AVANZADO LA ROCCAFORTE DEL MISTERO IN PIETRA CHIARA, È L'EDIFICIO CHE COMPARE SUL RETRO DELLA MONETA ITALIANA DA UN CENTESIMO. Famoso per la sua compattezza e regolarità, è celebrato come capolavoro assoluto di architettura medievale. E circondato da una fitta aura di mistero perché, nella splendida Puglia in cui sorge, l'eccellenza costruttiva di cui fornisce testimonianza si manifesto all'improvviso e non ebbe emuli. La sua funzione non è chiara: Federico II lo fece erigere lontano da centri abitati, su una collinetta alta 540 m, ma in una posizione troppo esposta e con finestre troppo ampie perché potesse avere funzioni militari. Non era atto neppure a fungere da abitazione, perché mancavano gli spazi necessari a questo scopo. Inoltre, all'interno dell'edificio le vie di comunicazione sono complesse e obbligano a compiere lunghi giri per passare da una stanza all'altra. Come se non bastasse, le scale a chiocciola tra un piano e l'altro si snodano misteriosamente in senso antiorario. C'è chi ha ipotizzato che 1'edificio fosse destinato a custodire il Sacro Graal e chi lo ha considerato una sorta di simbolo matematico. Nelle dimensioni della costruzione si riscontra infatti il principio della successione di Fibonacci, il matematico pisano che Federico II aveva chiamato alla propria corte, nella quale ogni termine È la somma dei due che lo precedono (1, 2, 3, 5, 8,13...). Di sicuro la perfezione e l'astrattezza del luogo sono allusive e paiono richiamare una simbologia ancora non individuate con sicurezza, ma che probabilmente ha qualche rapporto con la tradizione della cabala. L’intero edificio potrebbe essere, infatti, la traduzione in pietra di un percorso iniziatico verso la conoscenza. II numero otto, che nella pianta si ripete continuamente, è il simbolo del miracolo e dell'eternità: il castello è a pianta ottagonale, con otto torri a loro volta ottagonali; ottagonale è il cortile interno e otto lati aveva il fonte battesimale che era stato collocato al centro. I fiori e le piante scolpiti nella pietra - quadrifogli, viti, foglie - compaiono a gruppi di otto e otto sono le foglie sui capitelli. Lo stesso Federico II volle farsi seppellire con al dito un anello di smeraldo su cui era raffigurato un fiore a otto petali. Un percorso iniziatico verso quel sapere del quale Federico II era profondo cultore? Le iscrizioni sulle pareti, criptiche e a chiave, e i numerosi riferimenti astronomici confermano l'idea di una costruzione pensata per essere simbolo perfetto di sapienza, esoterismo, custode di enigmi a chiave validi per i millenni a venire, imperituro ricordo del sovrano. Non poteva che essere cosi, per l'imperatore che era detto puer Apuliae, "fanciullo di Puglia", e stupor mundi, "meraviglia del mondo".