Filo 17 marzo 2015 “Simposio” Amore platonico non è amore casto

Filo 17 marzo 2015
“Simposio”
Amore platonico non è amore casto perché comprende sia quello fisico che quello
spirituale.
Differenza fra amante e amato: secondo un luogo comune l’amato è superiore ma
Platone ci sorprende perché l’amante è un’anima profonda, ricca, posseduta dal dio
dell’eros. Per Platone ciò che è migliore è ciò che è in cammino verso la perfezione, no
ciò che ha la perfezione in modo compiuto (concezione socratica).
Aristofane - Amore come nostalgia verso un’unità perduta irrimediabilmente (essere
androgeno- Mito androgeno).
L’amore è una ricerca di unità, di perfezione; il dialogo serve per chiarire cose non
chiare; il piacere dello stare insieme viene da una distanza. Ci si completa a vicenda.
Quando c’era l’androgeno l’amore non esisteva.
Eros è una condizione intermedia fra ricchezza e povertà. L’uomo è una
“metaxý”creatura di mezzo, intermedia; “desiderare” deriva dal latino “sidera”=
stella; si ricerca la perfezione delle stelle, noi uomini veniamo da lì, “de” significa
caduta e provenienza e noi vorremmo colmare questa distanza.
La descrizione che Platone fa dell’eros può essere paragonata all’uomo che è un
essere allo stesso tempo povero e ricco, a metà strada fra dio e animale. Può
comportarsi come un dio e fare gesti nobili ed eroici ma anche come un animale e
quindi compiere anche azioni atroci, bestiale. L’animale e il dio non desiderano per
motivi diversi.
Eros è un daimon e non un dio, una creatura intermedia.
Kalós: bello esteticamente/ agathós: buono, bello interiormente.
Mito dell’auriga (auriga: conduttore del carro) ha una biga tirata da un cavallo
bianco, che porta verso l’alto e un cavallo nero, che porta verso il basso. Avere amore
per lo studio è il cavallo bianco; passione per lo studio è l’eccesso, è il cavallo nero.
La ragione umana (l’auriga) deve guidare tenendo in equilibrio i due cavalli.