GLI ANNI `30 - WordPress.com

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GLI ANNI ‘30
L’Italia Fascista: propaganda e consenso (pg. 108-109)
Mussolini per rafforzare il suo potere usò due strumenti: la propaganda1 e la violenza.
La propaganda
Per educare il popolo alle idee fasciste il Partito organizzò delle associazioni e delle attività che
coinvolgessero giovani e adulti.
1. ONB: Opera Nazionale Balilla, era un’organizzazione di cui facevano parte i bambini e le
bambine che venivano educati all’orgoglio nazionale;
2. GUF: Gruppi Universitari fascisti, formati dagli studenti universitari che avevano un motto
“Credere, obbedire, combattere”, che esprimeva un’assoluta fiducia nel Duce Mussolini
3. Libri di stato: nelle scuole l’insegnamento non era più libero, ma si dovevano usare i libri
che propagandavano, cioè diffondevano e sostenevano, le idee del Partito;
4. GIL: Gioventù Italiana del Littorio, associazione fondata nel 1937 che riunì tutte le altre
5. Organizzazioni sportive
Benedetto Croce, un filosofo liberale, pubblicò il Manifesto degli Antifascisti, come risposta al
Manifesto dei Fascisti scritto da intellettuali a favore di Mussolini. Molti insegnanti antifascisti
lasciarono la loro attività di insegnamento per restare liberi e non dover giurare fedeltà al regime
fascista.
La violenza
Molti oppositori furono perseguitati e uccisi, come Antonio Gramsci, fondatore del Partito
Comunista Italiano, che fu messo in prigione, dove restò per molti anni e poi morì. Altri perseguitati
fuggirono all’estero
L’economia Fascista (pg. 110-111)
Per evitare la lotta di classe e le ribellioni, il Partito Fascista abolì lo sciopero e i sindacati, ma
istituì la giornata di 8 ore lavorative e il Patronato per l’assistenza, che aiutava i lavoratori che
erano in malattia o infortunati.
Il Partito fece anche alcune “battaglie” economiche:
1. la battaglia del grano, per sviluppare la produzione dei cereali
2. la battaglia della palude, che consisteva nel prosciugamento delle paludi Pontine, vicine a
Roma, dove fu poi costruita la città di Latina
3. la battaglia demografica a favore della crescita della popolazione. Chi non aveva famiglia
pagava tasse più alte.
Lo Stato fascista divenne infine uno stato imprenditore, perché comprò industrie e banche e diede
degli aiuti alle imprese in difficoltà. Fondò l’AGIP e rafforzò la marina e l’aviazione.
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Propaganda: Azione che tende a influire sull’opinione del popolo, orientando verso determinati comportamenti.
Questa attività viene attuata con diversi mezzi: giornali, cartelloni pubblicitari, messaggi radiofonici ecc...
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I Patti Lateranensi e la conquista dell’Etiopia (pg. 112-113)
Mussolini capì che era importante fare un accordo con la Chiesa per rafforzare il suo regime.
Quindi dopo una lunga trattativa nel 1929 furono firmati I PATTI LATERANENSI tra Mussolini e
il segretario di Papa Pio XI, cardinal Gasparri.
I Patti erano formati da un Trattato, una Convenzione e un Concordato.
Il TRATTATO stabiliva Roma capitale del Regno d’Italia e riconosceva piena sovranità della
Chiesa sulla Città del vaticano, appena fondata.
La CONVENZIONE stabiliva che lo Stato Fascista donava alla Chiesa una grossa somma di
denaro per risarcirla dei danni subiti nel 1870
Il CONCORDATO stabiliva che si poteva liberamente praticare la religione cattolica, che questa si
poteva insegnare nelle scuole e che i sacerdoti non dovevano fare il servizio militare.
Per dimostrare la forza del regime a livello internazionale Mussolini decise di occupare l’Etiopia
(vedi anche pg. 43-44), quindi nel 1935 le truppe italiane che si trovavano in Somalia ed
Eritrea entrarono in Etiopia, e nel 1936 Mussolini dichiarò nato l’Impero d’Africa Orientale
Italiana. Questa conquista fu fatta ricorrendo a molte violenze sugli abitanti dell’Etiopia e, così
facendo, Mussolini aveva dimostrato che la violenza poteva essere usata anche all’estero,
fornendo così una giustificazione ad Hitler. Da questo momento Hitler e Mussolini si avvicinarono.
