Il concetto di cultura - Dipartimento di Scienze sociali e politiche

Università degli Studi di Milano
Corso di Laurea in Mediazione Linguistica e Culturale
Corso di Sociologia dei Processi Culturali
Prof. Mario de Benedittis
Anno Accademico 2005 / 2006
Informazioni e materiale per il corso disponibili sul sito:
www.sociol.unimi.it/docenti/debenedittis/
Docenti – recapiti e orari di ricevimento:
- Prof. Mario de Benedittis
[email protected]
martedì dalle 12,00 alle 13,00 a Mediazione Linguistica e Culturale – Sesto S. Giovanni (secondo
piano, stanza da definire)
mercoledì dalle 10,30 alle 12,30 a Scienze Politiche – Via Passione 13 (secondo piano – stanza
219)
- Dott. Lorenzo Domaneschi
[email protected]
martedì dalle 12,00 alle 13,00 a Mediazione Linguistica e Culturale – Sesto S. Giovanni (secondo
piano, stanza da definire)
mercoledì dalle 10,30 alle 12,30 a Scienze Politiche – Via Passione 13 (terzo piano – stanza
dottorandi)
- Dott. Roberto Cammarata
[email protected]
martedì dalle 12,00 alle 13,00 a Mediazione Linguistica e Culturale – Sesto S. Giovanni (secondo
piano, stanza da definire)
mercoledì dalle 16,30 alle 18,00 a Scienze Politiche – Via Passione 13 (terzo piano – stanza 318)
Obiettivi del corso
Il corso si propone innanzitutto di analizzare la cultura come il medium attraverso il quale
avviene l’attività di mediazione fra l’individuo e il suo ambiente naturale, attività largamente pratica
e non teorica. Secondariamente, verranno analizzati alcuni processi rilevanti nella società
contemporanea, quali la globalizzazione, l’individualizzazione, la pluralizzazione delle sfere
delll’esperienza, processi che modificano radicalmente la socialità contemporanea. Infine, si
prenderanno in considerazione le dinamiche dei consumi culturali e della produzione culturale.
Struttura del corso
Il corso è organizzato in due diverse modalità di lezione, quella frontale che si terrà due volte a
settimana (mercoledì e giovedì) e quella dei seminari tematici di approfondimento che si
svolgeranno una volta a settimana (il martedì). La partecipazione ai seminari prevede la formazione
di sette gruppi di studenti. Ogni gruppo svolgerà tutti i moduli previsti (secondo il calendario
settimanale esposto di seguito), con una rotazione dei docenti sui diversi gruppi. Compatibilmente
con le necessità organizzative e l’omogeneità numerica dei gruppi, ogni studente può scegliere il
proprio gruppo, sulla base delle esigenze di orario personali. I seminari tematici vedranno la
partecipazione diretta degli studenti attraverso la presentazione delle letture previste per il modulo e
una discussione di gruppo sulle tematiche e le argomentazioni presentate.
Ogni seminario tematico sarà suddiviso in tre/quattro momenti distinti (a seconda del numero
degli studenti di cui sono composti i gruppi):
- prima presentazione: uno studente presenterà una o più letture previste per il modulo
(tempo previsto 15-20 min. circa)
- seconda presentazione: un secondo studente presenterà altre letture previste per il modulo
(tempo previsto 15-20 min. circa)
- terza presentazione (15-20 min. circa, prevista solo nel caso di elevato numero di frequentanti)
- discussione di gruppo (45 o 60 min. circa, a seconda del numero di presentazioni).
I moduli tematici seguiranno il seguente calendario:
18/10
Il concetto di cultura
25/10
Spazio, natura, rischio
8/11
Tempo, memoria, tradizione
15/11
Genere, corpo, sessualità
22/11
Globalizzazione, identità culturale, multiculturalismo.
29/11
Individualizzazione, soggettività e relazioni personali
6/12
Riti, rituali, religione
13/12
Consumi culturali
20/12
Produzione culturale
Il corso richiede la frequenza alle lezioni e seminari (verranno ritirate le firme di presenza, non
sarà accettata più di un’assenza ai seminari per poter sostenere le prove per frequentanti)
Orario settimanale e aule
A partire dal 18 ottobre fino al 20 dicembre le lezioni e i seminari si svolgeranno secondo il
seguente calendario settimanale,secondo le modalità e presso le aule di seguito indicate:
Martedì
10,30 / 12,00
Seminario
Gruppo 1
Aula
P7
Seminario
Gruppo 2
Aula
T7
12,30/ 14,00
Seminario
Gruppo 3
Aula
T11
14,30 / 16,00
Seminario
Gruppo 4
Aula
P4
16,30 / 18,00
Seminario
Gruppo 5
Aula
P4
Seminario
Gruppo 6
Aula
P3
Seminario
Gruppo 7
Aula
P5
Mercoledì
14,30 / 16,00
Lezione frontale
Aula
T10
Giovedì
14,30 / 16,00
Lezione frontale
Aula
T10
Dispensa delle letture
Per gli studenti frequentanti i testi d’esame sono sostituiti da una dispensa di letture (disponibile
presso la copisteria Laura, via Bergamini, dalla sede di Festa del Perdono) suddivise per modulo
seminariale. La dispensa è composta dalle seguenti letture:
Il concetto di cultura
P.P. Giglioli e P. Ravaioli, Bisogna davvero dimenticare il concetto di cultura?, in «Rassegna
italiana di sociologia», 2, 2004, pp. 267-298 (solo fino a p. 283).
