LE SCRITTURE DI ASSESTAMENTO E LE VALUTAZIONI DI FINE ESERCIZIO 01 – Introduzione Al termine dell’esercizio amministrativo è necessario quantificare il risultato economico e il patrimonio di funzionamento e questo richiede la valutazione di tutti gli elementi del patrimonio e l’applicazione dei principi contabili. Ciò che permette di passare dai valori di conto ei valori di bilancio sono le scritture di assestamento. Queste si classificano in: - scritture di completamento - scritture di integrazione - scritture di rettifica - scritture di ammortamento 02 – Scritture di completamento Hanno lo scopo di rilevare i costi e i ricavi che sono di competenza dell’esercizio ma che non sono stati registrati nel periodo amministrativo perché la manifestazione finanziaria avviene al termine di esso. a) Interessi maturati sul conto corrente bancario, sono soggetti a ritenuta fiscale, la scritture è la seguente Conti Banca x ns. c/c Erario c/ ritenute subite Interessi attivi su c/c bancario Descrizione Dare xxx xxx Avere xxx Il conto Erario c/ritenute subite rappresenta un credito verso lo Stato che, dopo la rilevazione del debito per imposte, verrà stornato sottraendolo all’importo da versare. b) Crediti e debiti da liquidare, sono soprattutto la rilevazione delle fatture da emettere per merci consegnate la cui fattura sarà emessa a gennaio, nella scrittura è obbligatoria la rilevazione dell’IVA in quanto l’operazione rientra nella liquidazione del mese di dicembre (momento in cui sono state consegnate le merci), la scrittura è la seguente Conti Descrizione Fatture da emettere Merci c/vendite IVA ns. debito Dare xxx Avere xxx xxx Oppure la rilevazione delle fatture da ricevere, in tal caso si ha diritto a rilevare l’IVA se la fattura del fornitore è emessa entro il 15 gennaio (in tal caso può rientrare nella liquidazione del mese di dicembre), la scrittura è la seguente Conti Merci c/acquisto IVA ns. credito Fatture da ricevere Descrizione Dare xxx xxx Avere xxx c) TFRL maturato nell’esercizio, la quota accantonata annualmente confluisce in un fondo denominato Debiti per TFRL (rappresenta un debito a lungo termine ad eccezione della quota che verrà pagata ai dipendenti che cessano il rapporto entro l’anno successivo), il calcolo si effettua distinguendo una quota capitale e una quota finanziaria (rivalutazione del debito preesistente), il calcolo si effettua: - l’importo delle retribuzioni dell’anno divise per 13,5 - la rivalsa del datore del contributo anticipato dello 0,50% da calcolarsi sulle retribuzioni lorde - la rivalutazione del debito preesistente in base al seguente meccanismo di calcolo: un quota pari all’1,5% del Debito per TFR è fissa, a questa percentuale si aggiunge il 75% dell’indice ISTAT sui prezzi, l’importo è assoggettato alla ritenuta fiscale del 11% La scrittura è la seguente Conti TFRL Debiti per TFRL Debiti per ritenute da versare Descrizione Dare xxx Avere xxx xxx d) al fine di redigere il bilancio di esercizio si gira il saldo dei conti IVA a credito e IVA a debito ad un unico conto Debiti per IVA Conti Descrizione Debiti per IVA IVA a credito Dare xxx Avere xxx Conti Descrizione IVA a debito Debiti per IVA Dare xxx Avere xxx 03 – Scritture di integrazione Hanno una funzione aggiuntiva, si redigono per rispettare il principio della competenza e si riferiscono a costi e ricavi che hanno manifestazione finanziaria posticipata e comunque elementi a debito o a credito non registrati in precedenza. a) Ratei attivi e passivi, sono quote di entrate e uscite future che misurano quote di proventi e di costi già maturati, ma non ancora liquidati perché la relativa manifestazione finanziaria si avrà negli esercizi successivi Conti Interessi passivi su mutui Ratei passivi Descrizione Conti Ratei attivi Interessi attivi su titoli Descrizione Dare xxx Avere xxx Dare xxx Avere xxx b) Accantonamento ai