La Germania si espande e l’ Europa sta a guardare (pg. 114-115)
1936: Asse Roma- Berlino. La Germania di Hitler esce dall’isolamento imposto dai trattati di
Versailles e si accorda con l’Italia di Mussolini. Con questo trattato Germania e Italia stabilivano
che si sarebbero consultate su questioni internazionali.
1938:
L’Austria viene unita alla Germania. Hitler, avendo visto che l’Europa non aveva fatto nulla
quando la Germania aveva occupato la Renania, decise di occupare Vienna in nome del
pangermanesimo. L’Europa infatti ancora una volta non reagì, avendo timore piuttosto di una
rivoluzione comunista. Anche Mussolini non reagì, anche se, secondo l’Asse Roma- Berlino, la
Germania avrebbe dovuto consultare l’Italia. Ormai l’Italia era sottomessa alla Germania.
La questione della regione dei Sudeti. Hitler pretese che la Cecoslovacchia cedesse alla
Germania la regione dei Sudeti perché era abitata soprattutto da tedeschi (pangermanesimo), ma
la Cecoslovacchia rifiutò. Intervenne il primo ministro inglese Chamberlain che nella
Conferenza di Monaco riuscì ad evitare una guerra, costringendo però la Cecoslovacchia a
cedere la regione dei Sudeti.
1939: Hitler invade la Cecoslovacchia e Mussolini, per non essere inferiore, occupò
l’Albania
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Perché l’Europa non fa nulla? Perché la Francia non voleva affrontare un nuovo conflitto e perché
in Europa si temeva maggiormente l’URSS di Stalin. Le potenze europee pensavano che
l’espansionismo della Germania si sarebbe rivolto solo ad est.
La persecuzione degli ebrei in Germania e le leggi razziali in Italia (pg. 116-117)
Hitler considerava la storia come una guerra tra “razze” e i suoi obiettivi erano due:
1. dare alla razza superiore, quella ariana, incarnata dai tedeschi, lo spazio vitale necessario
per il suo sviluppo
2. liberare i tedeschi dagli ebrei
La razza ariana, quella pura, per Hitler era costituita dai tedeschi che avevano contribuito al
progresso del mondo, quindi la purezza della razza doveva essere difesa; lo stato tedesco doveva
ricreare un gruppo capace di dominare sulle altre razze impure. Bisognava eliminare prima di tutto
gli ebrei considerati da Hitler come origine del marxismo e del liberalismo, cose che dovevano
essere eliminate; perciò nel 1935 furono emanate le LEGGI DI NORIMBERGA:
gli ebrei furono privati della cittadinanza tedesca
gli ebrei non poterono sposare i cittadini tedeschi
li ebrei dovettero mostrare sugli abiti la stella di David
1938:
NOTTE DEI CRISTALLI in Germania furono distrutte vetrine di negozi ebrei e di sinagoghe, le
chiese degli ebrei, perché un funzionario nazista a Parigi era stato ucciso da un ebreo; quindi
HITLER PARLO’ DI UNA SOLUZIONE FINALE per gli ebrei: tutti gli ebrei dovevano essere
sterminati.
LEGGI RAZZIALI IN ITALIA. Anche Mussolini emanò delle leggi contro gli ebrei, che non
poterono più lavorare in uffici pubblici; furono cacciati dalle scuole pubbliche, non poterono più
sposare italiani, non potevano più possedere delle proprietà.
L’antisemitismo, il razzismo contro gli ebrei, non fece presa sugli italiani.
Verso la guerra (pg. 118)
1939:
PATTO D’ACCIAIO. L’Italia fa un patto con la Germania che stabiliva che in caso di guerra le due
nazioni si sarebbero aiutate. Questo patto fu firmato dopo che Hitler aveva comandato alla Polonia
di cedere alla Germania il corridoio di Danzica (vedi pg. 70). A questo punto Francia e Inghilterra
avevano assicurato il loro aiuto alla Polonia.
PATTO MOLOTOV-RIBBENTROP: La Germania fa un accordo con l’Unione Sovietica, in base al
quale i tedeschi avrebbero invaso la Polonia ovest e i russi avrebbero preso la Polonia esta. Itler
così nel 1939 invase anche la Polonia
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