Il glaucoma

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IL GLAUCOMA:
Alcune domande sul "ladro silenzioso della vista".
COS’E’ IL GLAUCOMA?
Il glaucoma è una delle principali cause di cecità nel mondo. E’ rappresentato da un gruppo di
malattie oculari che gradualmente portano alla perdita della vista a causa del danno irreversibile al
nervo ottico, il nervo che trasmette le immagini al cervello. In particolare si ha una progressiva
alterazione del campo visivo, dapprima nelle sue parti più periferiche poi anche nella parte centrale,
fino a portare nei casi più avanzati alla completa cecità.
QUALI SONO I SINTOMI?
Purtroppo, la maggior parte dei glaucomi ha un andamento cronico e molto subdolo e non è
accompagnato da sintomi. Infatti una buona parte di pazienti con il glaucoma non sa di averlo. Ciò
comporta il pericolo di un ritardo nella diagnosi, quando i danni irreversibili hanno già raggiunto
una notevole gravità. Per questo il glaucoma è spesso chiamato "ladro silenzioso della vista".
La cecità legata al glaucoma si può quasi sempre prevenire, purché la malattia sia diagnosticata e
curata tempestivamente.
QUALI SONO LE CAUSE?
Spesso il glaucoma è accompagnato da un aumento della pressione interna dell'occhio, in un tempo
variabile che può essere di anni nel glaucoma detto cronico o di poche ore nel glaucoma detto acuto.
L’aumento della pressione intraoculare è la causa principale di danneggiamento del nervo ottico.
CHI SONO I SOGGETTI A RISCHIO?
Il rischio di glaucoma è maggiore se...
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avete casi di glaucoma in famiglia
avete più di 45 anni
siete diabetici
siete miopi
fate uso regolare e prolungato di cortisonici (per bocca, per iniezione, per spray nasale, per
collirio)
avete una storia di trauma oculare
siete di razza africana
Poiché questa malattia può essere trattata con maggiore successo quando diagnosticata
precocemente, è molto importante conoscere i fattori di rischio per il glaucoma e sottoporsi
periodicamente ad una visita dal medico oculista.
COME SI FA LA DIAGNOSI?
La diagnosi di glaucoma è una diagnosi complessa che può essere fatta solo da un medico oculista e
che richiede alcune indagini strumentali. In particolare, gli esami principali necessari per giungere
alla diagnosi di glaucoma sono:
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la tonometria: esame rapido ed indolore che serve a misurare la pressione interna dell'occhio;
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l'oftalmoscopia: esame che permette al medico oculista di osservare la testa del nervo ottico;
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l'esame del campo visivo: esame che consente di individuare le alterazioni iniziali del campo
visivo, caratteristiche di un soggetto glaucomatoso ed espressione di danno del nervo ottico.
La pachimetria corneale, la gonioscopia, l’HRT e l’OCT (esami che effettuano l’analisi
morfologica delle fibre nervose retiniche e del nervo ottico) sono altri esami che aiutano nella
corretta diagnosi.
Per determinare se il danno dovuto al glaucoma progredisce sarà necessario ripetere gli
esami regolarmente.
COME SI CURA?
Il trattamento del glaucoma si basa essenzialmente sulla riduzione della pressione dell'occhio fino
ad ottenere la cosiddetta pressione bersaglio, cioè la pressione ottimale per impedire il progressivo
danneggiamento del nervo ottico ed il peggioramento del campo visivo. La pressione bersaglio è un
parametro individuale.
La riduzione della pressione interna dell'occhio può essere ottenuta con la terapia medica,
soprattutto sotto forma di colliri. Quando i farmaci non sono abbastanza efficaci, si ricorre al
trattamento laser e/o all’intervento chirurgico.
I pazienti glaucomatosi necessitano di controlli periodici. La malattia infatti può peggiorare senza
che il paziente se ne accorga e in tal caso può essere necessario modificare il tipo di terapia.
SI PUO’ CONVIVERE CON IL GLAUCOMA?
Se la diagnosi è stata precoce e la malattia è in fase iniziale si può tenere sotto controllo la sua
evoluzione e continuare a vivere in modo soddisfacente, facendosi visitare con regolarità dal
proprio oculista di fiducia.
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