REGIONE ABRUZZO AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE- TERAMO UFFICIO STAMPA “ TRIAGE” PER I PAZIENTI DEL PRONTO SOCCORSO DELL’OSPEDALE DI ATRI. Si applica la metodologia “triage” al pronto soccorso del presidio ospedaliero di Atri. L’importante novità di cui stiamo parlando è quell’insieme di azioni svolte durante l’accoglienza dei pazienti che accedono al pronto soccorso che tendono ad identificare la gravità clinica presunta e conseguentemente a stabilire la priorità d’intervento. Per spiegare meglio, nella versione decisamente “tecnica”, il triage è il percorso dinamico, basato sull’attuazione di un processo metodologico scientifico, capace di stabilire il grado di presunta gravità clinica presente in un soggetto identificabile mediante l’utilizzo di un sistema di codifica indicante la priorità assistenziale. Nell’unità operativa di medicina e chirurgia d’urgenza dell’ospedale “ San Liberatore “, l’applicazione del triage è iniziata nei giorni scorsi. Ciò anche nello spirito della recente conferenza Stato-Regioni che ha raccomandato appunto il triage per quei servizi di pronto soccorso che superano 25.000 accessi annui ( a fine anno il pronto soccorso di Atri raggiungerà i 28.000 accessi annui ). Il servizio ha come referente Nevio Tavoni. Il pronto soccorso dell’ospedale di Atri è in grado di attuare il triage anche grazie alla preparazione riversata sui colleghi da due figure professionali che hanno seguito un corso specifico di gestione del sistema: il facente funzione capo sala Giuliano Scocchia e l’infermiere professionale Carmine Marini. Teramo, 20 novembre 2001 L’Addetto Stampa Maura Del Giovine