NOME DEL GRUPPO………………………………………………………………………………………… RESPONSABILE……………………………………………………………………………………………… ALUNNI……………………………………………………………………………………………………… DATA………………………..CLASSE…………………..ANNO SCOLASTICO………………………… L’ORIGINE DEL GRANO C’era una volta una tribù che viveva ai piedi di una montagna altissima e molto ripida. Un giorno la tribù sentì il canto lamentoso di una donna, che pareva provenire dalla cima di quella montagna. Dopo un po’ la tribù capì che il canto della donna misteriosa era rivolto ad un uomo molto anziano e molto rispettato dalla loro piccola comunità. Le parole del canto della donna erano le seguenti: <<Oh, parente del fratello di mio padre, vieni quassù…io desidero diventare tua moglie…vieni, oh uomo, vieni quassù…>> Queste parole preoccuparono molto la gente della tribù ma l’uomo anziano non ci fece caso e continuò la sua vita come se nulla fosse. La donna, che viveva sulla cima della montagna, continuò a cantare per l’uomo anziano ogni giorno per molti giorni fino a che alcuni persone della tribù convinsero l’anziano a salire sulla vetta per conoscere le intenzioni della insistente cantatrice. L’anziano rispose che lui era ormai troppo vecchio per riuscire a scalare una montagna così ripida e così alta. Ma la donna misteriosa continuò a cantare ogni giorno per giorni e giorni e tutta la tribù non sopportava più tanti lamenti. Perciò i capi della tribù cercarono di convincere l’anziano a salire sulla montagna per scoprire l’importanza di quel canto. Alla fine l’anziano decise di accettare il consiglio dei capi, preparò le sue cose e partì. Con molta fatica riuscì a raggiungere la vetta della montagna dove trovò ad aspettarlo una bellissima giovane donna che gli disse: << Vieni amico mio, dobbiamo sposarci! Vieni dunque accanto a me. Ora sta bene attento alle mie parole e fanne tesoro! Nel punto dove io mi sarò coricata spunterà da terra una pianta e crescerà. Curala amorosamente, perché sarà una benedizione per la tua tribù e per il tuo popolo, il suo principale mezzo di sostentamento, e si chiamerà Grano Bianco. Fra cinque giorni tu tornerai quassù per curare la pianticella che troverai spuntata dal terreno come ti ho detto. Quanto a me io morirò>> L’anziano si avvicinò alla donna e l’abbracciò. Dopo un po’ l’uomo cadde per terra svenuto e quando si riprese la donna non c’era più: era svanita nell’aria sottile e a lui sembrò di avere abbracciato un fantasma. Allora si alzò su da terra e tornò dal suo popolo ai piedi della montagna, Ricordando le parole della giovane donna circa la pianta sconosciuta che egli avrebbe trovato sulla cima della montagna allo scadere dei cinque giorni, l’anziano tornò sulla vetta. E nel punto dove era caduta morta la donna trovò una pianta di grano. Con gran cura strappò tutte le erbacce, circondò le piccole radici di buona terra grassa e l’annaffiò da una fonte vicina. Appassionatosi alla coltivazione di quella pianta, l’anziano saliva di frequente sulla vetta della montagna per accudirla. Col passare del tempo la pianta giunse a maturazione e spuntarono tre spighe di grano bianco. Egli le pulì accuratamente e le portò alla sua capanna. In primavera riunì tutta la gente della tribù e divise con loro il grano raccolto in parti uguali, alcuni chicchi per ogni famiglia, e insegnò loro a piantare e coltivare il grano dicendo che con il tempo sarebbe diventato un’importante pianta alimentare. Così, a quanto raccontano, ebbe origine il grano bianco tra i Tuscarota, i quali se ne divisero i semi tra loro e le tribù vicine. Adattamento da SENECA 1 Dopo aver letto con attenzione, rispondi alle domande: 1. Questo testo è: una fiaba un mito una leggenda un testo informativo 2. Ci vuole spiegare: L’origine del matrimonio L’origine della tribù L’origine del canto L’origine del grano 3. Il canto della donna era rivolto: Alla tribù Ad un uomo anziano della tribù Al fratello Al padre 4. La donna: Dopo qualche ora smise di cantare Continuò a cantare per giorni e giorni Invitò l’uomo a cantare Cantava per fare salire la tribù sulla montagna 5. L’uomo alla fine: Decise di salire sulla vetta e sposò la donna Non riuscì ad arrivare in cima alla montagna Si fece accompagnare dai capi della tribù Non ascoltò più il canto lamentoso della donna 2 6. La donna lasciò all’anziano: Una pianta di grano bianco Della farina bianca Delle