GRUPPO DI PREGHIERA “ APOSTOLI DELLA REGINA DELLA PACE”

“APOSTOLI DELLA REGINA
DELLA PACE”
Nel Cenacolo
con Maria..
Sommario
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Canto di apertura: LA PREGHIERA
DI GESU’ E’ LA NOSTRA
Rosario meditato
MESSAGGIO DEL MESE
Meditazione
Consacrazione alla Madonna
Canto allo Spirito Santo
Letture della domenica
Lo Spirito parla al cuore
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Catechesi del tempo…
Liturgia delle ore…Vespri o Compieta
Canto
Consacrazione ai tre Sacri Cuori
Preghiera a Maria prima di dormire
Canto di chiusura: HO
LOTTATO TANTO
Propositi settimanali
Appuntamento successivo
La preghiera di Gesù è la nostra (canto)
Dove due o tre sono uniti nel mio nome,
io sarò con loro, pregherò con loro,
amerò con loro perché il mondo venga a te,
o Padre, conoscere il tuo amore è avere vita con te.
Voi che siete luce della terra, miei amici,
risplendete sempre della vera luce,
perché il mondo creda nell'amore che c'è in voi,
o Padre, consacrali per sempre e diano gloria a te.
Ogni beatitudine vi attende nel mio giorno
se sarete uniti, se sarete pace, se sarete puri,
perché voi vedrete Dio che è Padre,
in lui la vostra vita gioia piena sarà.
Voi che ora siete miei discepoli nel mondo,
siete testimoni di un amore immenso,
date prova della speranza che è in voi,
coraggio,
vi guiderò per sempre: io rimango con voi.
Spirito, che animi la Chiesa e la rinnovi,
donale fortezza, fa' che sia fedele
come Cristo che muore e risorge,
perché il Regno del Padre
si compia in mezzo a noi e abbiamo vita in lui,
si compia in mezzo a noi e abbiamo vita in lui.
Consacrazione alla Madonna
Consapevole della mia vocazione cristiana io rinnovo oggi nelle Tue mani, o Maria, gli impegni del mio
Battesimo. Rinuncio a satana, alle sue seduzioni, alle sue opere e mi consacro a Gesù Cristo per portare con
Lui la mia croce nella fedeltà di ogni giorno alla volontà del Padre. Alla presenza di tutta la Chiesa Ti
riconosco per mia Madre e Sovrana. A Te offro e consacro la mia persona, la mia vita e il valore della mie
buone opere passate, presenti e future. Disponi di me e di quanto mi appartiene alla maggior gloria di Dio,
nel tempo e nell’eternità. Amen
Consacrarsi a Maria è guardare a Lei come al modello da imitare nella fedeltà a Gesù.
Ella stessa ci incoraggia: fate tutto quello che Egli vi dirà !
La Consacrazione è accogliere Maria nella nostra vita:..allora non saremo più soli!
Consacrazione ai tre Sacri Cuori
Sacro Cuore di Gesù, Immacolato Cuore di Maria, Castissimo Cuore di San Giuseppe, io vi consacro in
questo giorno (o notte), la mia mente, le mie parole, il mio corpo, il mio cuore e la mia anima affinché si
compia attraverso di me in questo giorno (o notte) la Vostra Santa Volontà. Amen
Preghiera a Maria Santissima prima del riposo notturno
“O Vergine, si fa tardi,
tutto si addormenta sulla terra,
è l’ora del riposo: non abbandonarmi !
Metti la tua mano sui miei occhi
Come una buona madre.
Chiudili dolcemente alle cose di quaggiù.
L’anima mia è stanca di affanni e di tristezze,
la fatica che mi attende è qui a me vicina.
Metti la tua mano sulla mia fronte,
arresta il mio pensiero.
Dolce sarà il mio riposo,
se benedetto da te.
Perché domani il tuo povero figlio
Si desti più forte
E riprenda allegramente
Il peso del nuovo giorno.
Metti la tua mano sul mio cuore. Lui solo vegli
sempre e Ridica al suo Dio Un amore eterno
Messaggio del 2 Febbraio 2009 (Mirjana)
“Cari figli, oggi con cuore materno desidero ricordarvi, cioè avvertirvi dell’immenso amore di Dio e
della pazienza che scaturisce da esso. Il vostro Padre mi manda e aspetta. Aspetta i vostri cuori aperti
pronti per le Sue opere. Aspetta i vostri cuori uniti nell’amore cristiano e nella misericordia nello
spirito di mio Figlio. Non perdete tempo, figli, perché non ne siete padroni. Vi ringrazio”
“Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa”. Giov. Paolo II
Giuseppe, sposo della Vergine Madre di Dio,
insegnaci incessantemente tutta la verità divina e tutta la
dignità umana contenute nella vocazione di sposi e di
genitori!
