Luglio - Piccole Suore della Sacra Famiglia

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“Amatevi straordinariamente. Consideratevi tutte come le serve delle
serve”. (Cr I p. 357)
Luglio: GIORNATA DEL CARISMA
“Coraggio, bella maniera, dolcezza mansuetudine, carità, umiltà anzi
annichilamento e farete sempre più grandi miracoli”. (Cr II p. 381)
FEDE E VITA FRATERNA
“Siate dunque forti e stabili, costanti, invariabili, e siate tali acciò
nessuna cosa vi separi dallo Sposo Celeste che v’ha unite insieme in
maniera che non avendo tutte che un medesimo cuore ed una
medesima anima sia Egli stesso vostra sola anima ed il vostro cuore”.5
(Costituzioni 1903 p.VI)
“Viviamo tutte concordi, unite in santa carità; sia di noi un sol cuore, un
sol pensiero, una sola volontà e tutte insieme stiamo sempre in intima
spirituale unione con Dio, mediante la continua preghiera, come fece il
Ven. Padre”. (C 31.1.1922)
“Procuriamo di essere tutte un cuor solo ed un’anima sola, questo sia il
più bel distintivo del nostro Istituto”. (C 23.12.1924)
… Voi sapete che la vita è una lotta, un combattimento continuo coi
nostri spirituali nemici interni ed esterni, perciò dobbiamo vegliare,
pregare, combattere e vincere. Tutte abbiamo delle passioni da
combattere: l’amor proprio figlio della superbia, che ci segue in tutto e
per tutto; il nostro carattere impulsivo, che ha bisogno di essere
sorvegliato, corretto, ecc. Ciò importa, per noi, un grande lavoro, lavoro
difficile se volete, ma necessario, ma possibile. Occorre pertanto
profonda umiltà e continua preghiera perché noi nulla possiamo fare di
bene senza l’aiuto divino.
Il Signore avendoci chiamate alla vita religiosa vuole che arriviamo alla
più alta perfezione mediante la pratica delle virtù proprie del nostro
stato, che sono l’umiltà, l’obbedienza, la povertà, la castità, la carità.
(Madre Maria, Positio pg. 287)
Pausa
Orazione.
Signore, sorgente di comunione e di amore, tu che ci
comandi di amarci gli uni gli altri come tu ci hai amato, guida i nostri
cuori verso la tua Parola e fa che impariamo da Te a crescere e
sovrabbondare nell’amore fra noi e verso tutti, per essere testimoni di
fraternità vissuta, segno eloquente della forza trasformante del
Vangelo. Lo chiediamo a Te che sei Dio e vivi e regni con Dio Padre
nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Introduzione “Chi ama crede, perché l’amore vive di fede, chi crede
spera perché l’amore non inganna, chi spera ama perché è da Dio che
aspetta il premio” (Panegirici, pg. 180).
Il Fondatore, in questo breve pensiero, ci dice che la carità affonda le
sue radici nell’amore infinito di Dio (fede), si situa nel vissuto quotidiano
come speranza (l’amore non inganna), lo Spirito forgia i cuori e produce
frutti sempre nuovi di santità nel quotidiano.
Così plasmata la “vita fraterna” può “diventare una bellissima immagine
di Dio” (Panegirici, pg. 143): “profezia per il mondo”.
Invito alla lode
G.: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
T.: Amen. Gloria e onore a Te, Signore Gesù!
G.: Esultiamo di gioia nel Signore,
T.: della sua grazia è piena la terra.
G.: Il Dio della perseveranza e della consolazione ci conceda di avere
gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti ad esempio di Cristo Gesù,
perché con un solo animo e una voce sola rendiamo gloria a Dio, Padre
del Signore nostro Gesù Cristo. Accogliamoci perciò gli uni gli altri per
la gloria di Dio. (cf Rm 15,5-7)
Dalla prima lettera di Pietro 1, 15-21 Col 3,12-14 e Rm 12, 3-10
Per la grazia che mi è stata data, io dico a ciascuno di voi: non
valutatevi più di quanto conviene, ma valutatevi in modo saggio e
giusto, ciascuno secondo la misura di fede che Dio gli ha dato. Poiché,
come in un solo corpo abbiamo molte membra e queste membra non
hanno tutte la medesima funzione, così anche noi, pur essendo molti,
siamo un solo corpo in Cristo e, ciascuno per la sua parte, siamo
membra gli uni degli altri. Abbiamo doni diversi secondo la grazia data
a ciascuno di noi: chi ha il dono della profezia la eserciti secondo ciò
che detta la fede; chi ha un ministero attenda al ministero; chi insegna
si dedichi all’insegnamento; chi esorta si dedichi all’esortazione. Chi
dona, lo faccia con semplicità; chi presiede, presieda con diligenza; chi
fa opere di misericordia, le compia con gioia. La carità non sia ipocrita:
detestate il male, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto
fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda.
