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Ente Nazionale di Assistenza
Decreto n° 559/C. 11933. 12000.A 118 del 28.7.95
O.N.L.U.S. (organizzazione non lucrativa di utilità sociale)
D.L.g.s. 460/97
MACRO AREA “RETE di APPRENDIMENTO PERMANENTE”
Linee di indirizzo congressuale 2013 – 2017
Premessa
Negli ultimi anni Auser, ha realizzato politiche nazionali e territoriali volte a diffondere una
maggiore consapevolezza dell’importanza di seguitare ad apprendere anche in età adulta e anziana,
quale condizione per comprendere e vivere positivamente i cambiamenti della società, per
mantenere vivi e paritari i rapporti tra le generazioni e nella stessa famiglia, ed infine per rafforzare
le relazioni tra le persone e la stessa salute psico-fisica individuale.
Il diritto ad apprendere in ogni fase della vita – come afferma l’Unione Europea – è la base della
partecipazione democratica. Le istituzioni pubbliche debbono farsene carico, assicurandone
l’esigibilità, come parte integrante delle politiche di welfare.
Gli anziani oltre i 60 anni sono oggi poco meno di 16 milioni di persone, quelli oltre i 65 sono
oltre i 12 milioni: un parte di popolazione imponente e in continua crescita, in larga parte in buona
salute e attiva, che ha il diritto di partecipare appieno ai processi di cambiamento della società
L’allungamento delle aspettative di vita fa sì che le persone vivano ancora almeno 50 anni dopo
il completamento dei percorsi di istruzione e 15-20 dall’uscita dal lavoro (almeno, finché non
entrerà a pieno regime la riforma Fornero). In una società in rapido cambiamento come la nostra, il
deperimento delle competenze e la regressione dei livelli di conoscenze – in assenza di iniziative di
aggiornamento e formazione – è molto rapida.
L’indagine “Adult Literacy and Lifeskills” svolta dall’Invalsi (Istituto Nazionale per la
Valutazione del sistema di Istruzione e di Formazione che affianca il Ministero dell’Istruzione) nella
popolazione tra i 16 e i 65 anni relativamente all’alfabetismo funzionale, inteso (non più come sola
capacità di leggere e scrivere, ma) come insieme di “capacità alfabetica e di competenze funzionali
necessarie per vivere in una società complessa come quella attuale”, denuncia una persistente
arretratezza del nostro paese, che ci colloca in fondo alla graduatoria dei paesi dell’UE. Le
competenze alfabetiche funzionali risultano possedute dal 46,1% della popolazione al livello 1, il
più basso, quello che si colloca al limite dell’analfabetismo funzionale; il 35,1% le possiede al
livello 2 (possesso di un limitato patrimonio di competenze di base) ed infine solo il 18,8% le
possiede ad un livello 3 o superiore.
Sono dati allarmanti, si tratta di milioni di persone – tra le quali molti anziani – che hanno
gruzzoli di sapere troppo piccoli per comprendere e vivere appieno in una società sempre più
complicata, spesso con competenze insufficienti anche per continuare ad apprendere, condannati ad
un processo lento ma inesorabile di esclusione sociale e di crescente povertà, ed anche terreno
potenzialmente favorevole per inganni, slogan semplicistici e parole d’ordine populistiche.
00198 Roma – Via Nizza, 154 – Tel. 06.8440771 – Fax 06.84407777 –
www.auser.it – e-mail: [email protected] – Codice fiscale 97067460580
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O.N.L.U.S. (organizzazione non lucrativa di utilità sociale)
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Il piano di lavoro di Auser intende riprendere e mettere a sistema le politiche già avviate,
ampliandole con ulteriori iniziative, con particolare attenzione alle fasce più deboli della
popolazione, anche immigrate.
