Il concetto di cultura - Dipartimento di Scienze sociali e politiche

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Università degli Studi di Milano
Corso di Laurea in Mediazione Linguistica e Culturale
Corso di Sociologia dei Processi Culturali
Prof. Mario de Benedittis
Anno Accademico 2007 / 2008
Informazioni e materiale per il corso disponibili sul sito:
www.sociol.unimi.it/docenti/debenedittis/
Docenti – recapiti e orari di ricevimento:
- Prof. Mario de Benedittis
[email protected]
Fino al 31 dicembre 2007
mercoledì dalle 10.30 alle 12.30 a Scienze Politiche – Via Passione 13 (secondo piano – stanza
219)
mercoledì dalle 16.00 alle 18.00 a Mediazione Linguistica e Culturale – Sesto S. Giovanni (stanza
1045)
- Dott. Roberto Cammarata
[email protected]
- Dott. Lorenzo Domaneschi
[email protected]
Obiettivi del corso
Il corso si propone innanzitutto di analizzare la cultura come il medium attraverso il quale
avviene l’attività di mediazione fra l’individuo e il suo ambiente naturale, attività largamente pratica
e non teorica. Secondariamente, verranno analizzati alcuni processi rilevanti nella società
contemporanea, quali la globalizzazione, l’individualizzazione, la pluralizzazione delle sfere
dell’esperienza, processi che modificano radicalmente la socialità contemporanea. Infine, si
prenderanno in considerazione le dinamiche dei consumi culturali e della produzione culturale.
Struttura del corso
Il corso è organizzato in due diverse modalità di lezione, quella frontale che si terrà due volte a
settimana (mercoledì e giovedì) e quella dei seminari tematici di approfondimento che si
svolgeranno una volta a settimana (il martedì). La partecipazione ai seminari prevede la formazione
di nove gruppi di studenti. Ogni gruppo svolgerà tutti i moduli previsti (secondo il calendario
settimanale esposto di seguito), con una rotazione dei docenti sui diversi gruppi. In tal modo, ogni
gruppo sarà seguito per tre volte da ognuno dei tre docenti. Compatibilmente con le necessità
organizzative e l’omogeneità numerica dei gruppi, ogni studente può scegliere il proprio gruppo,
sulla base delle esigenze di orario personali. I seminari tematici vedranno la partecipazione diretta
degli studenti attraverso la presentazione delle letture previste per il modulo e una discussione di
gruppo sulle tematiche e le argomentazioni presentate.
Ogni seminario tematico sarà suddiviso in tre/quattro momenti distinti (a seconda del numero
degli studenti di cui sono composti i gruppi):
- prima presentazione: uno studente presenterà una o più letture previste per il modulo
(tempo previsto 12 min. circa)
- seconda presentazione: un secondo studente presenterà altre letture previste per il modulo
(tempo previsto 12 min. circa)
- terza presentazione (12 min. circa, prevista solo nel caso di elevato numero di frequentanti)
- discussione di gruppo (60 min. circa, a seconda del numero di presentazioni).
Le presentazioni non sono pensate per essere un riassunto dei saggi, posto che TUTTI i
frequentanti devono leggerle. Colui/lei che di volta in volta avrà il compito di presentare le letture
dovrà invece proporre al gruppo spunti di discussione a partire dalle letture, applicando le categorie
analitiche a fenomeni concreti, prendendo spunto da articoli di giornale, pubblicità, film, ecc.
I moduli tematici seguiranno il seguente calendario:
Tema
Il concetto di cultura
Lezioni frontali
02/10 e 03/10 e 4/10
Seminario
______
Spazio, natura, rischio
09/10 e 10/10 11/10
16/10
Tempo, memoria, tradizione
17/10 e 18/10
23/10
Globalizzazione, identità culturale
24/10 e 25/10 e 31/10
30/10
Riti, rituali, religione
14/11 e 15/11
20/11
Individualizzazione, soggettività
21/11 e 22/11
27/11
Genere, corpo, sessualità
28/11 e 29/11
04/12
Produzione culturale
05/11 e 06/12
11/12
Consumi culturali
12/12 e 13/12
18/12
e multiculturalismo
e relazioni personali
Orario settimanale e aule
A partire dal 2 ottobre fino al 18 dicembre le lezioni e i seminari si svolgeranno secondo il
seguente calendario settimanale,secondo le modalità e presso le aule di seguito indicate (con
l’eccezione delle lezioni del 2 e 9 ottobre, entrambe in Aula Magna alle 10.30):
Martedì
10,30 / 12,00
12,30/ 14,00
14,30 / 16,00
16,30 / 18,00
Seminario
Gruppo 1
Aula
P10
Seminario
Gruppo 2
Aula
P11
Seminario
Gruppo 3
Aula
P5
Seminario
Gruppo 4
Aula
P10
Seminario
Gruppo 5
Aula
P11
Seminario
Gruppo 6
Aula
P10
Seminario
Gruppo 7
Aula
P11
Seminario
Gruppo 8
Aula
P10
Seminario
Gruppo 9
Aula
P11
Mercoledì
14.30 / 16.00
Lezione frontale
Tutti
Aula
T11
Giovedì
12.30 / 14.00
Lezione frontale
Tutti
Aula
T10
Il corso osserverà una pausa dall’1 novembre al 13 novembre compresi.