San Giuseppe, ottienici da Dio, che cooperiamo, con
costanza, con la grazia del grande sacramento nel quale
uomo e donna si promettono reciprocamente l’amore, la
fedeltà e l’onestà coniugale, fino alla morte!
San Giuseppe, uomo giusto, insegnaci l’amore
responsabile verso coloro che Dio ci affida in modo
particolare: l’amore tra i coniugi, l’amore tra i genitori e
coloro ai quali i genitori danno la vita!
Insegnaci la responsabilità verso ogni vita, dal primo
momento del concepimento, fino all’ultimo istante su
questa terra.
Insegnaci un gran rispetto per il dono della vita.
Insegnaci ad adorare profondamente il Creatore, padre e
datore della vita.
San Giuseppe, patrono del lavoro umano, aiutaci in ogni
lavoro che è vocazione dell’uomo sulla terra.
Insegnaci a risolvere i difficili problemi collegati col
lavoro nella vita delle generazioni, a cominciare dai
giovani, e nella vita delle società.
San Giuseppe, protettore della Chiesa preghiamo Dio
con queste parole:
“O Dio onnipotente, che hai voluto affidare gli inizi della
nostra redenzione alla custodia premurosa di san
Giuseppe, per sua intercessione concedi alla tua Chiesa
di cooperare fedelmente al compimento dell’opera di
salvezza”.
Preghiera per i sacerdoti ISPIRATA DAL SIGNORE
Signore Gesù, santifica tutti i Sacerdoti per i meriti della tua Santa Passione, perché possano essere la tua vera immagine
pura e santa nel mondo. Signore Gesù, per l'amarezza che hai provato per il bacio di Giuda traditore, fa' che ritornino alla
Grazia santificante tutti i Sacerdoti che furono infedeli alla loro vocazione e continuano ostinati nei peccati del mondo. Te lo
chiediamo per l'intercessione del Cuore Immacolato di Maria e del Cuore Castissimo di San Giuseppe.
Eterno Padre, offriamo il Santo Volto del Tuo Figlio Gesù per le mani di Maria con l'intero generoso olocausto di tutti noi
stessi in riparazione di tanti peccati che si commettono, specialmente delle offese al SS. Sacramento dell'Altare. Te lo
offriamo in modo particolare perché i Sacerdoti mostrino al mondo con la santità della vita, l'adorabile fisionomia del Divin
Volto, irradiando la luce della verità e dell'amore per il trionfo della Chiesa e la propagazione del Regno.
O Gesù il tuo Cuore è dolce ed amabile sorgente donde scaturisce ogni bontà e misericordia, traboccante d’Amore.
Immergi l’Anima di tutti i Tuoi ministri nel Tuo sangue preziosissimo, affinché s’immolino con lo stesso Amore con cui Tu
sei morto e risorto, per salvare le anime. Amen 3 Ave Maria
VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO Anno B
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Lv 13,1-2.45-46
Il lebbroso se ne starà solo, abiterà fuori dell'accampamento.
Dal libro del Levìtico
Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne e disse: «Se qualcuno ha sulla pelle del corpo un tumore o una
pustola o macchia bianca che faccia sospettare una piaga di lebbra, quel tale sarà condotto dal
sacerdote Aronne o da qualcuno dei sacerdoti, suoi figli.
Il lebbroso colpito da piaghe porterà vesti strappate e il capo scoperto; velato fino al labbro
superiore, andrà gridando: "Impuro! Impuro!". Sarà impuro finché durerà in lui il male; è impuro,
se ne starà solo, abiterà fuori dell'accampamento».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 31
La tua salvezza, Signore, mi colma di gioia.
Beato l'uomo a cui è tolta la colpa
e coperto il peccato.
Beato l'uomo a cui Dio non imputa il delitto
e nel cui spirito non è inganno.
Ti ho fatto conoscere il mio peccato,
non ho coperto la mia colpa.
Ho detto: «Confesserò al Signore le mie
iniquità»
e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato.
Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti!