Temi e obiettivi prioritari
Si individuano, quali priorità di intervento per il periodo 2013-2017, le seguenti aree tematiche:
I) Progetto “Certificazione Auser di qualità delle Università popolari
e dei Circoli culturali”
Auser ha avviato il progetto sperimentale approvato dal Comitato Direttivo il 17 giugno 2010, che
ha l’obiettivo di promuovere e sostenere, attraverso la definizione di specifici indicatori, il
miglioramento e la fruibilità dell’offerta formativa e culturale delle associazioni affiliate. A tal fine,
Auser ha costituito un Comitato nazionale di certificazione, composto da autorevoli esperti, con il
compito di definire gli indicatori di qualità, di valutare le domande presentate e la documentazione
pervenuta.
Con la consegna il 27 ottobre, nell’ambito della Festa della Città che Apprende a Genova, per la
prima volta, dell’Attestato di qualità - simbolicamente rappresentato da un Bollino Blu e da un
Bollino Verde - a nove Università popolari e a cinque Circoli culturali si giunge al termine del
primo anno di sperimentazione.
Si è trattato di una sperimentazione positiva, che, opportunamente verificata e perfezionata, potrà
proseguire, superando la fase sperimentale ed entrando nella fase di regime, con l’obiettivo di
avviare un sistema stabile di indirizzo e monitoraggio della qualità dell’offerta culturale e formativa
che possa coinvolgere la maggior parte delle Associazioni affiliate. Ciò richiederà il rafforzamento
dell’impegno nazionale, anche sotto l’aspetto delle risorse, ma soprattutto l’impegno delle strutture
regionali e locali e di tante Associazioni e di tanti volontari, che ogni giorno con la loro attività
rendono le Università popolari e i Circoli culturali vivi e solidali nella società.
Nella rivisitazione degli indicatori, il Comitato nazionale per la certificazione di qualità potrà
riconoscere maggiore specificità ai temi che sono alla base dei cambiamenti profondi della società
attuale, quali l’alfabetizzazione funzionale, l’alfabetizzazione digitale, la comunicazione,
l’insegnamento della lingua agli immigrati, gli stili di vita per uno sviluppo sostenibile, il rapporto
intergenerazionale.
Per promuovere nei territori iniziative culturali su tali complesse tematiche, potranno essere
rivisitati e attivati i Protocolli di intesa già definiti con Telecom, Unicredit, Fondazione Mondo
Digitale, Legambiente, Legacoop e Slow Food.
II)
Costruzione di una rete di comunicazione tra Università popolari, Circoli culturali,
strutture regionali e territoriali e centro nazionale
Tale rete on-line può costituire lo strumento per collegare direttamente tra loro università, circoli
culturali e strutture Auser, a tutti i livelli, promuovendo un dialogo circolare in modo semplice e
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rapido, facilitando lo scambio di esperienze, di documentazione e di modalità didattiche. In tal
modo si potrà favorire:
a) il rafforzamento del rapporto tra le strutture ai diversi livelli e le associazioni culturali, oggi
spesso separate dalle altre attività di Auser, a partire da quelle relative al Filo d’argento e al
turismo;
b) un rapporto più diretto tra Università e Circoli, che, adeguatamente supportato dall’impegno
delle strutture territoriali, può costituire una positiva sollecitazione per un rafforzamento di
questi ultimi e per la nascita di nuovi circoli culturali;
c) la diffusione delle esperienze di qualità certificate con il “bollino blu” e con il “bollino
verde”, che potranno costituire un positivo fattore di traino;
d) la messa in rete di materiali e documentazione, a partire da quella prodotta in occasione delle
“Festa della Città che Apprende”, ormai giunta alla VI edizione, costruendo in tal modo una
sorta di “biblioteca” on-line di base, quale supporto alle iniziative culturali.
La realizzazione e il funzionamento di tale rete richiederà il coinvolgimento stabile di un gruppo di
lavoro composto da rappresentanti designati dalle strutture Auser regionali e locali e coordinato dal
centro nazionale.
