“APOSTOLI DELLA REGINA DELLA PACE” Nel Cenacolo con Maria.. Sommario Canto di apertura: LA PREGHIERA DI GESU’ E’ LA NOSTRA Rosario meditato MESSAGGIO DEL MESE Meditazione Consacrazione alla Madonna Canto allo Spirito Santo Letture della domenica Lo Spirito parla al cuore Catechesi del tempo… Liturgia delle ore…Vespri o Compieta Canto Consacrazione ai tre Sacri Cuori Preghiera a Maria prima di dormire Canto di chiusura: HO LOTTATO TANTO Propositi settimanali Appuntamento successivo La preghiera di Gesù è la nostra (canto) Dove due o tre sono uniti nel mio nome, io sarò con loro, pregherò con loro, amerò con loro perché il mondo venga a te, o Padre, conoscere il tuo amore è avere vita con te. Voi che siete luce della terra, miei amici, risplendete sempre della vera luce, perché il mondo creda nell'amore che c'è in voi, o Padre, consacrali per sempre e diano gloria a te. Ogni beatitudine vi attende nel mio giorno se sarete uniti, se sarete pace, se sarete puri, perché voi vedrete Dio che è Padre, in lui la vostra vita gioia piena sarà. Voi che ora siete miei discepoli nel mondo, siete testimoni di un amore immenso, date prova della speranza che è in voi, coraggio, vi guiderò per sempre: io rimango con voi. Spirito, che animi la Chiesa e la rinnovi, donale fortezza, fa' che sia fedele come Cristo che muore e risorge, perché il Regno del Padre si compia in mezzo a noi e abbiamo vita in lui, si compia in mezzo a noi e abbiamo vita in lui. Consacrazione alla Madonna Consapevole della mia vocazione cristiana io rinnovo oggi nelle Tue mani, o Maria, gli impegni del mio Battesimo. Rinuncio a satana, alle sue seduzioni, alle sue opere e mi consacro a Gesù Cristo per portare con Lui la mia croce nella fedeltà di ogni giorno alla volontà del Padre. Alla presenza di tutta la Chiesa Ti riconosco per mia Madre e Sovrana. A Te offro e consacro la mia persona, la mia vita e il valore della mie buone opere passate, presenti e future. Disponi di me e di quanto mi appartiene alla maggior gloria di Dio, nel tempo e nell’eternità. Amen Consacrarsi a Maria è guardare a Lei come al modello da imitare nella fedeltà a Gesù. Ella stessa ci incoraggia: fate tutto quello che Egli vi dirà ! La Consacrazione è accogliere Maria nella nostra vita:..allora non saremo più soli! Consacrazione ai tre Sacri Cuori Sacro Cuore di Gesù, Immacolato Cuore di Maria, Castissimo Cuore di San Giuseppe, io vi consacro in questo giorno (o notte), la mia mente, le mie parole, il mio corpo, il mio cuore e la mia anima affinché si compia attraverso di me in questo giorno (o notte) la Vostra Santa Volontà. Amen Preghiera a Maria Santissima prima del riposo notturno “O Vergine, si fa tardi, tutto si addormenta sulla terra, è l’ora del riposo: non abbandonarmi ! Metti la tua mano sui miei occhi Come una buona madre. Chiudili dolcemente alle cose di quaggiù. L’anima mia è stanca di affanni e di tristezze, la fatica che mi attende è qui a me vicina. Metti la tua mano sulla mia fronte, arresta il mio pensiero. Dolce sarà il mio riposo, se benedetto da te. Perché domani il tuo povero figlio Si desti più forte E riprenda allegramente Il peso del nuovo giorno. Metti la tua mano sul mio cuore. Lui solo vegli sempre e Ridica al suo Dio Un amore eterno Messaggio del 2 Febbraio 2009 (Mirjana) “Cari figli, oggi con cuore materno desidero ricordarvi, cioè avvertirvi dell’immenso amore di Dio e della pazienza che scaturisce da esso. Il vostro Padre mi manda e aspetta. Aspetta i vostri cuori aperti pronti per le Sue opere. Aspetta i vostri cuori uniti nell’amore cristiano e nella misericordia nello spirito di mio Figlio. Non perdete tempo, figli, perché non ne siete padroni. Vi ringrazio” “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa”. Giov. Paolo II Giuseppe, sposo della Vergine Madre di Dio, insegnaci incessantemente tutta la verità divina e tutta la dignità umana contenute nella vocazione di sposi e di genitori! San Giuseppe, ottienici