Voi tutti, retti di cuore, gridate di gioia!
Seconda Lettura 1 Cor 10,31 - 11,1
Diventate miei imitatori come io lo sono di Cristo.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, sia che mangiate sia che beviate sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria
di Dio. Non siate motivo di scandalo né ai Giudei, né ai Greci, né alla Chiesa di Dio; così come io
mi sforzo di piacere a tutti in tutto, senza cercare il mio interesse ma quello di molti, perché
giungano alla salvezza.
Diventate miei imitatori, come io lo sono di Cristo.
Vangelo Mc 1, 40-45
La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi,
puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii
purificato!».
E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò
via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va', invece, a mostrarti al sacerdote e
offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più
entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni
parte.
RIFLESSIONE
Carissimi,
la vicenda dolorosissima di Eluana ci coinvolge tutti direttamente. Si stanno scrivendo chilometri di
carta, come del resto riportato anche dagli articoli che vi proponiamo, sia da chi combatte contro
questa condanna a morte, sia da chi si fregia del diritto di usare delle parole, pietà e libertà.. Non
voglio parlarvi di Eluana e del suo calvario, bastano le parole sicuramente più dotte delle mie, di
giornalisti ed ecclesiastici...ma vorrei condividere con voi il mio turbamento e il vuoto che sento nello
stomaco ogni volta che bevo un sorso d'acqua o metto in bocca qualcosa; il mio pensiero corre a
quella stanzetta sconosciuta da Eluana, alla sete che forse sente e che non capisce, alla paura di non
sapere dove si trova e a quelle mani nuove nelle quali non riconosce l'amore di chi l'ha accudita per 17
anni. Mi si stringe la gola alle parole del fratello di Terri Schiavo e ancor più di quelle del padre rivolte
al sig. Englaro, e il mio turbamento cresce ancor più quando leggo le parole di Crisafulli, che sostiene
di aver ricevuto dal sig. Englaro la conferma che sua figlia mai si era espressa in merito e soprattutto
di aver mentito! Mi tornano in mente le parole di Gesù "...avevo fame e non mi avete dato da
mangiare, avevo sete e non mi avete dato da bere...via da me maledetti nel fuoco eterno..." (Mt
25,41)
Mi chiedo e mi domando "perché" questo accanimento, questa ostinazione, tale da non avere
nemmeno per un attimo un cedimento. Forse perché se ci fosse solo un piccolo cedimento il sig.
Englaro non potrebbe più vivere se continuasse per la strada perversa che ha intrapreso? Mi chiedo
dove ripongano le loro certezze senza dubbi, queste persone, mi chiedo se in queste notti i suoi
genitori riescano a riposare e se questa loro ostinazione li abbia resi insensibili anche al dolore della
figlia. Perdonatemi questi pensieri un po' da donna della strada, ma credo che molti di voi li
condivideranno..e', che questa parolina "perché" non mi lascia in pace, mi tormenta, ho provato a
darmi tante risposte ho letto fiumi di parole, ma nulla mi convince e nemmeno il sig. Englaro con la
sua ostinazione mi convince. Sento solo una gran paura, la paura di chi si sta rendendo conto che non
può più fidarsi nemmeno dei propri genitori, che la mano che ti ha risollevato quando da piccolo
cadevi e ti ha accarezzato consolandoti quando piangevi, quel rifugio sicuro che erano le braccia di tuo
padre oggi la stessa mano senza un perché può decidere di condannarti a morte. E qui non si tratta di
raptus o di gravi problemi famigliari che ti sconvolgono o ancora di genitori "indegni", ciò che mi
sconvolge e che non capisco è la premeditazione studiata, covata e gelosamente custodita per tanti
anni fino a farla diventare una sorta di "giustizia" tale da tacitare ogni coscienza, ogni rigurgito capace
di rendere ancora sensibile il cuore, e magari riuscire anche ad incoraggiare altri nella stessa
direzione.
Ma forse si conosce il "perché" è che non ho voglia di vederlo e capisco che devo ascoltare con più
solerzia le parole della Regina della Pace "..Non perdete tempo figli, perché non ne siete padroni..."
Carissimi, i momenti che verranno saranno durissimi, Gesù ce li ha profetizzati, "...Il fratello farà
morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno..."