Dispensa delle letture
Per gli studenti frequentanti i testi d’esame sono sostituiti da una dispensa di letture (disponibile
nella libreria Cuem di Sesto da martedì 2 ottobre), suddivise per moduli seminariali. La dispensa è
composta dalle seguenti letture:
Il concetto di cultura
P.P. Giglioli e P. Ravaioli, Bisogna davvero dimenticare il concetto di cultura?, in «Rassegna
italiana di sociologia», 2, 2004, pp. 267-298 (solo fino a p. 283).
C. Geertz, L’impatto del concetto di cultura sul concetto di uomo, in Interpretazione di culture, Il
Mulino, Bologna, 1987, pp. 73-97.
P. Bourdieu, La conoscenza col corpo, in Meditazioni pascaliane, Feltrinelli, Milano, 1998, pp.
135-171.
Spazio, Natura, Rischio
P. Zanini, Come si costruisce un confine, in Significati del confine, Bruno Mondadori, Milano,
2000, pp. 29-54.
Z. Bauman, Guerre spaziali: una cronaca, in Dentro la globalizzazione, Laterza, Roma-Bari,
1999, pp. 33-55.
M. Castells, La nascita della società in rete, Università Bocconi Editore, Milano, 2000, pp. 471490
U. Beck, La società globale del rischio, Asterios editore, Trieste, 2001, pp. 29-38 e 61-79.
Tempo, memoria, tradizione
E. Zerubavel, La forma sociale del passato e Origini, in Mappe del tempo, Il Mulino, Bologna,
2005, pp. 27-58 e 179-190.
P. Bourdieu, L’essere sociale, il tempo e il senso dell’esistenza, in Meditazioni pascaliane,
Feltrinelli, Milano, 1998, pp. 217-242.
F. Crespi, I ritmi del presente, in Tempo vola, Il Mulino, Bologna, 2005, pp. 113-140.
Globalizzazione, identità culturale, multiculturalismo.
M. Castells, Paradisi comunitari: identità e significato nella società in rete, in Il potere delle
identità, Università Bocconi Editore, Milano, 2003, pp. 5-13 e 35-73.
S. Hall, Culture nuove in cambio di culture vecchie, in D. Massey e P. Jess, Luoghi, culture e
globalizzazione, Utet, Torino, 2001, pp. 145-185.
A. Sayad, Immigrazione e “pensiero di stato” e Tre interviste sull’identità, Cortina Editore,
Milano, pp. 350-384.
Riti, rituali, religione
G. Navarini, Tradizione e post-modernità della politica rituale, in «Rassegna italiana di
sociologia», 3, 1998, 305-332.
P. Bourdieu, I riti di istituzione e Il linguaggio autorizzato: le condizioni sociali dell’effettualità
del discorso rituale, in La parola e il potere, Guida editore, Napoli, 1988, pp. 83-107.
Z. Bauman, Una religione postmoderna?, in Il disagio della postmodernità, Bruno Mondadori,
Milano, 2002, pp. 195-225.
Individualizzazione, soggettività e relazioni personali
Z. Bauman, Da pellegrino a turista, in La società dell’incertezza, Il Mulino, Bologna, 1999, pp.
27-54.
U. Beck, Io sono io: indifferenza, convivenza e conflitto tra i sessi all’interno e all’esterno della
famiglia e Individualizzazione, istituzionalizzazione e destandardizzazione, in La società del
rischio, Carocci, Roma, 2000, pp. 155-175 e 185-198.
A. Giddens, La traiettoria del sé, in Identità e società moderna, Ipermedium, Napoli, 1999, pp.
93-128.
Genere, corpo, sessualità
P. Bourdieu, Il dominio maschile, Feltrinelli, Milano, 1998, pp. 14-83 e 101-125.
Z. Bauman, Sugli usi postmoderni del sesso, in La società individualizzata, Il Mulino, Bologna,
2002, pp. 275-296.
J. Hockey e A. James, L’incorporamento dell’età: identità e salute sessuale attraverso il corso di
vita in «Rassegna italiana di sociologia», 3, 2002, pp. 353-377.
Consumi culturali
P. Bourdieu, La buona volontà culturale, in La distinzione, Il Mulino, Bologna, 1983, pp. 325375.
S. Thornton, Il significato del mainstream, in Dal club ai rave, Feltrinelli, Milano, 1998, pp. 119154.
M. de Benedittis, Nella rete dei simboli, dei consumi e dei media, in M. Magatti e M. de
Benedittis, I nuovi ceti popolari, Feltrinelli, Milano, 2006, pp. 73-105.
