Veglia di preghiera Giovedì Santo 2009 (anno liturgico B)
A cura di Don Oliviero Magnone Cpps
Presentazione
Questa veglia di preghiera integra il sussidio per la Pasqua 2009 degli stessi autori, presentato in
questa Quaresima 2009, ma che può essere utilizzato anche autonomamente rispetto al sussidio
proposto. E’ lo schema di una veglia indicato per il Giovedì Santo, che si snoda in alcuni momenti
di canto, con la lettura di brani del Vangelo, con brevi meditazioni, eventualmente accompagnato da
momenti di condivisione.
Si articola in un momento introduttivo, al quale poi seguono in successione i temi della preghiera,
del digiuno, dell’elemosina sviluppati ( e vissuti ) durante il tempo della Quaresima. Poi senza
chiaramente esaurire il discorso (il che sarebbe impossibile) c’è un breve momento di meditazione
sulla conversione come risultato del cammino quaresimale.
Veglia di preghiera Giovedì Santo 2009 (anno liturgico B)
Integra il sussidio per la Pasqua 2009 o può essere utilizzato anche autonomamente rispetto
al sussidio proposto
A cura di Don Oliviero Magnone Cpps
Canto iniziale
Vieni, vieni, Spirito d'amore
Vieni, vieni, Spirito d'amore,
ad insegnar le cose di Dio.
Vieni, vieni, Spirito di pace,
a suggerir le cose che Lui ha detto a noi.
Noi t'invochiamo, Spirito di Cristo,
vieni Tu dentro di noi.
Cambia i nostri occhi, fa’ che noi vediamo
la bontà di Dio per noi.
Vieni, o Spirito, dai quattro venti
e soffia su chi non ha vita.
Vieni, o Spirito, soffia su di noi
perché anche noi riviviamo.
Insegnaci a sperare, insegnaci ad amare.
Insegnaci a lodare Iddio.
Insegnaci a pregare, insegnaci la via.
Insegnaci Tu l'unità.
Celebrante
Abbiamo terminato il cammino Quaresimale che ci ha condotto al Triduo Pasquale; questa sera
vogliamo pregare insieme e riflettere sul cammino fin qui trascorso, felici di trovarci in compagnia
col Signore Gesù, “nella notte in cui fu tradito”.
Leggeremo il Vangelo che abbiamo ascoltato il Mercoledì delle Ceneri, per il quale abbiamo preso
un impegno per la Quaresima. Questa nostra veglia potrà essere una sorta di “verifica” della nostra
adesione al Vangelo e alle sue esigenze.
Lettura del Vangelo
Matteo 6, 1-6.16-18
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Guardatevi dal praticare le vostre buone opere
davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre
vostro che è nei cieli.
Quando dunque fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle
sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro
ricompensa. Quando invece tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra,
perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e
negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro
ricompensa. Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre
tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia
per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda che tu
digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti
ricompenserà”.
Comprendere e meditare
Guida
Vogliamo ora riflettere sul fatto che gli impegni quaresimali possono e devono allargarsi alla nostra
intera vita. Ciò che in Quaresima è stato fatto, può costituire l’impegno per tutti i giorni.
Ognuno può meditare per circa dieci minuti e chiedersi se ha vissuto questa Quaresima come
indicato dal Signore o anche più generalmente se vive la sua vita come indicato da Gesù nel brano
considerato. Proponiamo alcune domande su cui riflettere:
- In questa Quaresima 2009 è cambiato qualche cosa nella mia vita?
- Quali sono le azioni concrete che ho fatto dal Mercoledì delle Ceneri ad oggi per incontrare il
Signore nella Sua Pasqua di Resurrezione?
- Quale sarà il mio impegno futuro per continuare l’eventuale cammino intrapreso?
- Come ha potuto il mio impegno personale coincidere con l’impegno della comunità
cristiana a cui appartengo, con il procedere del cammino della Chiesa? In che modo sto
collaborando all’avvento del Regno ?
Condivisione (facoltativa)
Preghiera
PREGHIERA A CRISTO
Abbiamo bisogno di Te, di Te solo,
e di nessun altro.
Tu solamente, che ci ami, puoi sentire per noi tutti
che soffriamo
la pietà che ciascuno di noi sente per se stesso.