fondi rischi e ai fondi oneri futuri, gli accantonamenti a tali fondi sono regolati dal principio contabile n. 19. I fondi oneri futuri sono derivanti da operazioni in corso, ma che avranno manifestazione finanziaria futura. Sono valori finanziari presunti, in quanto non si consoce l’importo e/o la data di pagamento. L’importo deriva da una ragionevole stima fatta in base all’esperienza passata (Fondo manutenzioni programmate, Fondo garanzia prodotti, Fondo recupero ambientale, ecc.). I fondi rischi futuri, hanno l’obiettivo di garantire i rischi derivanti da certe operazioni, la cui manifestazione finanziaria è posticipata. Sono destinati a coprire perdite probabili connesse ad operazioni già compiute, anche in questo caso è incerto sia l’importo sia la data di scadenza. Tali accantonamenti sono ammessi solo se gli amministratori hanno informazioni sufficienti che facciano ritenere probabile la perdita e abbiano la possibilità di stimarne con ragionevolezza l’entità. Non sono ammessi accantonamenti per rischi generici (Fondo responsabilità civile, Fondo per imposte). Conti Manutenzioni programmate Fondo manutenzioni programmate Descrizione Conti Responsabilità civile Fondo responsabilità civile Descrizione Dare xxx Avere xxx Dare xxx Avere xxx c) Valutazione dei crediti, al loro sorgere tutti i crediti vengono valutati al valore nominale, ma in bilancio (art. 2426 punto 8) essi vengono valutati in base al loro presunto valore di realizzo. Questo comporta una valutazione dei crediti stessi e una loro svalutazione. I crediti sicuramente inesigibili devono venir stralciati, l’operazione avviene fra le scritture di completamento e generano una perdita su crediti se sono relativi all’esercizio in corso, mentre se sono riferiti ad esercizi precedenti si usano il fondo svalutazione crediti o il fondi rischi su crediti (se questi non sono sufficienti si rileva una perdita su crediti). L’accantonamento al fondo svalutazione crediti deriva da un processo di valutazione individuale dei crediti, nel senso che è destinato a coprire il rischi di mancata riscossione di uno o più crediti specifici; mentre l’accantonamento al fondo rischi su crediti deriva da un processo di valutazione globale dei crediti, ossia è una svalutazione generica dei crediti iscritti in bilancio Conti Svalutazione crediti Fondo svalutazione crediti Descrizione Conti Rischi su crediti Fondo rischi su crediti Descrizione Dare xxx Avere xxx Dare xxx Avere xxx 04 – Scritture di rettifica Hanno la funzione di adeguare la contabilità al principio della competenza relativamente a quelle operazioni che si svolgono a cavallo fra due o più esercizi i cui aspetti finanziari si sono già manifestati con introiti o pagamenti. Nelle aziende industriali sono generalmente relative a costi che devono essere sospesi in quanto la ricchezza derivante da essi non è stata ancora sfruttata interamente. Il loro valore diventa un elemento attivo o passivo del patrimonio, mentre il relativo costo o ricavo anticipato vengono diminuiti dello stesso valore. a) Risconti attivi e passivi, sono quote di costi o di ricavi rilevati integralmente nell’esercizio in corso o in esercizi precedenti e rinviate ad uno o più esercizi futuri perché ancora non maturate. I risconti sono attivi quando sospendono un costo, sono passivi quando sospendono un ricavo. Il loro calcolo avviene proporzionalmente al tempo e in base, nel caso dei risconti attivi, al futuro beneficio economico dei costi da sospendere Conti Descrizione Risconti attivi Spese di pubblicità Conti Interessi attivi vs. clienti Risconti passivi Dare xxx Avere xxx Descrizione Dare xxx Avere xxx b) Valutazione delle rimanenze di magazzino, rientrano nella categoria delle rimanenze di magazzino tutte le merci e i prodotti destinati alla vendita e tutti i materiali che hanno concorso alla loro produzione. La rilevazione delle