III)
Appuntamento biennale “La città che apprende”
Auser conferma il suo impegno all’organizzazione di questi importanti appuntamenti, che
arricchiscono l’elaborazione culturale e l’impegno operativo dell’Associazione, a tutti i livelli, per
svolgere al meglio la propria mission statutaria, adeguandola ai rapidi e profondi cambiamenti
sociali, economici ed istituzionale.
I temi e le modalità delle iniziative saranno definiti, come per le precedenti edizioni, con la
partecipazione attiva delle strutture regionali e territoriali.
IV)
Iniziative di sostegno alla motivazione ad apprendere e all’emersione della
domanda debole o silente
La difficoltà delle persone adulte ed anziane ad avvicinarsi alle iniziative di aggiornamento
culturale e di inclusione è dovuta a molteplici fattori, la prima delle quali è la mancanza di
motivazione e la convinzione di non essere in grado di apprendere.
Auser avvierà una riflessione, anche attraverso uno specifico seminario che utilizzerà il contributo
di esperti, per individuare iniziative mirate che favoriscano il rapporto con fasce di popolazione con
basso livello di istruzione e di reddito, partendo da alcune buone pratiche già realizzate nei territori.
V)
Piattaforma digitale “La vita che dura”
Con il contributo e l’assistenza della Fondazione Ahref e della Fondazione Di Vittorio Auser ha
recentemente deciso di attivare, con la “Festa della Città che apprende” svoltasi il 26-27 settembre a
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Genova, la piattaforma digitale “La vita che dura”, per farne un luogo stabile di narrazioni tra soci e
non soci, costruendo e rafforzando relazioni umane e sociali. Il tema che è stato scelto è il “nostro”
tema, il prolungarsi della vita e cosa significa – oggi, in questa società, nel concreto della nostra
quotidianità – avere 60 anni e più. Raccontare le esperienze, le gioie e i problemi, aprire uno
spaccato di vite vissute.
Un luogo virtuale, in più e diverso, che certamente dovrà affiancarsi e non sostituirsi ai luoghi reali
dei nostri incontri. Parlare tra di noi più spesso, raccontare e al tempo stesso contrastare con episodi
di vita vissuta i molti stereotipi, che ancora sopravvivono nella società attuale e che considerano il
prolungamento delle attese di vita come un costo sociale anziché un’opportunità in più, che
l’umanità si è guadagnata in millenni di studi, di ricerche, di lotte, di costruzione di uno stato
sociale che ha assicurato migliori condizioni di salute e di vita.
La formazione di un gruppo operativo di sostegno per l’utilizzo della piattaforma è stato costituito
presso il centro nazionale dell’Auser, composto da Letizia Leo e Roberto Mosi, nonché da Cecilia
Canova, che collabora con l’Associazione Servizi Nuovi, il cui presidente prof. Alessandro
Montebugnoli è il responsabile del coordinamento dell’iniziativa.
Lo stesso gruppo operativo sarà attivo anche per l’altra piattaforma digitale Auser, dedicata al
“Concorso di foto, racconti brevi e poesia” sul tema “Informarsi e comunicare al tempo del web e
della Tv”, finalizzata sia all’invio dei materiali per la partecipazione al concorso stesso, sia
all’espressione di voto per la valutazione delle opere presentate da parte dei soci, che varrà per il
50% del punteggio da attribuire, restando il restante 50% riservato alla Commissione giudicatrice.
VI)
Presentazione di progetti ai bandi nazionali ed europei
La presentazione di progetti richiede competenze e risorse dedicate. A tal fine, Auser ha concluso
recentemente un contratto con l’Università del Terzo Settore, per avere a disposizione le
competenze necessarie. L’obiettivo è quello di arricchire la nostra capacità progettuale e di gestione
con iniziative innovative, realizzando un maggior coinvolgimento delle strutture regionali e
territoriali, sia per fruire di opportunità di esito positivo, sia per favorire la diffusione di esperienze
innovative
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