NAPOLEONE BONAPARTE ▪ Chi era Napoleone? Dati anagrafici: Nacque nel 1769 ad Ajaccio, in Corsica, da poco definitivamente conquistata dai Francesi. La sua famiglia era nobile, ma in difficoltà economiche. Dopo aver studiato in scuole militari, aderì al partito di Robespierre durante la Rivoluzione. Fu promosso generale per essersi distinto in battaglia contro gli Inglesi. Dimostrò sempre grande talento militare (vedi fotocopia). ▪ Nel 1796 gli fu affidata dal Direttorio, che voleva sconfiggere l’Austria per indebolire la coalizione antifrancese, la campagna d’Italia: egli sconfisse le truppe alleate dei Piemontesi e degli Austriaci, giungendo a un centinaio di chilometri da Vienna (vedi carta a p. 219). L’Austria fu costretta a firmare la Pace di Campoformio (1797) con cui cedeva alla Francia la Lombardia, ma in cambio otteneva i territori della Repubblica di Venezia. Nei territori italiani via via occupati dai Francesi furono costituite la Repubblica Cisalpina, la Repubblica Ligure e più tardi la Repubblica Romana (1798) e la Repubblica Partenopea (1799). Esse furono chiamate Repubbliche sorelle per sottolineare il legame che le univa alla Francia Rivoluzionaria (vedi carta p. 219). Tali repubbliche ebbero vita breve (1799). Napoleone si presentò agli Italiani come liberatore dai tiranni locali e stranieri, ma in realtà questi territori finirono per essere sotto lo stretto controllo politico ed economico della Francia, alla quale dovevano pagare pesanti tributi. Vennero anche confiscati vari tipi di ricchezze, comprese le opere d’arte, ancora oggi nei musei francesi. Comunque molti furono gli aspetti positivi della dominazione napoleonica in Italia: vennero, infatti, diffuse le idee e le riforme politiche della Rivoluzione Francese. ▪ Rimaneva ora un altro grande rivale: l’Inghilterra. Il Direttorio progettò una spedizione in Egitto1 (1798) per colpire gli Inglesi nei loro interessi commerciali nel Mediterraneo e ne affidò il comando a Napoleone che fu vincitore per terra, ma fu sconfitto per mare dalla flotta britannica. Intanto nel 1799 veniva costituita una seconda coalizione antifrancese che indusse Napoleone a lasciare l’armata in Egitto e a raggiungere Parigi dove la situazione politica era confusa, incombeva, infatti, il pericolo di un successo dei gruppi monarchici. Napoleone, allora, d’accordo con alcuni membri del Direttorio, attuò un colpo di Stato (novembre 1799) e assunse i pieni poteri con il titolo di primo console, sostenuto dall’esercito e dalla stragrande maggioranza della popolazione, in particolare dalla borghesia che desiderava stabilità politica. Egli si pose subito due obiettivi urgenti: 1. sconfiggere la seconda coalizione antifrancese; 2. assicurare alla Francia stabilità economica, sociale e politica. 1. Nel 1800 sconfisse gli Austriaci e l’Italia settentrionale tornò di nuovo sotto i francesi (Repubblica italiana). Nel frattempo costrinse alla resa la Gran Bretagna, che era rimasta isolata dagli alleati i quali si erano ritirati dal conflitto. 2. Ottenuta finalmente la pace, Napoleone dedicò i cinque anni del suo consolato a dare alla Francia stabilità sociale e politica, oltre che prosperità economica. Egli impose l’ORDINE INTERNO (vedi mappa p. 233) limitando la libertà di stampa, introducendo la censura, facendo arrestare e deportare gli oppositori politici e imponendo un efficiente controllo poliziesco (autoritarismo). Favorì però anche la pacificazione interna permettendo che rientrassero gli aristocratici emigrati durante la Rivoluzione Francese. Nell’AMMINISTRAZIONE dello Stato accentrò tutte le decisioni a Parigi e affidò a fedeli funzionari ben formati e specializzati i diversi settori di competenza: finanze, giustizia, istruzione…. Riformò il SISTEMA SCOLASTICO con l’istituzione di Licei e il potenziamento delle Scuole tecniche. In quanto alla LEGISLAZIONE, Nel 1804 fu pubblicato il Codice civile, in cui vennero definitivamente confermati i principi della Rivoluzione: uguaglianza della legge per tutti, abolizione dei privilegi feudali, libertà della persona, tutela della proprietà. Esso venne applicato in tutti i Paesi sotto il dominio o l’influenza francese. Infine, per regolare i RAPPORTI CON LA CHIESA, Napoleone stipulò nel 1801 un Concordato di intesa con la Santa Sede, nel quale il papa riconosceva la legittimità della Repubblica Francese e accettava le passate confische di beni. In cambio, la Francia restituiva al papa lo Stato Pontificio. 