erbacce Delle radici 7. L’anziano: Si prese cura della pianta e, giunta a maturazione, ne raccolse i chicchi delle spighe per dividerli con le famiglie della sua tribù Non salì mai più sulla montagna e la piantina morì seccata dal sole Raccolse i frutti della pianta e li tenne tutti per sé Buttò via la pianta perché diventò grande ma non produsse mai frutti 8. Tu cosa avresti fatto al posto dell’anziano sentendo il canto provenire dalla montagna? _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ 9. Secondo te perché la donna voleva sposare proprio l’anziano uomo della tribù e non un uomo qualsiasi della tribù? _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ 10. Pensi che realmente l’uomo imparò a conoscere e a coltivare il grano nel modo descritto in questo testo? Perché? Come avvenne la scoperta del grano? _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ 3 L’attività è stata proposta nel seguente modo: gli alunni sono stati divisi in gruppi eterogenei (4 gruppi di 5 alunni) ogni gruppo ha individuato un “responsabile” che avrebbe dovuto svolgere il compito di mediatore e moderatore ogni gruppo ha scelto un nome che lo caratterizzasse (gli alunni hanno scelto nomi di animali) ogni alunno ha ricevuto il testo ( mito del grano tratto da Seneca) semplificato e adattato dall’insegnante. Dopo aver letto 2 volte il testo ogni gruppo ha potuto procedere con la comprensione Si aprono le discussioni L’insegnante è intervenuta nei gruppi in momenti diversi, ha registrato alcuni momenti discussione che successivamente ha “sbobinato”; talvolta ha posto delle domande, talvolta ha fornito degli spunti di riflessione e di discussione. Al termine dell’attività di comprensione del testo sono state poste delle domande di immedesimazione sulle quali le discussioni ( che sono state molte e disparate! ) si sono differenziate per originalità. Si riportano di seguito alcune tra le affermazioni emerse all’interno dei gruppi. DOMANDA N°1: 1. Questo testo è: una fiaba un mito una leggenda un testo informativo Denise: “Non può essere una fiaba…dove sono le principesse e le magie?” Andrea: “ Per me è un testo informativo perché ci dice come è nato il grano…” Claudia: “Ma come fa ad essere un testo informativo…chi c’era a scrivere cosa è successo veramente? Non può essere un testo informativo, non ci sono delle cose scritte che ci dicono come sono andate le cose…questo è un mito!” DOMANDA N°2 2. Ci vuole spiegare: L’origine del matrimonio L’origine della tribù L’origine del canto L’origine del grano Lara: “Per me ci dice come si è formato il grano….” Othmane; “ma il grano non si è formato, qualcuno lo ha inventato…” Elena: “comunque questo testo ci parla del grano, il canto è un optional…” 4 DOMANDA N°3 3. Il canto della donna era rivolto: Alla tribù Ad un uomo anziano della tribù Al fratello Al padre Fabiola: “la donna cantava per l’uomo anziano…” Imane: “sì ma il canto lo sentiva tutta la tribù, forse dobbiamo dire a tutta la tribù…” Samuel: “ la domanda è a chi è rivolto, cioè per chi cantava la donna quindi la risposta è all’uomo anziano…” DOMANDA N° 4 4. La donna: Dopo qualche ora smise di cantare Continuò a cantare per giorni e giorni Invitò l’uomo a cantare Cantava per fare salire la tribù sulla montagna Serena: “ la donna cantava per tanti giorni, poverina…che gente senza cuore fare lamentare così una ragazza giovane….” Luca: “certo, cantava perché aveva interesse che l’uomo andasse da lei perché doveva dargli la pianta… Mattia: “ e poi forse lo sapeva che doveva morire…” DOMANDA N°5 5. L’uomo alla fine: Decise di salire sulla vetta e sposò la donna Non riuscì ad arrivare in cima alla montagna Si fece accompagnare dai capi della tribù Non ascoltò più il canto lamentoso della donna Angelica: “ salì sulla vetta ma con tutta la tribù…” Alessio: “No, non ci andò con tutti, andò da solo perché la donna voleva solo lui…la tribù lo aveva obbligato a salire anche se lui non voleva… Andrea: “ sì, doveva salire per forza perché nessuno voleva più sentire i lamenti di quella donna che rompevano i timpani ed era insistente…” 5 DOMANDA N° 6 Per rispondere a questa domanda nessun alunno ha avuto dei dubbi DOMANDA N°7 7. L’anziano: Si prese cura della pianta e, giunta a maturazione, ne raccolse i chicchi delle spighe per dividerli con le famiglie della sua tribù Non salì