I.G. L’Aquila; 2 – Dipartimento di Strutture, Geotecnica, Geologia applicata all’ingegneria, Università della Basilicata; 3 – Collaboratore C.N.R. D.A.S.T. U.O.I.G. L’Aquila; 4 – Libero professionista 1 1 Localizzazione del complesso PROVINCIA: CB ISTAT: 070 COMUNE DI: ISTAT: DENOMINAZIONE DEL COMPLESSO: CATEGORIA SISMICA 1 OPCM 3274: PPS nr. 2 3 4 Totale SP DM 1982: I II III Sono presenti anche edifici privati nel sottoprogetto?: Totale Edifici pubblici: Si Riferimenti catastali: Foglio n° n.c. No Particelle: Tipologia d’uso del complesso: A) Istruzione 1) 2) 3) B) Sanità C) Civili1) D) Militari E) Religiose F) Servizi a rete2) G) Infrastrutture3) Uffici della Regione, Provincia, Comune, Prefettura, Poste e Telecomunicazioni, Musei, Biblioteche, Carceri, Enti pubblici Acqua, Fognature, Energia elettrica, Gas, Telecomunicazioni, Telefoni Stazioni ferroviarie, autobus, aeroportuali, navali, Trasporti in genere Tipologia d’aggregato: A) A schiera B) A corte chiusa C) A corte aperta D) In linea E) A blocco regolare F) A blocco irregolare G) Edifici isolati 1) 2) 3) 4) SP nr. Edificio nr. SCHEDA AeDES SCHEDA nr. COM (1) (2) (3) (4) Numero del sottoprogetto Numero dell’edificio Numero della scheda AEDES Numero della scheda COM 5) 6) 7) Denominazione 5) Denominazione estesa dell’edificio Tipologia costruttiva come riportata nella tabella al lato Tipologia d’uso dell’edificio come riportata nella Tab. 1 Tipologia costruttiva: A) Muratura in elementi naturali D) Acciaio G) Prefabbricata B) Muratura in elementi artificiali E) Mista Tipologia Costruttiva USO (6) (7) C) Calcestruzzo armato F) Altro:_____________________ TABELLA 1 – TIPOLOGIA D’USO DELL’EDIFICIO COD. S00 S01 S02 S03 S04 S05 S06 S07 S08 S09 S10 S11 S12 S13 S20 S21 S22 S23 S24 S25 S26 DESTINAZIONE Strutture per l'istruzione Nido Scuola materna Scuola elementare Scuola Media inferiore - obbligo Scuola Media superiore Liceo Istituto professionale Istituto Tecnico Università (Facoltà umanistiche) Università (Facoltà scientifiche) Accademia e Conservatorio Uffici provveditorato e Rettorato Altro: COD S30 S31 S32 S33 S34 S35 S36 S37 S38 S39 S40 S41 S42 S43 DESTINAZIONE Attività collettive civili Stato (uffici tecnici) Stato (Uff. amministrativi, finanziari) Regione Provincia Comunità Montana Municipio Sede comunale decentrata Prefettura Poste e Telegrafi Centro civico - Centro per riunioni Museo – Biblioteca Carceri Altro: Strutture Ospedaliere e sanitarie Ospedale Casa di Cura Presidio sanitario - Ambulatorio A.S.L. (Azienda Sanitaria) INAM - INPS e simili Altro: S60 S61 S62 S63 Attività collettive religiose Servizi parrocchiali Edifici per il culto Altro: COD S50 S51 S52 S53 S54 S55 DESTINAZIONE Attività collettive militari Forze armate (escluso i carabinieri) Carabinieri e Pubblica Sicurezza Vigili del Fuoco Guardia di Finanza Corpo Forestale dello Stato S70 S71 S72 S73 S74 S75 S76 S77 Attività per servizi tecnologici a rete Acqua Fognature Energia Elettrica Gas Telefoni Impianti per le telecomunicazioni Altro: S80 S81 S82 S83 S84 S85 Strutture per mobilità e trasporto Stazione ferroviaria Stazione autobus Stazione aeroportuale Stazione navale Altro: MORFOLOGIA DEL SITO Cresta Pianura Pendio Avvallamento 2 2 Descrizione della tipologia strutturale del singolo edificio PROVINCIA: CB ISTAT: 070 COMUNE DI: ISTAT: DENOMINAZIONE DEL COMPLESSO: PPS n° Identificazione dell’edificio: N°_______Denominazione:____________________________________________ Proprietario:________________________________________ Indirizzo:___________________________________________________________ Utilizzatore prevalente: _______________________________ Età di costruzione: Anno o epoca di