RADIOGRAFIA MICROFUOCO Cos’è ? La radiografia è un metodo non distruttivo che consente di vedere l’interno di oggetti. Questo metodo di analisi prevede l’utilizzo di radiazioni ionizzanti che hanno il potere di penetrare gli oggetti. Le radiazioni impiegate possono essere: raggi X raggi gamma neutroni. Il fascio di radiazioni che "esplora" l’oggetto da esaminare, viene più o meno attenuato in funzione del numero atomico del mezzo attraversatoe dallo spessore. L’immagine risultante è quindi funzione di questi due parametri. La qualità dell’immagine dipende da vari fattori: durezza delle radiazioni morfologia del materiale ispezionato dimensione dell’area di emissione delle radiazioni. In effetti nella formazione dell’immagine, a parità di altri fattori (qualità dell’oggetto, distanza sorgente oggetto e sorgente piano di rivelazione), la dimensione dell’area di emissione, chiamata macchia focale (focal spot) è determinante per avere immagini prive di "aloni", o per meglio dire, ridurre al massimo la zona di "penombra". Negli apparecchi radiografici industriali la macchia focale varia da 0.1 a 4x4 mm, mentre negli apparecchi microfuoco questa dimensione è dell’ordine di 5-10 /um. Per ottenere fasci di raggi X così collimati si utilizzano forti campi elettromagnetici in grado di concentrare gli elettroni emessi da un filamento in tungsteno su un target (anticatodo). Quando utilizzarla ? La radiografia microfuoco viene impiegata nell’ispezione di componenti particolarmente critici e/o laddove si vogliono rivelare difetti dell’ordine di pochi micron. Quindi questo tipo di apparecchiature vengono impiegate nella ricerca, ma anche in produzione per qualificare componenti ceramici, compositi, componenti elettronici (chip), componenti per l’industria aeronautica e aerospaziale. Un’altra peculiarità di questo tipo di apparecchiatura è la sua modularità: è possibile cambiare tipo di target e forma. Ad esempio, si possono utilizzare anodi "cavi" per ispezionare saldature circonferenziali, oppure introdurre l’anodo in fori anche di piccole dimensioni (F =6 mm), anodi di varia forma per ottenere fasci con angoli prestabiliti: 360°, 30°. etc. Ancora, è possibile cambiare il materiale del target per ottenere radiazioni più o meno dure. Costo Il costo di una apparecchiatura radiografica microfuoco varia tra i 150 e i 250 milioni a seconda dell’energia massima e dei componenti opzionali richiesti. Si può dire che a pari energia questi sistemi costano circa il 30% in più rispetto a sorgenti radiogene a potenziale costante.