Veglia di preghiera Giovedì Santo 2009 (anno liturgico B) A cura di Don Oliviero Magnone Cpps Presentazione Questa veglia di preghiera integra il sussidio per la Pasqua 2009 degli stessi autori, presentato in questa Quaresima 2009, ma che può essere utilizzato anche autonomamente rispetto al sussidio proposto. E’ lo schema di una veglia indicato per il Giovedì Santo, che si snoda in alcuni momenti di canto, con la lettura di brani del Vangelo, con brevi meditazioni, eventualmente accompagnato da momenti di condivisione. Si articola in un momento introduttivo, al quale poi seguono in successione i temi della preghiera, del digiuno, dell’elemosina sviluppati ( e vissuti ) durante il tempo della Quaresima. Poi senza chiaramente esaurire il discorso (il che sarebbe impossibile) c’è un breve momento di meditazione sulla conversione come risultato del cammino quaresimale. Veglia di preghiera Giovedì Santo 2009 (anno liturgico B) Integra il sussidio per la Pasqua 2009 o può essere utilizzato anche autonomamente rispetto al sussidio proposto A cura di Don Oliviero Magnone Cpps Canto iniziale Vieni, vieni, Spirito d'amore Vieni, vieni, Spirito d'amore, ad insegnar le cose di Dio. Vieni, vieni, Spirito di pace, a suggerir le cose che Lui ha detto a noi. Noi t'invochiamo, Spirito di Cristo, vieni Tu dentro di noi. Cambia i nostri occhi, fa’ che noi vediamo la bontà di Dio per noi. Vieni, o Spirito, dai quattro venti e soffia su chi non ha vita. Vieni, o Spirito, soffia su di noi perché anche noi riviviamo. Insegnaci a sperare, insegnaci ad amare. Insegnaci a lodare Iddio. Insegnaci a pregare, insegnaci la via. Insegnaci Tu l'unità. Celebrante Abbiamo terminato il cammino Quaresimale che ci ha condotto al Triduo Pasquale; questa sera vogliamo pregare insieme e riflettere sul cammino fin qui trascorso, felici di trovarci in compagnia col Signore Gesù, “nella notte in cui fu tradito”. Leggeremo il Vangelo che abbiamo ascoltato il Mercoledì delle Ceneri, per il quale abbiamo preso un impegno per la Quaresima. Questa nostra veglia potrà essere una sorta di “verifica” della nostra adesione al Vangelo e alle sue esigenze. Lettura del Vangelo Matteo 6, 1-6.16-18 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. Quando dunque fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Quando invece tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”. Comprendere e meditare Guida Vogliamo ora riflettere sul fatto che gli impegni quaresimali possono e devono allargarsi alla nostra intera vita. Ciò che in Quaresima è stato fatto, può costituire l’impegno per tutti i giorni. Ognuno può meditare per circa dieci minuti e chiedersi se ha vissuto questa Quaresima come indicato dal Signore o anche più generalmente se vive la sua vita come indicato da Gesù nel brano considerato. Proponiamo alcune domande su cui riflettere: - In questa Quaresima 2009 è cambiato qualche cosa nella mia vita? - Quali sono le azioni concrete che ho fatto dal Mercoledì delle Ceneri ad oggi per incontrare il Signore nella Sua Pasqua di Resurrezione? - Quale sarà il mio impegno futuro per continuare l’eventuale cammino intrapreso? - Come ha potuto il mio impegno personale coincidere con l’impegno della comunità cristiana a cui appartengo, con il procedere del cammino della Chiesa? In che modo sto collaborando all’avvento del Regno ? Condivisione (facoltativa) Preghiera PREGHIERA A CRISTO Abbiamo bisogno di Te, di Te solo, e di nessun altro. Tu solamente, che ci ami, puoi sentire per noi tutti che soffriamo la pietà che ciascuno di noi sente per se stesso. Tu solo puoi sentire quanto è grande, incommensurabilmente grande, il bisogno che c’è di Te, in questo mondo, in quest’ora del mondo. Nessun altro, nessuno dei tanti che vivono, nessuno di quelli che dormono nella mota della