Fico Binello Appartiene al Genere FICUS, specie Ficus carica L

Fico Binello
Appartiene al Genere FICUS, specie Ficus
carica L., Famiglia delle URTICACEE, Tribù
delle MOREE.
La pianta può raggiungere una considerevole
statura.Le foglie sono lobate, con lobi più
pronunciati rispetto ad altre varietà ; nella
pagina superiore sono di un verde più intenso e
lucido rispetto alla pagina inferiore e sono
caduche.Le gemme fiorifere generano le
infiorescenze, i cosiddetti “ipoantodi o siconi”, i
quali sono dei ricettacoli carnosi, le cui pareti
interne sono tappezzate dai fiori unisessuali. Il
siconio termina nella parte superiore con un foro
(ostiolo), munito di squame (squame ostiolari), il
quale mette in comunicazione la cavità interna
con l’esterno.
Propagazione : radica con facilità, motivo per cui si è prestato bene alla moltiplicazione per talea.
Ambiente pedoclimatico: il Fico Binello, trova in Val di Magra, le condizioni ideali per il proprio
sviluppo, tant’è che lo si può trovare spontaneo.Le terre migliori, sono quelle fresche, profonde e
permeabili.
Forma d’allevamento consigliata : utilizzato è il vaso pieno, diffuso nelle nostre zone , aumenta la
resistenza al vento ma ostacola la potatura.
Esigenze nutritive : una concimazione razionale e bilanciata, favorisce la qualità e la quantità della
produzione. L’elemento maggiormente assorbito è il K, in particolare durante la maturazione dei
frutti, cui seguono Ca e N. Prima di somministrare elementi nutr. è fondamentale analizzare il
terreno d’impianto.
Curiosità : La pianta, molto rustica per costituzione, ha sempre occupato le zone marginali del
podere, come i ciglioni e o dei muri a secco e le parti più aride e sassose del campo.
Utilizzo: fresco, essiccato, confettura.
Disponibilità delle piante : presso la sede della Cooperativa Fratellanza Agricola, sono disponibili
piante di un anno nel periodo compreso tra il mese di novembre e gennaio.
Prodotti recuperati da Coop. Fratellanza Agricola s.c.r.l.
Progetto Dimostrativo “Recupero e valorizzazione delle
varietà orticole e frutticole locali coltivate secondo principi e
tecniche di agricoltura biologica”
P.S.R. – Reg. CE 1257/99 – Mis. 3.3