quantità di rimanenze da valorizzare può avvenire sia in base ad un inventario di fatto (conteggio fisico), sia in base ad un sistema di scritture di magazzino permanente. Il codice civile da le seguenti indicazioni: - le rimanenze si valutano al minor costo tra quello di acquisto o di produzione e quello desumibile dall’andamento di mercato; - il costo dei beni fungibili può essere determinato con il metodo della media ponderata, col FIFO (primo entrato primo uscito), o col LIFO (ultimo entrato primo uscito); tuttavia se il valore così ottenuto si scosta di molto da quello desunto dal mercato, la differenza deve essere indicata per categoria nella nota integrativa. I criteri di valutazione non possono essere modificati da un anno all’altro, eventuali deroghe sono consentite solo in casi eccezionali e devono essere motivate nella Nota Integrativa. La rilevazione delle rimanenze comporta la registrazione di un costo sospeso in dare e una rettifica di costo in avere. Nello Stato patrimoniale si iscrive il costo sospeso nell’ambito dell’attivo circolante, sotto la voce Rimanenze, elencandone tutte le tipologie. Nel Conto Economico, appaiono le variazioni tra le esistenze iniziali e le rimanenze finali; in particolare si iscrivono sotto la voce A) Valore della produzione, le variazioni delle rimanenze di merci (con segno positivo gli incrementi, con segno negativo i decrementi); Conti Merci Merci c/rimanenze finali Descrizione Dare xxx Avere xxx 05 – Scritture di ammortamento Consentono di ripartire fra più esercizi i costi sostenuti per le immobilizzazioni immateriali e materiali. Per il codice civile il loro costo deve essere sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio in relazione alla loro residua possibilità di utilizzazione, pertanto le imprese predispongono un piano di ammortamento che tiene conto di tre elementi: - valore da ammortizzare, - la vita utile del bene, - il criterio di ripartizione del valore da ammortizzare. L’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali e materiali viene rilevato con in procedimento indiretto, ossia con l’uso in P. D., per ogni tipologia di immobilizzazione, del relativo fondo ammortamento. Nello Stato patrimoniale i fondi ammortamento non appaiono in quanto sono portati a diretta diminuzione del rispettivo cespite ammortizzabile. Nel Conto economico, per ogni immobilizzazione, appare la relativa quota di costo imputato all’esercizio. 06 – La rilevazione delle imposte dirette Le società di capitali sono soggette: - ad un’imposta sul reddito IRPEG o imposta sul reddito delle persone giuridiche, (è stata introdotta l’IRES o imposta sul reddito delle società che ne prenderà il posto) - all’IRAP o imposta regionale sulle attività produttive. Durante l’esercizio, entro la fine di giugno ed entro la fine di novembre, vengono versati gli acconti sulle imposte da dichiarare nell’anno successivo, si effettua la scrittura: Conti Descrizione Imposte c/acconti Banca x ns. c/c Dare xxx Avere xxx Durante l’esercizio inoltre si possono rilevare: - ritenute d’acconto (ad esempio sugli interessi bancari), - crediti d’imposta per i dividendi percepiti Alla fine delle scritture di assestamento si rilevano, dopo un calcolo separato, le imposte di competenza: Conti Imposte di competenza Debiti per imposte Descrizione Dare xxx Avere xxx Il conto “Debiti per imposte” è finanziario e rileva il debito verso l’erario, esso dovrà essere diminuito dai conti accesi ai crediti verso l’erario, con le scritture: Conti Debiti per imposte Imposte c/acconti Erario c/ritenute subite Descrizione Dare xxx Avere xxx xxx Il saldo del conto sarà estinto totalmente l’anno successivo entro la fine di giugno insieme al pagamento del primo acconto. Il conto Imposte di competenza è un conto economico, verrà iscritto nel Conto economico e rappresenta le imposte di competenza dell’esercizio.