Venerdì 31 AGOSTO FAR LIBER / MIRKO SIGNORILE e GIOVANNA CARONE + PILAR ore 21.30 - Azienda Agricola Biologica Il Frantolio - Ingresso: euro 7 A due anni di distanza dall’uscita di Betàm Soul, Giovanna Carone (voce colta e specializzata nel repertorio antico) e Mirko Signorile (pianista jazz) non lasciano isolato il loro incontro artistico e proseguono il percorso di rivitalizzazione della musica yiddish, nata nel mondo ebraico europeo. Un disco ispirato al tema dell’amore, come si evince dal significato stesso del titolo: “Per amore”. Il brano che dà il nome al progetto, creato per il nostalgico valzer di Dmitri Kabalevsky, tratto dai Twenty-four Little Pieces, è un inno al potere salvifico dell'amore e della canzone yiddish, capace di sciogliere in gioia il dolore. In Far Libe convivono sovrapposizioni di lingue e linguaggi altri, sperimentazioni musicali e poetiche, che spaziano in un orizzonte temporale che va dal medioevo spagnolo-sefardita per arrivare al qui e all’oggi, con componimenti originali di Mirko Signorile su testi poetici anche contemporanei. Il duo barese Carone-Signorile con Far Libe riesce contemporaneamente a toccare le corde profonde della melodia ebraica e ad usare un linguaggio moderno. La canzone, come sentire popolare, viene accarezzata e rivista alla luce delle personalità dei due artisti. Due musicisti assai diversi per formazione e carattere, che hanno trovato un linguaggio incredibilmente affine su musiche altre, in uno stile che va oltre il pop, il classico, il jazz e l’etnico. Giovanna Carone. Nata a Bari, si diploma in pianoforte con H. Pelle e in canto e musica vocale da camera sotto la guida di A. Felle. E' voce solista di formazioni specializzate nel repertorio storico e nel 2002 incide per la Tactus, il “Primo Libro de’ madrigali à quattro voci” di Pomponio Nenna, e per la Dad records la prima esecuzione moderna della messa “Adieu mes amour” di R. Rodio. Nel 2008 incide Donnamor per Digressione contemplattiva su musiche del primo ‘600 italiano con il tiorbista Sario Conte e le percussioni di Pippo D’Ambrosio. Nel suo percorso non mancano esplorazioni intorno alla musica contemporanea e collaborazioni con la prof. M. Romano e l’Università di Bari per il recupero e la diffusione della canzone d’autore in lingua yiddish. Con il pianista Mirko Signorile, incide per Digressione contemplattiva il cd Betàm soul. Mirko Signorile si diploma in pianoforte con il massimo dei voti e lode affiancando lo studio del jazz guidato del pianista Gianni Lenoci. Si esibisce con artisti come Enrico Rava, Paolo Fresu, Franco Ambrosetti, Nicola Stilo, Gianluca Petrella, Fabrizio Bosso e Rosario Giuliani. Nel 2003 incide il primo CD In full Life (Soul Note), votato dalla critica come uno dei migliori dischi dell'anno ( Musica Jazz). Nel 2005, registra la colonna sonora del cortometraggio "La baracca" del regista Pietro Marcello che verrà proiettata alla Biennale di Venezia. Viene invitato a suonare a L'Opera di Lyon con il contrabbassista Riccardo Del Fra. Esce il suo secondo cd The Magic Circle (Soul Note) che ottiene successo di critica sia in Italia che all'estero. La critica gli conferisce il premio come secondo miglior nuovo talento italiano (Top Jazz di Musica Jazz). Nel 2009, esce il cd Clessidra (Emarcy/Universal) votato da ArgoJazz “miglior cd dell’anno” e con Giovanna Carone con la quale registra Betàm Soul (Digressione Contemplattiva). Nel 2010 esce SynerJazz Trio prodotto dall'etichetta milanese Stradivarius. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Pilar (Ilaria Patassini), cantante, autrice, performer è nata e vive a Roma. Nel 2007 pubblica il suo primo album Femminile singolare (VCM/01), nel 2009 è la voce del disco “Spartenza” (IncipitRecords/Egea) in collaborazione con l’ensemble Sinenomine, gruppo acustico di musica etno-jazz. Nel febbraio 2010 Meduse, canzone scritta con Bungaro, viene candidata dalla rivista musicale inglese New Musical Express agli NME Awards 2010. Pilar è stata vincitrice e finalista del Festival di Musicultura (primo premio e targa della critica), Premio Tenco (finalista Targa miglior opera prima), Premio Lunezia, Premio Bindi, Premio Bianca d’Aponte (miglior interprete 2008) Festival Europeo della canzone Mediterranea– Pjesma Mediterana. In occasione del Referendum 2011 Pilar, indignata per la mancanza d’informazione sulla campagna referendaria, promuove un evento, che chiama scherzosamente “San Tommaso is back”: scrive su Facebook che lunedì 13 giugno avrebbe offerto un concerto solo a chi si fosse presentato con tessera elettorale timbrata. In tre settimane aderiscono 55 città , da New York a Enna, e si diffondono sul territorio nazionale (con piccole enclave estere) oltre 260 eventi. L’iniziativa finisce su tutte le maggiori testate giornalistiche italiane. Sartoria italiana fuori catalogo (UpArt Records/Egea) è l’ultimo lavoro discografico di Pilar. Il disco, pubblicato lo scorso autunno, contiene 11 tracce, che portano la firma di Pilar, per i testi, e di Bungaro, per la musica; fa eccezione solamente “Il bacio prima del caffè ”, le cui musiche sono di Tony Canto (che ha curato anche arrangiamenti e produzione del disco). L'album ha una forte vocazione europea e internazionale e contiene 9 tracce in italiano, una in francese e una in spagnolo. L’unica cover presente è “Con Toda Palabra” di Lhasa De Sela, artista messicana-statunitense, considerata da Pilar uno dei suoi punti di riferimento musicali e artistici. L’album è stato registrato interamente in Sicilia, dove, lo scorso novembre, è partito il tour di Pilar. Tra le altre date la cantante ha già fatto tappa all’Auditorium Parco della Musica di Roma, al Blue Note di Milano, al Teatro Montevergini di Palermo fino ad arrivare a Parigi dove è tornata più volte negli ultimi mesi. Nel suono dell’album e nell’approccio vocale di Pilar si trovano suoni antichi e contemporanei, da un’emissione di voce che è cameristica, d’autore, strumentale, e che spesso si fa colore, fino a milonghe mediterranee fatte di chitarre distorte, dalle percussioni viaggianti, dal contrabbasso a volte orchestrale, a volte bohè mien. “Raro trovare una giovane cantautrice così autorevole e dotata. Scrive testi originali e attraenti (...). Forte, passionale, a tratti struggente" (Gino Castaldo, La Repubblica) “Un titolo affascinante corrispondente a un contenuto sopra le righe. Pilar ha una voce incantevole profonda quanto Teresa Salguerio e divina come la grande Mina (...)” (Guido Biondi, Il Fatto Quotidiano) “In un epoca di Talent Show lei ha il talento, quello con la 'o' finale (...). Ha una voce intelligente e sensuale, padronanza delle parole, un canto antico e storia contemporanee (...). La musica Pilar è colta per inclinazione e popolare per desiderio” (Niccolò Fabi, per "Recensioni d'autore" di Panorama)