Robotica e nuove tecnologie per trattare le lesioni midollari

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Robotica e nuove tecnologie per trattare le lesioni midollari
Le nuove tecnologie e la robotica per il trattamento delle mielolesioni sono state al centro del corso dell'Euro
Mediterranean Rehabilitation Summer School, svoltosi in Sicilia nei giorni scorsi e appena concluso. Quaranta
giovani medici specializzandi in medicina fisica e riabilitativa provenienti da 13 Paesi dell'Area
Euromediterranea, sotto la guida di professori provenienti dalle più prestigiose Università italiane ed estere,
hanno seguito un corso di perfezionamento che ha visto anche la visita all'Unità Spinale Unipolare dell'ospedale
Cannizzaro di Catania, l'unica del Sud Italia, che si propone come punto di riferimento anche per il Sud Europa
e il Nord Africa.
I partecipanti alla scuola europea di medicina fisica e riabilitativa in Unità Spinale
Qui gli allievi hanno potuto sperimentare il percorso del paziente in USU, sin dalla presa in carico nella fase
acuta, e il trattamento attraverso le più moderne tecnologie in dotazione alla struttura: dal simulatore Vcr per
testare le capacità di guida residue, al cammino in sospensione, fino alla vescica neurologica. La relazione
iniziale è stata tenuta dalla dott.ssa Maria Pia Onesta, direttore dell'Usu, e nel corso della mattinata è stata
sottolineata l'importanza della gestione “in team” e del lavoro interdisciplinare.
Durante il corso, sul tema della riabilitazione dopo mielolesione, oltre al presidente dell'Emrss Francesco Cirillo,
sono intervenuti i principali esperti europei, come Jorge Lains, Vincenzo Saraceni, Alessandro Giustini, Nicolas
Christodoulou. Tra le tecnologie di più recente introduzione, utili nel recupero dei soggetti che hanno subito
lesioni midollari, è stato illustrato l'esoscheletro, nato come presidio militare negli Stati Uniti ed oggi strumento
medico. Si tratta di un tutore robotizzato, tecnologicamente molto avanzato, che consente al paziente
paraplegico, con una lesione midollare anche alta, di tenere la posizione eretta e di spostarsi utilizzando uno
schema di cammino molto simile a quello fisiologico, utilizzando gli arti superiori per riequilibrarsi. È, in
sostanza, un vero e proprio scheletro artificiale indossabile, capace di rimettere in piedi e consentire a chi ha
subito lesioni midollari di camminare, seppure con le limitazioni del caso. Una prospettiva di speranza,
comunque, per chi è in sedia a rotelle. Prossimamente, uno dei più moderni modelli di esoscheletro sarà
presentato all'Unità Spinale dell'ospedale Cannizzaro.
Post date: 2013-10-31 16:01:47
Post date GMT: 2013-10-31 15:01:47
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