(Mt 10,16-22); impariamo a lavorare nel nostro cuore affinché non ci lasciamo irretire dalla coscienza
del mondo sottoposta irreversibilmente al principe di questo mondo. Invochiamo lo Spirito Santo,
Spirito d'Amore e di Conoscenza, Spirito di Fortezza e di Discernimento ...affinché abbiamo sempre la
Luce nel nostro cuore che illumini la Verità.
Elisabetta
ELUANA. L'appello del padre di Terri Schiavo a Beppino Englaro (09/02/09)
Pubblichiamo in esclusiva la lettera aperta che Bob Schindler senior, padre di Terri Schindler Schiavo, ha
indirizzato attraverso ilsussidiario.net a Beppino Englaro, il padre di Eluana
Caro Signor Englaro,
Mi presento: sono Bob Schindler, il padre di Terri (Schindler) Schiavo.
Malgrado noi veniamo da due continenti diversi con differenti culture, abbiamo molte cose in comune.
Entrambi siamo padri ed entrambi abbiamo avuto dallo stesso Dio il dono dei figli. Nel mio caso tre. La nascita
di Sua figlia e di mia figlia Terri non sono solo accadute, sono state un atto di Dio.
Mi ricordo di quando mia figlia Terri era bambina e di come ero orgoglioso dei commenti della gente su quanto
fosse carina. Fui altrettanto orgoglioso quando fece i primi passi e disse le sue prime parole. Lo stesso orgoglio
mi ha accompagnato per tutta la sua adolescenza fino a quando è diventata una persona adulta
Entrambi abbiamo una figlia che ha sofferto gravi danni cerebrali e io so molto bene quali profondi effetti
questo può causare alla persona colpita e alla sua famiglia. Entrambi abbiamo fatto esperienza della stessa
disgrazia e dello stesso dolore. Tuttavia, vi è una differenza. Sua figlia è ancora viva, la mia non più. Lei ha
ancora il controllo sul futuro di Eluana, io non ho potuto far nulla per Terri.
Quando mia figlia Terri subì il trauma cerebrale, le promisi che le avrei fatto avere le cure appropriate. Ho
fallito. Ho combattuto senza successo i tribunali e suo marito per poter intervenire nel suo trattamento e
riportarla a casa. Ciò non è accaduto e oggi io sono afflitto per il mio fallimento, perché ha portato alla sua
morte.
La mia famiglia e io siamo addolorati per la perdita di Terri e io in particolare lo sono per il modo in cui lei è
stata messa a morte. È morta per fame e sete
Questo tipo di morte è crudele e barbarico. I sostenitori dell’eutanasia Le diranno che far morire di fame e di
sete una persona con danni cerebrali non causa dolore. Sono stato testimone di questo tipo di esecuzione e
posso dire che è falso. È di gran lunga la morte più dolorosa che un essere umano possa sperimentare. Questa è
la ragione per cui accade sempre nella più stretta riservatezza, al riparo di testimoni e cineprese.
Se Lei ha intenzione di fare questo a Sua figlia, Le consiglio di prepararsi a come soffrirà. Verrà ridotta a pelle
e ossa. Gli occhi usciranno dalle orbite. I suoi denti diventeranno sporgenti in un modo abnorme e i suoi zigomi
si ingrandiranno. Non c’è bisogno che Le dica altro, sua figlia soffrirà in un modo incredibile.
Mia figlia sembrava un detenuto di quelli che si vedono nei documentari sui campi di sterminio nazisti. Negli
ultimissimi giorni della sua vita, quando chiesi che i media potessero essere testimoni della sua morte, mi fu
negato. Non voglio che nessun altro muoia in questo modo.
Dio ha dato a Lei e a me la responsabilità di insegnare principi morali ai nostri figli e di tenerli fuori dalla
cattiva strada. Far morire di fame e di sete Sua figlia è lontano da ciò che Dio desidera.
Bob Schindler Sr
«Nessuno merita la fine orribile che fece mia sorella» Intervista a Bobby Schindler: «Si è disidratata
lentamente Una crudeltà. Spero che il padre di Eluana cambi idea»
di Eleonora Barbieri (05/02/09)
Sua sorella Terri è morta dopo trecentonove ore di agonia. Quasi tredici giorni. Senza cibo, senza acqua. In
mondovisione. Ha sofferto sotto gli occhi di tutti, dal suo letto in una clinica della Florida. Bobby, suo fratello,
era là, coi genitori Robert e Mary Schindler. Entrava in quella stanza del Woodside Hospice di Pinellas Park
quando Michael Schiavo, il marito di Terri, glielo permetteva. Il 31 marzo 2005 il calvario è finito. E dopo la
morte della sorella Bobby ha creato la Terri Schindler Schiavo Foundation: «Aiutiamo le famiglie a combattere
per chi non può combattere da solo». Parla al telefono dalla Fondazione, a St. Petersburg, in Florida.