C. Geertz, L’impatto del concetto di cultura sul concetto di uomo, in Interpretazione di culture, Il
Mulino, Bologna, 1987, pp. 73-97.
P. Bourdieu, La conoscenza col corpo, in Meditazioni pascaliane, Feltrinelli, Milano, 1998, pp.
135-171.
Spazio, Natura, Rischio
P. Zanini, Come si costruisce un confine, in Significati del confine, Bruno Mondadori, Milano,
2000, pp. 29-54.
Z. Bauman, Guerre spaziali: una cronaca, in Dentro la globalizzazione, Laterza, Roma-Bari,
1999, pp. 33-55.
M. Castells, La nascita della società in rete, Università Bocconi Editore, Milano, 2000, pp. 471490
U. Beck, La società globale del rischio, Asterios editore, Trieste, 2001, pp. 29-38 e 61-79.
Tempo, memoria, tradizione
E. Zerubavel, La forma sociale del passato e Origini, in Mappe del tempo, Il Mulino, Bologna,
2005, pp. 27-58 e 179-190.
P. Bourdieu, L’essere sociale, il tempo e il senso dell’esistenza, in Meditazioni pascaliane,
Feltrinelli, Milano, 1998, pp. 217-242.
D. Harvey, La compressione spazio-temporale: la condizione postmoderna, in La crisi della
modernità, Il Saggiatore, Milano, 1997, pp. 347-374.
Globalizzazione, identità culturale, multiculturalismo.
M. Castells, Paradisi comunitari: identità e significato nella società in rete, in Il potere delle
identità, Università Bocconi Editore, Milano, 2003, pp. 6-35 e 55-73.
M. Featherstone, Localismo, globalismo e identità culturale, in La cultura dislocata, Seam,
Roma, 1998, pp. 139-154.
B. de Sousa Santos e R. Panikkar, Multiculturalismo e diritti umani, estratti da Sociologia del
diritto, 1, 1997 e Interculture, 81, 1984 (28 pagine).
Individualizzazione, soggettività e relazioni personali
Z. Bauman, L’identità nel mondo in via di globalizzazione, in La società individualizzata, Il
Mulino, Bologna, 2002, pp. 177-193.
U. Beck, Io sono io: indifferenza, convivenza e conflitto tra i sessi all’interno e all’esterno della
famiglia e Individualizzazione, istituzionalizzazione e destandardizzazione, in La società del
rischio, Carocci, Roma, 2000, pp. 155-175 e 185-198.
A. Giddens, La traiettoria del sé, in Identità e società moderna, Ipermedium, Napoli, 1999, pp.
93-128.
Genere, corpo, sessualità
P. Bourdieu, Osservazioni provvisorie sulla percezione sociale del corpo, in «Actes de la
recherche en sciences sociales», 14, 1977, pp. 162-171; Il dominio maschile, in «Actes de la
recherche en sciences sociales», 84, 1990, pp. 4-31.
A. Giddens, Il corpo e la realizzazione del sé e L’anoressia nervosa e la riflessività del corpo, in
Identità e società moderna, Ipermedium, Napoli, 1999, pp. 128-140.
Z. Bauman, Sugli usi postmoderni del sesso, in La società individualizzata, Il Mulino, Bologna,
2002, pp. 275-296.
Riti, rituali, religione
P. Bourdieu, I riti come atti di istituzione, in «Problemi del Socialismo», 6, 1990, pp. 145-154.
V. Turner, Dramma e riti di passaggio, lo svago e il lavoro, in Dal rito al teatro, Il Mulino,
Bologna, 1986, pp. 49-111.
Z. Bauman, Una religione postmoderna?, in Il disagio della postmodernità, Bruno Mondadori,
Milano, 2002, pp. 195-225.