da Dio, che cooperiamo, con costanza, con la grazia del grande sacramento nel quale uomo e donna si promettono reciprocamente l’amore, la fedeltà e l’onestà coniugale, fino alla morte! San Giuseppe, uomo giusto, insegnaci l’amore responsabile verso coloro che Dio ci affida in modo particolare: l’amore tra i coniugi, l’amore tra i genitori e coloro ai quali i genitori danno la vita! Insegnaci la responsabilità verso ogni vita, dal primo momento del concepimento, fino all’ultimo istante su questa terra. Insegnaci un gran rispetto per il dono della vita. Insegnaci ad adorare profondamente il Creatore, padre e datore della vita. San Giuseppe, patrono del lavoro umano, aiutaci in ogni lavoro che è vocazione dell’uomo sulla terra. Insegnaci a risolvere i difficili problemi collegati col lavoro nella vita delle generazioni, a cominciare dai giovani, e nella vita delle società. San Giuseppe, protettore della Chiesa preghiamo Dio con queste parole: “O Dio onnipotente, che hai voluto affidare gli inizi della nostra redenzione alla custodia premurosa di san Giuseppe, per sua intercessione concedi alla tua Chiesa di cooperare fedelmente al compimento dell’opera di salvezza”. Preghiera per i sacerdoti ISPIRATA DAL SIGNORE Signore Gesù, santifica tutti i Sacerdoti per i meriti della tua Santa Passione, perché possano essere la tua vera immagine pura e santa nel mondo. Signore Gesù, per l'amarezza che hai provato per il bacio di Giuda traditore, fa' che ritornino alla Grazia santificante tutti i Sacerdoti che furono infedeli alla loro vocazione e continuano ostinati nei peccati del mondo. Te lo chiediamo per l'intercessione del Cuore Immacolato di Maria e del Cuore Castissimo di San Giuseppe. Eterno Padre, offriamo il Santo Volto del Tuo Figlio Gesù per le mani di Maria con l'intero generoso olocausto di tutti noi stessi in riparazione di tanti peccati che si commettono, specialmente delle offese al SS. Sacramento dell'Altare. Te lo offriamo in modo particolare perché i Sacerdoti mostrino al mondo con la santità della vita, l'adorabile fisionomia del Divin Volto, irradiando la luce della verità e dell'amore per il trionfo della Chiesa e la propagazione del Regno. O Gesù il tuo Cuore è dolce ed amabile sorgente donde scaturisce ogni bontà e misericordia, traboccante d’Amore. Immergi l’Anima di tutti i Tuoi ministri nel Tuo sangue preziosissimo, affinché s’immolino con lo stesso Amore con cui Tu sei morto e risorto, per salvare le anime. Amen 3 Ave Maria VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO Anno B LITURGIA DELLA PAROLA Prima Lettura Lv 13,1-2.45-46 Il lebbroso se ne starà solo, abiterà fuori dell'accampamento. Dal libro del Levìtico Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne e disse: «Se qualcuno ha sulla pelle del corpo un tumore o una pustola o macchia bianca che faccia sospettare una piaga di lebbra, quel tale sarà condotto dal sacerdote Aronne o da qualcuno dei sacerdoti, suoi figli. Il lebbroso colpito da piaghe porterà vesti strappate e il capo scoperto; velato fino al labbro superiore, andrà gridando: "Impuro! Impuro!". Sarà impuro finché durerà in lui il male; è impuro, se ne starà solo, abiterà fuori dell'accampamento». Salmo Responsoriale Dal Salmo 31 La tua salvezza, Signore, mi colma di gioia. Beato l'uomo a cui è tolta la colpa e coperto il peccato. Beato l'uomo a cui Dio non imputa il delitto e nel cui spirito non è inganno. Ti ho fatto conoscere il mio peccato, non ho coperto la mia colpa. Ho detto: «Confesserò al Signore le mie iniquità» e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato. Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti! Voi tutti, retti di cuore, gridate di gioia! Seconda Lettura 1 Cor 10,31 - 11,1 Diventate miei imitatori come io lo sono di Cristo. Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi Fratelli, sia che mangiate sia che beviate sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio. Non siate motivo di scandalo né ai Giudei, né ai Greci, né alla Chiesa di Dio; così come io mi sforzo di piacere a tutti in tutto, senza cercare il mio interesse ma quello di molti, perché giungano alla salvezza. Diventate miei imitatori, come io lo sono di Cristo. Vangelo Mc 1, 40-45 La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. Dal vangelo secondo Marco In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va', invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro». Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte. RIFLESSIONE Carissimi, la vicenda dolorosissima di Eluana ci coinvolge tutti direttamente. Si stanno scrivendo chilometri di carta, come del resto riportato anche dagli articoli che vi proponiamo, sia da chi combatte contro questa condanna a morte, sia da chi si fregia del diritto di usare delle parole, pietà e libertà.. Non voglio parlarvi di Eluana e del suo calvario, bastano le parole sicuramente più dotte delle mie, di giornalisti ed ecclesiastici...ma vorrei condividere con voi il mio turbamento e il vuoto che sento nello stomaco ogni volta che bevo un sorso d'acqua o metto in bocca qualcosa; il mio pensiero corre a quella stanzetta sconosciuta da Eluana, alla sete che forse sente e che non capisce, alla paura di non sapere dove si trova e a quelle mani nuove nelle quali non riconosce l'amore di chi l'ha accudita per 17 anni. Mi si stringe la gola alle parole del fratello di Terri Schiavo e ancor più di quelle del padre rivolte al sig. Englaro, e il mio turbamento cresce ancor più quando leggo le parole di Crisafulli, che sostiene di aver ricevuto dal sig. Englaro la conferma che sua figlia mai si era espressa in merito e soprattutto di aver mentito! Mi tornano in mente le parole di Gesù "...avevo fame e non mi avete dato da mangiare, avevo sete e non mi avete dato da bere...via da me maledetti nel fuoco eterno..." (Mt 25,41) Mi chiedo e mi domando "perché" questo accanimento, questa ostinazione, tale da non avere nemmeno per un attimo un cedimento. Forse perché se ci fosse solo un piccolo cedimento il sig. Englaro non potrebbe più vivere se continuasse per la strada perversa che ha intrapreso? Mi chiedo dove ripongano le loro certezze senza dubbi, queste persone, mi chiedo se in queste notti i suoi genitori riescano a riposare e se questa loro ostinazione li abbia resi insensibili anche al dolore della figlia. Perdonatemi questi pensieri un po' da donna della strada, ma credo che molti di voi li condivideranno..e', che questa parolina "perché" non mi lascia in pace, mi tormenta, ho provato a darmi tante risposte ho letto fiumi di parole, ma nulla mi convince e nemmeno il sig. Englaro con la sua ostinazione mi convince. Sento solo una gran paura, la paura di chi si sta rendendo conto che non può più fidarsi nemmeno dei propri genitori, che la mano che ti ha risollevato quando da piccolo cadevi e ti ha accarezzato consolandoti quando piangevi, quel rifugio sicuro che erano le braccia di tuo padre oggi la stessa mano senza un perché può decidere di condannarti a morte. E qui non si tratta di raptus o di gravi problemi famigliari che ti sconvolgono o ancora di genitori "indegni", ciò che mi sconvolge e che non capisco è la premeditazione studiata, covata e gelosamente custodita per tanti anni fino a farla diventare una sorta di "giustizia" tale da tacitare ogni coscienza, ogni rigurgito capace di rendere ancora sensibile il cuore, e magari riuscire anche ad incoraggiare altri nella stessa direzione. Ma forse si conosce il "perché" è che non ho voglia di vederlo e capisco che devo ascoltare con più solerzia le parole della Regina della Pace "..Non perdete tempo figli, perché non ne siete padroni..." Carissimi, i momenti che verranno saranno durissimi, Gesù ce li ha profetizzati, "...Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno..." (Mt 10,16-22); impariamo a lavorare nel nostro cuore affinché non ci lasciamo irretire dalla coscienza del mondo sottoposta irreversibilmente al principe di questo mondo. Invochiamo lo Spirito Santo, Spirito d'Amore e di Conoscenza, Spirito di Fortezza e di Discernimento ...affinché abbiamo sempre la Luce nel nostro cuore che illumini la Verità. Elisabetta ELUANA. L'appello del padre di Terri Schiavo a Beppino Englaro (09/02/09) Pubblichiamo in esclusiva la lettera aperta che Bob Schindler senior, padre di Terri Schindler Schiavo, ha indirizzato attraverso ilsussidiario.net a Beppino Englaro, il padre di Eluana Caro Signor Englaro, Mi presento: sono Bob Schindler, il padre di Terri (Schindler) Schiavo. Malgrado noi veniamo da due continenti diversi con differenti culture, abbiamo molte cose in comune. Entrambi siamo padri ed entrambi abbiamo avuto dallo stesso Dio il dono dei figli. Nel mio caso tre. La nascita di Sua figlia e di mia figlia Terri non sono solo accadute, sono state un atto di Dio. Mi ricordo di quando mia figlia Terri era bambina e di come ero orgoglioso dei commenti della gente su quanto fosse carina. Fui altrettanto orgoglioso quando fece i primi passi e disse le sue prime parole. Lo stesso orgoglio mi ha accompagnato per tutta la sua adolescenza fino a quando è diventata una persona adulta Entrambi abbiamo una figlia che ha sofferto gravi danni cerebrali e io so molto bene quali profondi effetti questo può causare alla persona colpita e alla sua famiglia. Entrambi abbiamo fatto esperienza della stessa disgrazia e dello stesso dolore. Tuttavia, vi è una differenza. Sua figlia è ancora viva, la mia non più. Lei ha ancora il controllo sul futuro di Eluana, io non ho potuto far nulla per Terri. Quando mia figlia Terri subì il trauma cerebrale, le promisi che le avrei fatto avere le cure appropriate. Ho fallito. Ho combattuto senza successo i tribunali e suo marito per poter intervenire nel suo trattamento e riportarla a casa. Ciò non è accaduto e oggi io sono afflitto per il mio fallimento, perché ha portato alla sua morte. La mia famiglia e io siamo addolorati per la perdita di Terri e io in particolare lo sono per il modo in cui lei è stata messa a morte. È morta per fame e sete Questo tipo di morte è crudele e barbarico. I sostenitori dell’eutanasia Le diranno che far morire di fame e di sete una persona con danni cerebrali non causa dolore. Sono stato testimone di questo tipo di esecuzione e posso dire che è falso. È di gran lunga la morte più dolorosa che un essere umano possa sperimentare. Questa è la ragione per cui accade sempre nella più stretta riservatezza, al riparo di testimoni e cineprese. Se Lei ha intenzione di fare questo a Sua figlia, Le consiglio di prepararsi a come soffrirà. Verrà ridotta a pelle e ossa. Gli occhi usciranno dalle orbite. I suoi denti diventeranno sporgenti in un modo abnorme e i suoi zigomi si ingrandiranno. Non c’è bisogno che Le dica altro, sua figlia soffrirà in un modo incredibile. Mia figlia sembrava un detenuto di quelli che si vedono nei documentari sui campi di sterminio nazisti. Negli ultimissimi giorni della sua vita, quando chiesi che i media potessero essere testimoni della sua morte, mi fu negato. Non voglio che nessun altro muoia in questo modo. Dio ha dato a Lei e a me la responsabilità di insegnare principi morali ai nostri figli e di tenerli fuori dalla cattiva strada. Far morire di fame e di sete Sua figlia è lontano da ciò che Dio desidera. Bob Schindler Sr «Nessuno merita la fine orribile che fece mia sorella» Intervista a Bobby Schindler: «Si è disidratata lentamente Una crudeltà. Spero che il padre di Eluana cambi idea» di Eleonora Barbieri (05/02/09) Sua sorella Terri è morta dopo trecentonove ore di agonia. Quasi tredici giorni. Senza cibo, senza acqua. In mondovisione. Ha sofferto sotto gli occhi di tutti, dal suo letto in una clinica della Florida. Bobby, suo fratello, era là, coi genitori Robert e Mary Schindler. Entrava in quella stanza del Woodside Hospice di Pinellas Park quando Michael