gloria, può dare, a noi bisognosi, riversi nell’atroce penuria, nella miseria più tremenda di tutte, quella dell’anima, il bene che salva. Tutti hanno bisogno di Te, anche quelli che non lo sanno, e quelli che non lo sanno, assai più di quelli che sanno. L’affamato s’immagina di cercare il pane ed ha fame di Te. L’assetato crede di voler l’acqua ed ha sete di Te. Il malato s’illude di agognare la salute e il suo male è l’assenza di Te. Chi cerca la bellezza del mondo cerca, senza accorgersene, Te che sei la bellezza intiera e perfetta; chi persegue nei pensieri la verità, desidera, senza volere, Te che sei l’unica verità, degna di essere saputa; chi s’affanna dietro la pace cerca Te, sola pace dove possono riposare i cuori più inquieti. Essi ti chiamano senza sapere che Ti chiamano, il loro grido è inesprimibilmente più doloroso del nostro . . . Giovanni Papini Canto Il pane del cammino Il tuo popolo in cammino, cerca in Te la guida, sulla strada verso il regno, sei sostegno col tuo corpo. Resta sempre con noi, o Signore. E' il tuo pane, Gesù, che ci dà forza e rende più sicuro il nostro passo, se il vigore del cammino si svilisce, la tua mano dona lieta la speranza. E' il tuo vino, Gesù, che ci disseta, e sveglia in noi l'ardore di seguirti; se la gioia cede il passo alla stanchezza, la tua voce fa rinascere freschezza. E' il tuo corpo, Gesù, che ci fa Chiesa, fratelli sulle strade della vita; se il rancore toglie luce all'amicizia, dal tuo cuore nasce giovane il perdono. E' il tuo sangue, Gesù, il segno eterno, dell'unico linguaggio dell'amore; se il donarsi come te richiede fede, nel tuo Spirito sfidiamo l'incertezza. Celebrante: Preghiamo. Ispira le nostre azioni Signore e accompagnale con il tuo aiuto, perché ogni nostra attività abbia sempre da te il suo inizio e in te il suo compimento. Per il nostro Signore Gesù Cristo…. Amen La Quaresima è cammino di Preghiera Canto Te al centro del mio cuore Ho bisogno d'incontrarti nel mio cuore di trovare Te di stare insieme a Te, unico riferimento del mio andare unica ragione Tu, unico sostegno Tu, al centro del mio cuore ci sei solo Tu. Anche il cielo gira intorno e non ha pace ma c'è un punto fermo, è quella stella là, la stella polare è fissa ed è la sola la stella polare Tu, la stella sicura Tu al centro del mio cuore ci sei solo Tu. Tutto ruota intorno a Te, in funzione di Te e poi non importa il come, il dove, il se. Che Tu splenda sempre al centro del mio cuore il significato allora sarai Tu, quello che farò sarà soltanto amore unico sostegno Tu, la stella polare Tu al centro del mio cuore ci sei solo Tu. Lettura del Vangelo Matteo 6,5-15 Quando pregate, non siate come gli ipocriti; poiché essi amano pregare stando in piedi nelle sinagoghe e agli angoli delle piazze per essere visti dagli uomini. Io vi dico in verità che questo è il premio che ne hanno. Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa. Nel pregare non usate troppe parole come fanno i pagani, i quali pensano di essere esauditi per il gran numero delle loro parole. Non fate dunque come loro, poiché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà anche in terra come è fatta in cielo. Dacci oggi il nostro pane quotidiano; rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori; e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno. [Perché a te appartengono il regno, la potenza e la gloria in eterno, amen.] Perché se voi perdonate agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe Matteo 6, 5-15 «Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve; chi cerca trova, e sarà aperto a chi bussa. Qual è l'uomo tra di voi, il quale, se il figlio gli chiede un pane, gli dia una pietra? Oppure se gli chiede un pesce, gli dia un serpente? Se dunque voi, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre vostro, che è nei cieli, darà cose buone a quelli che gliele domandano! Matteo 7, 21-23 In quella stessa ora, Gesù, mosso dallo Spirito Santo, esultò e disse: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli! Sì, Padre, perché così ti è piaciuto! Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno sa chi è il Figlio, se non il Padre; né chi è il Padre, se non il Figlio e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo». E, rivolgendosi ai discepoli, disse loro privatamente: «Beati gli occhi che vedono quello che voi vedete! Perché vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere quello che voi vedete, e non l'hanno visto; e udire quello che voi udite, e non l'hanno udito». Commento del Celebrante L’insegnamento di Gesù, che leggiamo dal Vangelo di Matteo, ci fa riflettere sulla peculiarità della preghiera cristiana. Non è preghiera ipocrita, che viene fatta perché gli uomini la vedano; non è prolissa e “parolaia”, perché il Padre conosce le nostre necessità; è invocazione, desiderio della venuta del Regno e richiesta umile per le nostre necessità materiali e spirituali. La preghiera esige il perdono da concedere, dopo aver sperimentato che il Padre buono perdona anche noi. È preghiera fiduciosa, insistente ed umile, perché sa che troverà pronto e sicuro ascolto da parte del Padre, che rivela ai piccoli i misteri del Regno. Comprendere e meditare Guida: Ognuno può meditare per dieci minuti se ha vissuto questo lasso di tempo alla luce della preghiera o anche riflettere sulle domande proposte di seguito: - In questa Quaresima 2009 ho pregato più del solito? - Prego come ci ha insegnato Gesù? (quando preghi, entra nella tua camera…Nel pregare non usate troppe parole come fanno i pagani, i quali pensano di essere esauditi per il gran numero delle loro parole) - Oltre a chiedere, so ascoltare la voce di Dio, del Padre? - Prego Dio mediante la fede in Gesù? Sono pronto a compiere la volontà di Dio (anche se a volte non mi “piace”...)? - Qual è il mio impegno concreto e realizzabile nella mia esistenza, alla fine di questa Quaresima, rispetto alla preghiera? Preghiera SIGNORE INSEGNACI A PREGARE Insegnaci a pregare come pregavi Tu, Signore, nella tua vita terrena. Quando siamo nella gioia personale, nella serenità familiare, nella pace sociale, insegnaci a ringraziare, come hai saputo fare Tu, il Padre celeste che sempre benefica e ama d’immenso amore i suoi figli. Quando siamo nella tentazione e nell’abbattimento, insegnaci a pregare come pregasti Tu nell’agonia del Getsemani. Quando stanchi e svogliati non sentiamo più il richiamo del bene, insegnaci a pregare come pregavi Tu nelle tue veglie sul monte. Quando ci riesce difficile vivere i nostri doveri di cristiani coerenti, insegnaci a pregare come pregasti Tu prima di scegliere gli Apostoli da inviare quali ambasciatori del tuo Vangelo. Quando infine siamo soli, ammalati, sofferenti nell’anima e nel corpo, insegnaci che è pure preghiera il guardare a Te, che senza amarezza hai accettato la croce e hai bevuto generosamente il calice fino ad immolarti alla volontà del Padre per la salvezza dei tuoi fratelli. Canto Eccomi Eccomi, eccomi! Signore, io vengo. Eccomi, eccomi! Si compia in me la tua volontà. Nel mio Signore ho sperato e su di me s'è chinato, ha dato ascolto al mio grido, m'ha liberato dalla morte. I miei piedi ha reso saldi, sicuri ha reso i miei passi. Ha messo sulla mia bocca un nuovo canto di lode. Il sacrificio non gradisci, ma m'hai aperto l'orecchio, non hai voluto olocausti, allora ho detto: “Io vengo!”