Sommario .- Comunicazione internazionale Prof. Rossella Chiara Gambetti . - Comunicazione internazionale per le imprese turistiche Prof. Rossella Chiara Gambetti; Prof. Gianfranco Verrini 1 1 5 5 . - Comunicazione internazionale PROF. ROSSELLA CHIARA GAMBETTI OBIETTIVO DEL CORSO Il corso intende proporre (nella sua complessità ed articolazione) la comunicazione internazionale d'azienda quale è venuta in particolare configurandosi a seguito dell’integrazione economica mondiale manifestatasi a partire dagli anni Novanta. Il corso si propone altresì di offrire agli studenti, in modo specifico tramite l’intervento di esperti esterni, un metodo per affrontare concretamente la gestione della comunicazione in esame sulla base delle ricerche più aggiornate e secondo la prassi in via di consolidamento presso le aziende-guida di taluni settori. Il corso rappresenta infine la base per due possibili approfondimenti: l’uno riferito al percorso in “Management internazionale” con riguardo alla comunicazione internazionale del Made in Italy (Prof. Rossella Chiara Gambetti) e l’altro relativo al percorso in “Gestione delle organizzazioni turistiche” con riferimento alla comunicazione internazionale in ambito turistico (Prof. Gianfranco Verrini). PROGRAMMA DEL CORSO I MODULO PARTE ISTITUZIONALE 1. LA COMUNICAZIONE INTERNAZIONALE D’AZIENDA: GENESI E CARATTERI – Il commercio internazionale dopo la seconda Guerra Mondiale. – L’affermarsi sul mercato mondiale delle aziende multinazionali. – Le esigenze manifestate da tali aziende nel campo della comunicazione: nascita della comunicazione internazionale. – Le strategie di risposta a tali esigenze: * costituzione o consolidamento di strutture di comunicazione interne alle aziende-utenti; * nascita di reti internazionali di agenzie di pubblicità. 2. GLI SVILUPPI DELLA COMUNICAZIONE INTERNAZIONALE D’AZIENDA – Il presentarsi e lo sviluppo della globalizzazione dei mercati. – L’evolversi delle tipologie di aziende operanti su tali mercati: aziende globali e aziende transnazionali. – L’avvio ed il consolidamento di gruppi internazionali per la comunicazione d’azienda. – L’evolversi dell’agenzia di pubblicità: dalla integrazione dei servizi all'atomizzazione dell’agenzia. – Il presentarsi di nuove aziende specializzate nella comunicazione d’azienda. 3. IL PROBLEMA DI FONDO: DALLA CULTURA DI UN PAESE ALLE CULTURE DI UN MERCATO GLOBALE – – – – – – La cultura di un Paese: concetto e componenti. Le dimensioni fondamentali di tale cultura: i valori di riferimento. La ricerca applicata alle culture dei Paesi: gli studi comparativi di Hofstede. Gli indici culturali: potenzialità e limiti. Gli sviluppi ulteriori negli studi di House. Le ricerche internazionali sugli stili di vita del consumatore. 4. IL CONCETTO DI MARCA E LA SUA EVOLUZIONE – – – – – Prodotti universali e marche mondiali (“global brands”). I caratteri fondamentali di tali marche. La gestione delle marche in esame: considerazioni di base. Il rapporto globale/locale e le conseguenze relative. L’uso della comunicazione da parte delle marche mondiali: caratteri e problematiche. – Verso quali ulteriori evoluzioni? 5. ECONOMIA E TECNICA DELLA COMUNICAZIONE INTERNAZIONALE D’AZIENDA – Gli obiettivi assegnati alle attività internazionali di comunicazione. – La determinazione dello stanziamento internazionale di comunicazione e la definizione della strategia generale più opportuna. – La pianificazione ed attuazione della strategia creativa relativa a campagne internazionali. – Un problema fondamentale: codifica e decodifica dei messaggi alla luce delle diverse culture. – La pianificazione ed attuazione della strategia media relativa a campagne internazionali. – Il problema del controllo: la misurazione dell’efficacia di tali campagne. 6. I MEZZI PER LA COMUNICAZIONE INTERNAZIONALE D’AZIENDA – Gli “international media”: caratteri ed evoluzione. – La stampa internazionale: articolazione e sviluppi. – Il mezzo televisivo e la sua evoluzione: la televisione satellitare. – Ruolo e prospettive della comunicazione on-line. – Gli altri “international media”. 