Preghiera per la Fraternità
Ti preghiamo, perché le nostre discussioni non ci dividano,
ma ci uniscano nella ricerca del vero e del bene;
perché ciascuna di noi nel costruire la propria vita
non impedisca all'altra di vivere la sua.
trano come fratelli o sorelle persone di differenti età, lingue e culture, e
che rimangono unite nonostante gli inevitabili conflitti e difficoltà che
una vita in comune comporta, è già un segno che attesta qualche cosa
di più elevato che fa guardare più in alto. "Le comunità religiose, che
annunziano con la loro vita la gioia e il valore umano e soprannaturale
della fraternità cristiana, dicono alla nostra società con l'eloquenza dei
fatti la forza trasformatrice della Buona Novella".
"Al di sopra di
tutto poi vi sia sempre la carità, che è il vincolo di perfezione" (Col
3,14), l'amore come è stato insegnato e vissuto da Gesù Cristo ed è a
noi comunicato attraverso il suo Spirito. Tale amore che unisce è lo
stesso che spinge a comunicare anche agli altri l'esperienza di
comunione con Dio e con i fratelli. Crea cioè gli apostoli spingendo le
comunità sulla via della missione, sia essa contemplativa, sia di
annuncio della Parola, sia di ministeri di carità. L'amore di Dio vuole
invadere il mondo: così la comunità fraterna diventa missionaria di
questo amore e segno concreto della sua forza unificante.
Donaci, o Signore, di condividere i momenti di gioia di ciascuna
e di tenere fisso lo sguardo su te, che sei gaudio e letizia;
fa’ soprattutto che ci amiamo come tu, o Padre, ci ami,
e ciascuna voglia il vero bene dell’altra.
Oppure: Ripartire da Cristo 28, 29 oppure:Vita Consecrata 46, 51
oppure: ovo Millennio Ineunte 43.
G.: dopo ogni strofa Ubi caritas et amor, Ubi caritas Deus ibi est.
Ti preghiamo, o Signore per la nostra comunità:
perché ci conosciamo sempre meglio
e ci comprendiamo nei nostri desideri
e nei nostri limiti;
Ti preghiamo, perché ciascuna di noi
senta e viva i bisogni degli altri;
perché a nessuna sfuggano i momenti di stanchezza,
di disagio, di preoccupazione dell'altra;
Dona alla nostra Fraternità di non chiudersi in se stessa,
ma di essere disponibile, aperta e sensibile ai bisogni degli altri;
fa’che ci sentiamo sempre parte viva della Chiesa
e possiamo continuare in cielo il cammino cominciato quaggiù.
A CONFRONTO CON IL MAGISTERO
Vita fraterna in comunità
54. E' necessario ricordare a tutti che la comunione fraterna, in quanto
tale, è già apostolato, contribuisce cioè direttamente all'opera di
evangelizzazione. Il segno per eccellenza lasciato dal Signore è infatti
quello della fraternità vissuta: "Da questo tutti sapranno che siete miei
discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri" (Gv 13,35).
56. La comunità religiosa, conscia delle sue responsabilità nei confronti
della grande fraternità che è la Chiesa, diventa anche un segno della
possibilità di vivere la fraternità cristiana, come pure del prezzo che è
necessario pagare per la costruzione di ogni forma di vita fraterna.
Inoltre in mezzo alle diverse società del nostro pianeta, percorse da
passioni e da interessi contrastanti che le dividono, desiderose di unità
ma incerte sulle vie da prendere, la presenza di comunità ove si incon-
A CONFRONTO CON GLI SCRITTI DEI FONDATORI
(Libera scelta)
“Il Signore ci ha chiamato nelle Piccole Suore della Sacra Famiglia e
qui vuole che lo serviamo e che ci facciamo sante. Non lasciamoci
prendere da illusioni che ci fanno vedere la santità fuori dal nostro
stato. Dei mezzi per farci sante, il nostro Istituto ce ne offre in
abbondanza. Osserviamo la santa Regola, il Direttorio… Viviamo e
operiamo con semplicità e sincerità” (C 12.12.1929)
“Una delle più belle manifestazioni che può fare la Suora a Gesù del
suo amore per Lui, si è quella di una tenera e tutta santa dilezione
verso le sue consorelle… Su ciò non vi ha dubbio alcuno, poiché è
Gesù stesso che così parla ai suoi discepoli: “Un nuovo comando do a
voi, che vi amiate l’un l’altro, come io ho amato voi. Da questo
conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avrete amore l’uno per
l’altro”. Inoltre le suore fra loro sono più che sorelle carnali, perché in
tutta la loro vita devono coabitare e convivere in santa armonia di affetti
e pensieri”.