costruzione:________ < 1919 1919 - 1945 1946 - 1960 1961 - 1971 1972 - 1981 1982 -1992 > 1992 Normativa sismica applicata Non. Sismica R.D. 18/04/09 R.D. 2229/39 L. 1684/62 D.M. 3/3/1975 D.M. 19/06/1984 D.M. 24/01/1986 D.M. 16/01/1996 Altro:_________ ____ Anno o epoca dell’ultimo intervento:________ < 1919 1919 - 1945 1946 - 1960 1961 - 1971 1972 - 1981 1982 -1992 > 1992 Descrizione dell’ultimo intervento significativo Ampliamento Adeguamento Miglioramento Sopraelevazione Ristrutturazione Restauro Manutenzione Edificio vincolato da leggi speciali: Si No Stato di conservazione dell’edificio: Ottimo Buono Sufficiente Insufficiente Documentazione disponibile sul fabbricato: – Nel caso di edifici scolastici allegare la scheda di monitoraggio Elaborati reperibili Tipo di indagini svolte Esecutivo architettonico Esecutivo strutturale Progetto architettonico di interventi successivi Progetto strutturale di interventi successivi Geologiche, geofisiche, geotecniche Qualità dei materiali Caratterizzazione dinamica della struttura Valutazioni di vulnerabilità Caratteristiche geometriche: Piani fuori terra: Piani interrati: 1 1 Superficie coperta: 2 2 3 3 _____ 4 4 5 5 6 6 7 7 1) 2) 3) 4) 5) 6) Altro:___ Altro:___ Volume totale del fabbricato fuori terra: Tipologia Piani1) 8 8 _____ Altezza minima dell’edificio in gronda: _____ Altezza massima dell’edificio in gronda: _____ Volume totale del fabbricato entro terra: _____ TABELLA 2 - STRUTTURE VERTICALI Superficie Altezza Strutture Strutture Scale6) di piano2) interpiano3) verticali4) orizzont.5) indicare il piano o i piani utilizzando i simboli di tabella 4 indicare l’altezza media del piano considerato indicare la superficie del piano considerato struttura verticale prevalente come riportata in tabella 2 struttura orizzontale prevalente come riportata in tabella 3 tipologia di scale presenti come riportata in tabella 5 A B C D E F G H I L M N O P Q R S T U V Muratura a sacco Mur. a sacco con spigoli, mazzette, altro Muratura in pietra sbozzata Muratura in pietra sbozzata e rinforzi c.s. Muratura in pietra arrotondata Muratura in pietra arrotondata e rinforzi c.s. Mur. in blocchi di tufo o in pietra squadrata Muratura in blocchi di cls inerti pesanti Muratura in blocchi di cls inerti leggeri Mur. in mattoni pieni, semipieni o multiformi Muratura in mattoni forati Pareti in cls non armato Pareti in c.a. Telai in c.a. non tamponati Telai in c.a. con tamponature deboli Telai in c.a. con tamponature consistenti Ossatura metallica Strutture verticali miste (c.a. + muratura) Muratura iniettata Muratura con intonaco armato TABELLA 3 - STRUTTURE ORIZZONTALI A B C O P Q R S T Legno Legno con catene Putrelle e voltine o tavelloni Putrelle e voltine o tavelloni con catene Laterocemento o solette in c.a. Volte senza catene Volte con catene Miste volte solai Miste volte solai con catene Tetto: Legno spingente Tetto: Legno "poco spingente" Tetto: Legno a spinta eliminata o travi orizzontali Tetto: Laterocemento o solette in c.a. Tetto: Acciaio spingente Tetto: Acciaio non spingente Tetto: Mista spingente Tetto: Mista non spingente Tetto: Legno spingente 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Struttura appoggiata in legno Struttura a sbalzo in legno Struttura appoggiata in acciaio Struttura a sbalzo in acciaio Struttura appoggiata in pietra o laterizio Struttura a sbalzo in pietra o laterizio Volta appoggiata in muratura Volta a sbalzo in muratura Struttura appoggiata in c.a. Struttura a sbalzo in c.a. D E F G H I L M N TABELLA 4 - INDICAZIONE DEI PIANI ... S2 S1 PT PR P1 Eventuale piano da indicare 2° Interrato/Seminterrato 1° Interrato/Seminterrato Piano terra Piano rialzato 