1 I porti dell’Egitto, provincia dell’Impero ottomano, erano un punto d’appoggio strategico per il commercio inglese tra Mediterraneo e India. NAPOLEONE: IMPERATORE DEI FRANCESI Napoleone Imperatore dei Francesi Grazie al prestigio che si era guadagnato promovendo riforme, riorganizzando lo Stato e vincendo i nemici, Napoleone il 2 dicembre 1804 a Notre Dame a Parigi, alla presenza del papa, si autoincoronò imperatore dei Francesi, con il consenso del popolo. Finiva la Repubblica francese e nasceva una nuova monarchia ereditaria. La conquista dell’Europa Tra il 1805 e il 1809 Napoleone condusse una serie impressionante di guerre vittoriose contro tre successive coalizioni (III, IV, V), al termine delle quali l’Europa si trovò sotto l’egemonia francese (vedi carta p. 227). Numerose dinastie regnanti furono spodestate e sostituite da membri della famiglia Bonaparte. Il grande nemico e temuto avversario restava la Gran Bretagna, la cui netta superiorità sui mari convinse Napoleone che bisognava trovare una strategia alternativa allo scontro frontale. Perciò nel 1806 Napoleone impose il blocco continentale delle merci su tutti i territori controllati dalla Francia: in sostanza, venivano vietati l’accesso delle navi inglesi ai porti europei e qualsiasi scambio commerciale con l’Inghilterra. Ciò ovviamente creò difficoltà anche all’economia della stessa Francia e dei vari Stati alleati. Nel 1810 Napoleone sposò in seconde nozze Maria Luisa d’Asburgo, figlia dell’imperatore d’Austria, 1. in modo da rendere legittimo il suo potere agli occhi dei sovrani europei. 2. Inoltre, egli sperava di ottenere l’erede maschio che la sua prima moglie, Giuseppina Beauharnais, non aveva saputo dargli. Periodo di pace, ma difficoltà Tra il 1810 e il 1812 l’impero napoleonico, raggiunta la sua massima estensione, visse un periodo di pace le cui basi, però, erano molto fragili: - nel Paese cresceva il malcontento per i sacrifici e le perdite che la popolazione aveva dovuto subire in seguito alle continue guerre; - ai popoli controllati e alleati Napoleone non appariva più come un liberatore, ma come un tiranno straniero attento più a sistemare la propria famiglia che a fare gli interessi delle singole nazioni. La campagna di Nel 1812 la Russia, contravvenendo al blocco continentale, annunciò la ripresa dei rapporti commerciali con la Gran Bretagna. Russia Ciò provocò l’immediata reazione di Napoleone che allestì la “Grande Armata”, un esercito 600 000 uomini e intraprese la campagna di Russia. Era il giugno 1812. I Russi, di fronte all’avanzata francese, non ingaggiarono battaglie in campo aperto, ma ripiegarono gradualmente distruggendo dietro di sé qualsiasi cosa potesse essere d’aiuto agli invasori. Napoleone giunse a Mosca nel settembre 1812, dopo aver vinto i Russi, seppure a costo di gravissime perdite, a Borodino. Egli trovò Mosca deserta e in fiamme e fu costretto ad ordinare la ritirata, anche per l’avvicinarsi dell’inverno. Sulla via del ritorno, la Grande Armata fu falcidiata dai continui attacchi russi. La caduta di Napoleone Nel 1813 si costituì la sesta coalizione antifrancese che sconfisse Napoleone a Lipsia: era la fine dell’impero napoleonico. Napoleone fu costretto ad abdicare e venne relegato sull’isola d’Elba. Luigi XVIII, Il fratello del re ghigliottinato dalla Rivoluzione, tornò sul trono di Francia. Nel marzo 1815 Napoleone scappò dall’isola d’Elba e sbarcò in Francia dove riprese il potere, ma solo per 100 giorni. A giugno del 1815 venne, infatti, di nuovo sconfitto nella battaglia di Waterloo ed esiliato sull’isola di Sant’Elena, possedimento inglese nell’Oceano Atlantico al largo dell’Africa, dove morì il 5 maggio del 1821.