(R Ms p. 134)
Luglio: GIORNATA DEL CARISMA
FEDE E VITA FRATERNA
Introduzione “Chi ama crede, perché l’amore vive di fede, chi crede spera perché l’amore non inganna, chi spera ama perché è da
Dio che aspetta il premio” (Panegirici, pg. 180).
Il Fondatore, in questo breve pensiero, ci dice che la carità affonda le sue radici nell’amore infinito di Dio (fede), si situa nel vissuto
quotidiano come speranza (l’amore non inganna), lo Spirito forgia i cuori e produce frutti sempre nuovi di santità nel quotidiano.
Così plasmata la “vita fraterna” può “diventare una bellissima immagine di Dio” (Panegirici, pg. 143): “profezia per il mondo”.
Invito alla lode
G.: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
T.: Amen. Gloria e onore a Te, Signore Gesù!
G.: Esultiamo di gioia nel Signore,
T.: della sua grazia è piena la terra.
G.: Il Dio della perseveranza e della consolazione ci conceda di avere gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti
ad esempio di Cristo Gesù, perché con un solo animo e una voce sola rendiamo gloria a Dio, Padre del
Signore nostro Gesù Cristo. Accogliamoci perciò gli uni gli altri per la gloria di Dio. (cf Rm 15,5-7)
Dalla prima lettera di Pietro 1, 15-21 Col 3,12-14 e Rm 12, 3-10
Per la grazia che mi è stata data, io dico a ciascuno di voi: non valutatevi più di quanto conviene, ma valutatevi in modo saggio e
giusto, ciascuno secondo la misura di fede che Dio gli ha dato. Poiché, come in un solo corpo abbiamo molte membra e queste
membra non hanno tutte la medesima funzione, così anche noi, pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo e, ciascuno per la
sua parte, siamo membra gli uni degli altri. Abbiamo doni diversi secondo la grazia data a ciascuno di noi: chi ha il dono della profezia
la eserciti secondo ciò che detta la fede; chi ha un ministero attenda al ministero; chi insegna si dedichi all’insegnamento; chi esorta si
dedichi all’esortazione. Chi dona, lo faccia con semplicità; chi presiede, presieda con diligenza; chi fa opere di misericordia, le compia
con gioia. La carità non sia ipocrita: detestate il male, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello
stimarvi a vicenda.
Preghiera per la Fraternità
G.: dopo ogni strofa Ubi caritas et amor, Ubi caritas Deus ibi est.
Ti preghiamo, o Signore per la nostra comunità:
perché ci conosciamo sempre meglio
e ci comprendiamo nei nostri desideri
e nei nostri limiti;
Ti preghiamo, perché ciascuna di noi
senta e viva i bisogni degli altri;
perché a nessuna sfuggano i momenti di stanchezza,
di disagio, di preoccupazione dell'altra;
Ti preghiamo, perché le nostre discussioni non ci dividano,
ma ci uniscano nella ricerca del vero e del bene;
perché ciascuna di noi nel costruire la propria vita
non impedisca all'altra di vivere la sua.
Donaci, o Signore, di condividere i momenti di gioia di ciascuna
e di tenere fisso lo sguardo su te, che sei gaudio e letizia;
fa’ soprattutto che ci amiamo come tu, o Padre, ci ami,
e ciascuna voglia il vero bene dell’altra.
Dona alla nostra Fraternità di non chiudersi in se stessa,
ma di essere disponibile, aperta e sensibile ai bisogni degli altri;
fa’che ci sentiamo sempre parte viva della Chiesa
e possiamo continuare in cielo il cammino cominciato quaggiù.
A CONFRONTO CON IL MAGISTERO
Vita fraterna in comunità
54. E' necessario ricordare a tutti che la comunione fraterna, in quanto tale, è già apostolato, contribuisce cioè direttamente all'opera di
evangelizzazione. Il segno per eccellenza lasciato dal Signore è infatti quello della fraternità vissuta: "Da questo tutti sapranno che
siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri" (Gv 13,35).