7. I PROBLEMI ETICI E DEONTOLOGICI DELLA COMUNICAZIONE INTERNAZIONALE D’AZIENDA – La European Advertising Standards Alliance-EASA. – L’indirizzo d’azione di tale organismo: la dichiarazione “Common principles and best practices” (2002). – Un caso di specie: la pubblicità transnazionale. BIBLIOGRAFIA E.T. BRIOSCHI (a cura di), La comunicazione d’azienda nel contesto internazionale, numero monografico di Comunicazioni sociali, 2005, 1. E.T. BRIOSCHI-Y. KOBAYASHI, A comparative study in business communication: integrated marketing communication, total business communication, koukoku, Vita e Pensiero, Milano, 2008. DIDATTICA DEL CORSO Lezioni dialogate in aula, presentazione di case-studies e seminari con esperti esterni. METODO DI VALUTAZIONE Esami orali finali. AVVERTENZE Il corso sarà tenuto con l’intervento, in qualità di docenti o esperti, di professori internazionali e/o di manager di particolare qualificazione di aziende operanti sul mercato mondiale. I loro interventi costituiscono parte integrante del corso ed oggetto d’esame. Gli studenti sono altresì tenuti a presentare quindici giorni prima degli esami finali un esercizio di “translation-back translation” concordato con il docente. Orario e luogo di ricevimento Il Prof. Rossella Chiara Gambetti riceve gli studenti su appuntamento da concordarsi via e-mail all’indirizzo del docente. II MODULO: LA COMUNICAZIONE INTERNAZIONALE NEL MADE IN ITALY OBIETTIVO DEL CORSO Il modulo intende, in primo luogo, analizzare il concetto e i caratteri peculiari dell’identità e dell’immagine del made in Italy a livello internazionale. Successivamente, verranno illustrate le problematiche di costruzione e di comunicazione della marca-Paese. Infine, verranno analizzate le principali attività di comunicazione utilizzate dalle imprese italiane per promuovere i propri brand e il made in Italy sui mercati esteri. PROGRAMMA DEL CORSO LE STRATEGIE DI MARCA E DI COMUNICAZIONE DEL MADE IN ITALY 1. 2. 3. 4. Il concetto, i caratteri distintivi e gli aspetti problematici del made in Italy. Le ricerche sull’immagine del made in Italy all’estero. Le strategie di branding della marca Italia. Il ruolo della comunicazione nella creazione e nell’affermazione delle marche italiane sui mercati esteri. 5. Le tecniche e gli strumenti di costruzione della marca e di promozione internazionale del made in Italy. – La pubblicità internazionale. – Le fiere e gli eventi sul territorio. BIBLIOGRAFIA R.C. GAMBETTI, La comunicazione internazionale. Riflessi culturali, opzioni strategiche e modalità di gestione, in R.C. GAMBETTI, La comunicazione d’azienda tra contesto globale e sviluppo locale, Giappichelli, Torino, 2006 (pp. 1-45). G. ESPOSITO, Elogio della diversità: made in Italy, Hoepli, Milano, 2006. Gli studenti frequentanti potranno sostituire in parte la bibliografia con lo studio di materiali pubblicati online nell’area di download dell’aula virtuale e con materiali resi disponibili presso l’Ufficio Fotoriproduzioni durante il corso. DIDATTICA DEL CORSO Lezioni interattive in aula, seminari tenuti da esperti aziendali, lavori di gruppo. METODO DI VALUTAZIONE Esame scritto finale e valutazione dei lavori di gruppo. AVVERTENZE Orario e luogo di ricevimento Il Prof. Rossella Chiara Gambetti riceve gli studenti su appuntamento da concordarsi via e-mail all’indirizzo del docente. . - Comunicazione internazionale per le imprese turistiche PROF. ROSSELLA CHIARA GAMBETTI; PROF. GIANFRANCO VERRINI I MODULO: PARTE ISTITUZIONALE (Prof. Rossella Chiara Gambetti) OBIETTIVO DEL CORSO Il corso intende proporre (nella sua complessità ed articolazione) la comunicazione internazionale d'azienda quale è venuta in particolare configurandosi a seguito dell’integrazione economica mondiale manifestatasi a partire dagli anni Novanta. Il corso si propone altresì di offrire agli studenti, in modo specifico tramite l’intervento di esperti esterni, un metodo per affrontare concretamente la gestione della comunicazione in esame sulla base delle ricerche più aggiornate e secondo la prassi in via di consolidamento presso le aziende-guida di taluni settori. PROGRAMMA DEL CORSO 1. – – – I MODULO PARTE ISTITUZIONALE LA COMUNICAZIONE INTERNAZIONALE D’AZIENDA: GENESI E CARATTERI Il commercio internazionale dopo la seconda Guerra Mondiale. L’affermarsi sul mercato mondiale delle aziende multinazionali. Le esigenze manifestate da tali aziende nel campo della comunicazione: nascita della comunicazione internazionale. – Le strategie di risposta a tali esigenze: * costituzione o consolidamento di strutture di comunicazione interne alle aziende-utenti; * nascita di reti internazionali di agenzie di pubblicità. 2. GLI SVILUPPI DELLA COMUNICAZIONE INTERNAZIONALE D’AZIENDA – Il presentarsi e lo sviluppo della globalizzazione dei mercati. – L’evolversi delle tipologie di aziende operanti su tali mercati: aziende globali e aziende transnazionali. – L’avvio ed il consolidamento di gruppi internazionali per la comunicazione d’azienda. – L’evolversi dell’agenzia di pubblicità: dalla integrazione dei servizi all'atomizzazione dell’agenzia. – Il presentarsi di nuove aziende specializzate nella comunicazione d’azienda. 