1° Piano P2 P3 P4 ... ST C TABELLA 5 - SCALE 2° Piano 3° Piano 4° Piano Eventuale piano da indicare Sottotetto Copertura Uso dell’edificio: N° di persone mediamente presenti: _____ N° di persone massimo: N° di ore di occupazione giornaliera: _____ N° di giorni nell’anno: di _____ occupazione _____ Condizioni d’uso: Stato dell’edifico: Finito Non finito In costruzione Condizioni d’uso: Totalmente utilizzato Parzialmente utilizzato Non utilizzato 3 3 Caratterizzazione degli edifici in muratura PROVINCIA: CB ISTAT: 070 COMUNE DI: ISTAT: DENOM. DEL COMPLESSO: Edificio n° PPS n° Tipologia strutturale: A) Solo pareti perimetrali B) Con muri di spina C) Mista con telai in c.a. o acciaio D) Muratura intelaiata E) Muratura armata F) Altro: _________ Descrizione delle strutture orizzontali e verticali Piani Spessore Distanza Distanza % pareti dir % pareti dir Peso medio dei massima tra massima tra X 4 Y 5) specifico maschi pareti dir. X3) pareti dir. Y3) degli murari 2) elementi portanti [kg/m3] Collegamenti Qualità della Qualità dei tra gli muratura 7) collegamenti orizzontamenti murari 8) e gli elementi resistenti 6) 1) indicare il piano o i piani utilizzando i simboli di tabella 3. E’ possibile raggruppare i piani con caratteristiche uguali. 2) indicare una misura in centimetri per ogni piano o gruppo di piani 3) indicare la distanza tra pareti strutturali parallele (escluse le tramezzature). Tralasciare i corridoi di larghezza inferiore ai 2 mt. 4) Se disponibile riportare il rapporto tra l’area complessiva dei maschi murari al piano in direzione X e la superficie del piano. Escluso le tramezzature 5) Se disponibile riportare il rapporto tra l’area complessiva dei maschi murari al piano in direzione Y e la superficie del piano. Escluso le tramezzature 6) indicare la tipologia di collegamento tra elementi portanti verticali e orizzontamenti come da tabella 6 7) indicare la qualità della muratura facendo riferimento alle indicazioni della tabella 7 8) indicare la qualità del sistema resistente dei piani indicati in riferimento ai valori riportati in tabella 8 TABELLA 6 – COLLEGAMENTI A B C D Orizzontamenti rigidi e ben collegati 1) Orizzontamenti deformabili e ben collegati 1) Orizzontamenti rigidi e mal collegati 1) Orizzontamenti deformabili e mal collegati 1) 1) Gli orizzontamenti sono ben collegati se sono presenti cordoli di dimensioni adeguate o collegamenti diffusi con le pareti (presenza di connettori per ogni travetto) Gli orizzontamenti sono rigidi se sono in CA oppure di altro tipo con soletta armata di 5 cm, oppure con irrigidimenti a croce o doppio tavolato. TABELLA 7 – QUALITA’ DELLA MURATURA Apparecchiatura regolare. Elementi ben ammorsati, buona qualità della malta 1) B Apparecchiatura regolare. Elementi ben ammorsati, cattiva qualità della malta 1) C Apparecchiatura irregolare oppure elementi1) male ammorsati, buona qualità della malta D Apparecchiatura irregolare oppure elementi1) male ammorsati, cattiva qualità della malta A TABELLA 8 – QUALITA’ DEL SISTEMA RESISTENTE – MUR. Rispetto delle norme antisismiche recenti (>1986) B Buon ammorsamento tra gli elementi resistenti C Cattivo ammorsamento tra gli elementi resistenti Altro:_____________________ D __________________________ A Sintesi delle carenze strutturali dell’edificio nel suo complesso: Presenza di aperture di grandi dimensioni oppure di molte aperture nelle pareti Significative discontinuità nell’allineamento verticale delle aperture Indebolimenti per discontinuità (canne fumarie, ecc.) Malta friabile Sezione muraria formata da due paramenti accostati e/o a sacco Distribuzione delle rigidezze non regolare in pianta Presenza di copertura