Schiavo, il marito di Terri, glielo permetteva. Il 31 marzo 2005 il calvario è finito. E dopo la morte della sorella Bobby ha creato la Terri Schindler Schiavo Foundation: «Aiutiamo le famiglie a combattere per chi non può combattere da solo». Parla al telefono dalla Fondazione, a St. Petersburg, in Florida. Che cosa ricorda di quei giorni, quando hanno staccato il sondino a sua sorella Terri? «Si è disidratata lentamente. È stato orribile, impressionante. Nessuna persona dovrebbe essere sottoposta a un’esperienza così terribile. E soprattutto nessuna famiglia, nessun genitore dovrebbe mai vedere il proprio figlio morire così. I miei genitori non potranno mai dimenticare. È stata una crudeltà assoluta. Negli Stati Uniti se ti comporti così con un animale finisci in galera. Ma l’hanno fatto a una persona, a mia sorella. E l’unica cosa di cui aveva bisogno era essere accudita, con amore». Ha sentito parlare di Eluana? «Sì, certo. La Terri Foundation se n’è occupata, seguiamo il suo caso da vicino». Che ne pensa? «Sono molto triste per quello che sta succedendo. Il mio pensiero va al padre di Eluana. Capiamo la sua situazione, quanto è difficile. Ma con le persone come lei e mia sorella dobbiamo solo essere molto compassionevoli, accudirle: Eluana non sta morendo, ha solo bisogno di cure molto basilari, acqua e cibo. È impensabile togliere acqua e cibo a una persona». Nel vostro caso era il marito di Terri a voler staccare la spina, lei e i suoi genitori eravate assolutamente contrari. Qui in Italia è il papà di Eluana a combattere per interrompere l’alimentazione. Come considera questa battaglia? «Le persone come Eluana e Terri hanno bisogno di attenzioni, di cure. Ma non ci può essere alcuna giustificazione per far mancare cibo e acqua, nessuna. Agire così significa mandare un messaggio orribile su come trattiamo le persone con una disabilità. E poi bisogna dirlo chiaro: morire per disidratazione è una sofferenza inimmaginabile, tremenda. Nessuno vuol mostrare le foto delle persone che muoiono così, altrimenti l’opinione pubblica sarebbe indignata». Per lei questo è uccidere una persona, senza ombra di dubbio? «In qualunque modo si provi a descriverlo, l’acqua è l’unica cosa di cui abbiano bisogno. Ora, se togli acqua e cibo a una persona, come lo chiami?». Qualcuno sostiene che chi si trova in questo stato non sia più una persona, ma un vegetale. Che cosa risponde? «Chiamarli vegetali è offensivo. E poi quello che un individuo è in grado o meno di fare non può determinare il fatto che debba vivere o morire. Non parlo di Eluana o di Terri. Parlo di tutti noi, parlo di come trattiamo una persona malata: che cosa fai, la curi oppure cerchi qualsiasi scusa per ucciderla? Perché dire che può non fare questo o quello è soltanto una scusa. Negli Stati Uniti ogni giorno muoiono persone come Eluana: non vengono accettate». Perché? «Per ragioni economiche, perché sono persone scomode, perché è difficile comprendere la tragedia della malattia, della disabilità. Così decidiamo se una persona debba vivere o morire in base alla qualità della sua vita: ma questo non può essere il criterio, altrimenti dove ti fermi?». La sua famiglia è religiosa? «Sì, siamo cattolici. Prendiamo la fede molto seriamente. L’aspetto religioso conta, ma si può considerare anche come una battaglia per l’uguaglianza: siamo tutti uguali, visto che siamo uomini? E allora perché dobbiamo fare un’eccezione per i disabili? Il fatto che Eluana abbia una disabilità non diminuisce in alcun modo il suo valore come persona, la sua qualità di essere umano. La sua vita deve essere difesa». Ha mai pensato di venire in Italia per Eluana? «Sì, ci ho riflettuto a lungo. Vorrei venire, ma non so se serva a questo punto. Preghiamo per il papà, perché cambi idea». Gli ha mai parlato? «No, mai. Noi saremmo anche disposti a curare Eluana, ma so che non è questo il problema: molti si sono già offerti». Che cosa direbbe al papà di