Tu solo puoi sentire quanto è grande,
incommensurabilmente grande,
il bisogno che c’è di Te, in questo mondo,
in quest’ora del mondo.
Nessun altro, nessuno dei tanti che vivono,
nessuno di quelli che dormono nella mota
della gloria, può dare, a noi bisognosi,
riversi nell’atroce penuria,
nella miseria più tremenda di tutte,
quella dell’anima, il bene che salva.
Tutti hanno bisogno di Te,
anche quelli che non lo sanno,
e quelli che non lo sanno,
assai più di quelli che sanno.
L’affamato s’immagina di cercare il pane
ed ha fame di Te.
L’assetato crede di voler l’acqua
ed ha sete di Te.
Il malato s’illude di agognare la salute
e il suo male è l’assenza di Te.
Chi cerca la bellezza del mondo cerca,
senza accorgersene,
Te che sei la bellezza intiera e perfetta;
chi persegue nei pensieri la verità,
desidera, senza volere,
Te che sei l’unica verità, degna di essere saputa;
chi s’affanna dietro la pace cerca Te,
sola pace dove possono riposare i cuori più inquieti.
Essi ti chiamano senza sapere che Ti chiamano,
il loro grido è inesprimibilmente più doloroso del nostro . . .
Giovanni Papini
Canto
Il pane del cammino
Il tuo popolo in cammino, cerca in Te la guida,
sulla strada verso il regno,
sei sostegno col tuo corpo.
Resta sempre con noi, o Signore.
E' il tuo pane, Gesù, che ci dà forza
e rende più sicuro il nostro passo,
se il vigore del cammino si svilisce,
la tua mano dona lieta la speranza.
E' il tuo vino, Gesù, che ci disseta,
e sveglia in noi l'ardore di seguirti;
se la gioia cede il passo alla stanchezza,
la tua voce fa rinascere freschezza.
E' il tuo corpo, Gesù, che ci fa Chiesa,
fratelli sulle strade della vita;
se il rancore toglie luce all'amicizia,
dal tuo cuore nasce giovane il perdono.
E' il tuo sangue, Gesù, il segno eterno,
dell'unico linguaggio dell'amore;
se il donarsi come te richiede fede,
nel tuo Spirito sfidiamo l'incertezza.
Celebrante:
Preghiamo.
Ispira le nostre azioni Signore e accompagnale con il tuo aiuto, perché ogni nostra attività abbia
sempre da te il suo inizio e in te il suo compimento. Per il nostro Signore Gesù Cristo….
Amen
La Quaresima è cammino di Preghiera
Canto
Te al centro del mio cuore
Ho bisogno d'incontrarti nel mio cuore
di trovare Te di stare insieme a Te,
unico riferimento del mio andare
unica ragione Tu, unico sostegno Tu,
al centro del mio cuore ci sei solo Tu.
Anche il cielo gira intorno e non ha pace
ma c'è un punto fermo, è quella stella là,
la stella polare è fissa ed è la sola
la stella polare Tu, la stella sicura Tu
al centro del mio cuore ci sei solo Tu.
Tutto ruota intorno a Te, in funzione di Te
e poi non importa il come, il dove, il se.
Che Tu splenda sempre al centro del mio cuore
il significato allora sarai Tu,
quello che farò sarà soltanto amore
unico sostegno Tu, la stella polare Tu
al centro del mio cuore ci sei solo Tu.
Lettura del Vangelo
Matteo 6,5-15
Quando pregate, non siate come gli ipocriti; poiché essi amano pregare stando in piedi nelle
sinagoghe e agli angoli delle piazze per essere visti dagli uomini. Io vi dico in verità che questo è il
premio che ne hanno. Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi
la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la
ricompensa.
Nel pregare non usate troppe parole come fanno i pagani, i quali pensano di essere esauditi per il
gran numero delle loro parole. Non fate dunque come loro, poiché il Padre vostro sa le cose di cui
avete bisogno, prima che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua
volontà anche in terra come è fatta in cielo. Dacci oggi il nostro pane quotidiano; rimettici i nostri
debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori; e non ci esporre alla tentazione, ma
liberaci dal maligno. [Perché a te appartengono il regno, la potenza e la gloria in eterno, amen.]