Che cosa ricorda di quei giorni, quando hanno staccato il sondino a sua sorella Terri?
«Si è disidratata lentamente. È stato orribile, impressionante. Nessuna persona dovrebbe essere sottoposta a
un’esperienza così terribile. E soprattutto nessuna famiglia, nessun genitore dovrebbe mai vedere il proprio
figlio morire così. I miei genitori non potranno mai dimenticare. È stata una crudeltà assoluta. Negli Stati Uniti
se ti comporti così con un animale finisci in galera. Ma l’hanno fatto a una persona, a mia sorella. E l’unica
cosa di cui aveva bisogno era essere accudita, con amore».
Ha sentito parlare di Eluana?
«Sì, certo. La Terri Foundation se n’è occupata, seguiamo il suo caso da vicino».
Che ne pensa?
«Sono molto triste per quello che sta succedendo. Il mio pensiero va al padre di Eluana. Capiamo la sua
situazione, quanto è difficile. Ma con le persone come lei e mia sorella dobbiamo solo essere molto
compassionevoli, accudirle: Eluana non sta morendo, ha solo bisogno di cure molto basilari, acqua e cibo. È
impensabile togliere acqua e cibo a una persona».
Nel vostro caso era il marito di Terri a voler staccare la spina, lei e i suoi genitori eravate assolutamente
contrari. Qui in Italia è il papà di Eluana a combattere per interrompere l’alimentazione. Come
considera questa battaglia?
«Le persone come Eluana e Terri hanno bisogno di attenzioni, di cure. Ma non ci può essere alcuna
giustificazione per far mancare cibo e acqua, nessuna. Agire così significa mandare un messaggio orribile su
come trattiamo le persone con una disabilità. E poi bisogna dirlo chiaro: morire per disidratazione è una
sofferenza inimmaginabile, tremenda. Nessuno vuol mostrare le foto delle persone che muoiono così, altrimenti
l’opinione pubblica sarebbe indignata».
Per lei questo è uccidere una persona, senza ombra di dubbio?
«In qualunque modo si provi a descriverlo, l’acqua è l’unica cosa di cui abbiano bisogno.
Ora, se togli acqua e cibo a una persona, come lo chiami?».
Qualcuno sostiene che chi si trova in questo stato non sia più una persona, ma un vegetale. Che cosa
risponde?
«Chiamarli vegetali è offensivo. E poi quello che un individuo è in grado o meno di fare non può determinare il
fatto che debba vivere o morire. Non parlo di Eluana o di Terri. Parlo di tutti noi, parlo di come trattiamo una
persona malata: che cosa fai, la curi oppure cerchi qualsiasi scusa per ucciderla? Perché dire che può non fare
questo o quello è soltanto una scusa. Negli Stati Uniti ogni giorno muoiono persone come Eluana: non vengono
accettate».
Perché?
«Per ragioni economiche, perché sono persone scomode, perché è difficile comprendere la tragedia della
malattia, della disabilità. Così decidiamo se una persona debba vivere o morire in base alla qualità della sua
vita: ma questo non può essere il criterio, altrimenti dove ti fermi?».
La sua famiglia è religiosa?
«Sì, siamo cattolici. Prendiamo la fede molto seriamente. L’aspetto religioso conta, ma si può considerare
anche come una battaglia per l’uguaglianza: siamo tutti uguali, visto che siamo uomini? E allora perché
dobbiamo fare un’eccezione per i disabili? Il fatto che Eluana abbia una disabilità non diminuisce in alcun
modo il suo valore come persona, la sua qualità di essere umano. La sua vita deve essere difesa».
Ha mai pensato di venire in Italia per Eluana?
«Sì, ci ho riflettuto a lungo. Vorrei venire, ma non so se serva a questo punto.
Preghiamo per il papà, perché cambi idea».
Gli ha mai parlato?
«No, mai. Noi saremmo anche disposti a curare Eluana, ma so che non è questo il problema: molti si sono già
offerti».
Che cosa direbbe al papà di Eluana?