Consumi culturali
P. Bourdieu, La buona volontà culturale, in La distinzione, Il Mulino, Bologna, 1983, pp. 325375.
M. Featherstone, Le culture della città e gli stili di vita postmoderna, in Cultura del consumo e
postmodernismo, Seam, Roma, 1994, pp. 135-154.
A. Beardsvorth, Comprendere il vegetarianismo, in «Rassegna italiana di sociologia», n. 4, 2004,
pp. 543-565.
Produzione culturale
P. Bourdieu, Il punto di vista dell’autore. Alcune proprietà generali dei campi della produzione
culturale, in Le regole dell’arte, Il Saggiatore, Milano, 2005, pp.288-353.
H. Becker, Mondi dell’arte e attività collettiva, in I mondi dell’arte, Il Mulino, Bologna, 2005, pp.
17-55.
Modalità di valutazione
La valutazione finale per i frequentanti risulterà dalla media dei voti ottenuti (in trentesimi) nelle
tre prove previste:
prima prova: presentazione delle letture durante le lezioni nei gruppi (ogni studente dovrà
effettuare una presentazione in un modulo a scelta, coordinandosi con gli altri studenti del gruppo)
seconda prova: produzione di una tesina di analisi di un prodotto culturale a scelta. La tesina
dovrà rispettare i seguenti parametri:
Carattere Times New Roman 12 – interlinea 1,5 – margini sup. 2,5 – inf. 2,5 – sin. 2 – dx. 2
Dimensioni min. 8/ max. 12 cartelle
(la prova si svolgerà indicativamente intorno alla metà di gennaio 2006)
terza prova: tema scritto a scelta tra le tracce proposte
(è prevista un’unica prova per frequentanti con tale modalità, entro la fine di gennaio 2006)
N.B.: La valutazione finale terrà inoltre conto in modo particolare della partecipazione attiva degli
studenti a tutti i seminari, nella parte dedicata alla discussione delle letture presentate.
Indicazioni per lo svolgimento della tesina.
La tesina da presentare alla fine del corso dovrà consistere in un elaborato scritto la cui lunghezza
può variare da un minimo di 8 ad un massimo di 12 cartelle (carattere 12 TNR, interlinea 1,5). Tale
lavoro dovrà avere come oggetto un prodotto culturale o un fenomeno culturale a scelta dello
studente, utilizzando le categorie e i concetti discussi a lezione e durante i seminari. Esempi dei
possibili campi di studio possono essere opere o situazioni afferenti alla sfera della musica, del
cinema, della letteratura, dello sport, della moda, dell’arte, della religione, del fumetto, del tempo
libero, delle relazioni sentimentali, dei rapporti interculturali, dei consumi, . In ogni caso, l’oggetto,
gli strumenti e la metodologia di analisi potranno essere concordati con il docente.
La tesina, per essere considerata almeno sufficiente, dovrà essere strutturata procedendo ad una
presentazione dell’oggetto di studio esplicitando la prospettiva sociologica di indagine che si
intende seguire; a questa introduzione, quindi, dovrà seguire un’analisi critica e articolata
dell’ipotesi di studio presentata; dovranno poi essere esplicitate brevemente alcune conclusioni che
sono state ricavate a seguito dell’analisi intrapresa. In ultimo, la tesina dovrà essere corredata da
una breve bibliografia completa dei principali testi utilizzati per la sua stesura. Scopo di questo
lavoro ed elemento centrale nella sua valutazione sarà, dunque, la verifica della capacità di riflettere
e argomentare in maniera critica attorno a uno specifico studio di caso empirico. Ad esempio, una
tesina su come la musica pop contemporanea affronti le relazioni sentimentali dovrà contenere
un’introduzione sulle caratteristiche di queste ultime nella società contemporanea, una
presentazione dei brani musicali scelti, un’analisi che rintracci – o smentisca – le tendenze
dominanti nella rappresentazione delle relazioni sentimentali come delineate nell’introduzione, una
conclusione riassuntiva.
Indicazioni per lo svolgimento della prova finale.
La prova finale, che si terrà durante il primo appello successivo al termine delle lezioni, consisterà
nella somministrazione di un gruppo di tracce all’interno delle quali lo studente dovrà sceglierne
una, da sviluppare in aula in un tempo di due ore. Le tracce riguarderanno gli argomenti svolti a
lezione e durante i seminari, e dovranno essere elaborate utilizzando i concetti discussi durante il
corso. La struttura di questo elaborato dovrà essere quella di una riflessione sintetica relativa
all’argomento suggerito dalla traccia. Scopo di questo lavoro sarà dunque quello di verificare la
capacità di costruire una spiegazione sociologica coerente e il più possibile completa, a partire dalla
sollecitazione offerta dalla traccia presentata, rimanendo al massimo ancorati alle indicazioni di
argomento e di stesura suggerite dalla traccia.