Perché se voi perdonate agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi;
ma se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe
Matteo 6, 5-15
«Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede
riceve; chi cerca trova, e sarà aperto a chi bussa. Qual è l'uomo tra di voi, il quale, se il figlio gli
chiede un pane, gli dia una pietra? Oppure se gli chiede un pesce, gli dia un serpente? Se dunque
voi, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre vostro, che è nei
cieli, darà cose buone a quelli che gliele domandano!
Matteo 7, 21-23
In quella stessa ora, Gesù, mosso dallo Spirito Santo, esultò e disse: «Io ti rendo lode, o Padre,
Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le
hai rivelate ai piccoli! Sì, Padre, perché così ti è piaciuto! Ogni cosa mi è stata data in mano dal
Padre mio; e nessuno sa chi è il Figlio, se non il Padre; né chi è il Padre, se non il Figlio e colui
al quale il Figlio voglia rivelarlo». E, rivolgendosi ai discepoli, disse loro privatamente: «Beati
gli occhi che vedono quello che voi vedete! Perché vi dico che molti profeti e re hanno desiderato
vedere quello che voi vedete, e non l'hanno visto; e udire quello che voi udite, e non l'hanno
udito».
Commento del Celebrante
L’insegnamento di Gesù, che leggiamo dal Vangelo di Matteo, ci fa riflettere sulla peculiarità della
preghiera cristiana. Non è preghiera ipocrita, che viene fatta perché gli uomini la vedano; non è
prolissa e “parolaia”, perché il Padre conosce le nostre necessità; è invocazione, desiderio della
venuta del Regno e richiesta umile per le nostre necessità materiali e spirituali. La preghiera esige il
perdono da concedere, dopo aver sperimentato che il Padre buono perdona anche noi. È preghiera
fiduciosa, insistente ed umile, perché sa che troverà pronto e sicuro ascolto da parte del Padre, che
rivela ai piccoli i misteri del Regno.
Comprendere e meditare
Guida:
Ognuno può meditare per dieci minuti se ha vissuto questo lasso di tempo alla luce della preghiera
o anche riflettere sulle domande proposte di seguito:
- In questa Quaresima 2009 ho pregato più del solito?
- Prego come ci ha insegnato Gesù? (quando preghi, entra nella tua camera…Nel pregare non
usate troppe parole come fanno i pagani, i quali pensano di essere esauditi per il gran
numero delle loro parole)
- Oltre a chiedere, so ascoltare la voce di Dio, del Padre?
- Prego Dio mediante la fede in Gesù? Sono pronto a compiere la volontà di Dio (anche se a volte
non mi “piace”...)?
- Qual è il mio impegno concreto e realizzabile nella mia esistenza, alla fine di questa Quaresima,
rispetto alla preghiera?
Preghiera
SIGNORE INSEGNACI A PREGARE
Insegnaci a pregare come pregavi Tu, Signore,
nella tua vita terrena.
Quando siamo nella gioia personale,
nella serenità familiare, nella pace sociale,
insegnaci a ringraziare, come hai saputo fare Tu,
il Padre celeste che sempre benefica
e ama d’immenso amore i suoi figli.
Quando siamo nella tentazione e nell’abbattimento,
insegnaci a pregare come pregasti Tu
nell’agonia del Getsemani.
Quando stanchi e svogliati
non sentiamo più il richiamo del bene,
insegnaci a pregare come pregavi Tu
nelle tue veglie sul monte.
Quando ci riesce difficile
vivere i nostri doveri di cristiani coerenti,
insegnaci a pregare come pregasti Tu
prima di scegliere gli Apostoli
da inviare quali ambasciatori del tuo Vangelo.
Quando infine siamo soli, ammalati,
sofferenti nell’anima e nel corpo,
insegnaci che è pure preghiera il guardare a Te,
che senza amarezza hai accettato la croce
e hai bevuto generosamente il calice
fino ad immolarti alla volontà del Padre
per la salvezza dei tuoi fratelli.
Canto
Eccomi
Eccomi, eccomi! Signore, io vengo.
Eccomi, eccomi! Si compia in me la tua volontà.
Nel mio Signore ho sperato
e su di me s'è chinato,
ha dato ascolto al mio grido,
m'ha liberato dalla morte.
I miei piedi ha reso saldi,
sicuri ha reso i miei passi.
Ha messo sulla mia bocca
un nuovo canto di lode.
Il sacrificio non gradisci,
ma m'hai aperto l'orecchio,
non hai voluto olocausti,
allora ho detto: “Io vengo!”.