Produzione culturale
P. Bourdieu, Per una scienza delle opere, in Ragioni pratiche, Il Mulino, Bologna, 1995, pp. 151169.
M. Santoro, La leggerezza insostenibile. Genesi del campo della canzone d’autore, in «Rassegna
italiana di sociologia», 2, 2000, pp. 189-222.
C. Lunghi, Creolizzazione e ibridismo e Alla ricerca della propria storia: le dimensioni della
multiculturalità, in Culture creole, Franco Angeli, Milano, 2003, pp. 68-110.
Modalità di valutazione
La valutazione finale per i frequentanti risulterà dalla media dei voti ottenuti (in trentesimi) nelle
tre prove previste:
Prima prova: presentazione delle letture durante le lezioni nei gruppi (ogni studente/ssa dovrà
effettuare una presentazione in un modulo a scelta, coordinandosi con gli altri studenti del gruppo) e
partecipazione ATTIVA ai seminari.
Seconda prova: tema scritto a scelta tra 4 tracce proposte, in cui si discuteranno criticamente le
letture dei seminari. La prova si svolgerà il 15 gennaio alle ore 14.00.
Terza prova: produzione di una tesina di analisi di un prodotto culturale a scelta. La tesina dovrà
rispettare i seguenti parametri:
Carattere Times New Roman 12 – interlinea 1,5 – margini sup. 2,5 – inf. 2,5 – sin. 2 – dx. 2
Dimensioni min. 8/ max. 12 cartelle.
La tesina andrà consegnata il 6 febbraio entro le 13.00 nello studio 1045.
Indicazioni per lo svolgimento del tema.
La prova, che si terrà durante il primo appello successivo al termine delle lezioni, consisterà nella
somministrazione di un gruppo di tracce all’interno delle quali lo studente dovrà sceglierne una, da
sviluppare in aula in un tempo di due ore. Le tracce riguarderanno gli argomenti svolti a lezione e
durante i seminari, e dovranno essere elaborate utilizzando i concetti discussi durante il corso. La
struttura di questo elaborato dovrà essere quella di una riflessione sintetica relativa all’argomento
suggerito dalla traccia. Scopo di questo lavoro sarà dunque quello di verificare la capacità di
costruire una spiegazione sociologica coerente e il più possibile completa, a partire dalla
sollecitazione offerta dalla traccia presentata, rimanendo al massimo ancorati alle indicazioni di
argomento e di stesura suggerite dalla traccia.
Indicazioni per lo svolgimento della tesina.
La tesina da presentare alla fine del corso dovrà consistere in un elaborato scritto la cui lunghezza
può variare da un minimo di 8 ad un massimo di 12 cartelle (carattere 12 TNR, interlinea 1,5). Tale
lavoro dovrà avere come oggetto un prodotto culturale o un fenomeno culturale a scelta dello
studente, utilizzando le categorie e i concetti discussi a lezione e durante i seminari. Esempi dei
possibili campi di studio possono essere opere o situazioni afferenti alla sfera della musica, del
cinema, della letteratura, dello sport, della moda, dell’arte, della religione, del fumetto, del tempo
libero, delle relazioni sentimentali, dei rapporti interculturali, dei consumi, del corpo, ecc. In ogni
caso, l’oggetto, gli strumenti e la metodologia di analisi potranno essere concordati con il docente.
La tesina, per essere considerata almeno sufficiente, dovrà essere strutturata procedendo ad una
presentazione dell’oggetto di studio esplicitando la prospettiva sociologica di indagine che si
intende seguire; a questa introduzione, quindi, dovrà seguire un’analisi critica e articolata
dell’ipotesi di studio presentata; dovranno poi essere esplicitate brevemente alcune conclusioni che
sono state ricavate a seguito dell’analisi intrapresa. In ultimo, la tesina dovrà essere corredata da
una breve bibliografia dei principali testi utilizzati per la sua stesura (tratti dalle letture del corso e,
facoltativamente, anche da altre letture personalizzate). Scopo di questo lavoro ed elemento centrale
nella sua valutazione sarà, dunque, la verifica della capacità di riflettere e argomentare in maniera
critica attorno a uno specifico studio di caso empirico. Ad esempio, una tesina su come la musica
pop contemporanea affronti le relazioni sentimentali dovrà contenere un’introduzione sulle
caratteristiche di queste ultime nella società contemporanea, una presentazione dei brani musicali
scelti, un’analisi che rintracci – o smentisca – le tendenze dominanti nella rappresentazione delle
relazioni sentimentali come delineate nell’introduzione, una conclusione riassuntiva. La tesina
dunque non deve essere un riassunto di ulteriori letture, ma un uso applicato di ciò che si è appreso
durante il corso.
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