. Sul tuo libro di me è scritto: “Si compia il tuo volere”. Questo, mio Dio, desidero, la tua legge è nel mio cuore. La tua giustizia ho proclamato, non tengo chiuse le labbra. Non rifiutarmi, Signore, la tua misericordia. Celebrante: Preghiamo. Guarda con paterna bontà, Dio onnipotente, la debolezza dei tuoi figli e, a nostra protezione e difesa, stendi il tuo braccio invincibile. Per il nostro Signore Gesù Cristo…. Amen La Quaresima è cammino di digiuno Canto Non di solo pane Non di solo pane vive l'uomo ma di ogni parola che viene da Dio. T'ha nutrito di manna nel deserto il tuo Signore. Ricordati di tutto il cammino che il tuo Dio t'ha fatto percorrere, per quarant'anni nel deserto per metterti alla prova.(2x) Ti ho condotto nel deserto ma il tuo abito non è logoro, non sono consumati i tuoi sandali perché io sono il Signore, Jahwè tuo Dio. Comprendi dunque nel tuo cuore riconosci che il tuo Signore corregge come un padre i suoi figli, li punisce con amore, con la misericordia. Lettura del Vangelo Matteo 4, 1-11 Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. E, dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. E il tentatore, avvicinatosi, gli disse: Se tu sei Figlio di Dio, ordina che queste pietre diventino pani. Ma egli rispose: Sta scritto: "Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio". Allora il diavolo lo portò con sé nella città santa, lo pose sul pinnacolo del tempio, e gli disse: Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù; poiché sta scritto: "Egli darà ordini ai suoi angeli a tuo riguardo, ed essi ti porteranno sulle loro mani, perché tu non urti con il piede contro una pietra”. Gesù gli rispose: «È altresì scritto: "Non tentare il Signore Dio tuo”. Di nuovo il diavolo lo portò con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, dicendogli: “Tutte queste cose ti darò, se tu ti prostri e mi adori”. Allora Gesù gli disse: Vattene, Satana, poiché sta scritto: "Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto". Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli si avvicinarono a lui e lo servivano. Commento del Celebrante Anche Gesù ha digiunato e poi ha avuto fame. Lì si è insinuato il Maligno, per tentare perfino Gesù. Possiamo noi essere esenti allora dalla tentazione? Il digiuno cristiano, non è solo una palestra per dominare i nostri istinti, ma diventa l’impegno a mettere al centro il Signore e i fratelli. Il comandamento massimo che Gesù richiama sarà quello di amare Dio e i fratelli, come se stessi (Mc 12,28-34). Così ha senso digiunare: ho tolto qualcosa dalla mia mensa e l’ho donato a chi non ne aveva, per amore di Dio e per amore dell’umanità. Comprendere e meditare Guida Il significato reale del digiuno, ha ricordato Papa Benedetto XVI durante la Quaresima scorsa, deve essere inteso come “finalizzato a non vivere più per se stessi ma ad aprire il cuore a Dio e al prossimo”; allora duplice è la riflessione alla fine di questo tempo di Quaresima: - Siamo riusciti a “digiunare” in senso lato, cioè a fare il vuoto di tutte quelle cose ( non solo cibo..) con cui riempiamo la nostra vita e che ci distolgono dal pensiero di Dio? - Abbiamo aperto veramente il cuore a Dio e al prossimo? Eventuale condivisione Preghiera SIGNORE, AIUTAMI A NON PASSARE ACCANTO AD ALCUNO . . . Signore, fammi amico. Fa’ che la mia persona ispiri fiducia: a chi soffre e si lamenta, a chi cerca luce perché lontano da te, a chi vorrebbe incominciare e non sa come, a chi vorrebbe confidarsi e non se ne sente capace. Signore, aiutami a non passare accanto ad alcuno con volto indifferente, con un cuore chiuso, con un passo affrettato. Signore, aiutami ad accorgermi subito di quelli che mi stanno accanto. Fammi vedere quelli preoccupati e disorientati, quelli che soffrono e non lo mostrano, quelli che si sentono isolati senza volerlo, e dammi quella sensibilità che mi fa incontrare i loro cuori. Signore, liberami da me stesso perché ti possa servire, perché ti possa amare, perché riesca ad ascoltarti, in ogni mio fratello che tu mi