Sul tuo libro di me è scritto:
“Si compia il tuo volere”.
Questo, mio Dio, desidero,
la tua legge è nel mio cuore.
La tua giustizia ho proclamato,
non tengo chiuse le labbra.
Non rifiutarmi, Signore,
la tua misericordia.
Celebrante:
Preghiamo.
Guarda con paterna bontà, Dio onnipotente, la debolezza dei tuoi figli e, a nostra protezione e
difesa, stendi il tuo braccio invincibile. Per il nostro Signore Gesù Cristo….
Amen
La Quaresima è cammino di digiuno
Canto
Non di solo pane
Non di solo pane vive l'uomo
ma di ogni parola che viene da Dio.
T'ha nutrito di manna nel deserto
il tuo Signore.
Ricordati di tutto il cammino
che il tuo Dio t'ha fatto percorrere,
per quarant'anni nel deserto
per metterti alla prova.(2x)
Ti ho condotto nel deserto
ma il tuo abito non è logoro,
non sono consumati i tuoi sandali
perché io sono il Signore, Jahwè tuo Dio.
Comprendi dunque nel tuo cuore
riconosci che il tuo Signore
corregge come un padre i suoi figli,
li punisce con amore, con la misericordia.
Lettura del Vangelo
Matteo 4, 1-11
Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. E, dopo aver
digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. E il tentatore, avvicinatosi, gli
disse: Se tu sei Figlio di Dio, ordina che queste pietre diventino pani. Ma egli rispose: Sta scritto:
"Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio".
Allora il diavolo lo portò con sé nella città santa, lo pose sul pinnacolo del tempio, e gli disse: Se
tu sei Figlio di Dio, gettati giù; poiché sta scritto:
"Egli darà ordini ai suoi angeli a tuo riguardo, ed essi ti porteranno sulle loro mani,
perché tu non urti con il piede contro una pietra”.
Gesù gli rispose: «È altresì scritto: "Non tentare il Signore Dio tuo”.
Di nuovo il diavolo lo portò con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e
la loro gloria, dicendogli: “Tutte queste cose ti darò, se tu ti prostri e mi adori”. Allora Gesù gli
disse: Vattene, Satana, poiché sta scritto: "Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto".
Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli si avvicinarono a lui e lo servivano.
Commento del Celebrante
Anche Gesù ha digiunato e poi ha avuto fame. Lì si è insinuato il Maligno, per tentare perfino Gesù.
Possiamo noi essere esenti allora dalla tentazione? Il digiuno cristiano, non è solo una palestra per
dominare i nostri istinti, ma diventa l’impegno a mettere al centro il Signore e i fratelli. Il
comandamento massimo che Gesù richiama sarà quello di amare Dio e i fratelli, come se stessi (Mc
12,28-34). Così ha senso digiunare: ho tolto qualcosa dalla mia mensa e l’ho donato a chi non ne
aveva, per amore di Dio e per amore dell’umanità.
Comprendere e meditare
Guida
Il significato reale del digiuno, ha ricordato Papa Benedetto XVI durante la Quaresima scorsa,
deve essere inteso come “finalizzato a non vivere più per se stessi ma ad aprire il cuore a Dio e al
prossimo”; allora duplice è la riflessione alla fine di questo tempo di Quaresima:
- Siamo riusciti a “digiunare” in senso lato, cioè a fare il vuoto di tutte quelle cose ( non solo cibo..)
con cui riempiamo la nostra vita e che ci distolgono dal pensiero di Dio?
- Abbiamo aperto veramente il cuore a Dio e al prossimo?
Eventuale condivisione
Preghiera
SIGNORE, AIUTAMI A NON PASSARE ACCANTO AD ALCUNO . . .
Signore, fammi amico.
Fa’ che la mia persona ispiri fiducia:
a chi soffre e si lamenta,
a chi cerca luce perché lontano da te,
a chi vorrebbe incominciare e non sa come,
a chi vorrebbe confidarsi
e non se ne sente capace.
Signore, aiutami
a non passare accanto ad alcuno
con volto indifferente,
con un cuore chiuso,
con un passo affrettato.
Signore,
aiutami ad accorgermi subito
di quelli che mi stanno accanto.