spingente / pesante Ammorsamento scadente tra prospetti e muri di spina Presenza significativa di volte o elementi strutturali spingenti non contrastati Presenza di edifici adiacenti con elevate differenze di altezza o di rigidezza Generale assenza di elementi idonei a svolgere la funzione di architrave Travi con appoggi sovrastanti gli architravi Assenza di collegamenti puntuali con la copertura (travi, catene) Presenza di murature portanti insistenti in falso sui solai Presenza di murature portanti in forati con percentuale di vuoti maggiore del 55% Sopraelevazioni con materiali diversi che costituiscono discontinuità strutturale Presenza di piani sfalsati Evidenze di cedimenti e rotazioni delle pareti fuori dal piano > 2% dell’altezza della parete Presenza di cedimenti di fondazione Fondazioni sfalsate di uno o più piani Evidenza di cedimenti fondali Giunti strutturali inadeguati Solai non adeguati alla luce ed all’utilizzo (aule, palestre, ecc.) e/o con evidenti inflessioni o lesioni Destinazione d’uso originaria diversa Stato di degrado generale dell’edificio Danno preesistente Valutazioni di vulnerabilità semplificata (se effettuate): Edifici in muratura: Piano che entra in crisi: _______ Accelerazione al suolo _______ calcolata (PGA) : Periodo proprio in ______ direzione X: Periodo proprio in ______ direzione Y: 4 4 Caratterizzazione degli edifici in cemento armato PROVINCIA: CB ISTAT: 070 COMUNE DI: ISTAT: DENOM. DEL COMPLESSO: Edificio n° PPS n° Qualità del sistema resistente Piani 1) N° di Dimensioni Interasse Qualità del N° medio di N° medio di N° di telai in N° di telai in pilastri per medie dei medio tra sistema pilastri per pilastri per direzione x direzione y piano2) pilastri i pilastri 3) resistente 4) telaio 5) telaio 5) 1) indicare il piano o i piani utilizzando i simboli di tabella 3. E’ possibile raggruppare i piani con caratteristiche uguali. 2) Indicare il numero di pilastri presenti in ogni piano 3) indicare l’interasse medio tra i pilastri nel piano considerato 4) indicare la qualità del sistema resistente dei piani indicati in riferimento ai valori riportati in tabella 9 5) indicare il numero medio di pilastri per telaio nella direzione considerata TABELLA 9 – QUALITA’ DEL SISTEMA RESISTENTE - CA A Prevalenza di telai tamponati con murature consistenti senza grosse aperture B Prevalenza di telai con travi alte e tamponature poco consistenti C Prevalenza di telai con travi alte sul perimetro e travi a spessore all’interno e tamponature poco consistenti o assenti D Prevalenza di telai con travi a spessore e tamponature poco consistenti o assenti E Telai con travi alte e nuclei irrigidenti in c.a. all’interno F Prevalenza di setti armati G Altro:_______________________________ Sintesi delle carenze strutturali dell’edificio nel suo complesso: Presenza di elementi molto rigidi (pareti armate, nuclei ascensore) in posizioni decentrate o asimmetriche Elevata diffusione di calcestruzzo friabile o degradato Elevata diffusione di armature corrose Elevate frecce di inflessione dei solai o delle travi Elevata presenza di travi a spessore all’interno dell’edificio Elevata presenza di travi a spessore nei telai di bordo dell’edificio Presenza di travi a ginocchio Presenza di finestre a nastro nei piani bassi dell’edificio Presenza di cedimenti di fondazione Fondazioni sfalsate di uno o più piani Tensione nei pilastri al piano terra e al piano critico (vert,max > 0.3 fc, vert,med > 0.15 fc) Evidenza di cedimenti fondali Giunti strutturali inadeguati Solai non adeguati alla luce ed all’utilizzo (aule, palestre, ecc.) e/o con evidenti inflessioni o lesioni Destinazione d’uso originaria diversa Stato