fai incontrare. (G.Volpi) Canto Pane del cielo Pane del cielo sei tu, Gesù, via d'amore, tu ci fai come te. (2x) No, non è rimasta fredda la terra. tu sei rimasto con noi per nutrirci di te, pane di vita, ed infiammare col tuo amore tutta l'umanità. Sì, il cielo è qui su questa terra tu sei rimasto con noi, ma ci porti con te nella tua casa, dove vivremo insieme a te tutta l'eternità. No, la morte non può farci paura: tu sei rimasto con noi e chi vive di te, vive per sempre. Sei Dio con noi, sei Dio per noi, Dio in mezzo a noi. Celebrante: Preghiamo. Volgi il tuo sguardo, Padre misericordioso, a questa tua famiglia, e fa’ che superando ogni forma di egoismo essa risplenda ai tuoi occhi per il desiderio di te. Per il nostro Signore Gesù Cristo…. Amen La Quaresima è cammino di elemosina Canto Signore fammi strumento Signore fammi strumento di tua pace dov'è dell'odio che porti amore dov'è discordia che porti l'unione e dove il dubbio fede in Te. Dov'è il pianto porti la speranza dov'è tristezza fa’ che porti gioia e dove son le tenebre la luce, dov'è errore la Tua verità. Fa’ che comprenda più che sia compreso consoli più che esser consolato che non ricerchi tanto essere amato ma d'amare con gioia tutti in Te. Che sappia mio Signor sempre donare perché donando altrui che si riceve è perdonando che si è perdonati e morendo si ottien l'eternità. Lettura del Vangelo Matteo 25, 31-46 Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti gli angeli, prenderà posto sul suo trono glorioso. E tutte le genti saranno riunite davanti a lui ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri; e metterà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli della sua destra: "Venite, voi, i benedetti del Padre mio; ereditate il regno che v'è stato preparato fin dalla fondazione del mondo. Perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste; fui nudo e mi vestiste; fui ammalato e mi visitaste; fui in prigione e veniste a trovarmi". Allora i giusti gli risponderanno: "Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto? O nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto ammalato o in prigione e siamo venuti a trovarti?" E il re risponderà loro: "In verità vi dico che in quanto lo avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l'avete fatto a me". Allora dirà anche a quelli della sua sinistra: "Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli! Perché ebbi fame e non mi deste da mangiare; ebbi sete e non mi deste da bere; fui straniero e non m'accoglieste; nudo e non mi vestiste; malato e in prigione, e non mi visitaste". Allora anche questi gli risponderanno, dicendo: "Signore, quando ti abbiamo visto aver fame, o sete, o essere straniero, o nudo, o ammalato, o in prigione, e non ti abbiamo assistito?" Allora risponderà loro: "In verità vi dico che in quanto non l'avete fatto a uno di questi minimi, non l'avete fatto neppure a me". Questi se ne andranno a punizione eterna; ma i giusti a vita eterna. Commento del Celebrante La parola elemosina, spesso è riferita al piccolo obolo che si dà alla persona che per strada chiede qualcosa. Nello spirito quaresimale, dobbiamo allargare l’orizzonte e far rientrare in questo tutto l’esercizio della carità cristiana. Ecco perché è stato presentato il Vangelo succitato: per stimolarci a fare del bene a chi ha bisogno, quando è richiesto a noi di intervenire direttamente. Se è in nostro potere, dobbiamo agire, e non solo per il bene del fratello, ma anche per il giudizio del Signore. Nell’ultimo giorno, ci verrà chiesto non se abbiamo pregato tanto o poco, se abbiamo letto la Scrittura o se abbiamo digiunato, ma se tutto questo ci portato a esercitare la carità, concretamente, verso i bisognosi. Comprendere e meditare Guida In questa Quaresima siamo andati incontro ai