Fammi vedere
quelli preoccupati e disorientati,
quelli che soffrono e non lo mostrano,
quelli che si sentono isolati senza volerlo,
e dammi quella sensibilità
che mi fa incontrare i loro cuori.
Signore,
liberami da me stesso
perché ti possa servire,
perché ti possa amare,
perché riesca ad ascoltarti,
in ogni mio fratello che
tu mi fai incontrare.
(G.Volpi)
Canto
Pane del cielo
Pane del cielo sei tu, Gesù,
via d'amore, tu ci fai come te. (2x)
No, non è rimasta fredda la terra.
tu sei rimasto con noi
per nutrirci di te, pane di vita,
ed infiammare col tuo amore tutta l'umanità.
Sì, il cielo è qui su questa terra
tu sei rimasto con noi,
ma ci porti con te nella tua casa,
dove vivremo insieme a te tutta l'eternità.
No, la morte non può farci paura:
tu sei rimasto con noi
e chi vive di te, vive per sempre.
Sei Dio con noi, sei Dio per noi,
Dio in mezzo a noi.
Celebrante:
Preghiamo.
Volgi il tuo sguardo, Padre misericordioso, a questa tua famiglia, e fa’ che superando ogni forma di
egoismo essa risplenda ai tuoi occhi per il desiderio di te. Per il nostro Signore Gesù Cristo….
Amen
La Quaresima è cammino di elemosina
Canto
Signore fammi strumento
Signore fammi strumento di tua pace
dov'è dell'odio che porti amore
dov'è discordia che porti l'unione
e dove il dubbio fede in Te.
Dov'è il pianto porti la speranza
dov'è tristezza fa’ che porti gioia
e dove son le tenebre la luce,
dov'è errore la Tua verità.
Fa’ che comprenda più che sia compreso
consoli più che esser consolato
che non ricerchi tanto essere amato
ma d'amare con gioia tutti in Te.
Che sappia mio Signor sempre donare
perché donando altrui che si riceve
è perdonando che si è perdonati
e morendo si ottien l'eternità.
Lettura del Vangelo
Matteo 25, 31-46
Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti gli angeli, prenderà posto sul suo trono
glorioso. E tutte le genti saranno riunite davanti a lui ed egli separerà gli uni dagli altri, come il
pastore separa le pecore dai capri; e metterà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora
il re dirà a quelli della sua destra: "Venite, voi, i benedetti del Padre mio; ereditate il regno che
v'è stato preparato fin dalla fondazione del mondo. Perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi
sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste; fui nudo e mi vestiste; fui ammalato e mi
visitaste; fui in prigione e veniste a trovarmi". Allora i giusti gli risponderanno: "Signore, quando
mai ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da
bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto? O nudo e ti abbiamo vestito?
Quando mai ti abbiamo visto ammalato o in prigione e siamo venuti a trovarti?" E il re risponderà
loro: "In verità vi dico che in quanto lo avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l'avete fatto
a me". Allora dirà anche a quelli della sua sinistra: "Andate via da me, maledetti, nel fuoco
eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli! Perché ebbi fame e non mi deste da mangiare;
ebbi sete e non mi deste da bere; fui straniero e non m'accoglieste; nudo e non mi vestiste; malato e
in prigione, e non mi visitaste". Allora anche questi gli risponderanno, dicendo: "Signore,
quando ti abbiamo visto aver fame, o sete, o essere straniero, o nudo, o ammalato, o in prigione,
e non ti abbiamo assistito?" Allora risponderà loro: "In verità vi dico che in quanto non l'avete
fatto a uno di questi minimi, non l'avete fatto neppure a me". Questi se ne andranno a punizione
eterna; ma i giusti a vita eterna.
Commento del Celebrante
La parola elemosina, spesso è riferita al piccolo obolo che si dà alla persona che per strada chiede
qualcosa. Nello spirito quaresimale, dobbiamo allargare l’orizzonte e far rientrare in questo tutto
l’esercizio della carità cristiana. Ecco perché è stato presentato il Vangelo succitato: per stimolarci a
fare del bene a chi ha bisogno, quando è richiesto a noi di intervenire direttamente. Se è in nostro
potere, dobbiamo agire, e non solo per il bene del fratello, ma anche per il giudizio del Signore.
Nell’ultimo giorno, ci verrà chiesto non se abbiamo pregato tanto o poco, se abbiamo letto la
Scrittura o se abbiamo digiunato, ma se tutto questo ci portato a esercitare la carità, concretamente,
verso i bisognosi.