mai più sulla montagna e la piantina morì seccata dal sole Raccolse i frutti della pianta e li tenne tutti per sé Buttò via la pianta perché diventò grande ma non produsse mai frutti Mouhsine: “l’anziano va a dividere le spighe cioè i frutti con le altre persone della sua tribù perché era generoso e poi era vecchio perciò doveva comportarsi bene…” DOMANDA N° 8 8. Tu cosa avresti fatto al posto dell’anziano sentendo il canto provenire dalla montagna? Imane: “ Io dopo un po’ mi sarei stufata di sentire sempre quel lamento e avrei detto alla tribù di prendere tutte le nostre cose e me ne sarei andata via con tutta la tribù…” Salwa: “Io avrei fatto come l’anziano, sarei salita sulla montagna anche se facevo fatica…” Mohamed: “Io andavo sulla montagna con tutta la tribù così se non ce la facevo a salire qualcuno mi aiutava, forse…” Jonathan: “Io sarei salito sulla montagna così la smetteva di cantare con i suoi lamenti, poi se la cosa mi interessava restavo lì, se no me ne tornavo dalla tribù ma almeno smetteva di cantare….” Elena; “ Io andavo a vedere cosa voleva la bella donna che cantava anche se avevo paura di salire sulla montagna da sola, chissà quante bestie feroci che c’erano tra i boschi…” DOMANDA N° 9 9. Secondo te perché la donna voleva sposare proprio l’anziano uomo della tribù e non un uomo qualsiasi della tribù? La maggior parte degli alunni ha risposto: “perché era un suo parente e si fidava di lui!” Claudia: “Perché era anziano e voleva fargli un regalo prima di morire” Denise ; “ Perché suo fratello le aveva parlato bene di lui…forse…però non me lo dice la storia, penso io” Imane : “ perché le persone anziane sono in pensione e non hanno molto da fare perciò poteva coltivare la pianta, aveva tanto tempo libero…” Serena: “perché l’anziano uomo era saggio e aveva tanta esperienza perciò la donna sapeva che la pianta era in buone mani e che lui era generoso quindi il grano lo dava anche agli altri…” 6 DOMANDA N° 10 10. Pensi che realmente l’uomo imparò a conoscere e a coltivare il grano nel modo descritto in questo testo? Perché? Come avvenne la scoperta del grano? Denise: “No l’uomo ha conosciuto il grano in modo diverso perché questo è un mito perciò non è vero sono delle ipotesi…” Lara: “L’uomo non ha conosciuto il grano così perché questa non è una storia vera, è un mito perciò è un racconto di fantasia…secondo me il grano lo hanno inventato gli uomini sapiens…” Claudia: “l’origine del grano non è questa perché è un mito questo che ho letto…l’uomo ha scoperto il grano per caso, forse un seme è caduto nella terra e poi è marcito e lì è cresciuta una pianta come dove è morta la donna è cresciuta una piantina…poi gli uomini si portavano le piante dove andavano perché erano nomadi. Ma poi hanno imparato a tenere i semi da piantare nella terra che pesavano di meno quando si spostavano…e così hanno imparato a coltivare, per caso…mangiavano un frutto, per esempio, e se cadeva il nocciolo nel terreno cresceva una piantina che poi faceva anche lei i frutti e così via…” Al termine dell’attività abbiamo riflettuto sulle modalità con cui abbiamo lavorato. E’ stato chiesto agli alunni se è piaciuto loro lavorare con questo sistema, perché, e quali sono le difficoltà riscontrate. Gli alunni hanno risposto nel seguente modo: E’ piaciuto molto lavorare in gruppo (attività di cooperative learning sono state più volte sperimentate in classe sia per il consolidamento delle abilità sociali, sia per l’apprendimento della lingua italiana e della lingua inglese) Agli alunni piace lavorare in gruppo perché - “insieme è più facile!” - “ci si fida di più degli altri” - “quello che non sa uno di loro lo sa un altro” - “i compagni che hanno delle difficoltà in questi lavori dicono delle cose giuste” - “è meno noioso che studiare sui libri” - “a volte alcuni compagni ci stupiscono per le belle cose che dicono” - “siamo tutti importanti uguale” - “lavoriamo come gli scienziati e gli storici che hanno delle idee e poi vedono se le idee sono giuste” - “insieme è più facile!” - La difficoltà del lavorare in gruppo è stata ascoltare le opinioni degli altri parlare con un tono di voce bassa per non disturbare gli altri gruppi trovare un accordo con le cose che vengono dette dagli altri parlare rispettando il turno esprimere il proprio pensiero senza offendere i compagni 7