fratelli bisognosi? Abbiamo fatto veramente delle opere di bene per qualcuno? Ci sarà un impegno futuro in questo senso? Sarebbe bello pensare ad un impegno verso i più poveri realizzabile nell’immediato futuro, come segno concreto della Quaresima terminata. Eventuale condivisione Preghiera SIGNORE, INSEGNAMI A VIVERE POVERO Signore, ho compreso che per poterti amare e per poter amare i miei fratelli devo vivere povero interiormente, appassionatamente, come tu hai disposto per me. Aiutami, Signore, a non farmi schiavo delle cose che possiedo, perché fino ad ora preferendole inconsciamente a te, mi hanno impedito di vederti. Nell’ebbrezza dell’abbondanza, incapace di rinunciare ad esse, non ho ancora saputo amare concretamente il mio fratello povero. E mentre vivo tutto circondato dai tuoi doni, non permettere più, Signore, che dimentichi il fratello che ha fame, che soffre il freddo, che non può istruirsi; il fratello costretto ad un lavoro e ad una vita inumani, il fratello meno fortunato di me, che nella miseria è tentato di dividersi da te, perché non ti vede nella mia indifferenza, nella mia avarizia, nello sciupìo che faccio della tua Provvidenza. Signore, per poter pensare sempre agli altri, insegnami ad accontentarmi sempre di poco, ad usare solo il necessario, a non crearmi esigenze, a non preoccuparmi di me stesso più di quanto occorre, per seguire te, per capire che tu sei l’unica ricchezza, che tutto è perso, quando tu non formi la ricchezza del mio cuore. (G.Volpi) Canto Ogni uomo semplice Ogni uomo semplice porta in cuore un sogno, con amore ed umiltà potrà costruirlo. Se con fede tu saprai vivere umilmente, più felice tu sarai anche senza niente. Se vorrai ogni giorno, con il tuo sudore, una pietra dopo l'altra alto arriverai. Nella vita semplice troverai la strada che la calma donerà al tuo cuore puro. E le gioie semplici sono le più belle, sono quelle che alla fine sono le più grandi. Dai e dai ogni giorno, con il tuo sudore, una pietra dopo l'altra alto arriverai. Celebrante: Preghiamo. Sostieni sempre, o Padre, la tua famiglia nell’impegno delle buone opere; confortala con il tuo aiuto nel cammino di questa vita e guidala al possesso dei beni eterni. Per il nostro Signore Gesù Cristo… Amen. Verso la luce della Pasqua del Signore Gesù Cristo. Canto Cantico dei redenti Il Signore è la mia salvezza e con lui non temo più. Perché ho nel cuore la certezza la salvezza è qui con me. Ti lodo Signore perché un giorno eri lontano da me. Ora invece sei tornato e mi hai preso con te. Berrete con gioia alle fonti, alle fonti della salvezza. E quel giorno voi direte: lodate il Signore, invocate il suo nome. Fate conoscere ai popoli tutto quello che Lui ha compiuto e ricordino per sempre, ricordino sempre che il suo nome è grande. Cantate a chi ha fatto grandezze e sia fatto sapere nel mondo, grida forte la tua gioia, abitante di Sion, perché grande con te è il Signore. Lettura del Vangelo Matteo 26,17-30 Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che ti prepariamo, per mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città, da un tale, e ditegli: Il Maestro ti manda a dire: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua. Venuta la sera, si mise a mensa con i Dodici. Mentre mangiavano disse: «In verità io vi dico, uno di voi mi tradirà». Ed essi, addolorati profondamente, incominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha intinto con me la mano nel piatto, quello mi tradirà. Il Figlio dell`uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a colui dal quale il Figlio dell`uomo viene tradito; sarebbe meglio per quell`uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l`hai detto». Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: «Prendete e mangiate; questo è il mio corpo». Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell`alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati. Io vi dico che da ora non berrò più di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio». E dopo aver cantato l`inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. Commetto del Celebrante L’Alleanza sigillata non col sangue dei capri e dei vitelli, ma con il suo Sangue, viene portata a compimento domani, Venerdì santo, quando Gesù, con il sacrificio, raccoglierà gli uomini dispersi, attirando a sé tutti gli sguardi degli uomini, innalzato da terra come mediatore unico tra Dio e l’umanità. L’Eucarestia, che adoriamo in questa notte, anticipa già la sua Morte e la gioia della Resurrezione. Egli può essere presente tra di noi perché è il Vivente, la morte non ha più potere su di Lui. Così Gesù rimane con la sua Chiesa fino alla fine del mondo, con il suo Corpo dato e il suo Sangue versato, segni del suo amore consegnato agli uomini. Comprendere e meditare Guida Il Signore Gesù è il nostro Redentore, Colui che ci salva, Colui che ci ha riscattati, come ricorda la Prima Lettera di Pietro, con il suo Sangue prezioso (1Pt 1,18-19). In questo tempo dove tanti si arrogano il diritto di togliere la vita ad altri, ricordiamo che: “Tu vali il Sangue di Cristo”. Come mi sento? Sono cosciente di quanto è preziosa la mia vita? Pregare, digiunare, vivere la carità, atteggiamenti di sempre della vita del credente in Gesù, sono oggetto del cammino quaresimale. Comprendendo che la mia vita è preziosa, devo farne dono, come Gesù. Sono pronto? Che cosa devo maturare ancora rispetto a preghiera, digiuno e carità vissuta? Eventuale condivisione Preghiera ANIMA DI CRISTO Anima di Cristo, santificami. Corpo di Cristo, salvami. Sangue di Cristo, inebriami. Acqua del costato di Cristo, lavami. Passione di Cristo, confortami. O buon Gesù, esaudiscimi. Dentro le tue piaghe nascondimi. Non permettere che io mi separi da te. Dal nemico maligno difendimi. Nell’ora della mia morte chiamami e comanda che io venga a te, affinché ti lodi con i tuoi santi, nei secoli dei secoli. Amen s. Ignazio di Loyola Guida: Concludiamo ora la nostra Veglia con la preghiera che Il Signore Gesù ci ha insegnato: Padre Nostro…. Celebrante: Preghiamo. O Padre, che nel Sangue Prezioso del Cristo tuo Figlio hai redento tutti gli uomini, custodisci in noi l’opera della tua misericordia, perché meditando questi santi misteri, otteniamo sempre frutti più abbondanti di vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo… Amen Canto finale IL SUO SANGUE Non con l’oro o con l’argento siamo stati liberati da una vita che più senso non aveva. Noi sappiamo che il riscatto con il sangue fu pagato da colui che tutti amò sino alla fine. Rit. Sangue, il Suo sangue questo è il prezzo della nostra libertà, sangue, il Suo sangue, questo è il segno di un’immensa carità. Puro e senza macchia, come agnello Cristo si è immolato a Dio, oggi nel sacrificio, Lui si offre ancora al posto mio. E’ Gesù la pietra viva che Dio padre ha collocato come saldo fondamento della Chiesa, su di Lui, pietra preziosa, noi formiamo il tempio santo, pietre vive e popolo di Dio. Rit. Sangue, il Suo sangue questo è il prezzo della nostra libertà, sangue, il Suo sangue, questo è il segno di un’immensa carità. Puro e senza macchia, come agnello Cristo si è immolato a Dio, oggi nel sacrificio, Lui si offre ancora al posto mio. Noi che tenebre eravamo ora siamo nella luce, per la forza di Colui che ci ha chiamati. Noi stranieri e non fratelli ora un popolo formiamo per l’amore di Colui che ci ha salvati. Puro e senza macchia come agnello Cristo si è immolato a Dio, oggi nel sacrificio, Lui si offre ancora al posto mio. Amen! Lode a Dio! Dai redenti un nuovo canto salirà. Amen, lode a Dio! al Signore, per l’eternità