«Capisco come possa sentirsi per la figlia, ma lei ha bisogno della nostra attenzione, del nostro amore. Non può
decidere di farla morire. Non possiamo uccidere le persone che amiamo. Per la mia famiglia è stato tremendo
vedere Terri in quelle condizioni per tanti anni, ma non abbiamo mai pensato di farla morire, nemmeno per un
secondo».
C’è chi assicura che Eluana non soffrirà. Che dice?
«È una gigantesca bugia. Chiunque lo dica, mente. Lo dico per esperienza personale: mia sorella ha sofferto
terribilmente, non si può nemmeno immaginare quello che ha passato. A nessuna famiglia dovrebbe toccare in
sorte di vedere tutto quel dolore. È stata una morte orribile, terrificante. Non l’abbiamo immaginata, l’abbiamo
vista coi nostri occhi. Per questo oggi prego, per Eluana e per il suo papà».
«Beppino mi disse di essersi inventato tutto» da "Avvenire" (05/02/09)
DA ROMA
Pietro Crisafulli, fratello di Salvatore che nel 2005 si risvegliò dallo stato vegetativo nel quale si trovava in
seguito ad un incidente, ha inviato ieri una lettera a Tgcom nella quale racconta i suoi incontri con Beppino
Englaro, padre di Eluana, sostenendo fra l’altro che questi gli disse che la figlia non aveva espresso alcuna
volontà di morire nel caso si fosse ridotta ad un vegetale «Era il marzo del 2005 quando l’ho conosciuto,
eravamo entrambi invitati alla trasmissione “Porta a Porta», racconta Crisafulli. Che aggiunge: «Da quel giorno
siamo rimasti in contatto e amici, ci siamo scambiati anche i numeri di telefono per sentirci, parlare,
condividere opinioni. All’epoca anch’io ero favorevole all’eutanasia. Facemmo anche diverse foto insieme e
visitai la città di Lecco».
«Nella circostanza – continua Crisafulli nella lettera al Tgcom – Beppino Englaro mi fece diverse confidenze,
tra le quali disse che i rappresentanti nazionali del Partito Radicale erano suoi amici. Si confidò a tal punto da
confessarmi che non era vero niente che sua figlia avrebbe detto che, nel caso si fosse ridotta un vegetale,
avrebbe voluto morire. Beppino si era inventato tutto perchè non ce la faceva più a vederla ridotta in quelle
condizioni. Entrò anche nel dettaglio spiegandomi che i danni celebrali erano gravissimi e che l’unica soluzione
era farla morire e che, proprio per il suo caso, voleva combattere fino in fondo in modo che fosse fatta una
legge, proprio inerente al testamento biologico», scrive ancora Crisafulli. «In quella circostanza anch’io ero
favorevole all’eutanasia e gli risposi che l’unica soluzione poteva essere quella di portarla all’estero per farla
morire, in Italia era impossibile in quanto avevamo il Vaticano che si opponeva fermamente. Ma lui – sostiene
Crisafulli – sembrava deciso, ostinato e insisteva per arrivare alla soluzione del testamento biologico, perchè
era convinto che con l’aiuto del partito dei Radicali ce l’avrebbe fatta».
«Questa è pura verità. Tutta la verità. Sono fatti reali che ho tenuto nascosti tutti questi anni nei quali
comunque, io e i miei familiari, vivendo giorno dopo giorno accanto a Salvatore, abbiamo fatto un percorso
interiore e spirituale. Anni in cui abbiamo perso la voce a combattere, insieme a Salvatore, a cercare di dare una
speranza a chi invece vuol vivere, vuol sperare e ha diritto a un’assistenza e a cure adeguate» conclude
Crisafulli.
Pietro Crisafulli, fratello di Salvatore, scrive al Tgcom: «Non ce la faceva più a vedere la figlia ridotta in quelle
condizioni»
HO LOTTATO TANTO IN QUESTO GIORNO
Ho lottato tanto in questo giorno,
ho sofferto tanto in questo giorno,
ne ho sentite tante e ne ho vedute tante in questo giorno.
Ma ora voglio addormentarmi tra le tue braccia o Signore
sicuro che domani, domani sarà un giorno migliore.
Non c'è stato amore in questo giorno,
non c'è stata pace in questo giorno,
hanno pianto tanti, sono morti tanti, in questo giorno.
Ma ora voglio addormentarmi tra le tue braccia o Signore
sicuro che domani, domani sarà un giorno migliore.