Eluana? «Capisco come possa sentirsi per la figlia, ma lei ha bisogno della nostra attenzione, del nostro amore. Non può decidere di farla morire. Non possiamo uccidere le persone che amiamo. Per la mia famiglia è stato tremendo vedere Terri in quelle condizioni per tanti anni, ma non abbiamo mai pensato di farla morire, nemmeno per un secondo». C’è chi assicura che Eluana non soffrirà. Che dice? «È una gigantesca bugia. Chiunque lo dica, mente. Lo dico per esperienza personale: mia sorella ha sofferto terribilmente, non si può nemmeno immaginare quello che ha passato. A nessuna famiglia dovrebbe toccare in sorte di vedere tutto quel dolore. È stata una morte orribile, terrificante. Non l’abbiamo immaginata, l’abbiamo vista coi nostri occhi. Per questo oggi prego, per Eluana e per il suo papà». «Beppino mi disse di essersi inventato tutto» da "Avvenire" (05/02/09) DA ROMA Pietro Crisafulli, fratello di Salvatore che nel 2005 si risvegliò dallo stato vegetativo nel quale si trovava in seguito ad un incidente, ha inviato ieri una lettera a Tgcom nella quale racconta i suoi incontri con Beppino Englaro, padre di Eluana, sostenendo fra l’altro che questi gli disse che la figlia non aveva espresso alcuna volontà di morire nel caso si fosse ridotta ad un vegetale «Era il marzo del 2005 quando l’ho conosciuto, eravamo entrambi invitati alla trasmissione “Porta a Porta», racconta Crisafulli. Che aggiunge: «Da quel giorno siamo rimasti in contatto e amici, ci siamo scambiati anche i numeri di telefono per sentirci, parlare, condividere opinioni. All’epoca anch’io ero favorevole all’eutanasia. Facemmo anche diverse foto insieme e visitai la città di Lecco». «Nella circostanza – continua Crisafulli nella lettera al Tgcom – Beppino Englaro mi fece diverse confidenze, tra le quali disse che i rappresentanti nazionali del Partito Radicale erano suoi amici. Si confidò a tal punto da confessarmi che non era vero niente che sua figlia avrebbe detto che, nel caso si fosse ridotta un vegetale, avrebbe voluto morire. Beppino si era inventato tutto perchè non ce la faceva più a vederla ridotta in quelle condizioni. Entrò anche nel dettaglio spiegandomi che i danni celebrali erano gravissimi e che l’unica soluzione era farla morire e che, proprio per il suo caso, voleva combattere fino in fondo in modo che fosse fatta una legge, proprio inerente al testamento biologico», scrive ancora Crisafulli. «In quella circostanza anch’io ero favorevole all’eutanasia e gli risposi che l’unica soluzione poteva essere quella di portarla all’estero per farla morire, in Italia era impossibile in quanto avevamo il Vaticano che si opponeva fermamente. Ma lui – sostiene Crisafulli – sembrava deciso, ostinato e insisteva per arrivare alla soluzione del testamento biologico, perchè era convinto che con l’aiuto del partito dei Radicali ce l’avrebbe fatta». «Questa è pura verità. Tutta la verità. Sono fatti reali che ho tenuto nascosti tutti questi anni nei quali comunque, io e i miei familiari, vivendo giorno dopo giorno accanto a Salvatore, abbiamo fatto un percorso interiore e spirituale. Anni in cui abbiamo perso la voce a combattere, insieme a Salvatore, a cercare di dare una speranza a chi invece vuol vivere, vuol sperare e ha diritto a un’assistenza e a cure adeguate» conclude Crisafulli. Pietro Crisafulli, fratello di Salvatore, scrive al Tgcom: «Non ce la faceva più a vedere la figlia ridotta in quelle condizioni» HO LOTTATO TANTO IN QUESTO GIORNO Ho lottato tanto in questo giorno, ho sofferto tanto in questo giorno, ne ho sentite tante e ne ho vedute tante in questo giorno. Ma ora voglio addormentarmi tra le tue braccia o Signore sicuro che domani, domani sarà un giorno migliore. Non c'è stato amore in questo giorno, non c'è stata pace in questo giorno, hanno pianto tanti, sono morti tanti, in questo giorno. Ma ora voglio addormentarmi tra le tue braccia o Signore sicuro che domani, domani sarà un giorno migliore.