Comprendere e meditare
Guida
In questa Quaresima siamo andati incontro ai fratelli bisognosi?
Abbiamo fatto veramente delle opere di bene per qualcuno?
Ci sarà un impegno futuro in questo senso? Sarebbe bello pensare ad un impegno verso i più poveri
realizzabile nell’immediato futuro, come segno concreto della Quaresima terminata.
Eventuale condivisione
Preghiera
SIGNORE, INSEGNAMI A VIVERE POVERO
Signore,
ho compreso che per poterti amare
e per poter amare i miei fratelli
devo vivere povero interiormente, appassionatamente,
come tu hai disposto per me.
Aiutami, Signore,
a non farmi schiavo delle cose che possiedo,
perché fino ad ora preferendole inconsciamente a te,
mi hanno impedito di vederti.
Nell’ebbrezza dell’abbondanza, incapace di rinunciare ad esse,
non ho ancora saputo amare concretamente
il mio fratello povero.
E mentre vivo tutto circondato dai tuoi doni,
non permettere più,
Signore,
che dimentichi il fratello che ha fame,
che soffre il freddo, che non può istruirsi;
il fratello costretto ad un lavoro
e ad una vita inumani,
il fratello meno fortunato di me,
che nella miseria è tentato di dividersi da te,
perché non ti vede nella mia indifferenza,
nella mia avarizia,
nello sciupìo che faccio della tua Provvidenza.
Signore, per poter pensare sempre agli altri,
insegnami ad accontentarmi sempre di poco,
ad usare solo il necessario, a non crearmi esigenze,
a non preoccuparmi di me stesso
più di quanto occorre, per seguire te,
per capire che tu sei l’unica ricchezza,
che tutto è perso,
quando tu non formi la ricchezza del mio cuore.
(G.Volpi)
Canto
Ogni uomo semplice
Ogni uomo semplice
porta in cuore un sogno,
con amore ed umiltà
potrà costruirlo.
Se con fede tu saprai
vivere umilmente,
più felice tu sarai
anche senza niente.
Se vorrai ogni giorno,
con il tuo sudore,
una pietra dopo l'altra
alto arriverai.
Nella vita semplice
troverai la strada
che la calma donerà
al tuo cuore puro.
E le gioie semplici
sono le più belle,
sono quelle che alla fine
sono le più grandi.
Dai e dai ogni giorno,
con il tuo sudore,
una pietra dopo l'altra
alto arriverai.
Celebrante:
Preghiamo.
Sostieni sempre, o Padre, la tua famiglia nell’impegno delle buone opere; confortala con il tuo aiuto
nel cammino di questa vita e guidala al possesso dei beni eterni. Per il nostro Signore Gesù
Cristo…
Amen.
Verso la luce della Pasqua del Signore Gesù Cristo.
Canto
Cantico dei redenti
Il Signore è la mia salvezza e con lui non temo più.
Perché ho nel cuore la certezza la salvezza è qui con me.
Ti lodo Signore perché
un giorno eri lontano da me.
Ora invece sei tornato
e mi hai preso con te.
Berrete con gioia alle fonti,
alle fonti della salvezza.
E quel giorno voi direte:
lodate il Signore, invocate il suo nome.
Fate conoscere ai popoli
tutto quello che Lui ha compiuto
e ricordino per sempre,
ricordino sempre che il suo nome è grande.
Cantate a chi ha fatto grandezze
e sia fatto sapere nel mondo,
grida forte la tua gioia,
abitante di Sion, perché grande con te
è il Signore.
Lettura del Vangelo
Matteo 26,17-30
Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che ti
prepariamo, per mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città, da un tale, e ditegli: Il
Maestro ti manda a dire: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli». I
discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.
Venuta la sera, si mise a mensa con i Dodici. Mentre mangiavano disse: «In verità io vi
dico, uno di voi mi tradirà». Ed essi, addolorati profondamente, incominciarono ciascuno a
domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha intinto con me la mano
nel piatto, quello mi tradirà. Il Figlio dell`uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a colui
dal quale il Figlio dell`uomo viene tradito; sarebbe meglio per quell`uomo se non fosse mai
nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l`hai detto».
Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò
e lo diede ai discepoli dicendo: «Prendete e mangiate; questo è il mio corpo». Poi prese il calice
e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue
dell`alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati. Io vi dico che da ora non berrò più di
questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio».
E dopo aver cantato l`inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.
Commetto del Celebrante
L’Alleanza sigillata non col sangue dei capri e dei vitelli, ma con il suo Sangue, viene portata a
compimento domani, Venerdì santo, quando Gesù, con il sacrificio, raccoglierà gli uomini dispersi,
attirando a sé tutti gli sguardi degli uomini, innalzato da terra come mediatore unico tra Dio e
l’umanità.
L’Eucarestia, che adoriamo in questa notte, anticipa già la sua Morte e la gioia della Resurrezione.
Egli può essere presente tra di noi perché è il Vivente, la morte non ha più potere su di Lui.
Così Gesù rimane con la sua Chiesa fino alla fine del mondo, con il suo Corpo dato e il suo Sangue
versato, segni del suo amore consegnato agli uomini.
Comprendere e meditare
Guida
Il Signore Gesù è il nostro Redentore, Colui che ci salva, Colui che ci ha riscattati, come ricorda la
Prima Lettera di Pietro, con il suo Sangue prezioso (1Pt 1,18-19).
In questo tempo dove tanti si arrogano il diritto di togliere la vita ad altri, ricordiamo che:
“Tu vali il Sangue di Cristo”. Come mi sento? Sono cosciente di quanto è preziosa la mia vita?
Pregare, digiunare, vivere la carità, atteggiamenti di sempre della vita del credente in Gesù, sono
oggetto del cammino quaresimale.
Comprendendo che la mia vita è preziosa, devo farne dono, come Gesù. Sono pronto? Che cosa
devo maturare ancora rispetto a preghiera, digiuno e carità vissuta?
Eventuale condivisione
Preghiera
ANIMA DI CRISTO
Anima di Cristo, santificami.
Corpo di Cristo, salvami.
Sangue di Cristo, inebriami.
Acqua del costato di Cristo, lavami.
Passione di Cristo, confortami.
O buon Gesù, esaudiscimi.
Dentro le tue piaghe nascondimi.
Non permettere che io mi separi da te.
Dal nemico maligno difendimi.
Nell’ora della mia morte chiamami
e comanda che io venga a te,
affinché ti lodi con i tuoi santi,
nei secoli dei secoli.
Amen
s. Ignazio di Loyola
Guida:
Concludiamo ora la nostra Veglia con la preghiera che Il Signore Gesù ci ha insegnato:
Padre Nostro….
Celebrante:
Preghiamo.
O Padre, che nel Sangue Prezioso del Cristo tuo Figlio hai redento tutti gli uomini, custodisci in noi
l’opera della tua misericordia, perché meditando questi santi misteri, otteniamo sempre frutti più
abbondanti di vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo… Amen
Canto finale
IL SUO SANGUE
Non con l’oro o con l’argento siamo stati liberati da una vita che più senso non aveva. Noi
sappiamo che il riscatto con il sangue fu pagato da colui che tutti amò sino alla fine.
Rit. Sangue, il Suo sangue questo è il prezzo della nostra libertà, sangue, il Suo sangue, questo è il
segno di un’immensa carità. Puro e senza macchia, come agnello Cristo si è immolato a Dio, oggi
nel sacrificio, Lui si offre ancora al posto mio.
E’ Gesù la pietra viva che Dio padre ha collocato come saldo fondamento della Chiesa, su di Lui,
pietra preziosa, noi formiamo il tempio santo, pietre vive e popolo di Dio.
Rit. Sangue, il Suo sangue questo è il prezzo della nostra libertà, sangue, il Suo sangue, questo è il
segno di un’immensa carità. Puro e senza macchia, come agnello Cristo si è immolato a Dio, oggi
nel sacrificio, Lui si offre ancora al posto mio.
Noi che tenebre eravamo ora siamo nella luce, per la forza di Colui che ci ha chiamati. Noi stranieri
e non fratelli ora un popolo formiamo per l’amore di Colui che ci ha salvati.
Puro e senza macchia come agnello Cristo si è immolato a Dio, oggi nel sacrificio, Lui si offre
ancora al posto mio.
Amen! Lode a Dio! Dai redenti un nuovo canto salirà. Amen, lode a Dio! al Signore, per l’eternità