3. IL PROBLEMA DI FONDO: DALLA CULTURA DI UN PAESE ALLE CULTURE DI UN MERCATO GLOBALE – La cultura di un Paese: concetto e componenti. – – – – – Le dimensioni fondamentali di tale cultura: i valori di riferimento. La ricerca applicata alle culture dei Paesi: gli studi comparativi di Hofstede. Gli indici culturali: potenzialità e limiti. Gli sviluppi ulteriori negli studi di House. Le ricerche internazionali sugli stili di vita del consumatore. 4. IL CONCETTO DI MARCA E LA SUA EVOLUZIONE – – – – – Prodotti universali e marche mondiali (“global brands”). I caratteri fondamentali di tali marche. La gestione delle marche in esame: considerazioni di base. Il rapporto globale/locale e le conseguenze relative. L’uso della comunicazione da parte delle marche mondiali: caratteri e problematiche. – Verso quali ulteriori evoluzioni? 5. ECONOMIA E TECNICA DELLA COMUNICAZIONE INTERNAZIONALE D’AZIENDA – Gli obiettivi assegnati alle attività internazionali di comunicazione. – La determinazione dello stanziamento internazionale di comunicazione e la definizione della strategia generale più opportuna. – La pianificazione ed attuazione della strategia creativa relativa a campagne internazionali. – Un problema fondamentale: codifica e decodifica dei messaggi alla luce delle diverse culture. – La pianificazione ed attuazione della strategia media relativa a campagne internazionali. – Il problema del controllo: la misurazione dell’efficacia di tali campagne. 6. I MEZZI PER LA COMUNICAZIONE INTERNAZIONALE D’AZIENDA – – – – – Gli “international media”: caratteri ed evoluzione. La stampa internazionale: articolazione e sviluppi. Il mezzo televisivo e la sua evoluzione: la televisione satellitare. Ruolo e prospettive della comunicazione on-line. Gli altri “international media”. 7. I PROBLEMI ETICI E DEONTOLOGICI DELLA COMUNICAZIONE INTERNAZIONALE D’AZIENDA – La European Advertising Standards Alliance-EASA. – L’indirizzo d’azione di tale organismo: la dichiarazione “Common principles and best practices” (2002). – Un caso di specie: la pubblicità transnazionale. BIBLIOGRAFIA E.T. BRIOSCHI (a cura di), La comunicazione d’azienda nel contesto internazionale, numero monografico di Comunicazioni sociali, 2005, 1. E.T. BRIOSCHI-Y. KOBAYASHI, A comparative study in business communication: integrated marketing communication, total business communication, koukoku, Vita e Pensiero, Milano, 2008. DIDATTICA DEL CORSO Lezioni dialogate in aula, presentazione di case-studies e seminari con esperti esterni. METODO DI VALUTAZIONE Esami orali finali. AVVERTENZE Il corso sarà tenuto con l’intervento, in qualità di docenti o esperti, di professori internazionali e/o di manager di particolare qualificazione di aziende operanti sul mercato mondiale. I loro interventi costituiscono parte integrante del corso ed oggetto d’esame. Gli studenti sono altresì tenuti a presentare quindici giorni prima degli esami finali un esercizio di “translation-back translation” concordato con il docente. Orario e luogo di ricevimento Il Prof. Rossella Chiara Gambetti riceve gli studenti su appuntamento da concordarsi via e-mail all’indirizzo del docente. II MODULO: IMPRESE TURISTICHE (Prof. Gianfranco Verrini) OBIETTIVO DEL CORSO Sensibilizzazione ed approfondimenti sulle tematiche inerenti la lettura, la pianificazione, l’organizzazione, la valorizzazione ed il processo di comunicazione delle località turistiche. PROGRAMMA DEL CORSO – La comunicazione Europea, Italiana ed internazionale: esemplificazioni e confronti. – Turismo: modalità concorrenziali e comunicative. – La competitive identity e il brand identity. – Il prodotto turistico attuale e la pianificazione come riferimento per le necessarie rimesse a modello. – Il ciclo di vita delle località, del turista, della comunicazione turistica ed i confronti con l’identità territoriale. – Il processo di sviluppo delle località turistiche. – La competitive identity e la brand identity. – – – – – – – Le necessità collaborative. Le ipotesi di sviluppo, le scelte strategiche ed il piano attuativo. Le ricerche territoriali. La situazione di mercato e la formalizzazione degli obiettivi. La comunicazione turistica interna ed esterna. Gli eventi e l’organizzazione locale. Strutturazione e forme della comunicazione locale, nazionale ed internazionale base ed evolutiva. BIBLIOGRAFIA Sarà comunicata durante l’insegnamento. DIDATTICA DEL CORSO Lezioni in aula, esercitazioni. METODO DI VALUTAZIONE Esami scritti, esami orali e possibili prove intermedie. AVVERTENZE Orario e luogo di ricevimento Il Prof. Gianfranco Verrini comunicherà a lezione orario e luogo di ricevimento degli studenti.