di degrado generale dell’edificio Danno preesistente Valutazioni di vulnerabilità semplificata (se effettuate): Edifici in calcestruzzo armato: Piano che entra in crisi: _____ Periodo proprio in dir. X – C.A. integro: Accelerazione al suolo (PGA): _____ Periodo proprio in dir. X – C.A. fessurato: _____ Periodo proprio in dir. X – C.A. integro + tamponature: _____ Periodo proprio in dir. X – C.A. fessurato + tamponature: _____ _____ Periodo proprio in dir. Y – C.A. integro: _____ Periodo proprio in dir. Y C.A. fessurato: _____ Periodo proprio in dir. Y – C.A. integro + tamponature: _____ Periodo proprio in dir. Y – C.A. fessurato + tamponature: _____ 5 5 Definizione delle tipologie d’intervento Indicare i tipi di intervento idonei per le finalità di cui alla all’art. 1 comma 3 della Legge 286/2002, sulla base del giudizio di vulnerabilità formulato, derivante dalle indagini espletate, dalle valutazioni effettuate e dalle carenze costruttive individuate, tenendo presente il livello di pericolosità sismica che interessa l’ubicazione dell’edificio. Edifici in MURATURA Tipo Intervento riduzione delle irregolarità e/o interazioni Rinforzo delle murature Collegamenti tra pareti e orizzontamenti Interventi su solai e copertura Interventi in fondazione ed esterni Altro ____________________ Altro ____________________ Tecniche intervento Realizzazione di giunti Collegamenti tra corpi separati Ampliamento dei giunti chiusura di aperture nelle pareti cerchiature di aperture cuci e scuci chiusura di nicchie, canne fumari, vuoti intonaco armato su due lati iniezione di miscele leganti ispessimento di pareti murarie inserimento di diatoni in c.a. o acciaio inserimento di nuove pareti inserimento di tiranti verticali stuccatura , rinzaffo… rinforzo pareti con FRP perforazioni armate cordoli in c.a. (da evitare i cordoli in breccia) cordoli e/o collegamenti di piano in acciaio rinforzo di travi lignee catene in acciaio o FRP cerchiature esterne in acciaio o FRP cerchiature interne in FRP soletta armata con collegamenti di piano sostituzione di solai rinforzo di volte o archi in laterizio o pietra sostituzione e/o rinforzo di architravi controventi di falda con tavolato incrociato controventi di falda in acciaio consolidamento travi e/o capriate lignee cordoli in c.a. platea armata micropali palificate iniezione di materiale espansivo Estensione dell’intervento: Limitata Media Elevata 6 Edifici in CA Tipo Intervento riduzione delle irregolarità e/o interazioni rafforzamento di pilastri e nodi Inserimento di nuovi elementi strutturali verticali Inserimento di strutture di controvento in acciaio Miglioramento coronamento e copertura Fondazioni Isolamento sismico Altro ____________________ Altro ____________________ Altro ____________________ Tecniche intervento realizzazione di giunti Collegamenti tra corpi separati Ampliamento dei giunti Incamiciatura Cerchiatura Placcaggio Pareti/Setti in c.a. Pilastri Tamponature resistenti Interni ai telai Interni ai telai di tipo dissipativi e/o ricentranti Esterni ai telai Esterni ai telai di tipo dissipativi e/o ricentranti Eliminazione di spinte Sostituzione Ampliamento Travi di collegamento Micropali Con sottofondazione Sopra alle fondazioni Ad un piano intermedio Estensione dell’intervento: Limitata Media Elevata Interventi non strutturali Tipo Intervento Interventi sulle tramezzature interne Interventi sulle tamponature esterne Interventi sugli impianti Interventi sulla copertura, aggetti, camini…. Altro Tecniche intervento sostituzione e/o eliminazione collegamento alla strutture rinforzo collegamento alla struttura portante rinforzo Estensione dell’intervento: Limitata Media Elevata 7