56. La comunità religiosa, conscia delle sue responsabilità nei confronti della grande fraternità che è la Chiesa, diventa anche un
segno della possibilità di vivere la fraternità cristiana, come pure del prezzo che è necessario pagare per la costruzione di ogni forma
di vita fraterna. Inoltre in mezzo alle diverse società del nostro pianeta, percorse da passioni e da interessi contrastanti che le dividono,
desiderose di unità ma incerte sulle vie da prendere, la presenza di comunità ove si incontrano come fratelli o sorelle persone di
differenti età, lingue e culture, e che rimangono unite nonostante gli inevitabili conflitti e difficoltà che una vita in comune comporta, è
già un segno che attesta qualche cosa di più elevato che fa guardare più in alto. "Le comunità religiose, che annunziano con la loro
vita la gioia e il valore umano e soprannaturale della fraternità cristiana, dicono alla nostra società con l'eloquenza dei fatti la forza
trasformatrice della Buona Novella". "Al di sopra di tutto poi vi sia sempre la carità, che è il vincolo di perfezione" (Col 3,14), l'amore
come è stato insegnato e vissuto da Gesù Cristo ed è a noi comunicato attraverso il suo Spirito. Tale amore che unisce è lo stesso che
spinge a comunicare anche agli altri l'esperienza di comunione con Dio e con i fratelli. Crea cioè gli apostoli spingendo le comunità
sulla via della missione, sia essa contemplativa, sia di annuncio della Parola, sia di ministeri di carità. L'amore di Dio vuole invadere il
mondo: così la comunità fraterna diventa missionaria di questo amore e segno concreto della sua forza unificante.
Oppure: Ripartire da Cristo 28, 29 oppure:Vita Consecrata 46, 51
oppure:Novo Millennio Ineunte 43.
A CONFRONTO CON GLI SCRITTI DEI FONDATORI (Libera scelta)
“Il Signore ci ha chiamato nelle Piccole Suore della Sacra Famiglia e qui vuole che lo serviamo e che ci
facciamo sante. Non lasciamoci prendere da illusioni che ci fanno vedere la santità fuori dal nostro stato. Dei
mezzi per farci sante, il nostro Istituto ce ne offre in abbondanza. Osserviamo la santa Regola, il Direttorio…
Viviamo e operiamo con semplicità e sincerità” (C 12.12.1929)
“Una delle più belle manifestazioni che può fare la Suora a Gesù del suo amore per Lui, si è quella di una
tenera e tutta santa dilezione verso le sue consorelle… Su ciò non vi ha dubbio alcuno, poiché è Gesù stesso
che così parla ai suoi discepoli: “Un nuovo comando do a voi, che vi amiate l’un l’altro, come io ho amato voi.
Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avrete amore l’uno per l’altro”. Inoltre le suore fra
loro sono più che sorelle carnali, perché in tutta la loro vita devono coabitare e convivere in santa armonia di
affetti e pensieri”.
(R Ms p. 134)
“Amatevi straordinariamente. Consideratevi tutte come le serve delle serve”. (Cr I p. 357)
“Coraggio, bella maniera, dolcezza mansuetudine, carità, umiltà anzi annichilamento e farete sempre più
grandi miracoli”. (Cr II p. 381)
“Siate dunque forti e stabili, costanti, invariabili, e siate tali acciò nessuna cosa vi separi dallo Sposo Celeste
che v’ha unite insieme in maniera che non avendo tutte che un medesimo cuore ed una medesima anima sia
Egli stesso vostra sola anima ed il vostro cuore”. (Costituzioni 1903 p.VI)
“Viviamo tutte concordi, unite in santa carità; sia di noi un sol cuore, un sol pensiero, una sola volontà e tutte
insieme stiamo sempre in intima spirituale unione con Dio, mediante la continua preghiera, come fece il Ven.
Padre”. (C 31.1.1922)
“Procuriamo di essere tutte un cuor solo ed un’anima sola, questo sia il più bel distintivo del nostro Istituto”.
(C 23.12.1924)
… Voi sapete che la vita è una lotta, un combattimento continuo coi nostri spirituali nemici interni ed esterni,
perciò dobbiamo vegliare, pregare, combattere e vincere. Tutte abbiamo delle passioni da combattere: l’amor
proprio figlio della superbia, che ci segue in tutto e per tutto; il nostro carattere impulsivo, che ha bisogno di
essere sorvegliato, corretto, ecc. Ciò importa, per noi, un grande lavoro, lavoro difficile se volete, ma
necessario, ma possibile. Occorre pertanto profonda umiltà e continua preghiera perché noi nulla possiamo
fare di bene senza l’aiuto divino.
Il Signore avendoci chiamate alla vita religiosa vuole che arriviamo alla più alta perfezione mediante la pratica
delle virtù proprie del nostro stato, che sono l’umiltà, l’obbedienza, la povertà, la castità, la carità.
(Madre Maria, Positio pg. 287)
Pausa
Orazione. Signore, sorgente di comunione e di amore, tu che ci comandi di amarci gli uni gli altri come tu ci
hai amato, guida i nostri cuori verso la tua Parola e fa che impariamo da Te a crescere e sovrabbondare
nell’amore fra noi e verso tutti, per essere testimoni di fraternità vissuta, segno eloquente della forza
trasformante del Vangelo. Lo chiediamo a Te che sei Dio e vivi e regni con Dio Padre nell’unità dello Spirito
Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.
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