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#PCJF2016
COMUNICATO STAMPA
Piacenza Jazz Fest in coproduzione con la Fondazione Teatri di Piacenza
Un Bach mai sentito prima: due grandi interpreti per un compositore immortale
Concerto-evento al Teatro Municipale sabato 20 febbraio anticipato dalla presentazione
dell’ultimo libro di Bahrami
Piacenza, 12 febbraio 2016 – Partire da Bach per costruire un ponte tra mondi ed epoche diverse
ma conciliabili mettendo in diretto confronto lo stile classico di Bahrami e quello improvvisativo di
Rea. Questo l’intento del concerto di sabato 20 febbraio alle 21.15, quando il programma del
Piacenza Jazz Fest vivrà uno dei suoi momenti topici in un luogo simbolo della città di Piacenza, il
Teatro Municipale, che ha ritrovato anche il Jazz tra le tante realtà che ne alimentano la vitalità.
Così, dopo lo strepitoso successo dell’anno scorso con Stefano Bollani e il suo Danish Trio,
quest’anno il maggior teatro cittadino ospiterà il duo composto da Ramin Bahrami e Danilo Rea,
due pianoforti dal tocco eccelso che affascineranno la platea presentando, dopo il successo allo
scorso Umbria Jazz, il loro progetto comune sull’immortale compositore tedesco dal titolo “…In
Bach?”. Il concerto è una co-produzione tra l’associazione Piacenza Jazz Club, che organizza il
festival, e la Fondazione Teatri di Piacenza. I biglietti per questo evento sono ancora acquistabili
presso la biglietteria del Teatro oppure online sul sito www.teatripiacenza.it. La manifestazione,
che gode per il sesto anno consecutivo del prestigioso patrocinio del MiBACT, viene realizzata
grazie all’imprescindibile sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, del Comune e la
Provincia di Piacenza, del Comune di Fiorenzuola, della Regione Emilia-Romagna e grazie al
contributo di alcune realtà istituzionali e imprenditoriali del territorio.
Ramin Bahrami e Danilo Rea, due pianoforti e quattro mani insieme per rendere omaggio
all’imponente eredità musicale di Johann Sebastian Bach. Un concerto dedicato alla produzione
per tastiera meno conosciuta del compositore tedesco le cui opere occupano una posizione di
assoluto rilievo nella storia della musica, sia per il loro valore intrinseco che per il ruolo storico
dell’intera produzione.
“...In Bach?” è un viaggio musicale in cui la musica classica di Bahrami si sposa con le incursioni
jazz del maestro Danilo Rea che, grazie alla sua grande versatilità e apertura musicale, si conferma
uno dei più importanti pianisti jazz italiani, capace di spaziare in composizioni classiche e non solo.
Con questo dialogo di generi il concerto rende più accessibile il mistico mondo bachiano anche alle
nuove generazioni. Ramin Bahrami e Danilo Rea, oltre ai brani meno conosciuti, eseguiranno
anche alcune delle composizioni più famose del maestro di Norimberga, come “Aria sulla quarta
corda” e “Primo preludio e fuga dal clavicembalo ben temperato”.
«Sono un grande ammiratore di Danilo Rea», dice Bahrami, «penso sia il miglior jazzista italiano
vivente, il più raffinato, dotato di una cultura musicale che gli permette di invadere anche territori
differenti da quello che è propriamente il suo». L’idea di partenza di Bahrami, devoto al
compositore tedesco fin dall’infanzia, era quella di recuperare pezzi di Bach passati in secondo
piano, poco ascoltati, che non facevano parte delle stagioni di concerti, dei repertori abituali
suonati in concerto, per ridare loro nuova vita e farli finalmente conoscere al pubblico come
meritano. Rea, anch’egli un amante delle sfide, ha subito amato il progetto e vi si è dedicato con
passione e dedizione. Il risultato è stato il grande successo ottenuto nell’anteprima mondiale allo
scorso Umbria Jazz. Dopo quel concerto si è fatta strada in tentrambi la voglia per entrambi di far
crescere il progetto. Dice a questo proposito Rea: «Credo che questa esperienza gratifichi
ambedue le parti e sono certo che il nostro rapporto nel tempo possa durare, potremo andare in
giro per il mondo a dire qualcosa di diverso». Senza questa "riscoperta", queste splendide pagine
rimarrebbero sugli scaffali polverosi degli archivi. «Abbiamo il dovere morale di restituire questi
tesori all'umanità e liberarli dalla vincolante prassi esecutiva che ne ha fatto dei brani incompresi e
dimenticati svuotandoli della loro originalità» racconta sempre il pianista iraniano.
Ramin Bahrami è pianista classico tra i più famosi ed apprezzati a livello internazionale proprio per
la sua devozione maniacale alla musica del Kantor di Lipsia, sul quale ha lavorato nel corso degli
anni dando vita a una vasta produzione discografica e del quale è considerato attualmente uno dei
maggiori interpreti a livello mondiale.
Danilo Rea è pianista jazz di grande fama e cultura eclettica che fa dell’arte dell’improvvisazione la
chiave che apre tutte le porte musicali, ha avuto nel corso della sua carriera moltissime esperienze
diverse. Egli stesso amante della musica di Bach, conosciuto fin dagli studi classici al Conservatorio
di Santa Cecilia a Roma.
Lo stesso Bahrami presenterà nel pomeriggio alle ore 18.00 nel ridotto del Teatro Municipale il
suo ultimo libro, edito da Bompiani, dal titolo “Nonno Bach. La musica spiegata ai bambini”. Per
Bahrami non c’è alcun dubbio: Bach è il musicista più grande di tutti i tempi. E dargli voce vuol dire
farlo conoscere a chi ne coglie solo la solennità distante e rischia di farsi intimidire da quella sua
apparenza così seria e non corrispondente al vero. Il riferimento al suo nume tutelare poi vuole
essere anche un modo per superare i tanti problemi attuali, primi tra tutti l’egoismo e il calcolo.
L’antidoto è semplice: basta aprire il cuore alla musica e lasciarla entrare.
Per maggiori informazioni si consiglia di visitare il sito www.piacenzajazzfest.it o visitare la pagina
Facebook del festival www.facebook.it/piacenzajazzfest. Per contatti si può scrivere alla mail a
[email protected] oppure telefonare allo 0523.579034 – 366.5373201